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Autore: frency70    19/10/2009    12 recensioni
dov'è il confine tra sogno e realtà? draco e ginny vengono catapultati in un luogo immaginario e lo scopriranno sulla loro pelle... questa fic dovevo assolutamente postarla oggi...il perchè lo scoprirete solo se arriverete in fondo alla storia! un bacio frency70
Genere: Romantico, Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley | Coppie: Draco/Ginny
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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l'isola che non c'è

L’ISOLA CHE NON C’E’




19 ottobre 20XX

 

La famiglia Malfoy era a cena nel miglior ristorante di Londra, in compagnia dei coniugi Parkinson e dei coniugi Zabini, coi rispettivi eredi.

Erano amici di vecchia data e mentre gli adulti chiacchieravano amabilmente,  i tre rampolli si stavano annoiando.

 

-         Dai, facciamo qualcosa per animare un po’ la serata! Non ne posso più di stare seduto qui a far niente!

-         Che cosa proponi?

-         Bho…tu hai una qualche idea, Draco?

 

Draco si guardò intorno, con aria solo apparentemente distratta, poi i suoi occhi grigi aguzzarono la vista oltre l’oblò che lasciava intravedere le cucine, e sorrise.

 

-         In effetti qualcosa in mente ce l’ho!

 

E guardò i suoi due amici con quel suo tipico ghigno che non prometteva nulla di buono!

Ci sarebbe stato da divertirsi!

 

***

 

Intanto, nelle cucine del ristorante, cuochi indaffarati sfornavano mille manicaretti, pur di accontentare le delicate e nobili papille gustative degli illustri ospiti.

 

-         Avanti Ginevra, bisogna servire gli antipasti al tavolo quattro.

-         Vado subito!

 

Ginny aprì la porta basculante che introduceva nella sala e vide per la prima volta i commensali di cui si doveva occupare.

Tornò immediatamente in cucina e cominciò ad implorare una collega

 

-         Ti prego, Cindy, possiamo fare cambio di tavoli?

-         perché?

-         Il tavolo quattro è occupato da dei miei ex compagni di scuola e dire che non correva buon sangue fra di noi è un eufemismo!

-         Io non ho problemi, se sta bene al capo.

-         Ti devo un favore!

 

Le due ragazze, d’accordo con il capo sala, fecero cambio e Ginny cercò di non guardare mai verso il tavolo delle serpi, mentre serviva gli altri occupanti.

Purtroppo qualcuno la notò e pochi minuti dopo fu chiamata a rapporto dal suo capo.

 

-         senti, Weasly, non so che cos’hai contro quelle persone così distinte, ma uno degli ospiti ha espressamente chiesto d’essere servito da te. Per cui, qualsiasi screzio ci sia stato in passato, ora vai là, fai un bel sorriso e porta i primi. Sono stato chiaro?

-         cristallino… mi tolga solo una curiosità, è stato il biondino o la moretta?

-         …ehm…il biondino…

-         c’avrei giurato!

-         ora muoviti!

-         ok, vado.

 

Indossò il sorriso più sincero che poté (che però sembrava più ad una specie di paresi facciale) e cominciò a servire il tavolo occupato interamente da serpeverdi.

I tre ragazzi si guardarono ed al primo cenno d’intesa cominciarono a sfotterla.

 

-         Weasly! Quanto tempo! Come stai?

-         Molto bene, grazie.

-         Finalmente hai trovato un lavoro degno del tuo nome!

-         … (sta zitta e sorridi, Ginny,  …ma soprattutto sta zitta!)

-         Almeno adesso hai un pasto caldo al giorno, no?

-         …(morditi  la lingua e  sta zitta!)

-         Puoi portare a casa i nostri avanzi, se vuoi!

-         Malfoy… (no! Devo controllarmi!)

-         Dimmi Weasly!

-         Vuoi dell’altra salsa?

-         Mmm…no, direi di no.

-         Bene! (peccato…te l’avrei volentieri spalmata su quella faccia da schiaffi che ti ritrovi!)

 

E tornò in cucina, con l’intenzione di aprire il frigo, ficcarci dentro la testa ed urlare a squarciagola tutto l’odio che provava per quell’essere viscido!

Naturalmente non andò meglio con i secondi e con i contorni. Quando portò il dolce sentì un crac a livello dello stomaco quando Draco disse:

 

-         Abiti ancora in quella topaia o finalmente hai trovato un ponte tutto per te?

