Autore:
Rinalamisteriosa
Titolo
della fic:
Tre gattini, due cuori e un capanno
Tipologia
della fic:
Longfic (tre capitoli con un mini epilogo)
Modello
e Frase Scelti:
-
Lei si è persa: non riconosce il luogo in cui si trova e non ha memoria di come
ci è giunta. Ma forse Lui potrebbe aiutarla a trovare la strada di casa…
(Modello
Gli Aristogatti)
11)Per
quanto il vento ululi forte, una montagna non può piegarsi al suo volere.
(Mulan);
30)Proteggi
sempre e comunque la tua famiglia. (Tarzan)
Personaggi
principali:
Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki, Un po' tutti
Genere:
azione, introspettivo, sentimentale
Avvertimenti:
What if...?
Raiting:
verde
Introduzione:
Da quando si era perduta in mezzo a quella landa desolata e oscura non
esisteva più pace per lei e ogni occasione era buona per darsi mentalmente della
stupida e piangersi addosso.
Era
stanca, distrutta senza nemmeno sapere come vi era finita là dentro dato che era
avvenuto tutto così in fretta: il pedinamento, l'attacco a sorpresa dei nemici e
la perdita dei sensi.
Una
parte di se stessa bramava disperatamente di poter tornare a casa, dalla sua
famiglia e dai suoi amici; l'altra però temeva che gli altri - soprattutto il
padre - l'avrebbero additata ancora una volta come una nullità, una palla al
piede, una spina nel fianco.
TRE
GATTINI, DUE CUORI E UN CAPANNO
Prima
parte
Procedeva
a passo svelto e sicuro, marciando su per le scale e attraverso i deserti
corridoi, fino alla meta: l'ufficio spazioso dell'Hokage aveva la porta
spalancata, segno che non ci sarebbe stato alcun bisogno di
bussare.
La
cosa più strana, però, era rappresentata dal cristallino ordine di recarsi
immediatamente al cospetto della donna più autorevole e terribile del Villaggio
della Foglia.
Naruto
deglutì sommessamente prima di entrare e mascherare l'agitazione con il solito
sorriso radioso, domandando a braccia aperte: "Allora, nonna Tsunade, che cosa
succede?"
Una
penna scagliata a velocità sorprendente lo colpì dritto sulla fronte spoglia;
mentre Naruto imprecava comicamente per il dolore la bionda alla scrivania gli
ricordò nervosa: "Ti ho detto mille volte di non chiamarmi 'Nonna
Tsunade', baka!"
Naruto
si imbronciò, ma non rispose: si limitò a distogliere lo sguardo offeso verso
una pianta accostata al muro e a incrociare le braccia al
petto.
"Scusa
ma preferirei non scherzare... non dopo la notizia che ho appena ricevuto."
riprese Tsunade, appoggiando il mento tra le dita incrociate sorrette dai gomiti
posti sul ripiano in legno finissimo.
Era
cupa in volto.
"Quale
notizia?" si informò il biondo con il broncio ancora visibile, adorabile ma
attento a prestare ascolto ad ogni parola sarebbe uscita dalle labbra della -
come lui scherzosamente amava definirla - vecchia.
"Arriverò
direttamente al sodo: un mese fa avevo affidato al team Gai una missione nel
Paese del Fulmine, una missione di livello A in cui ha voluto partecipare anche
Hinata Hyuuga. Non mi sono chiare le sue motivazioni, forse voleva dimostrare al
padre di essere migliorata, fatto sta che io accettai. Questa mattina, a un mese
di distanza, hanno fatto ritorno al villaggio solo tre dei cinque componenti
scelti."
Silenzio:
si frappose fra loro, messaggero di dubbi, perplessità e
tensione.
"Chi
non ha fatto ritorno? Che cosa è successo?"
"A
quanto pare è sorta una complicazione, Naruto. Un pedinamento non previsto...
Hinata non ha voluto sentire ragioni: ha inseguito due individui sospetti che si
allontanavano e non ha fatto più ritorno. Dispersa, così come Neji Hyuuga, che
con la speranza di convincerla a non fare mosse azzardate le è andato dietro,
penso per assicurarsi che non le accadesse il peggio."
