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Autore: Terry17    18/10/2009    3 recensioni
Anno 2014: sono passati 4 anni da quando Near, l'SPK e l'intero staff del quartier generale della polizia giapponese sono stati giustiziati da Kira. Ora il mondo di Kira è una cruda realtà, un mondo in cui chiunque non segue le regole viene eliminato senza pietà. Ma quando tutto sembra perduto, Roger Ruvie, nuovo direttore della Wammy's House, scopre da una lettera di L che forse c'è ancora una speranza di fermare Kira...
Estratto dal cap 18: Io non sono L, e non sono nemmeno uno dei suoi successori: io sono la sua erede, la sua vendetta per il genere umano nata dal suo sangue e dalle sue ceneri, sono la bambina a cui hai fatto come regalo per il suo settimo compleanno la morte di suo padre. Io sono la tua Nemesi, sono colei che segnerà la tua condanna: io sono Dark L.
Genere: Drammatico, Sovrannaturale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri personaggi, L, Light/Raito, Misa Amane, Ryuuk, Teru Mikami
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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-Alice...- disse Misa, guardando la sua amica che piangeva.
-Sì, Misa. Light aveva ragione a sospettare di noi- disse Alice.
-Alice!- la richiamò Watari.
-Sta zitto Roger, a questo punto la nostra implicazione in questa storia risulterebbe ovvia a chiunque, non ha più senso mentire, non voglio più mentire!- disse la quindicenne, cadendo in ginocchio. -Misa, io ti considero una cara amica nonostante tu sia la moglie di Kira e sua complice, e mi dispiace di averti illusa in questo modo. So che tu sei diversa da Light, che al contrario di lui non faresti del male alle persone a te care nemmeno se costretta. Hai usato il quaderno solo per far piacere a Kira, perché speravi di incontrarlo e magari di farlo innamorare di te: hai commesso degli errori madornali, ma io ti ho perdonata nel momento in cui ti ho conosciuta come persona. Sei gentile e onesta, e sei anche un'ottima madre oltre ad essere una buona amica, ed è stato tremendamente ingiusto che tuo marito si sia approfittato di te in quel modo.-
Gli occhi di Misa si riempirono di lacrime, mentre noialtri assistevamo, allibiti, alla scena. -Perché mi stai dicendo questo, Alice?-
-Perché non è giusto che si tutti si approfittino della tua ingenuità e della tua buona fede in questo modo.- disse Alice rialzandosi in piedi -Guardami, Misa Amane: cosa mi rende diversa da tutte le persone che si sono approfittate di te? Niente! Sono proprio come Light Yagami, sono proprio come tutte le persone che non sono riuscite a vedere oltre la maschera del "secondo Kira" e dei suoi Occhi maledetti! Prima di conoscerti il mio obiettivo era catturare te e tuo marito ad ogni costo, ma ora è diverso, perché ora so che non sei altro che una vittima degli eventi: se avessi avuto il Death Note in un altro momento probabilmente non avresti mai pensato di usarlo, e lo avresti restituito allo Shinigami a cui apparteneva. Invece, spinta dalla tua adorazione per Kira, lo hai usato per giustiziare criminali minori allo scopo di essere notata da lui. Probabilmente si è affezionato un pò a te, ed è per questo che non ti ha uccisa nonostante dal suo punto di vista fossi comunque una specie di criminale, ma la verità è che Light Yagami non ti ha mai amata e che ti ha solo usata per raggiungere i suoi scopi, come ho fatto io in questi due mesi.-
Fissammo Alice, completamente shockati dalla sua reazione. Ma la persona più sconvolta in quella stanza era sicuramente Misa Amane.
-Alice, mi stai dicendo che Light sapeva che i figli che avrebbe avuto da me avrebbero avuto gli Occhi a loro volta?- chiese Misa, in lacrime.
-No, ma probabilmente lo sperava- disse Ezdra, dando voce ai pensieri di tutti.
Misa cadde in ginocchio, singhiozzando ancora più forte. Pianse per alcuni minuti per poi asciugarsi le lacrime.
-Esiste una possibilità di porre fine a tutta questa storia senza conseguenze gravi per me o Light?- chiese la giovane donna.
-Cosa intendi dire, Misa?- chiese Alice.
-Se io e Light rinunciassimo ai quaderni dimenticandoci così di essere stati Kira, ci lascereste vivere la nostra vita in pace con nostro figlio?- chiese Misa, supplichevole.
-No.- disse Ezdra –Non sarebbe possibile: avete scritto quei nomi su quei quaderni con la consapevolezza che quelle persone sarebbero morte, e questo si chiama omicidio volontario. Potreste essere condannati all'ergastolo o alla pena di morte senza appello per questo. Non potete cavarvela semplicemente chiedendo scusa, delle persone, anche se colpevoli di reati più o meno gravi, sono morte a causa vostra.- Misa abbassò gli occhi. -Quindi non possiamo fare niente?- chiese, rassegnata.
-Però, se collaboraste, potreste avere delle attenuanti- le assicurò Alice.
Misa sorrise alla notizia e si alzò in piedi. -So cosa pensate di me: che sono un'assassina, e che Light mi ha mandata da voi per uccidervi. Posso garantirvi che non è così. Sono qui perché ho bisogno del vostro aiuto.-
Sgranammo gli occhi: Misa Amane stava chiedendo il nostro aiuto?
-Cosa hai intenzione di fare, Amane?- chiese Mike, squadrando la donna.
Misa ci guardò negli occhi uno ad uno, prima di annunciare il suo piano. -Dovete aiutarmi a convincere Light a rinunciare al Death Note.-
Nella stanza piombò il silenzio. Ciò che avevamo appena sentito aveva dell'incredibile, e ancora più incredibile era il fatto che quelle parole fossero uscite dalla bocca di Misa Amane.
-Perché lo stai facendo, Misa Amane? Credevo che amassi Light Yagami alla follia, e che per questo avresti fatto di tutto pur di compiacerlo- dissi, rompendo il silenzio che si era creato nella stanza.
-Infatti io amo Light alla follia e farei tutto per lui, ma a tutto c'è un limite, e sono stanca di questa situazione. Forse, se le cose tornassero com'erano nel periodo in cui abbiamo rinunciato ai quaderni dieci anni fa, Light tornerebbe a vedere me e Akira rispettivamente come sua moglie e suo figlio, e non come pedine nelle sue mani. Posso tollerare che usi me, ma non posso permettergli di fare lo stesso con nostro figlio- disse Misa, decisa e determinata come non mai. Cos'era successo, un meteorite le era caduto sulla testa facendole riacquistare il senno perduto?
-Ma così Light dimenticherebbe anche le circostanze in cui vi siete incontrati e anche quelle in cui vi siete sposati: sarà ancora più difficile per te conquistarlo- disse Alice.
-Sarà sempre meglio della situazione attuale.- ribatté Misa -Se vi aiuterò, io e Light saremo liberi e felici e potremo creare una famiglia normale, noi due e Aki! Misa-Misa sarebbe così felice, Light sarebbe felice e Aki sarebbe felicissimo! Saremmo tutti felici e contenti!- trillò Misa, tornando ad essere la solita ragazzina svampita e trasognata che cercava di trasformare il più perfetto degli psicopatici nel principe azzurro. Peccato, quando era nel suo momento di lucidità stava cominciando a starmi simpatica...


