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Autore: Yu_Kanda    17/10/2009    3 recensioni
In seguito ad un'incidente d'auto, Kanda si ritrova ossessionato da un misterioso giovane con i capelli rossi. Senza comprendere il perchè cercherà di rintracciarlo ad ogni costo, ritrovandosi coinvolto nel passato del giovane, combattuto tra il desiderio di riavere indietro la sua vita tranquilla ma patetica e quello di avere al proprio fianco il giovane.
[AU, YAOI, ANGST, LaviYuu]
Genere: Drammatico, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Rabi/Lavi, Yu Kanda | Coppie: Rabi/Kanda
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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DISCLAIMER: non possiedo alcun diritto su D.Gray-man, è tutto in mano ad Hoshino sensei... Se fosse stato altrimenti... Lavi e Kanda sarebbero assieme da un bel pezzo!
ATTENZIONE YAOI - se non sapete cosa questa parola voglia dire, o se non gradite le relazioni uomo/uomo questa storia non fa per voi, siete avvisati! Come si dice, se non vi piace NON LEGGETE!

ALL'IMPROVVISO, TU...




Chapter 2 – Confusione



Lenalee tornò diverse altre volte, e tutte quante Kanda rifiutò di vederla, o le fece dire che non era in casa. L'ultima, la ragazza crollò, gridando in faccia al patrigno di Yuu quello che pensava di quel comportamento assurdo.

- Quella donna me l'ha rovinato! - gemette Lenalee disperata. - Gli ha fatto perdere completamente la ragione! Come può starsene rinchiuso a pensare ad una... morta.

- Lenalee, attualmente, credo proprio che il problema sia un altro. - esordì l'uomo, comprendendo come la giovane dovesse sentirsi e tuttavia molto combattuto se rivelarle o meno i suoi dubbi.

- C-Come? - balbettò Lenalee presa in contropiede.

Di certo l'interesse di Yuu per qualcuno che gli era apparso così, in sogno, si configurava come un disturbo psichico da stress post traumatico, anche se lui protestava di stare perfettamente bene. Tiedoll fissò il volto imbronciato e preoccupato di Lenalee; non sapeva come affrontare l'argomento, dopotutto era ancora la fidanzata di Yuu, anche se tutto lasciava presagire che per lui fosse già un capitolo chiuso.

Il nervosismo di lei era chiaro indice che temeva andasse a finire così, incolpandone però la persona sbagliata e... Bé, in ogni caso non poteva nasconderle la verità, anche se così facendo sarebbe rimasta scioccata, probabilmente sentendosi tradita e considerando il misterioso giovane dai capelli rossi come un rivale. Cosa che probabilmente era davvero.

- Yuu non sa nemmeno che faccia avesse quella donna. Il motivo per cui si è isolato è questo. - si decise infine a confessarle, e le mostrò il dipinto che aveva da poco terminato; Lenalee lo guardò a bocca aperta.

- C-Chi è? - chiese sentendo un brivido freddo salirle lungo la schiena. Tiedoll scosse il capo. Si aspettava quella reazione. - Voglio saperlo. Voglio sapere il nome del ragazzo che Kanda ha preferito a me!

- Lenalee, ora non saltare alle conclusioni; non ho idea di chi sia, e nemmeno Yuu.- Tiedoll esortò la giovane a ragionare, con il suo usuale tono paterno. Certo, capiva in che stato d'animo lei si trovasse dopo una simile rivelazione, ma assumere a priori che Yuu si fosse invaghito di una persona probabilmente immaginaria era quantomeno prematuro. Tuttavia non poteva negare che quel dubbio tormentava anche lui.

- Ma l'ha dipinto Kanda, no? - insistette Lenalee, che non riusciva a capacitarsi di una cosa del genere. - Come può non saperne il nome?

- L'ho dipinto io, sulla base delle descrizioni fatte da Yuu. - rivelò Tiedoll con un sospiro contemplando per un attimo il ritratto.- Me l'ha chiesto lui. - aggiunse con rassegnazione; a quelle parole Lenalee spalancò gli occhi. - Dice che lo sogna da quando si è svegliato dal coma, e vuole trovarlo. - l'uomo scosse nuovamente il capo. - Io credo che esista solo nella sua mente, ma lui è convinto che sia una persona reale. Ti ho spiegato quel che mi hanno detto i medici, quindi se gli fa piacere pensare così lo asseconderò fino in fondo, aspettando che si renda conto da solo di inseguire l'impossibile. - le sorrise ancora; la fanciulla annuì, titubante.

