Disclaimer: Trama, personaggi, luoghi e tutti gli elementi che questa storia contiene, sono una mia creazione e appartengono solo a me.

Le Jugement Universel

Umiltà [Vertigine]
Il momento è giunto troppo presto; che ci fa lui, il peggiore dei peccatori, lì dentro?
«Innocente», decreta il Giudice, guardandolo con paterno orgoglio.
La vertigine lo coglie così improvvisamente che cade senza toccare terra, sollevando cori di lieto giubilo.

Figlicidio [Vergogna]
E se ne sta lì, sola e vergognosa nella sua nudità primordiale, colpevole di aver amato ed odiato troppo.
«Colpevole».
«Colpevole».
«Colpevole».
«Io... Io non volevo...»
Ma ormai è troppo tardi, è condannata al fuoco eterno.
Dio non perdona. Mai.

Adulterio [Applauso]
«Colpevole».
«Innocente», prorompe una voce dagli alti spalti marmorei. «L'Amore non può essere una colpa, altrimenti saremmo tutti peccatori, soprattutto Tu».
Il tempo si ferma, Lui sorride.
«Innocente».
Un lungo applauso fa tremare a lungo la coscienza degli Dèi.

Stupro [Orrore]
«Cosa hai da dire in tua discolpa?»
Il ghigno ferino deforma il suo viso, riempiendo di orrore e muto raccapriccio gli astanti.
«È... È stato divertente».
Una donna singhiozza più forte. Il Giudice guarda l'assemblea.
«Colpevole», esclamano all'unanimità.





Note finali:
Questa è una visione personale e non veritiera del giudizio universale, la cui assemblea è costituita da Dio, un dio superiore che per l'appunto fa da giudice, e altri vari déi (qui chiamati Dèi con la maiuscola per indicare il nome proprio di un gruppo specifico di divinità), in un'imitazione moderna dell'Olimpo greco mescolato alla morale cattolica, rivista e modificata.
Vi sono varie sentenze: la prima è per un peccatore comune che si è salvato proprio per la sua umiltà (non deve rispondere quindi di un peccato caratterizzante come gli altri tre, ma di altri e più piccoli che comunque gli vengono condonati), la seconda di una madre che ha ucciso il proprio neonato, la terza di una donna che dopo essere stata tradita dal proprio marito con conseguente separazione ha trovato l'amore in un'altra persona (cosa che, per esempio, nel Cristianesimo sarebbe giudicata come un peccato – per questo l'applauso che scuote e mette in dubbio l'autorità degli Dèi), la quarta di uno stupro (la donna che singhiozza è la sua vittima, tra parentesi).
Con questo mio scritto non intendo urtare nessuna sensibilità religiosa, è solo la visione di una giuria che in realtà non esiste, basata su una mia personale e discutibile morale che va al di fuori del contesto religioso.

Questa drabble si è classifica seconda al contest "Quattro per Quaranta" indetto su Writers Arena (qui il bando).
Al solito, un ringraziamento alla giudice e tutti i miei complimenti alle altre podiste e partecipanti ^^



Seconda qualificata
Le Jugement Universel
di Lely1441
Punteggio: 9.05

GRAMMATICA E SINTASSI: 9
CAPACITA' ESPRESSIVA: 8.5
RISPETTO PARAMETRI E TRACCIA: 9
ORIGINALITA' E CREATIVITA': 9.7


Un tema particolare sviluppato in modo originale, divertente e allo stesso tempo drammatico: nel testo, infatti, non è difficile individuare un tono velenosamente cinico e ironico. Qui viene rappresentato il giudizio universale con un'interpretazione non proprio cristiana dei peccati e delle rispettive sentenze, ma comunque molto più umana e anche abbastanza credibile di quanto è scritto in alcuni testi sacri. Una visione del giudizio universale molto personale ma non per questo meno comprensibile, anzi il testo è chiaro nonostante le poche parole a disposizione.
Un testo che non può non strappare un sorriso, seppur amaro.