-         Dove abito io non sono affari tuoi, Malfoy.

-         Potrei ospitarti nel capanno di caccia di Malfoy Manor, se vuoi finalmente un posto da poter chiamare casa!

-         Preferirei vivere in un porcile, piuttosto che essere tua ospite!

-         Cos’hai detto?

-         Che almeno a casa mia trovo affetto e amore e non persone perfide come te!

-         Come osi parlarmi così, pezzente?

-         Non solo oso, ma lo ribadisco!

-         Sta zitta e servimi il dolce, sguattera!

-         Il signorino Malfoy vuole il dolce? ECCOTELO IL TUO DOLCE!

 

E tirò la torta in direzione del biondo che, malauguratamente per chi era alla sue spalle, schivò il colpo. Il dolce finì dritto dritto sull’elaborata acconciatura della signora Zabini, la quale, per la sorpresa, rimase a bocca aperta, mentre la panna le colava lungo la fronte.

Il caposala intervenne immediatamente per porre rimedio, poi si rivolse a Ginevra.

 

-         Piccola stupida! Chiedi immediatamente scusa!

-         Chiedo scusa alla signora,  non volevo colpire lei. Ma Malfoy se lo scorda!

-         Guarda che se non lo fai ti licenzio in tronco!

-         Sapete cosa vi dico? Che non me ne frega niente! Non solo non gli chiedo scusa, ma lo ripeto: Malfoy sei un emerito cretino! E lei non si disturbi a licenziarmi, perchè me ne vado io!

 

Si tolse il grembiule immacolato e prese l’uscio, piangendo per la rabbia.

Draco guardò Blaise,  alzò gli occhi al cielo, fece un cenno d’intesa e poi inseguì la ragazza dai capelli rossi.

 

***

 

Intravide la giovane tra la gente che passeggiava tranquilla. Provò a chiamarla, ma lei, imperterrita, continuava a correre.

 

-         Ginny, fermati!

-         Va al diavolo, Malfoy!

-         Dai, sistemeremo tutto!

-         Non voglio favori da te!

-         Senti, non potremmo fermarci da qualche parte?

-         Va all’inferno!

 

Ginny cercava di mettere più distanza possibile tra lei ed il serpeverde, ma lui era allenato e non solo non si fece distanziare, ma, al contrario, con alcune falcate ben calcolate e qualche spintone, la raggiunse sulla banchina della metropolitana e la fermò, prendendola per un polso.

 

-         Avanti, dai! Era solo uno scherzo!

-         Non fa ridere nessuno! Sei solo uno stupido ragazzino viziato!

-         Cerchiamo di sistemare tutto, va bene?

-         Hai già fatto abbastanza, grazie! E ora toglimi le mani di dosso!

 

Per liberare il braccio diede un forte strattone, ma visto che Draco, in realtà, non la stava stringendo così forte, l’eccessiva energia le fece perdere l’equilibrio e cadde sui binari.

Il tempo di realizzare cos’era accaduto e vide gli occhi, solitamente imperscrutabili di Malfoy, riempirsi di puro terrore.

Un vagone stava sopraggiungendo a tutta velocità.

Senza pensarci due volte il biondo si lanciò verso la rossa, l’afferrò malamente per le spalle e si smaterializzò un istante prima del fatale impatto.

 

Quando i loro cuori ripresero a battere quasi regolarmente, ebbero la forza di riaprire gli occhi.

Si guardarono intorno senza capire…

 

-         Stai bene?

-         Sì…ma…Dove siamo finiti?

-         Non ne ho idea…

-         Eppure questo posto mi è familiare.

-         Anche a me…ma non ricordo d’esserci mai venuto.

-         Sei tu che ci hai smaterializzato, a che cosa pensavi?

-         A niente…solo a portare la pelle in salvo!

-         E come mai siamo finiti qui?

 

“Qui” era un’isola meravigliosa. Palme cariche di frutti maturi, un capanno che prometteva ombra e riposo, un mare calmo ed invitante, una cascata con acqua dolce, fresca e pura. In poche parole: un paradiso!

 

-         Non so davvero…

-         Poco importa! Ora riportaci indietro!

-         Sì, forse è meglio.

 

Riformulò l’incantesimo, ma la bacchetta sembrava priva di ogni potere.

 

-         Per Salazar! Non funziona! Prova con la tua!