- Quindi anche io devo aspettare un tempo indefinito per sapere cosa vuole fare di me? - al silenzioso sì di Tiedoll, Lenalee afflosciò le spalle. - No, non me la sento. Credo sia meglio separarsi, se e quando tornerà in sé riconsidereremo il nostro rapporto, sempre che lo voglia. Gli dica che avrà sempre la mia amicizia. Lo farei direttamente io, ma come vede rifiuta di parlarmi.

- Comunicherò a Yuu la tua decisione, ma penso che fosse ciò che voleva anche lui. - promise l'uomo, posandole la mano libera su una spalla con fare comprensivo.

- Signor Tiedoll... Lei crede che... che... Kanda sia... innamorato di questo ragazzo immaginario? - l'uomo sospirò nuovamente, riponendo la tela sul cavalletto e coprendola col suo drappo.

- Il cuore ha delle ragioni che la ragione non conosce, Lenalee. Non possiamo fare altro che aspettare, e vedere cosa succede. Yuu non ammette di provare sentimenti per questo ragazzo, è solo una nostra supposizione. - sistemò meglio la stoffa attorno al ritratto. - Esporrò il dipinto alla mostra che inaugurerò questo week-end. Yuu spera che lui viva in questa città, e che possa vederlo o venirlo a sapere da qualcuno.

- E' una follia! - esclamò la fanciulla incredula. Kanda, il suo Kanda che si affidava al caso, lui così razionale e freddo, lui che non aveva mai creduto nel soprannaturale, che lo reputava un'inutile idiozia, una cosa fasulla per sprovveduti.

- Yuu pensa che sia un conoscente della donna che è morta. - rivelò Tiedoll passandosi una mano tra i capelli incolti. - Non chiedermi perché, non ne ho idea, l'unica cosa che avrebbe un senso è che fosse accanto a lei nell'auto al momento dell'incidente perché Yuu possa averlo visto ed averne un ricordo, e che sia fuggito subito dopo.

- E' comunque una follia. - ripeté Lenalee; scosse ancora la testa, come se non riuscisse proprio a credere alle cose che aveva appena saputo, a ciò che le stava succedendo. - La prego abbia cura di lui. - disse quindi congedandosi.

- Sta' tranquilla, - la rassicurò l'uomo. - Yuu guarirà presto. Verrai alla mostra?

- Forse. Dipende da come mi sentirò. - disse lei aprendo la porta per andarsene. Era stata lasciata per colpa di un sogno, il suo ragazzo rifiutava di vederla e parlarle proprio a causa del tizio nel ritratto! Come poteva affrontarli entrambi alla mostra? Vedere il suo Kanda contemplare quel quadro le sarebbe stato troppo doloroso.

- Capisco. Riguardati anche tu, Lenalee, e salutami tuo fratello. - Tiedoll richiuse la porta lentamente, pensieroso. Quella storia non prometteva davvero niente di buono.

 

 

Kanda giaceva supino sul letto, il ritratto a matita del suo misterioso giovane dai capelli rossi fra le mani, eccitato al pensiero che presto ci sarebbe stata l'esposizione dei dipinti. E quel quadro sarebbe stato presente.

Chi sei? Sei apparso all'improvviso nei miei pensieri, sconvolgendo la mia esistenza, mettendo sottosopra la mia vita tranquilla...

Curvò le labbra in un sorriso amaro, pensando che 'non-vita' sarebbe stato un termine assai più appropriato.

C'è qualcosa quando ti guardo che mi fa battere forte il cuore, e non capisco perché. Ti troverò ad ogni costo, devi darmi tante risposte...

Appoggiò la cornicetta sul comodino, sentendosi un po' ridicolo a tenere l'immagine di un uomo accanto al proprio letto, ma non poteva farci nulla, aveva bisogno di guardarlo, di sentirlo sempre accanto a sé.

Iniziava a rendersi conto che quell'attaccamento stava sfociando nel morboso, e la cosa lo turbava molto, soprattutto perché incominciava a pensare lui in modo 'strano'. Inoltre, l'essere consapevole che poteva trattarsi solo di un'allucinazione dovuta al trauma lo faceva star male in un modo che non sapeva classificare.

Si girò nel letto, sperando con tutto sé stesso che quel quadro facesse il suo dovere.