°°°


Misa rientrò in casa lentamente, mentre i brividi le correvano lungo la schiena. Erano brividi di freddo e di paura: aveva paura di quello che Light avrebbe potuto farle se avesse scoperto cosa aveva fatto appena una decina di minuti prima. Misa scosse la testa, pensando che fino a una decina di anni prima non si sarebbe mai sognata di chiedere a una squadra investigativa di aiutarla a privare Light della proprietà del Death Note. Però, si sa, la gente cambia e Misa Amane non era da meno; inizialmente considerava Kira come un dio e Light come il suo cavaliere con l'armatura splendente e il cavallo bianco, tanto che quando lo aveva incontrato per la prima volta lo aveva soprannominato "Knight", "cavaliere", perché ne era sicura, lui era il suo principe azzurro, bello, intelligente e affascinante, e lei sarebbe riuscita a conquistarlo, in un modo o nell'altro.
Però da quando lei, la principessa in abiti gotici, aveva sposato il suo cavaliere qualcosa iniziò a incrinarsi, e le differenze fra "Light" e "Kira" divennero di giorno in giorno sempre più marcate: Light, il gran lavoratore e l'affettuoso padre di suo figlio, veniva spesso oscurato da Kira, il giustiziere senza volto che si chiudeva nel buio del suo studio per continuare la sua opera. Ormai lo vedeva solo nelle ore dei pasti, e per il resto era sempre al lavoro o impegnato nelle esecuzioni dei criminali sparsi per il mondo. Spesso il loro piccolo Akira guardava la porta chiusa con l'espressione di chi è sul punto di piangere, e a quel punto lei lo stringeva fra le sue braccia e lo coccolava, ricordandogli che il suo papà gli voleva bene e che lo stava facendo solo per costruire un posto migliore in cui vivere.
Questo finché il piccolo Akira non pronunciò quelle fatidiche parole qualche mese prima. -Ma io non voglio un posto migliore in cui vivere, io voglio il mio papà!-
Nel momento in cui sentì le sagge parole di quel bambino di due anni, Misa Amane capì cosa voleva per se stessa e per suo figlio: capì che Light Yagami stava morendo lentamente, giorno dopo giorno, soffocato da Kira, e per questo Kira doveva sparire. Perché Misa preferiva vedere il mondo dominato dai criminali che vedere suo figlio crescere come se fosse stato orfano di padre: il mondo perfetto non può essere creato al prezzo della felicità di un bambino.
Poi c'era Alice Weatherly, la misteriosa vicina di casa quindicenne apparsa dal nulla sotto il nome falso di Alice Miller. Una ragazzina normale all'apparenza, con la passione della moda e incline ai pettegolezzi che, oltre ad essere uno spirito affine, alla fine si era dimostrata un'amica eccezionale: Light diceva che lei e i membri della sua famiglia erano pericolosi, e che per questo doveva ucciderli, ma per la prima volta nella sua vita decise di opporsi e di non rispettare la volontà di suo marito. Perché lei ne era certa, non era stato Light a chiederle di uccidere Alice ma Kira, e Misa non avrebbe mai più ubbidito a Kira. Lei non avrebbe ucciso una ragazza innocente e la sua famiglia solo per un sospetto infondato.
