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Autore: chibi aki    10/10/2009    4 recensioni
Aki Blues è una nuova star Disney ed è follemente innamorata di Nick Jonas. Vorrebbe tanto conoscere lui e i suoi fratelli, e quello sarà l'inizio di una bella amicizia!
Genere: Romantico, Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Joe Jonas, Kevin Jonas, Nick Jonas, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 9

Ok, ci siamo. Adesso devo dare tutta me stessa. Oggi, data di inizio tour (non me la ricordooooooooo! ndA) devo essere al massimo delle mie capacità. Questi erano i miei pensieri, mentre la pedana sotto di me si alzava e Kevin cominciava la canzone con un arpeggio. Per fortuna la prima strofa era uno scambio di battute tra Joe e Nick, perché la voce non voleva venir fuori. I fan erano in delirio: sapevo che non erano per me, ma il cuore saliva comunque in gola e riscendeva nello stomaco a ritmo con la canzone. Le luci si abbassarono e io fissai la punta delle mie All Star. Nel campo visivo rientravano anche i miei pantaloni dal taglio stile jeans: le stampe simili a fumetti e giornali grigie e nere facevano notare quelle bordoux. La parte superiore era coperta da una felpa nera, il cappuccio nascondeva i capelli. Presi fiato e iniziai a cantare. Le luci mi illuminarono e vidi Nick al pianoforte, Kevin continuava a suonare poco distante e Joe era dalla parte opposta rispetto a me. Alla fine del ritornello, la mia prima parte di canto, la voce si fece più malferma e dovetti mascherare l’errore con un riff apparentemente apprezzato. Le luci iniziarono un gioco vorticoso e mentre Nick eseguiva un assolo con il piano forte, io mi levai la felpa. Mi guardai: Fujiko aveva fatto davvero un ottimo lavoro. La camicia a maniche corte bordoux  in tinta con i pantaloni non era la parte migliore. Bensì lo era il guanto in pelle nera  che ricopriva il mio braccio destro: un normale guanto senza la punta delle dita fino al polso, da lì in poi la pelle si divideva in numerose strisce che si intrecciavano tra loro. Fantastico! L’altro braccio presentava dei semplici braccialetti neri, silver, bianchi e rossi. I capelli biondi platino erano pieni di boccoli. Per non farmi andare il ciuffo sugli occhi, l’hairstylist aveva optato per una fascia per capelli, rigorosamente nera. Non appena mostrai il mio abbigliamento, un boato si alzò fra il pubblico. Corsi per i pochi metri che mi distanziavano dal pianoforte e mi sedetti su di esso.  A Nick scappò una risata. Fin ora avevo cantato la canzone in maniera perfetta, se avessi dovuto prendere un voto sarebbe stato sicuramente un 10, ma era questo il punto. Dovevo lasciarmi andare, altrimenti lo spettacolo sarebbe stato privo sentimento.  Ma adesso cominciavo a sentirlo: la musica mi scorreva nelle vene più veloce del suono. Un’emozione intensa, quasi indescrivibile, prese possesso di me. Era troppa, dovevo condividerla con il pubblico. L’unico modo per farlo era cantare. Così cominciai a intonare le note della seconda strofa. La mia voce era così potente che fui costretta a levarmi l’ auricolare. Kevin si era avvicinato e ora suonava davanti a me. Joe non era ancora rientrato nel mio campo visivo, quando un braccio si appoggiò sulle mie spalle. Girai la testa e vidi Joe che sorrideva. Ora che avevo finito la strofa, lui e Nick avrebbero dovuto cantare il ritornello. Con un gesto eloquente della mano, quest’ultimo mi invitò a scendere dal pianoforte bianco. Mi sedetti di fianco a lui e cominciai a suonare qualche nota ella canzone. Poi assieme ci alzammo per la terza strofa, dalla melodia diversa. Quella strofa era come una palla che io, Joe e Nick ci passavamo a ritmo regolare. Mentre cantavo mi avvicinai al pubblico. Allungai una mano e sfiorai una di quelle dei fans. Con quel lieve contatto una scarica di energia nuova, potentissima, quasi incontrollabile, nacque dentro di me. Corsi per tutto il palco, composto da tre pedane, e cercai di essere ovunque, così da sfogare tutta quella potenza. Tornai al centro del palco, Kevin al seguito. Nick e Joe erano già lì, il primo al pianoforte, il secondo in piedi di fianco ad esso, mi tendeva la mano. La strinsi e conclusi l’ultima nota con un riff. Abbracciai tutti e tre i fratelli, che poi sparirono dietro le quinte. Ora toccava a me. Eseguii la canzone che mi aveva fatto debuttare e poi la mia preferita tra tutte quelle che avevo scritto. Il ritmo, i palpiti del cuore, l’emozione e l’energia salivano e scendevano a ritmo irregolare. Avevo saltato così tanto da una parte all’altra del palco che alla fine dell’ultima canzone ero madida di sudore. Tornai alla pedana dalla quale ero comparsa pochi minuti prima – così poco? Sembrava di più! – e sparii sotto al palco. Presi l’asciugamano che mi porgevano e ringraziai. Demi mi corse incontro, abbracciandomi. Ah già dimenticavo: era stata lei ad aprire il concerto prima dei ragazzi e lo avrebbe fatto per tutto il tour.

- Sei stata fantastica! Hai trasmesso un emozione così forte che l‘ho sentita anche io. – si complimentò, stringendomi a sé.  - Sei grandiosa, Aki. Scommetto che anche quei tre sono rimasti a bocca aperta. – continuò.

- Ti voglio bene, lo sai vero? – risposi, ridendo.