 

Ginny sfilò la sua bacchetta (che, al bisogno, usava come ferma capelli), e mormorò la formula magica, ottenendo lo stesso inutile risultato del biondo. Sembrava un normalissimo bastoncino di legno…

 

-         Per Merlino! Si può sapere che razza di posto è mai questo?

 

Poi Draco ebbe un’illuminazione!

 

-         So dove siamo! Ho capito!

-         Per fortuna!

-         Questo è lo stesso luogo che viene raffigurato nella pubblicità di un’agenzia di viaggi che ho visto vicino all’ingresso della metro!

-         Vuoi dire che siamo dentro ad un poster pubblicitario?

-         No. Non proprio. Siamo nel luogo che rappresenta.

-         E dove dovrebbe essere questo luogo, per carità?

-         Lo slogan diceva…mmm…“ vieni anche tu nel tuo paradiso personale ”

-         Quindi, secondo te, saremmo finiti in paradiso???

-         Non è davvero IL paradiso, ma solo ciò che noi riteniamo essere un paradiso.

-         Ma è assurdo! Se io fossi in paradiso...tu non ci saresti! A me pare più l’inferno!

-         Non credere che il sentimento non sia reciproco!

-         Ed ora? Come facciamo ad uscire da qui?

-         Spiacente, ma non ne ho la minima idea…

 

Attesero per diverso tempo che qualcosa cambiasse, ma le uniche cose che si muovevano erano le onde del mare, il sole che tramontava pigro e le foglie delle palme spostate dalla brezza della sera.

 

-         Comincio a pensare che dovremo passare la notte qui.

-         Stai scherzando, vero?

-         C’è un capanno, potremo ripararci.

-         Io non dormirò nella stessa stanza con te!

-         Dubito che troveremo una suite!

-         E poi muoio dalla fame!

-         Senti, Weasly, per i miei gusti ti stai già lamentando troppo! Io vado al capanno, tu fa quello che vuoi!

 

Draco partì spedito verso la casupola di legno e paglia e Ginny, a malincuore, lo seguì poco dopo.

L’interno dell’abitazione era grazioso ed in perfetto stile villaggio vacanza. Un cesto di frutta fresca sul tavolino basso, fiori vicino alla finestra, un vassoio di cibo sul tavolo e perfino due cioccolatini sui cuscini del letto matrimoniale…

 

-         Cosaaaa? Io non dormirò in un letto matrimoniale con te!

-         E allora dormirai per terra! Perché io di certo non rinuncerò alla mia parte di letto!

-         Malfoy, come puoi essere così egoista, dopo quello che mi hai fatto?

-         Ti ho salvato la vita o sbaglio?

-         Se tu non ti fossi comportato da idiota, non avrei perso il lavoro, non sarei mai scappata e non ci sarebbe stato bisogno di salvarmi la vita!

-         Spiacente che le cose siano andate diversamente rispetto ai tuoi programmi, ma non credere che a me sia andata meglio! Per cui smettila di lamentarti e fa buon viso a cattivo gioco.

-         Ok…ma guai a te se farai l’idiota!

-         Non posso giurarlo, ma ci proverò!

 

Smangiucchiarono qualcosa, poi Draco si tolse lo smoking e rimase boxer, pronto per andare a dormire.

Ginny invece approfittò del bagno per prepararsi per la notte…non che avesse molta scelta, visto che indossava la divisa da cameriera. Si limitò a togliere l’indumento ed anche lei rimase solo con l’intimo.

Imbarazzata raggiunse il letto e s’infilò in fretta e furia sotto al lenzuolo.

Draco evitò di fare commenti, anche se, ammise a se stesso, lo spettacolo era stato davvero una bella sorpresa! L’aveva sempre giudicata magra ed informe ed invece era graziosa e ben proporzionata. Dover indossare gli abiti smessi dei fratelli non le aveva reso giustizia negli anni di scuola… decisamente!

Dormirono entrambi molto profondamente.

Nessuno dei due si accorse della presenza dell’altro…almeno fino al mattino, quando, girandosi nel letto, Draco finì per appoggiarsi alla schiena di Ginny, la quale, pochi istanti dopo, schizzò fuori dal letto gridando come una matta:

 

-         COSA DIAVOLO CREDI DI FARE?

-         Ehi!? Ma che cavolo urli?!?