"Mi
scusi, Quinto Hokage, ma proprio non riesco a capire: e gli altri? Sono rimasti
a far nulla, li hanno cercati dappertutto oppure aspettati da qualche parte...
Insomma, che cosa è accaduto esattamente?" sbottò ansioso il ragazzo, che stava
perdendo pian piano la pazienza a causa della narrazione frammentaria della
bionda.
Gli
era stato insegnato che abbandonare un compagno in qualsiasi circostanza era un
atto vile e disonorevole per un vero ninja: era inaccettabile perciò pensare che
Gai-sensei, Rock Lee e TenTen non avessero rispettato tale principio
basilare.
"Hanno
atteso fino a due giorni fa" riferì lei grave "avevano il rigoroso onere di
tornare al Villaggio e riferirmi il tutto. Gai ha proposto di ripartire
immediatamente ma io ho detto loro di non preoccuparsi, che avrei mandato presto
una squadra specializzata nelle ricerch-"
"Ah,
un'altra squadra! Meglio così" la interruppe il ninja facendosi più vicino alla
scrivania. "E naturalmente il sottoscritto prenderà parte alla spedizione,
altrimenti perché convocarmi d'urgenza?"
"Hai
ragione. Oggi è il tuo giorno fortunato... perché ciò che voglio concederti è il
comando della squadra di soccorso."
"Addirittura
il comando?! Davvero?"
"Sì.
E non farmelo ripetere se non vuoi che cambi idea!"
"No,
no, certo! E' davvero fantastico: finalmente avrò la mia occasione! Chi saranno
i miei compagni di squadra? Quando si parte?"
"Non
essere precipitoso. Dobbiamo organizzarci... comunque chi vorresti con
te?"
"Io?!"
Inizialmente
stupito, Naruto fece due passi indietro e si sedette a terra, con le gambe
incrociate e una mano sotto al mento, fino ad assumere un'espressione
pensierosa.
"Mi
faccia pensare..." mormorò concentrandosi al meglio delle sue possibilità sui
candidati più adatti.
Tsunade
era proprio curiosa di vedere come se la sarebbe cavata lo scaltro e impulsivo
pupillo di Jiraiya, l'insolente e sfacciato ragazzino che sognava di diventare
Hokage...
***
"Perché
proprio noi due?" aveva sbottato Ino Yamanaka dopo aver ascoltato con moderato e
discreto interesse le sue parole, indicando sbalordita prima se stessa e poi
l'altro ragazzo, Kiba Inuzuka, seguito dal fedele e inseparabile
Akamaru.
"Dai,
sii ragionevole" provò Naruto "sei l'unica mia conoscente a... praticare le arti
mediche dopo Sakura-chan. L'avrei chiesto volentieri e senza indugio a lei se
l'Hokage, che la sta sottoponendo ad un allenamento speciale per affinare non so
quale tecnica curativa, non mi avesse proibito di vederla! Lo so, lo so: detto
da me sembra strano, ma ti prego, ti supplico di non negare il tuo prezioso
aiuto per una buona causa."
"Io
ci sto!" asserì l'altro ninja, che fino ad allora si era tenuto fuori dalla
conversazione. "Se Hinata è nei guai, non posso certo starmene qui a crogiolarmi
al sole: ho ragione, amico mio?"
Il
cane abbaiò convinto in risposta e il castano sorrise.
"Bravissimo!
Tu sì che mi capisci al volo, Kiba!" si congratulò il biondo, quasi
commosso.
"Tsk!
Ricorda che non lo faccio per te" sottolineò poi l'altro, serio, incrociando le
braccia al petto "ma per il bene della mia compagna di
team!"
"Certo,
certo: non si abbandonano i propri compagni in difficoltà. Dovresti proprio
seguire il suo esempio, Ino... Eddai, che cosa aspetti a
confermare?!"
L'interpellata
sospirò teatralmente: questa non ci voleva, l'imminente incarico che le stava
proponendo Naruto avrebbe mandato a monte tutti i progetti della giornata, tra
cui un sano e contenuto pranzo al ristorante in compagnia di Choji e
Asuma-sensei - escluso Shikamaru che si era recato a Suna - e una visita
pomeridiana alle terme per un nuovo ed efficace trattamento di
bellezza.