 

 

Tiedoll stava riponendo la sua attrezzatura dopo aver dato gli ultimi ritocchi al dipinto, mille dubbi che si agitavano nella sua mente, preoccupato dal comportamento di Yuu e dal suo isolamento e tuttavia fiducioso che tutto si sarebbe risolto nel migliore dei modi. Si voltò verso la porta, udendo rumori concitati all'ingresso dell'appartamento.

- Padre! - due giovani entrarono di corsa, stravolti, chiamandolo ad alta voce in tono preoccupato.

- Oh, Daysha, Marie, siete tornati! - salutò l'uomo con gioia - Non era necessario che lasciaste il campus, Yuu-kun sta benissimo.

- Siamo partiti appena possibile, dopo che abbiamo saputo dell'incidente. Non volevamo che affrontassi tutto da solo. - rispose il più basso ed esile dei due fratelli parlando per entrambi. - Davvero Kanda è già guarito? E' incredibile, avevamo capito che fosse grave.

Tiedoll fece strada nel soggiorno, mettendosi comodamente seduto su uno dei due grandi divani e incrociando le braccia, per un attimo pensieroso.

- Bé sono successe tante cose, ma ora è tutto risolto. - disse; sorrise agli altri due suoi figli adottivi, che ora erano in piedi di fronte a lui, trafelati e angosciati, cercando di rassicurarli.

Si pulì le mani con il panno che teneva sempre appeso alla cintura quando colorava ad olio, e l'attenzione di Daysha fu catturata dalla tela sul cavalletto alle spalle del patrigno.

- Hai dipinto un nuovo quadro? Posso vederlo? - chiese eccitato, e prima ancora che il patrigno potesse dire sì o no, il drappo era già stato sollevato e lo stupore era dipinto sul volto dei due nuovi arrivati. - Chi è mai? Di solito non dipingi ritratti, padre. - commentò il giovane, e Marie annuì, dello stesso avviso.

- E' una lunga storia. - rispose Tiedoll, lasciando intendere che non era incline a parlarne, ma come tutte le volte che provava a nascondere qualcosa ai suoi amati figlioli, fu preso in contropiede.

- Abbiamo un sacco di tempo. - replicò Daysha, sedendosi sul divano di fronte al patrigno, subito imitato da Marie. - Su, racconta! - aggiunse con impazienza, mostrandosi però sulle spine, come se presagisse che la cosa potesse essere collegata in qualche modo al fratellastro.

Tiedoll spostò lo guardo dall'uno all'altro dei due giovani, quindi seppure con una certa riluttanza si decise a parlare.

- Quel ritratto è stata una richiesta di Yuu. - affermò, senza fare tanti giri di parole; tanto alla fine l'avrebbero saputo comunque alla mostra, per cui era inutile tergiversare.

- Cosa? E perché mai? Deve aver battuto la testa proprio forte! - affermò Daysha, sbalordito.

Tiedoll scosse il capo. Sapeva che Yuu non avrebbe approvato, ma i suoi fratelli dovevano saperlo, se non altro perché così avrebbe potuto tenerlo meglio d'occhio con il loro aiuto, impedendogli di commettere qualche sciocchezza.

- Quel ragazzo è diventato un'ossessione per lui, vuole trovarlo a tutti i costi. - spiegò, e il suo volto si fece assai turbato. - Me ne ha fatta una descrizione per il ritratto perché lo esponessi alla prossima mostra, sabato.

- Ma dove lo ha visto, e perché lo cerca? - l'interruppe Marie, che non riusciva a seguire il ragionamento del patrigno.

- Questo è anche più complicato. - l'uomo sospirò. - A Yuu non farebbe piacere sapere che ve ne ho parlato. Ha a che fare con l'incidente, è possibile che sia un conoscente dell'altra vittima. Yuu dice di averlo visto in sogno.

- Cosa? - esclamò Daysha, ora davvero sconvolto. - Deve essere impazzito... Che dicono i dottori di questa follia?

I medici. Yuu non parlava volentieri con loro, meno che mai di qualcosa tanto personale e per più di una ragione imbarazzante per lui; non si era aperto con lo psichiatra che l'aveva esaminato, anzi a dirla tutta non voleva proprio subirne l'interrogatorio. Aveva risposto a monosillabi, ed era stato assai evasivo. Cosa poteva aspettarsi che gli dicessero i dottori?

