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Autore: Glance    15/10/2009    3 recensioni
…Mi ero illuso di poter scegliere, nascondendomi dietro gesti di un umanità che cercavo di trattenere...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: New Moon
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THAT’S WHAT I AM

…Mi ero illuso di poter scegliere, nascondendomi dietro gesti di un umanità che cercavo di trattenere.
Pensavo che fosse sufficiente non ascoltare, non rassegnarmi, ma non si può negare l’evidenza di ciò che sono.
Mi ripetevo quasi allo sfinimento “ non sei solo questo.”, ma qualcosa di me si perdeva, un frammento alla volta inesorabilmente e irrimediabilmente.
Ero solo l’involucro di quello che ero stato? L’altra faccia della luna, il suo lato oscuro?
Dietro tutto questo non c’era luce, ma un’immobile crepuscolo con la sua danza di ombre, nient’altro che una lunga interminabile notte.
Imperfetto come nessuno, mentre non sapevo dove mi stesse portando il mio tormento.
Ingenuo, spietato, bugiardo, crudele, ad infrangere la quiete. Ho posato il mio sguardo su di te depositandomi impalpabile come polvere.
Se questa sete non fosse divorante e sapesse risparmiare la tua carne dai suoi denti aguzzi!
Ho smesso da tempo di ascoltare il frastuono del silenzio della notte, eppure mi bisbiglia il racconto della mia illusione nel tuo nome che viene a sfiorare le mie labbra in un sussurro appena udibile.
Ogni momento è il tormento dell’assenza se sei distante e ogni parola un doloroso addio.
Se l’inquietudine di sapere non mi divorasse!
Non posso leggere il tuo racconto, per me sei pagine di fragile pergamena, ossessionato dal terrore che si rompano.
Avidamente rimango in ascolto.
Qualcosa di totalmente inaspettato ha accarezzato il mio cuore atrofizzato.
Ed è stato come poter respirare per la prima volta: faceva male.
Sono colmo di pensieri che credevo dimenticati.
In me due mondi e la loro guerra.
Tra di noi metterò distanze e ritornerò sui miei passi.
Io arido deserto e tu la mia immensità dove vorrò perdermi.
Le mie parole ti accarezzano come velluto mentre le ombre scure dell’inganno le attraversano.
Vorrò mandarti via chiedendoti di rimanere.
Sarò nel vento e così nascosto ti parlerò di me, alla luce di quella luna a cui chiederò di vegliare il tuo sonno, ma so che non glielo permetterò.
Non sono che tempesta che sradicherà radici.
Eri il mio vuoto, l’ombra della mia solitudine tra la felicità di tutti gli altri.
Continuavo a cercarti.
Quando mi sei esplosa dentro ho voluto credere che ci fosse anche per me un po’ di calore e luce, nel buio che vestiva i miei pensieri.
Vedo sbiadire i contorni di tutte le parole dette e assaporo il gusto dolce della speranza nel mio nome sulle tue labbra.
Non posso vivere senza di te, ma sono deciso a non distruggere la tua anima.
La verità è che non sono l’eroe di questa storia.
La verità è che sono io ad avere bisogno di te.
La verità è che sei tu che salvi me non io te e in questo, dimmi, dove è la mia scelta?

  
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