-         Tu…tu hai appena tentato di …di…

-         Cosa stai blaterando? Sei fuori? Ma se stavo dormendo! Oltretutto stavo facendo un gran bel sogno!

-         Già me lo immagino, il tuo sogno!

-         Ma che ne sai, tu, del mio sogno?

-         E allora cos’era quella cosa che mi ha toccato il fondo-schiena??

-         Di che parli? Non c’è niente nel letto…

-         Ci sei tu ed il tuo…

-         Il mio cosa?

-         il tuo…serpente…!  

-         C’è un serpente?

-         Ma sei scemo? Il tuo affare...lì…

-         Ahahahahahahaha….parli del mio…amico!

-         Sì! Proprio di quello ! Me l’hai strusciato sulla schiena ed è…sveglio!

-         Senti Weasly! Giuro che non volevo importunarti! Ma è normale che al mattino sia così!

-         Bhè! Io non voglio averci niente a che fare, per cui rimettilo a posto!

-         Non è così semplice!

-         Tu fallo e basta!

-         Ci provo…Certo tu potresti darmi una mano…

-         Scordatelo, Malfoy!

 

Nel frattempo, dopo questo brusco risveglio, i due giovani uscirono dal bungalow, per godere di un’altra meravigliosa giornata di sole e di mare.

Come per magia ( ovviamente, no?! ), all’esterno c’era una specie di tavolo ricavato da un tronco, su cui era comparsa ogni prelibatezza.

Fecero colazione in silenzio, ascoltando il suono rilassante delle onde ed il cinguettio degli uccelli.

 

-         Cosa facciamo, ora?

-         Io mi godo questa vacanza! Sono certo che prima o poi succederà qualcosa che ci riporterà nella cara ed umida Londra…per cui, ora, credo che andrò a fare un bel bagno!

-         Spero che tu abbia ragione…

 

Ma Draco non la sentì, visto che si stava già tuffando in mare

 

-         e poi, in fondo, che male c’è se mi godo un paio di giorni di ferie extra?

 

***

 

Da quel giorno, cercarono d’andare d’accordo.

Facevano escursioni, nuotavano, esploravano la foresta e la sera, spesso, accendevano un falò e chiacchieravano spensierati, guardando il cielo puntellato di stelle.

 

-         Non è mica male, questo posto! Credo che potrei anche adattarmi a restare qui per sempre!

-         Non credi che ti verrebbe a noia?

-         Siamo qui da soli quattro giorni…sei già stanca?

-         …è che mi manca la mia famiglia…saranno preoccupati nel non ricevere nemmeno un gufo da parte mia…sono scomparsa così all’improvviso!

-         Abiti ancora con i tuoi?

-         No. Condivido un bilocale con una collega di università.

-         Che cosa studi?

-         Medimagia.

-         E allora perché fai la cameriera, se vuoi diventare medimago?

-         Per pagarmi gli studi, no?

-         Oh…mi dispiace…

-         Per che cosa?

-         Per averti fatta licenziare…quando torneremo indietro farò in modo di farti riavere il tuo posto!

-         Non preoccuparti. In un qualche modo farò…e poi non sono molto brava a servire ai tavoli…sbaglio in continuazione le ordinazioni!

-         Allora ti pagherò la retta!

-         Davvero, Draco, non è il caso!

-         Come vuoi tu… Ma la mia offerta resta valida, ok?

-         Ok. Ora dimmi di te. Stai sempre a Malfoy Manor?

-         No. Ho un appartamento in centro e lavoro alla Malfoy Corporation. Vado al Manor ogni tanto, durante il weekend, per cui, probabilmente si accorgeranno della mia assenza solo mercoledì prossimo, in ufficio, quando verranno i giapponesi ed io non ci sarò! Cavoli! Ci avevo messo così tanto per fissare quell’ incontro…

-         Ed io cosa dovrei dire? Fra otto giorni devo dare l’esame di anatomia e se non mi presento dovrò rifare l’anno…

-         Questa vacanza comincia ad avere degli aspetti negativi…

-         Già…

Restarono in silenzio per qualche minuto, guardando le fiamme che, languidamente, si spegnevano. Poi rientrarono nel capanno, per cercare di dormire.

Entrambi però riposarono male. Cosa dovevano fare per tornare nel mondo vero?

 

***

 

I giorni si susseguirono tutti uguali. Tanto che anche il sole perenne ed il mare calmo divennero solo uno sfondo come un altro.

