Gelato al cioccolato
“Dai Scorpius, non puoi dirmi che non hai mai assaggiato un
gelato!”
Rose Weasley stava camminando per mano al suo migliore amico, in una strada di
Londra.
“No, mai. A casa mia non c’è mai stato, sai che mio padre non può soffrire la roba
Babbana.” Le rispose un biondissimo Scorpius Malfoy, al suo fianco.
“Bene.”
La ragazza si avviò verso una stradina laterale, trascinandosi dietro il
ragazzo, che protestava debolmente.
I due giunsero di fronte ad un negozio e dopo aver sbirciato all’interno, Rose
entrò, facendo tintinnare una campanella posta sulla porta.
“Buongiorno” li salutò una ragazza giovane, dietro al bancone.
“Salve” salutò Rose, per poi sbirciare di sottecchi Scorpius, che confuso
fissava le sostanze colorate nelle vaschette.
Rose gli lasciò la mano e si avvicinò alla vetrinetta che conteneva i vari
gusti di gelato.
“Allora, io vorrei un gelato nutella, crema e cioccolato” disse poi alla
commessa.
Notò con la coda dell’occhio che la ragazza non si muoveva e, alzato lo
sguardo, notò anche che era impegnata a sorridere lascivamente a Scorpius.
Leggermente arrabbiata le si parò davanti, sventolando una mano davanti al suo
viso.
“Scusi?” la richiamò.
Niente da fare, la ragazza era troppo impegnata a provarci spudoratamente con
il biondo, che si passava una mano tra i capelli, imbarazzato.
“Signorina?” provò a chiamarla di nuovo.
Questa si riscosse e si rivolse in malo modo a Rose.
La fulminò con uno sguardo.
“Mi dica” le rispose finalmente, acida come un limone.
“Vorrei un gelato.”
“Che gusti vuole?” sbuffò l’altra, spazientita, afferrando una cialda di
biscotto dallo scaffale alle sue spalle.
“Nutella, crema e cioccolato” le ripeté Rose, rassegnata.
Ormai ci aveva fatto l’abitudine, ovunque andasse insieme a Scorpius, tutti si
fermavano sempre a guardarlo, rapiti dalla sua bellezza. Però la cosa le dava
sempre fastidio, quando centrava qualche ragazza.
Prese il gelato che la ragazza le porgeva, imbronciata per la lunga attesa.
Pagò e si voltò verso il suo migliore amico, che era rimasto silenzioso fin da
quando erano entrati.
“Tu non prendi niente?” gli chiese Rose, leccando il gelato.
“No, magari un’altra volta.” Le rispose Scorpius, che la fissava, assorto.
Rose si portò una mano sul fianco, in una perfetta imitazione del cipiglio severo
di sua madre.
“Uffa!! Io ti porto qui per farti assaggiare il gelato e tu nemmeno lo vuoi?!
Non so proprio cosa fare con te!”
La ragazza si diresse poi fuori dal negozio senza salutare la commessa e
cominciò a camminare verso il parchetto accanto alla gelateria.
Venne immediatamente raggiunta da Scorpius, che le arrivò alle spalle,
trafelato.
“Rosie…” ansimò “…è mai possibile che ti arrabbi sempre per delle cavolate.
La ragazza si sedette su una panchina sotto un grande albero, senza degnare
l’amico di una minima occhiata.
Il biondo le si sedette accanto, frustrato.
Erano sette anni che la conosceva, da quando erano entrati ad Hogwarts, e
l’amava da cinque, dal loro terzo anno. Non sopportava di vederla arrabbiata,
anche perché gran parte delle volte era colpa sua se la ragazza metteva il
broncio.
Le prese un braccio, facendola voltare verso di lui.
Rose si girò sbuffando quando il ragazzo scoppiò a ridere, notando un leggero
baffo di cioccolato che le si era formato all’angolo della bocca.
“Si può sapere perché ridi?” gli chiese, indignata, puntando gli occhi verdi
nei suoi, così simili.
“Sei sporca di cioccolato.” Le rispose, senza smettere un attimo di ridere.
Rose cercò di pulirsi con la manica del maglioncino, senza successo.
Scorpius allora allungò una mano e le sfiorò le labbra, ripulendola.
Immediatamente il ragazzo tornò serio e incatenò lo sguardo a quello di Rose.
Le fece una carezza sulla guancia, col dorso della mano.
Vide Rose che lo fissava, assorta nei suoi pensieri.
Prima di rendersene conto le prese il viso in una mano e le si avvicinò
pericolosamente.
Socchiuse gli occhi e si avvicinò ulteriormente a Rose, vedendo lo stupore
dipinto sul volto di lei.
Poco dopo avvertì le labbra morbide della ragazza sulle sue. La baciò con
passione e desiderio, gustando il sapore dolce del cioccolato rimasto attaccato
al suo palato.
Ammise che la cosa gli piaceva. E anche parecchio.
Improvvisamente si accorse che Rose rispondeva al bacio. Si sentì pieno di
un’euforia incontrollabile.
Quando si staccarono, sorrise dolcemente alla ragazza, immediatamente
ricambiato.
Questa volta fu Rose ad avvicinarsi e baciarlo con dolcezza.
Lo sguardo della ragazza cadde poi sui jeans di Scorpius, su cui campeggiava
allegramente una macchia scura di cioccolato. Il gelato si stava sciogliendo
nelle sue mani.
Si staccò da lui, costernata. Non se n’era accorta.
“Scorpius, mi dispiace” gli disse poi.
Scorpius seguì il suo sguardo e notò la macchia di cioccolato sui jeans.
“Non importa” mormorò, sollevato,
tornando a guardare Rose negli
occhi. “Credevo ti stessi scusando per il bacio, mi hai fatto perdere vent’anni
di vita…” le disse, sincero.
Rose non potè fare a meno di sorridere teneramente all’indirizzo del biondo.
“Non direi” gli disse, imbarazzata, arrossendo leggermente, prima di baciarlo
di nuovo.
Ancora una volta lui percepì il sapore del cioccolato sulle labbra di lei.
Sorrise.
“Credo che la prossima volta prenderò un gelato anche io. Al cioccolato,
ovviamente.” Mormorò, leccandole il labbro superiore.
“Ottima idea” le rispose lei, sulle sue labbra, sorridendo a sua volta.
Ok, piccola cavolata nata ieri sera. Non so da dove sia saltata fuori, so solo che improvvisamente mi ha colpito il pensiero di Rose e Scorpius in gelateria.
Scorpius da bravo discendente di una famiglia Purosangue, non ha mai assaggiato un gelato (eresiaaaa!!!!!! Nd Me) e Rosie prova a portarlo in gelateria, ma alla fine la commessa ci prova con Scorpius e Rose esce arrabbiata dal negozio. Ma il nostro caro Malfoy le risolleva il morale con un bacio (questa era più o meno la mia faccia *_* nd Me) Spero che non ne esista già una uguale, altrimenti la cancello subitissimo, immediatamente, promesso. =)
Un bacio, <3
alla prossima.
Giada