Però
intanto l'impazienza del ragazzo che di fronte a lei la pregava saliva
vertiginosamente e di questo passo sarebbe divenuto ancora più insopportabile,
insistente e assillante.
"Ahimè!
Che cosa faccio? In effetti Hinata è stata una nostra compagna di accademia,
anche se io praticamente non ci ho parlato quasi mai... Stesso discorso per
Neji, diplomatosi un anno prima..." ragionò Ino, aggrottando la
fronte.
"E
va bene!" capitolò infine, conscia dei propri doveri da medico e - prima di ogni
cosa - da ninja di Konoha.
Naruto
approvò con il segno della vittoria, poi si rivolse all'altro: "Senti Kiba:
pensi che dovremo chiedere anche a Shino?"
"E'
in missione con suo padre: dovevano... salvare uno o più alveari, mi pare" gli
fece sapere Kiba, vagamente divertito.
"Ah,
capisco... Allora fa nulla, noi tre bastiamo e avanziamo!" esclamò euforico.
"Coraggio ragazzi, si parte!"
"Non
così in fretta, Naruto!" A richiamarlo non erano stati gli altri due bensì
l'uomo che per quasi tre anni gli aveva fatto da maestro; l'eremita dei rospi
altresì conosciuto come Jiraiya, uno dei tre ninja leggendari assieme a Tsunade
e a quella serpe di Orochimaru.
"Oh,
è lei, Ero-sennin! Che cosa c'è? Perché non dovrei avere fretta se ho una
missione?" domandò alterato l'allievo.
"Davvero
avete intenzione di partire?! In tre? Ma non vi hanno insegnato che deve esserci
almeno un adulto?" gli ricordò il maestro, incrociando le braccia al
petto.
"In
effetti ha ragione!" approvò annuendo Ino.
"E
allora venga lei, no? E' già qui! Siamo tutti qui!" sbottò Naruto, alzando le
braccia al cielo come a voler fendere l'aria.
Jiraiya
ghignò.
"Per
quanto il vento ululi forte, una montagna non può piegarsi al suo volere."
enunciò
saggiamente. "In poche parole, devi fare sempre di testa tua
vero?"
Naruto
non ci capì nulla e lo fissò imbronciato "Beh, sì, effettivamente è così!"; poi
gli diede le spalle in modo da poter ammirare da lontano i grandissimi volti di
pietra di tutti gli Hokage di Konoha, scolpiti magistralmente sulla
montagna.
Ogni
volta che i suoi occhi azzurri e profondi li inquadravano, sentiva che non c'era
ostacolo o difficoltà che potesse intralciare il suo
cammino.
"Allora
maestro, che cosa vuole fare? Viene oppure no?" lo sollecitò deciso e a testa
alta.
L'uomo
si portò beffardo le mani ai fianchi e rispose: "Ma certo che vi accompagno, che
richiesta assurda! Pensi che io possa lasciare uno stupido ingrato come te a
capo di una squadra di soccorso?"
"Sì,
come no!" s'impuntò l'altro. "Non sono né stupido né ingrato, eremita dei miei
sandali!"
E
andarono avanti a battibeccare, sotto gli occhi scioccati di Ino e quelli
divertiti di Kiba, finché non furono pronti a partire e tener fede al consueto
credo ninja di salvare sempre chi è in difficoltà.
Anche
e soprattutto quando può sembrare impossibile.
*-*-*-*-*
Nota:
Attenendomi
al modello scelto, ho elaborato una longfic in tre capitoli più epilogo con
finale aperto (perciò lascio a voi libera fantasia su cosa succede dopo XD)
ambientata nel mondo di Naruto.
What
if...? perché non credo che questa missione avverrà mai da Shippuden, del quale
non considero gli spoiler e nemmeno buona parte degli avvenimenti del manga
(altrimenti Asuma e Jiraiya non sarebbero stati menzionati ç_ç). Talvolta
presenta dei salti temporali che mi sono serviti a evidenziare solo le scene più
importanti.
Sono
felicissima di questo risultato insperato *_* così felice da essere ancora senza
parole!
Ringrazio
di cuore la giudice e mi congratulo con tutte le altre - bravissime -
partecipanti: non vedo l'ora di leggere le loro storie! *O*
Sono
graditi commenti, critiche e consigli.
Alla
prossima!
Un
bacione!
Rinalamisteriosa