- Che è una conseguenza del trauma, a volte può succedere, e di assecondarlo finché si renderà conto che non è reale. Ma intanto questa sua fissazione lo ha fatto lasciare con Lenalee. - rivelò Tiedoll, accompagnando le sue parole con un gesto sconsolato; i due giovani lo guardarono a bocca aperta.

- E' uno scherzo vero? Sta con la ragazza più graziosa che si sia mai vista, e mio fratello che fa? La pianta per inseguire un uomo! - scattò il più mingherlino dei due, risentito e incredulo, quasi fosse stato lui ad essere scaricato.

- Daysha, abbassa la voce, sai che a Kanda non piace essere chiamato 'fratello'... - lo rimproverò Marie, timoroso che la situazione peggiorasse ulteriormente se il fratellastro avesse saputo che il patrigno li aveva messi al corrente di ogni cosa.

- Capisco che siate entrambi scossi dalle notizie che vi ho dato, ma, per favore, evitate di farne menzione con Yuu, la situazione è già abbastanza difficile così com'è. - supplicò Tiedoll a mani giunte, condividendo esattamente le stesse paure di Marie; osservò i figlioli annuire, l'espressione seria, e fece altrettanto. soddisfatto.

 

 

La mostra era affollatissima come al solito, Tiedoll era un artista piuttosto quotato, e il ritratto del 'Giovane dai Capelli Rossi' come il Maestro lo aveva battezzato, riscuoteva molti consensi tra i visitatori.

- Theodore, l'esposizione è un successo, come tuo solito! - disse un uomo anziano avvicinandosi a lui, piccolo e con gli occhi segnati da occhiaie scure; gli porse la mano, che Tiedoll strinse cordialmente.

- Ah, Bookman, mi fa molto piacere che sia qui anche tu. - rispose, lieto di vedere che l'amico aveva accettato il suo invito, presenziando quella sua personale; teneva molto al suo parere.

- Non sapevo ti fossi dato ai ritratti. - commentò l'uomo, indicando la tela incriminata con curiosa meraviglia. - Somiglia moltissimo a mio nipote sai? L'hai per caso conosciuto da qualche parte?

Tiedoll sgranò gli occhi, colto completamente di sorpresa. Bookman aveva un nipote? E somigliava al ragazzo del ritratto? Questo poteva essere un guaio...

- Oh, no, non sapevo nemmeno che avessi un nipote. E' stata una richiesta di Yuu. - rispose l'artista, cercando di nascondere l'ansia che la notizia gli aveva procurato.

Se esisteva... Se il nipote di Bookman poteva anche solo parzialmente incarnare le fantasie di Yuu... Che disastro sarebbe stato, non voleva nemmeno pensarci.

- Tuo figlio Kanda? Dove avrà incontrato Lavi, è molto strano. - Bookman si strofinò il mento, pensieroso.

- Ecco, in realtà non credo l'abbia mai visto, è senz'altro una coincidenza. - Tiedoll sorrise all'anziano amico. - Dice di averlo sognato, ed ha voluto che lo dipingessi. Mi ha descritto il giovane ed ha chiesto se potevo farne un ritratto per lui.

Bookman sembrò molto scosso da quella rivelazione, e Tiedoll si chiese se avesse portato il nipote con sé e potesse essere quella la ragione.

- E' una gran bella coincidenza Theodore, sono due gocce d'acqua mio nipote e il giovane del ritratto, te ne accorgerai appena lo ripesco. - il vecchio studioso iniziò a scrutare tra la folla, il volto teso.

Tiedoll si sentì crollare il mondo addosso a quelle notizie. Non avrebbe mai immaginato che potesse esistere davvero qualcuno identico alla fantasia di un sogno, tantomeno di trovarselo davanti alla prima esposizione del suo ritratto!

- L'hai portato con te? - chiese con voce incerta; un brivido gli percorse la schiena: le cose si mettevano proprio male.

- Sì, è venuto a vivere con me recentemente, per quello non lo avevi mai incontrato. - confermò Bookman, annuendo; sentì l'amico sospirare. - Qualcosa non va, Theodore?

- No, no, è tutto a posto, mi domandavo dove fosse Yuu, è qui anche lui. - rispose; stavolta fu il turno di Bookman a mostrarsi preoccupato. - Eccoli là, si sono già trovati. - Tiedoll indicò un giovane dai lunghi capelli scuri, scuotendo la testa. - Quello è Yuu.