Dopo tre settimane si sentivano come due belve in gabbia. Che cosa dovevano aspettare? Che cosa doveva succedere?

Come a dare una risposta alle loro domande, improvvisamente, un pomeriggio, il cielo divenne plumbeo. La temperatura calò improvvisamente ed un forte vento cominciò a spazzare la riva. Il mare s’ ingrossò di colpo e grosse gocce di pioggia cominciarono a scendere sempre più copiosamente.

I due ragazzi si ripararono dentro al bungalow, chiudendo ogni finestra ed ogni pertugio.

Ginny era spaventata a morte dall’ululato del vento e dalla violenza della pioggia e Draco non potè fare altro che stringerla fra le braccia per cercare di calmarla e darle conforto.

 

-         Draco, cosa sta succedendo?

-         Credo sia una tempesta tropicale…passerà in fretta, sta tranquilla.

-         Dici davvero?

-         Certo che sì!

-         E secondo te il capanno reggerà?

-         Sicuramente!

-         Stai mentendo?

-         Solo un pò…

 

Le pareti tremarono al passare del nubifragio, poi, com’ era venuto, il maltempo andò via.

Draco andò ad aprire la porta, per vedere i danni provocati da quella tromba d’aria. Si aspettava di vedere rami sradicati, mare cupo ed agitato, invece era tutto calmo e sereno. Se non fosse stato per la sabbia ancora bagnata, avrebbe pensato d’essersi immaginato tutto.

 

-         Vieni pure, Ginny, è tutto passato!

-         Stai mentendo di nuovo?

-         No! Questa volta è la verità! Vieni!

 

Ginny  andò a vedere con i suoi occhi e l’isola era di nuovo il paradiso di sempre.

La ragazza si lasciò andare ad un pianto liberatorio ed abbracciò forte Draco, per rassicurarsi un po’.

 

-         Tutto a posto?

-         Credo di sì…

-         Su, dai, non fare quella faccia!

-         E che faccia avrei?

-         Da cane bastonato!

-         Non è vero!

-         Invece sì!

-         Sono solo un po’ frastornata…

-         Se vuoi ti aiuto io a cambiare d’umore!

-         E cosa avevi in mente, scusa?

 

Ma prima ancora di potersi atteggiare con una smorfia dubbiosa, Draco si allontanò ed un istante dopo le tirò una cuscinata dritta in faccia!

-         Tu! Essere spregevole! Come ti permetti?

-         Volevo scuoterti! Su dai, Weasly, sfogati con me!

-         Ne sei sicuro? Devo ricordarti che sono sopravissuta a sei fratelli maggiori!?

-         Fammi vedere di cosa sei capace!

 

Ingaggiarono una battaglia senza esclusione di colpi ed una moltitudine di piume bianche volò da tutte le parti, vorticando giocosa.

Dopo una buona mezz’ora, sfiniti e ridendo di gusto, dichiararono una tregua, per poter riprendere fiato e guardare il disastro combinato! La casa sembrava un campo di battaglia, ma ne era valsa decisamente la pena!

La gioia d’essere sopravvissuti s’era trasformata in desiderio di vivere.

Draco si avvicinò alla rossa e l’abbracciò di slancio, stringendola sempre di più, poi, con dolcezza, appoggiò le sue labbra su quelle della ragazza, dando vita ad un bacio dolce e sensuale.

Lentamente si lasciarono andare alle emozioni suscitate da quel desiderio fisico di sentirsi vivi, di stringere fra le braccia qualcuno, di sentirsi amati e d’amare con tutta la forza del loro cuore.

 

***

 

Passarono diverse settimane, in cui i due ragazzi vissero il loro amore senza alcun limite, senza differenze sociali, senza alcun riserbo. Momenti speciali, di cui solo loro erano protagonisti.

Esisteva solo quel nuovo sentimento che li univa in modo complice ed indissolubile.

Poi, una mattina, Ginny si alzò prima di Draco ed andò a passeggiare sulla riva del mare, rincorrendo un pensiero che, da qualche giorno, le riempiva la mente.

Poco dopo fu raggiunta da Draco, che l’abbracciò per le spalle, stringendola forte a sé.

-         ehi, si può sapere che ti prende? Sei così taciturna ultimamente…

-         riflettevo…

-         ti va di mettermi al corrente dei tuoi pensieri?

