Dannato.
Sì,ecco cosa sono.
Un dannato.
L'eterno burattino,tuo e di Silente,da comandare e distruggere e ricreare...
Sempre.
Ma stavolta no. Non voglio raccogliere di nuovo i pezzi di me stesso,cercandoli dove questa guerra assurda li ha gettati con noncuranza.
Maledetti.
Giocate con me...
E vi divertite!
Ogni notte mi fai strisciare nel tuo letto,mi ritrovo posseduto dal mio peggior nemico...
E ogni giorno Silente fa finta di nulla,con il suo sorrisetto e la sua gentilezza da manipolatore nato.
Vi odio.
Bastardi!
Ogni sera tra le tue lenzuola,ogni sera a pregare per averti... E ogni mattina mi pento,mi chiedo perchè,perchè a me.
Non potevate prendere Neville? Oppure Ron?
No,devo essere io il fulcro della vostro sadico gioco,il premio e la pedina di quest'inutile battaglia...
So già che anche stanotte verrò da te a supplicare una parte del tuo cuore inesistente,pagando con il mio corpo. E so che domattina il Preside mi fisserà amorevole,chiedendomi il perchè delle occhiaie che si fanno sempre più marcate sotto i miei occhi. Io mentirò, falso quasi quanto lui.
E se le rispondessi con la verità,professore?
Immagino si limiterebbe a sorridere,e a fare come se non avessi detto nulla.
Odio Silente,che ignora per convenienza.
E odio te,Tom.
Perchè ti amo,da impazzire.