- Già. - commentò Bookman facendo altrettanto. - L'immaginavo. E l'altro è Lavi, mio nipote. - quando l'uomo lo vide bene, ne restò scosso: la somiglianza col ritratto era strabiliante. Assolutamente identici. Che guaio!

- Yuu-kun! - chiamò agitando un braccio in direzione del figlioccio, che si girò con un'espressione assai seccata sul viso, fissandoli entrambi.

 

 

Daysha adorava le esposizioni del patrigno, era così fiero di lui e gli piaceva la confusione che c'era sempre intorno ai dipinti. Era quasi come essere ad una bella festa, e lui si godeva lo spettacolo. Ad un certo punto punzecchiò con il gomito il braccio di Marie.

- Ehi! Guarda laggiù! Non è Kanda quello? E' con qualcuno... - si sporse per vedere meglio l'interlocutore del fratellastro. - Oh, Dio Marie, guardalo!

Marie al contrario non era affatto felice di essere stato trascinato alla mostra solo per sorvegliare il fratellastro, trovava la cosa molto imbarazzante. Si voltò per rimproverare Daysha.

- Smetti di spiarlo, sai che si arrabbia quando fai così, e... Oh, Dio... E' lui! - esclamò anche lui, appena vide bene la persona che era con Kanda. - L'ha trovato davvero!

- Eh, già, a quanto pare il misterioso giovane dai capelli rossi esisteva sul serio. - Daysha incrociò le braccia, palesemente compiaciuto. - Ci ha messo proprio poco a rimorchiarselo, sono davvero invidioso! Guarda come flirtano, Kanda non smette di guardarlo un attimo!

- A me sembra che gli risponda a monosillabi come suo solito, cercando di tenerlo a distanza. - ribatté Marie, perplesso.

Kanda sembrava tranquillo, la sua conversazione col giovane misterioso non lasciava supporre che gli avesse accennato all'incidente, eppure ora che l'aveva trovato di sicuro qualcosa doveva tentare...

- Oh, dai, ormai dovresti conoscerlo bene, sta fingendo come fa sempre, per non mostrare i sentimenti che prova. Ma l'ha agganciato, la testa rossa laggiù c'è caduta con tutte le scarpe! - Daysha sfoggiò un sorriso scaltro. - Quando Kanda fa così la curiosità che suscita è letale. Quei due finiranno a letto insieme te lo dico io!

- Daysha, adesso non dire sciocchezze, non crederai davvero che nostro fratello si sia invaghito di quel tipo! - Marie arrossì visibilmente alle allusioni fin troppo esplicite del fratellastro. A volte passava davvero il segno, come poteva persino tifare perché un'eventualità del genere si avverasse? Ma Daysha non aveva alcuna intenzione di piantarla.

- Altroché, guarda come ha reagito male con quello che si è avvicinato loro adesso, solo perché ha rivolto la parola al rosso! E' già geloso... - ribadì con enfasi, concentratissimo nella sua opera di 'sorveglianza', come la definiva lui.

- Di chi state sparlando con tanto impegno? - una ben nota voce femminile gli fece quasi fare un salto, e Daysha si girò immediatamente verso la fonte del commento.

- Oh, Lenalee, sei qui anche tu... Di nessuno in particolare in realtà. - la salutò nervosamente Marie, rispondendo alla sua domanda mentendo in modo maldestro. Tentativo vanificato in un lampo dalla lingua lunga del fratellastro.

- Kanda ha una nuova fiamma! Nel vero senso della parola! - Daysha indicò verso il giovane Giapponese, che ora stava discutendo animatamente col nuovo arrivato.

- Daysha! Piantala! Non davanti a Lenalee, sei davvero senza cuore! - lo riprese ancora una volta Marie, tirandolo per un braccio per farlo voltare verso di lui. Il giovane realizzò solo allora la terribile gaffe che aveva fatto, cercando di scusarsi subito con Lenalee; ma ormai era troppo tardi, il danno era fatto.

- L'ha trovato... - la ragazza si portò entrambe le mani a coprirsi la bocca. - E' proprio lui... - gli occhi le si riempirono di lacrime. - Devo prendere atto di averlo perduto dunque...

Marie le posò una mano sulla spalla, cercando di consolarla; come mai fosse venuta nonostante si fossero appena lasciati era un mistero. Forse sperava di metterlo davanti alla realtà quando, a fine esposizione, nessuno si sarebbe presentato per il ritratto... Invece non era andata così.