- E chi non mi vuole bene?- scherzò Demi.

- Akiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii! – mi corse incontro Frankie. – Sei stata fantastica! Altro che i miei fratelli! – scherzò. Mi abbassai alla sua altezza e lo abbracciai.

- Scusa piccolo,ma sono un po’ sudata. – feci sarcasmo. – Fammi dare un’asciugata e poi ti do retta. – dissi. Mi alzai e ripresi l’asciugamano.  Andai in bagno e mi diedi una sciacquata.  Quando uscii dalla stanzetta vidi Kevin schizzarmi davanti, diretto al suo camerino. Mi avvicinai alla stanza e bussai.

- Siamo di fretta! – urlò Joe.

- Ma che state …? – chiesi, ed entrai. Insieme a Kevin e Joe nella stanza c’era anche Nick e si stavano … cambiando! Non appena mi videro si arrestarono. Arrossii violentemente. Ti prego fa che io non li abbia davvero visti a petto nudo, sudati e in mutande!!! Mi fiondai fuori dalla stanza. Appoggiai le spalle alla porta, in modo da tenerla chiusa, e respirai profondamente. Ok, sto per svenire. Chiusi gli occhi.

- Ehi, cuginetta! – la voce di Fujiko mi fece sobbalzare. Aprii gli occhi e me la ritrovai davanti, le mani sui fianchi. Mi incamminai verso i divanetti poco distanti e mi ci sedetti. Fu-chan mi fu subito accanto. – Sei stata brava, sai? Ehi!Hai visto un fantasma o che? – mi chiese.

- Molto peggio. – risposi. – Ho visto i Jonas Brothers in mutande … -. Spalancai gli occhi e arrossii a ripensarci.

- Ma scusa, non mi avevi detto che eri andata in barca con loro e li avevi visti in costume? – si ricordò mia cugina.

- Sì, ma è diverso. Insomma, vederli sudati è tutt’altra cosa! – esclamai. Sorridemmo entrambe.

- Allora sarà meglio che mi prepari psicologicamente per quando dovrò fare quello stramaledetto modello a Joe. – scherzò. Scoppiammo a ridere.

- Mi sa che ti conviene sul serio! – ressi il gioco. Manco a chiamarli, ecco che in quel momento i tre ragazzi uscirono dal camerino. Fujiko scoppiò a ridere fragorosamente, mentre io sprofondavo nel divanetto. Ma nessuno dei tre ci diede retta. Saranno concentrati sullo show, ipotizzai. O forse sono anche loro in imbarazzo e preferiscono non pensarci? No, impossibile. Nella mia mente partì un acceso dibattito, al quale dopo un po’ non feci più caso.

Assistii al resto dello spettacolo insieme a Frankie, Demi e Fujiko. Prima che i ragazzi concludessero definitivamente il concerto, sudaticci e stanchi, li raggiunsi sul palco insieme a Demi, dopo una loro chiamata. Per quei due minuti risentii l’emozione che mi aveva assalita durante l’esibizione. Dopo l’inchino, scomparimmo tutti e cinque nel backstage. Non appena sotto io e Demi abbracciammo i ragazzi, complimentandoci.

- Accidenti, sono stanco morto. – si lamentò Kev.

- Sarebbe strano se non lo fossi. – commentò Demi.

- Se penso che volevo fare un giro, mi deprimo. – brontolò Joey.

- Beh, anche se non fossi stanco non potresti farlo. Guarda che ora sono! – gli fece notare Fujiko.

- Quindi, io direi che dovete andare a nanna, cicci! – aggiunsi.

 

Il mattino dopo, Fujiko mi svegliò di buon ora. Mi disse che aveva bisogno di ispirazione e che saremmo uscite. L’idea non mi andava particolarmente a genio, ma obbedii ai suoi continui “muoviti!”.  Non appena la raggiunsi, lavata e vestita, la guardai storto.

- Perché tanta fretta? – le chiesi.

- Oggi pomeriggio dovete fare le prove, quindi non abbiamo tempo se non stamattina. – spiegò. Mi prese per un braccio e mi trascinò per negozi tutta la mattina.

A pranzo un panino e poi di corsa alle prove.

 

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ANGOLO DELL’AUTRICE:

Ok, ammetto che non è molto lungo come capitolo, ma non è che posso sempre scrivere dei poemi, come li chiamo io! X)

Ho sfruttato i due giorni di malattia per scrivere, visto che esco da scuola alle 17… Ricordatevene, così non devo spiegare ogni volta perché ci metto tanto! XD

 

ANGOLO RINGRAZIAMENTI:

_Crazy_Dona_ : non ho ancora avuto il tempo di passare da te, la scuola e tutto il resto non me lo permettono. Comunque cercherò di venire qualche volta. Grazie mille per i complimenti, sono felice che ti piaccia la mia fic!

nes95 : non ci siamo sentite, perciò stavolta niente spoiler! XD Ma questa volta non ci ho messo tanto, no?

Star711 : sono felice che le mie battute non facciano schifo … avevo l’impressione che sembrassero false, la maggior parte delle volte! XD

jeeeeee : wow, se corri! So che sembrano carini come coppia, ma il bacio addirittura! Ti ricordo che Nick, meno di una settimana fa, a detto ad Aki di considerarla una sorella … Ma chissà che risvolti potrebbe prendere la storia! XD

 

Questo capitolo è dedicato a Kira … Ti adoro, ragazza! Non chiedetemi perché è dedicato a lei, semplicemente è la prima di tutte voi alla quale ho dedicato un capitolo!

Kiss Kiss

Xxx

 

Alla prossima!

  
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