Dopo tutto quello che accadde dalla loro comparsa nelle loro vite alla fine anche a Misa divenne ovvio che Light aveva ragione: dapprima Misa dubitava che Alice fosse davvero un'agente per via della sua giovane età, ma fu sicura della sua identità solo quando un paio di giorni prima lesse un nome precedentemente scritto su uno dei quaderni di Light. Da quelle scritte capì che Rue Lawliet, questo era il vero nome della migliore amica di Alice, era davvero la figlia di L Lawliet come sosteneva Light; e che era lei Dark L, l'erede del detective che tanto tempo prima aveva cercato di incastrare lei e Light come primo e secondo Kira. Se avesse saputo prima cosa sarebbe successo avrebbe fatto l'impossibile perché Light non riprendesse la proprietà del Death Note e di conseguenza che lei tornasse a uccidere per lui causando indirettamente la morte di L, però lei all'epoca era abbagliata dalla convinzione che Light e Kira fossero la stessa entità, un dio sceso in terra. Dovettero passare nove anni prima che lei capisse che non era così e ammettere che L aveva ragione, per poi trovarsi un anno dopo ad aiutarne la figlia nella sua battaglia contro Kira. Sapeva che il ragazzino biondo aveva ragione, che lei e Light dovevano pagare per quello che avevano fatto in quei dieci anni, ma se quello era il prezzo da pagare per liberare il suo adorato Light dalla prigionia di Kira lei lo avrebbe pagato senza esitare, perché per lei in quel momento non esisteva nulla di più importante che ridare al suo bambino il suo papà.
Lo avrebbe fatto perché Misa sapeva che significava perdere i genitori: lei stessa si era ritrovata improvvisamente orfana a diciotto anni, e aveva pregato ogni giorno Kira perché uccidesse l'uomo che l'aveva resa orfana; ora era il suo bambino che pregava la stessa entità per restituirgli il suo papà, e lei lo avrebbe aiutato per quanto le sarebbe stato possibile. Misa avrebbe distrutto Kira e lo avrebbe fatto per il suo piccolo Akira. E per se stessa.


***


Angolo dell'Autrice (braccata dal Misa-Misa's Fan Club che la vuole morta per un qualche oscuro motivo): Forse stavolta ho un pò esagerato a far schierare Misa con i Wammy's Boys, ma i nostri avevano bisogno di aiuto e io avevo esaurito le idee per un nuovo personaggio che non cadesse nel banale. Quindi, dopo essermi fatta venire in mente questa trovata psicopatica e aver psicanalizzato tutti gli elementi possibili e immaginabili su Misa Amane, sono giunta alla conclusione che solo Akira avrebbe potuto -indirettamente- convincere la madre a schierarsi dalla parte della protagonista facendo mantenere un minimo di IC al personaggio. E poi l'ho fatto anche perché personalmente non credo che Misa sia così stronza e idiota come appare e che anche lei abbia delle qualità positive (cielo, sto parlando così di una modella bionda e con gli occhi azzurri?! Il raffreddore deve avermi dato alla testa! XD) e poi, credo che sia impossibile vedere Light più cornuto e mazziato di così... o forse no! XD

Risposta alle Recensioni:
Ritsuka96: A quanto pare Misa era un momento di lucidità... infatti dopo essersi accordata con Rue è tornata ad essere la solita Misa-Misa! So di aver fatto cadere un fulmine a ciel sereno (e che i fan della Misa sadica mi uccideranno... meglio tenermi stretta il nome!), ma questa mossa mi serviva per la fine della storia... come? lo scoprirai a tempo debito...
Poi Alice avrà pure parlato... ma non c'è stata nessuna strage! (domanda impossibile: tutte le volte che Alice ha rischiato di mandare a morire la squadra e non lo ha fatto se l'è cavata per culo o per fortuna sfacciata?) a sua difesa bisogna dire che è una make-up artist invidiabile e che se non fosse stato per lei Misa non si sarebbe mai del tutto fidata dei Wammy's... si vede che fra spiriti affini ci si intende! XD

Per il resto, rigrazio tutte le anime buone e gentili che hanno messo questa "storia" (se così si può chiamare) fra le preferite e/o fra le seguite. Ci vediamo alla prossima!
  
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