19/10/2009
4 recensioniRisposte alle recensioni:
ka93: Sono contenta che ti piaccia come inizio, spero che sia lo stesso per questo chap! Comunque, un'idea così carina durante chimica credo sia la prima e ultima volta che mi viene in mente.^^
gaby90: Sei stata davvero molto gentile a definire "bellissimo" il mio inizio tutti questi complimenti! Era inevitabile che mi saltasse in mente un'idea simile su Vegeta&Bulma!
maryana: Originale, si lo penso anch'io, altrimenti non avrei cominciato una ff del genere! Ti rinnovo i miei ringraziamenti!
Luna_07: Mi fa piacere che continuerai a seguirmi e mi scuso per gli errori di battitura! ^^ Spero che in questo chap, non ne troverai.
Era solo l'imbrunire, quando Bulma decise di salutare Yamcha e tornare alla Capsule Corp; il ragazzo rimase piuttosto sorpreso dal suo comportamento, dato che non era mai successo prima. Avevano sempre continuato a stare insieme di sera, andando a vedere un film in qualche cinema o a mangiare un boccone in qualche ristorante o pizzeria. Lui aveva notato che c'era qualcosa di diverso in lei da quando era arrivata, ma non aveva voluto darci peso. Non capiva cosa le stesse succedendo...
Bulma, d'altra parte, voleva solo capire le sue sensazioni, se erano reali o se erano solo frutto della sua mente contorta e quindi erano unicamente fissazioni e, quindi, avrebbe dovuto metterci una pietra sopra. Qualcosa dentro di lei, però, le diceva che era la prima ipotesi ad essere esatta.
Perciò, non poteva stare con Yamcha mentre la sua testa era piena di pensieri del genere. Voleva evitare di farlo soffrire, avrebbe risolto la cosa da sola.
Arrivata a casa, la ragazza decise di farsi una bella doccia: in realtà, non ne aveva bisogno, visto che se ne era fatta una quella mattina, ma l'avrebbe aiutata a pensare. Era una specie d'abitudine, lo scroscio dell'acqua e il suo lieve massaggio sulla pelle le avevano sempre dato una mano a prendere decisioni importanti.
Così, dopo essere arrivata in bagno, si spogliò e aprì il getto della doccia.
Un urlo lancinante percorse tutto il perimetro circostante e i corridoi adiacenti; era di Bulma, appena ebbe sentito il gelo dell'acqua che le aveva sfiorato la pelle delicata. Uscì immediatamente dal box doccia e controllò lo scaldabagno: era a zero. Significava che qualcuno aveva scaricato tutta l'acqua calda, usandola per sé... Sapeva benissimo chi poteva essere...Vegeta... Chi gli aveva dato il permesso di entrare nel suo bagno? C'erano almeno una decina di bagni in tutto l'edificio e lui aveva dovuto usare proprio quello... era evidente che lo aveva fatto per prendersi gioco di lei...
Senza preoccuparsi dell'abbigliamento, indossò un semplice asciugamano per coprire le sue forme e si diresse alla ricerca del responsabile. Gliel'avrebbe fatta pagare.
Intanto Vegeta, dopo essere stato saziato dalla sig.ra Brief, stava uscendo dalla cucina, intenzionato a tornare ad allenarsi nella sua Gravity Room posta in giardino. Ma qualcosa lo fermò. Avvertì la debole aura della terrestre; si stava dirigendo verso di lui.
Si era accorta dello scherzetto che le aveva fatto. Aveva emesso uno strillo così acuto che sarebbe stato impossibile non sentirlo. Probabilmente ora voleva la resa dei conti.
Il sayan si avviò lungo il corridoio e quando giunse ad un angolo da cui lei stava per apparire, appoggiò la schiena al muro e incrociò le braccia sul possente torace; la stava aspettando al varco.
- TU! - disse Bulma non appena lo vide - Come ti venuto in mente di scaricare tutta l'acqua calda?? Dal mio bagno, poi? Sei impazzito??
Vegeta non poteva non trovarla attraente in quella attillata mise: aveva solo uno striminzito asciugamano addosso e i capelli tutti bagnati... Ma non lasciò trapelare niente di tutto questo dalla sua espressione, disse solo:
- Dovresti fare più attenzione a come vai in giro.
Solo in quel momento la ragazza si accorse del modo in cui era vestita. Non si era resa conto di essere mezza nuda di fronte a lui, presa dalla rabbia, e perciò un improvviso imbarazzo si impossessò di lei. Cercò di coprirsi alla meno peggio le parti più intime, arrossendo vistosamente.
Staccandosi dal muro, il sayan, si avvicinò a Bulma e, facendo scivolare il suo indice sulla linea del collo di lei, aggiunse:
- Non ho detto che stai male.
Poi, si voltò e si avviò verso l'uscita del tondo edificio.
La ragazza era rimasta impalata dov'era; aveva sentito un'improvvisa scossa nel momento in cui Vegeta l'aveva sfiorata...
....To Be Continued....