- Lenalee non dire così, non credo sia come pensi. - le sussurrò piano, per distoglierne l'attenzione da quel giovane, che agli occhi di lei flirtava con il suo ragazzo.

- Guardali, Marie. Kanda sta facendo del suo meglio per averne l'attenzione, con il suo modo di fare freddo e controllato, e quel ragazzo è già rimasto abbagliato da lui, si vede da come lo guarda... - gli rispose invece Lenalee, lasciandosi sfuggire un sospiro.

- Nooo, gli sta lasciando spontaneamente il numero di telefono! Ed ha anche liquidato il ragazzetto albino! - Daysha era sbalordito da come il famoso 'giovane dai capelli rossi' avesse dato così rapidamente confidenza a Kanda. - Argh! Idillio terminato, lo sta chiamando nostro padre.

Lenalee era sconvolta da quel che aveva visto e sentito, soprattutto l'atteggiamento di Daysha la sconcertava; non riusciva a capire se le sue battute fossero ironiche, oppure se davvero il giovane fosse felice del cambiamento di Kanda. Pareva quasi fare il tifo perché il fratellastro riuscisse a conquistare quel tipo con i capelli rossi, proprio lui che aveva sempre sostenuto che lei e Kanda erano una coppia perfetta...

Tutto ciò era straziante, ma poteva biasimare solo sé stessa per aver ceduto ed essere venuta per vedere Kanda, certa di riappacificarsi con lui una volta che i suoi piani fossero falliti.

Invece non lo erano, ed ora lei non poteva far altro che osservarlo da lontano col suo rivale.

 

 

Kanda si aggirava per la mostra scrutando i presenti, sperando di cogliere un qualche segno di particolare interesse per il 'suo' dipinto in qualcuno di loro. Invece all'improvviso si trovò di fronte proprio lui, e sentì il cuore saltare un battito, e poi un secondo, tanto che temette gli si fosse fermato. Tuttavia, il massimo che il suo viso concesse all'altro furono gli occhi scuri leggermente dilatati per lo stupore.

Notandone l'espressione un po' scossa, il giovane dai capelli rossi sorrise imbarazzato, grattandosi distrattamente la nuca.

- Ecco, non sono io il modello di quel ritratto, è solo una bizzarra coincidenza. - disse, agitando l'altra mano come per togliere importanza alla cosa.

- Lo so, il quadro è opera del mio tutore. - rispose Kanda, cercando di usare il suo usuale tono neutro. Ma dentro di sé avrebbe voluto...

Perché sento l'impulso di abbracciarlo?

- Oh, devi fargli i miei complimenti, se non sapessi di non aver posato per lui direi che sono proprio io quello! - esclamò il ragazzo gesticolando verso il quadro. Pareva così entusiasta di ritrovarsi in un dipinto, era eccitato come un bambino in un parco giochi.

- Lo farò certamente. - gli assicurò Kanda, la cui mente era completamente presa nell'escogitare un modo per restare da solo con lui; era indeciso su come introdurre il discorso 'incidente' senza passare per pazzo, anzi proprio non sapeva da che parte incominciare. Così risolse di cercare un modo per prendere tempo e guadagnare confidenza con l'oggetto del suo interesse.

Sbuffò appena, contrariato con sé stesso.

Sembrava che sarebbe stato più difficile del previsto, considerate le sue enormi difficoltà ad esprimere i sentimenti, soprattutto a parole. Il suo interlocutore lo fissò, la curiosità che brillava nell'unico occhio verde smeraldo.

- Il mio nome è Lavi, ma spesso mi chiamano Bookman Junior, per colpa del mio vecchio. - gli tese la mano sorridendo. - Anche lui è il mio tutore, sebbene a volte la cosa sia davvero seccante!

- Kanda. - disse semplicemente il giovane, stringendogliela. - I tutori sono insopportabili a volte. - aggiunse quindi in tono che lasciava intendere quanto profondamente lo capisse.

Il sorriso di Lavi si allargò, quel giovane gli andava proprio a genio, sentì che avrebbero legato subito. Kanda si mosse a disagio, avrebbe voluto chiedergli subito della donna morta, ma temeva di spaventarlo, facendogli pensare di essere un visionario, nella migliore delle ipotesi.

- Devi andare via? - chiese Lavi notando il suo nervosismo.