-         Draco…da quanti giorni siamo qui?

-         Abbiamo già visto due lune piene, per cui direi almeno un mese e mezzo…

-         Era quello che temevo…

-         Perché dici così? Non stai bene qui con me?

-         Sì…ma …non so come dirtelo…io…ho saltato il ciclo…

-         Vuoi dire che…

-         Sono incinta, Draco!

E come a voler sottolineare quanto affermato, la rossa posò una mano sul suo ventre, leggermente gonfio e decisamente indurito.

Era innegabilmente in dolce attesa!

Si guardarono sorpresi, poi, Draco, vedendo la ragazza pronta alle lacrime, le diede un bacio mozzafiato e disse, sorridendo felice:

 

-         Andrà tutto bene!

-         Ne sei sicuro?

-         Assolutamente! E so anche che nome dargli!

-         Quale?

-         Lo chiameremo Scorpius!

-         Cosa? Assolutamente no! Non darò mai un nome così brutto a mio figlio!

-         Brutto? Ma è splendido! Scorpius Hyperion Draco Malfoy! Non senti com’è potente?

-         Stai scherzando, vero?

-         Io non scherzo su queste cose!

-         E poi chi ti dice che sarà un maschietto?

-         Noi Malfoy da generazioni abbiamo solo eredi maschi, per cui è ovvio che sarà un lui!

-         Ma non hai tenuto conto della maledizione dei Weasly!

-         Che sarebbe?

-         Noi Weasly stravolgiamo tutte le altre tradizioni! Per cui sarà una femmina ed avrà i capelli rossi!

-         Vuoi spaventarmi? Perché se è questo ciò che vuoi..ci stai riuscendo benissimo! I Malfoy hanno i capelli biondi!

-         Ma non i Weasly!

-         Giuro che piuttosto che andare in giro con un figlio coi capelli rossi lo rapo a zero!

 

Continuarono a scherzare sulle varie possibilità, lasciando che l’amore per il loro bimbo scalzasse via la paura del futuro.

 

***

 

Otto mesi più tardi la pancia di Ginny divenne una specie di mongolfiera! Mancavano poche settimane al lieto evento ed il nervosismo cominciò a farsi sentire.

 

-         Draco, ho paura!

-         Sono qui con te, amore…sta tranquilla!

-         Lo so ma…se dovesse andare storto qualcosa? E se il bimbo avesse bisogno di cure mediche?

-         Sono certo che andrà  tutto bene. Vedrai!

-         Stai mentendo?

-         No …è che vorrei davvero poter fare di più, per te…

-         Lo so…tu sei stato meraviglioso con me, in questi ultimi mesi…ma vorrei tanto avere vicino la mia mamma…

 

Ginny cominciò a piangere silenziosamente e Draco la strinse forte al suo petto. Chiuse gli occhi e sospirò in un soffio:

Quanto vorrei esaudire il tuo desiderio!

 

***

 

-         ehi, piccioncini! State intralciando il passaggio!

-         Cosa?

-         Spostatevi da lì! Devo prendere la metropolitana e voi siete in mezzo ai piedi!

 

Draco e Ginny, ancora stretti nell’abbraccio, si guardarono intorno riconoscendo l’ingresso della metropolitana dove, quasi dieci mesi prima, erano scomparsi!

Il poster che reclamizzava un paradiso tropicale svettava alle loro spalle.

 

-         Siamo tornati a casa!

-         Siamo di nuovo a Londra?

-         Sì!

-         Oh mio Dio…DRACO!

 

Senza essersene resa conto Ginny aveva urlato il nome del ragazzo, che la guardò spaventato.

 

-         Cosa c’è? Cosa succede?

-         Guarda…

 

La mano di Ginny si spostò sul suo ventre…completamente piatto…

 

-         Il bambino!

-         Il nostro bambino...

-         Io non capisco!

 

Draco si guardò intorno, poi fermò un passante dall’aspetto gentile e chiese:

 

-         Mi scusi, mi sa dire che giorno è?

-         Sicuro! È il 19 ottobre.

 

Il biondo guardò la ragazza accanto a lui.

 

-         Noi siamo scomparsi esattamente il 19 ottobre.

-         I tuoi vestiti…sei in smoking…

-         E tu sei di nuovo con la tua vecchia divisa da cameriera…

-         Che cosa significa? È stato solo un sogno?

-         No…forse siamo finiti in una dimensione parallela…

-         Per cui in un'altra realtà io e te stiamo per avere un bambino, mentre qui non c’è?

-         Credo di sì…

-         Che cosa facciamo, ora?

-         Vieni! Torniamo al ristorante!

 

Correndo a perdifiato, in pochi minuti, raggiunsero il locale dove avevano lasciato una signora Zabini alle prese con una fetta di torta che le colava in testa.

In effetti gli ospiti erano ancora tutti affaccendati a pulire il disastro che Ginny aveva involontariamente combinato.

 

-         Tu, razza di incompetente! Guarda che cos’hai fatto! Chiedi immediatamente scusa alla nostra ospite!

 

Ginny e Draco si guardarono intorno, poi fu il ragazzo a prendere la parola

 

-         Sono io che mi devo scusare. L’ho provocata di proposito e lei aveva tutte le ragioni per tentare di colpirmi con quel dolce! Sono davvero desolato, signora Zabini!

 

Blaise e Pansy guardarono Draco con occhi sgranati. Era forse impazzito? Eppure sembrava il Draco di sempre…

…ma perché teneva la Weasly per mano???

Qui c’era qualcosa che non quadrava!

 

-         Io…non mi sento bene…credo che andrò a casa…

-         Ginny aspetta! Devo parlarti!

-         No, Draco…non ora…ho bisogno di stare da sola…e di riflettere.

 

Detto questo Ginny andò via, lasciando Draco insieme ai suoi amici.

 

***

 

I due ragazzi non si sentirono per una decina di giorni. Ciascuno doveva fare i conti con i propri sogni infranti, con la propria vita, con i propri desideri e le proprie scelte.

Una sera Draco andò a cena dai suoi genitori e si intrattenne un po’ in compagnia di sua madre.

 

-         Come mai stasera non esci con Blaise? Di solito al venerdì andate in giro per pub.

-         Non ne ho voglia…preferisco stare in tua compagnia!

-         Draco, tesoro…sei più falso di tuo padre quando dice che per me il tempo non passa mai!

-         Ma è vero, mamma! tu sei sempre bellissima!

-         E tu dovresti uscire con le ragazze e non stare chiuso in una casa che sembra un museo!

-         Sto solo passando uno strano periodo…

-         C’entra per caso una ragazza?

-         Può darsi…

-         Non vorrai farmi credere di non sapere cosa fare, vero?

-         Non è questo…è piuttosto complicato…

-         Mi rendo conto che parlarne con la mamma non è molto di moda…ma se vuoi sono qui!

-         Ti ringrazio…

 

Narcissa lasciò suo figlio ai suoi pensieri, ma poco dopo fu raggiunta dal giovane.

 

-         Posso chiederti solo una cosa?

-         Certamente, caro!

-         Se ami una persona…se la ami davvero…fino a che punto ci si può mettere in gioco?

-         Se ami una ragazza così tanto da voler costruire qualcosa di concreto, devi essere onesto con te stesso e con lei. Il resto verrà da sé…

-         Sai mamma, hai ragione! Credo che uscirò!

-         Posso sapere dove vai?

-         Vado a trovare una certa ragazza…

-         Buona fortuna!

-         Sono un Malfoy! La fortuna la lascio agli altri!

-         Non essere così presuntuoso!

-         Non aspettarmi alzata! Se va come spero, questa notte non torno a casa!

 

Le sorrise con uno sguardo carico di sottintesi, le diede un bacio frettoloso sulla guancia e scappò via.

 

***

 

Ginny era seduta sul divano, in pigiama, avvolta in una coperta. Guardava un film strappalacrime, mangiava cioccolata e si sentiva terribilmente triste! Era caduta in una sorta di crisi post-parto…con il solo particolare che non c’era nessun bambino da accudire, da coccolare e d’amare…

La sua compagna di stanza aveva cercato invano di tirarla fuori dal suo guscio, ma non c’era stato verso di farle indossare dei vestiti decenti e di darsi una pettinata.

Mentre i protagonisti del film si stavano promettendo amore eterno, il campanello di casa suonò insistentemente. Un po’ scocciata, si alzò per andare ad aprire, pensando fosse la sua amica che, come al solito, aveva dimenticato chiavi, telefono e, probabilmente, anche la testa!

Ma quando aprì l’uscio di casa, si trovò davanti niente meno che Draco Malfoy, in tutto il suo splendore!