- Ecco... Sì, avrei un... - iniziò, cogliendo lo spunto per non sembrare troppo interessato, ma l'altro giovane parve subito rattristarsi, e lo interruppe con una richiesta inaspettata.

- Per favore resta, sono appena arrivato e non conosco nessuno in questa dannata città. E poi saresti la guida perfetta per visitare la mostra come di deve! - gli rivolse uno sguardo speranzoso.

- Ti conosco appena e già mi crei problemi. - rispose Kanda, fingendosi rassegnato. - E va bene, sarò la tua guida, ma non per tutta la sera, ti avverto.

Lavi gli buttò le braccia al collo mormorando un 'grazie' e il giovane si irrigidì di colpo a quel contatto fisico inaspettato, mentre un brivido gli saliva lungo la schiena. Fu quasi preso dal panico quando sentì le proprie mani muoversi per ricambiare l'abbraccio, riuscendo a fermarle appena in tempo.

- Ehi! Non prenderti tutta questa confidenza idiota! - esclamòin tono oltraggiato, staccandoselo di dosso bruscamente e rivolgendogli uno sguardo omicida. Lavi ridacchiò, divertito da quella reazione così estrema.

- Se inizi a darmi dell'idiota anche tu, rischio di sentirmi come a casa. - commentò scherzosamente. - CHE. - Kanda sbuffò, questa volta rumorosamente, facendogli strada tra la folla di visitatori.

Arrivarono di nuovo davanti al ritratto, e Lavi dopo averlo ammirato ancora una volta più da vicino, manifestò la propria curiosità al suo cicerone.

- Ehi, sai chi è il modello? Voglio dire, se esiste un mio gemello lo vorrei conoscere. - vide che l'altro gli rivolgeva uno sguardo strano, ma non riuscì a leggere le emozioni in esso contenute. Quel ragazzo era molto bravo a dissimulare, quasi quanto lui, pensò Lavi.

Che doveva fare adesso? Mentire, oppure esporsi al ridicolo? Se Lavi avesse saputo che l'aveva sognato, che avrebbe pensato di lui? Però, rifletté, alla fine l'avrebbe scoperto comunque, dal momento che il suo patrigno non aveva fatto mistero che le indicazioni per dipingere quel quadro le aveva fornite lui... Quindi era assai meglio che lo sentisse da lui.

- Non c'è nessun modello. Ho fornito io la descrizione al mio tutore. - rivelò infine Kanda, dopo una lunga e imbarazzante pausa, riluttante, e l'altro giovane lo fissò sbalordito.

- Tu hai... Ma non ci siamo mai visti prima di oggi... - mormorò; la confusione era evidente sul volto di Lavi, e Kanda non seppe dargli torto, quella era una situazione davvero assurda.

- E'... una storia complicata, e... non vorrei mi prendessi per pazzo, quindi preferirei... - iniziò a spiegare, cercando disperatamente di costringersi a chiedergli di parlarne in privato, ma non riuscì a concludere la frase.

- Lavi! Finalmente ti ho trovato! Scusa il ritardo! - gridò una vocetta stridula mentre ansimando si fermava accanto ai due giovani, interrompendo bruscamente la conversazione.





Per kiaaxel18: Felice che l'idea sia stata apprezzata! E spero di aver accontentato la tua curiosità con questo secondo capitolo^^

Per Rebychan: Di solito non sono per le AU, ma devo dire che quando mi è venuta in mente questa cosa non ho saputo resistere^^ Poi Tiedoll è davvero perfetto per la parte, mi sono divertita troppo con lui! In realtà anche con Daysha e Marie XD Come hai visto le cose iniziano a delinearsi meglio da questo secondo capitolo.

Per artemis89:  XD Di solito mi piace conservare le caratteristiche dei personaggi ^_^ E di solito non scrivo AU, ma temo di essermi lasciata prendere un pò troppo la mano ultimamente O_O Ne conto ben tre al mio attivo, e ce n'è una quarta in arrivo... *cough*
Come hai visto compaiono anche gli altri personaggi, ne ho usati parecchi XD Ed è anche entrato in scena Lavi.
Quanto a Lenalee, in effetti ultimamente la sto trattando con cattiveria^^"" Eppure poverina quando deve fare da aiutante/consulente è anche brava *annuisce* Qui è nella sua versione lamentosa, ma comunque il suo ruolo è solo di contorno, fa la poveretta che si è presa il 2 di picche e basta XD

   
 
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