 

-         Draco! Che cosa ci fai qui?

-         Che bella accoglienza! Non merito nemmeno un misero “ciao”?

-         Ciao…

-         Posso entrare?

-         Ecco io…veramente c’è un po’ di disordine…

-         Non sono tua madre…non mi interessa vedere se hai sistemato il bucato!

-         Va bene…entra.

-         Sono venuto per dirti una cosa importante.

-          Io avrei da fare…

-         Sai che giorno è oggi?

-         Venerdì?

-         Sì e no…

-         Cosa significa?

-         Hai visto la luna?

-         No…

-         Oggi c’è luna piena…

-          … è il giorno in cui avremmo dovuto avere il bambino…

-         Esatto!

-         Per cui, secondo te, in questo momento, in un universo parallelo, io e te stiamo diventando genitori?

-         No.

-         Come no?

-         Mi sono sbagliato, l’altra volta, ma ora ho capito tutto! Non siamo finiti in un universo parallelo! Siamo finiti in un possibile futuro.

-         Per cui niente bambino? Da nessuna parte?

-         Di nuovo sì e no.

-         Sì. No. Draco  non ci capisco più niente!

-         Questa notte il nostro bambino sarà con noi! Perché da qualche parte è scritto così!

-         Ma com’è possibile?

-         Questa notte concepiremo il nostro bambino!

-         COSA???

-         Hai capito benissimo! Voglio fare l’amore con te e metterti incinta!

-         Draco, sei impazzito?

-         Sono pazzo di te e voglio il nostro bambino.

-         Io non so cosa dire…è una pura follia!

-         Sii sincera, amore…non hai mai pensato a lui in questi giorni?

-         Non faccio che pensare a lui in ogni singolo istante…

-         Vuoi avere un figlio da me? mi vuoi nella tua vita, Ginny?

-         Sì.

 

Dopo quella folle e disarmante conclusione, Ginny non potè che cedere alla logica assurda ed al fascino del giovane di cui era irrimediabilmente innamorata, lasciando, ancora una volta, che fossero i gesti a parlare per lei.

 

Fecero l’amore per quasi tutta la notte ( per cui, come promesso a sua madre, Draco non rientrò a casa).

Verso l’alba la porta di casa cigolò impercettibilmente, lasciando entrare la coinquilina di Ginny.

Questa si recò nella stanza dell’amica, per controllare che non si fosse suicidata (era così depressa, ultimamente!) ma, quando entrò, la prima cosa che notò fu un braccio decisamente maschile che spuntava da sotto le lenzuola.

Draco si voltò verso la nuova venuta, mentre Ginny continuò a dormire profondamente.

 

-         Oh, cavoli! Scusatemi!

-         Tu devi essere Cindy…

-         Ti ha parlato di me?

-         Sì.

-         Io, però, non so nulla di te…

-         Sono Draco Malfoy. Perdonami se non mi alzo per stringerti la mano, ma sarebbe piuttosto imbarazzante per entrambi, fidati!

-         Ti credo sulla parola! Posso sapere chi sei?

-         Il suo ragazzo.

-         E da quando Ginny ha un ragazzo?

-         È una storia strana. Diciamo che ci siamo frequentati assiduamente per circa un anno, poi ci siamo presi una pausa di riflessione ed ora siamo di nuovo insieme.

-         Questo lo vedo da me! Ora vi lascio soli…

-         Molto carino da parte tua!

-         Figurati!

-         Perdonami, prima che tu te ne vada, posso farti solo una domanda?

-         Spara!

-         Che ne pensi del nome Scorpius?!?

 

***************************************

n.d.a.

Ogni volta che rileggo questa fic ci trovo qualcosa che non va e divento sempre più paranoica! per cui ho deciso di postarla così com’è!

Come sempre un grazie speciale a chi legge e a chi commenta!

Forse non tutti lo sanno, ma le recensioni sono importanti per capire se il proprio lavoro piace, se è ben fatto o se si può migliorare. Per cui non siate timidi e lasciate un commentino!

Solo una cosa: siate gentili, visto che oggi, 19 ottobre, (non a caso la stessa data della fic e di pubblicazione),  è il mio compleanno!   ^_^    fatemi questo regalo!

Visto che sono anche un bel mucchietto d’anni…abbiate pietà di me! Sono stata troppo spudorata?

Strabaci!

Frency70

   
 
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