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Autore: Trilla    19/10/2009    9 recensioni
Gola, Accidia, Superbia, Avarizia, Lussuria, Ira, Invidia. Sette peccati, sette capitoli, sette storie diverse. 1-Gola 2-Accidia 3-Avarizia 4-Invidia 5-Lussuria 6-Superbia
Genere: Malinconico, Horror, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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Sette peccati:

Invidia

Urla.
Qualcuno sta urlando.
I primi pensieri che passarono per la sua mente furono quelli. Non il dolore al petto, non l'odore di sangue nell'aria, ma le strazianti grida che gli trapanavano il cervello.
Riaprì gli occhi e si accorse di essere nudo, sdraiato su un pavimento color rosso vivo, come i muscoli senza pelle di una persona. Al tatto era leggermente viscoso e sembrava davvero la carne di una persona!
Si rialzò pulendosi le mani sul petto e fu allorà che lo notò: un buco. Un buco all'altezza del cuore, dove prima gli faceva male, un piccolo buco nero di sangue coagulato.
Spaventato, emise un gemito e infilò un dito tremante nell'apertura; tastò qualcosa di morbido e carnoso, ma si fermò subito perchè sentì un dolore pulsante al cuore... o a quel che ne era rimasto.
-Benvenuto peccatore.- disse una voce dietro di lui.
Si voltò e si parò gli occhi con la mano perchè una luce troppo pura e bianca lo accecò immediatamente. La voce continuò, calda, gentile e benevola:
-Seguimi, uomo. Ti porterò in un luogo in cui potrai espiare i tuoi peccati e ascendere al cielo.-
Si stropicciò gli occhi e finalmente vide l'essere a cui apparteneva la voce: non sapeva definirne il sesso tanto era bello, ma era alto, dai capelli lunghissimi e castani e gli porgeva la mano destra dalle dita lunghe e affusolate. Aveva la carnagione chiara e gli occhi luminosi, non si sarebbe potuto dire di che colore, erano semplicemente due pozzi d'acqua limpida. Tutta la sua figura emanava calma, speranza e un dolce tepore simile a quello di una madre.
In un'improvviso attacco d'invidia desiderò poter togliere quei begli'occhi trasparenti alla creatura e tenerli per sè.
E fu in quel momento che,
senza sapere nulla di quella creatura, capì che era un angelo. E capì anche di non essere più in vita.
Delle urla più forti lo distolsero dalla piacevole contemplazione dell'essere superiore, riportandolo alla realtà e facendo sorgere nuovi interrogativi.
-Che posto è questo?- chiese.
L'angelo aprì le armoniose labbra e rispose con voce ferma:
-Il Purgatorio.-
-E come mai sono al Purgatorio? Sono morto?-
-Sì.-
Si toccò il petto, dove aveva scoperto quel buco e trattenne il fiato. Poi si accorse che non respirava. Non aveva respirato già da quando si era svegliato...
-Ma io chi sono?- chiese più a se stesso che all'angelo, ma questo rispose comunque.
-Ora non sai chi sei e hai perso te stesso, ma qui ti ritroverai.-
-Tu puoi dirmi chi sono, vero?- ma l'angelo sorrise e gli occhi sembrarono per un istante pozze d'acqua stagnante.
-Se sei qui- rispose -vuol dire che sei un peccatore, più precisamente un invidioso.-
-Invidioso...?- ripetè il ragazzo.
-Tu hai desiderato possedere qualcosa che non avevi, e hai desiderato che chi l'aveva lo perdesse, così da essere come te.- spiegò con calma l'angelo -Qui non importa chi sei, ma cosa hai fatto e cosa puoi fare per rimediare.-
Il ragazzo si morse il labbro inferiore e si tastò di nuovo il petto, chiedendosi come mai non si sentiva particolarnente spaventato o agitato dopo essersi dimenticato il suo nome, aver appreso di essere morto e che stava probabilmente per essere punito. Probabilmente era la presenza di quella creatura celeste ed eterea che gli sorrideva e lo guardava con compassione.
-Ma tu chi sei?- chiese infine.
La creatura luminosa rispose:
-Sono Rachmiel, l'angelo della misericordia dovuta alla compassione per la miseria altrui. Basta parole adesso, è tardi e devi iniziare ad espiare i tuoi peccati...-
Rachmiel tese ancora la candida mano al ragazzo e questi la prese timoroso. Si avviarono lentamente lungo un tunnel rosso come le carni degli uomini, accompagnati da urla continue.

******************************************************
Non seppe dire dopo quanto uscirono fuori dal tunnel. Gli sembrva, in effetti, di non sapere più nulla, di non avere più certezze. C'era solo il sommo Rachmiel a sostenerlo e a guidarlo, l'unica sua fonte di speranza in quel momento.
Ancora, non sapeva cosa aspettarsi, ma la scena che vide alla fine di quel tunnel di morte lo scioccò ed inorridì allo stesso tempo: su di un lungo ponte di pietra stavano migliaia di uomini e donne in fila per uno, corpi nudi si contorcevano e gridavano. Gridavano  gli uni alle orecchie degli  altri senza un apparente motivo.  Il ragazzo notò che tutte le persone avevano gli occhi cuciti con fil di ferro e le mani mozzate.
Si girò spaventato verso l'angelo, in cerca di rassicurazione:
-Cosa... che cosa...?- indicò con mano tremante quei copri sofferenti che gridavano e si cercavano  tra di loro -...perchè...?-
L'angelo Rachmiel sorrise e rispose:
-Perchè urlano? Perchè sono stati cuciti loro gl'occhi? Perchè sono state mozzate loro le mani?-
Il ragazzo pianse un poco e annuì e Rachmiel proseguì:
-Questi che vedi sono gli invidiosi. Uomini che nella loro vita hanno desiderato possedere la roba d'altri e hanno augurato loro sventura, come hai fatto tu.-
Tra le mani dell'angelo apparve una lama scura e lucida che creava una strana contrapposizione con la purezza della luce emanata dall'angelo; Rachmiel la impugnò con forza e, senza alcun preavviso, recise le mani del ragazzo.
Pianse calde lacrime, urlando disperatamente e chiedendosi il perchè di quel gesto da parte di una creatura tanto bella e amorevole; si guardò le ferite dal quale il sangue sgorgava a fiotti. Poteva vedere al centro l'osso bianco che spiccava tra il colori accesi dei tendini e dei muscoli Guardò l'angelo con una supplica negli'occhi.
Rachmiel sorrise dolcemente, sembrava emanare ancora più luce.
-Non preoccuparti. La punizione potrà essere dura e penosa, ma alla fine andrai in Paradiso.- e detto questo tra le sue mani comparirono un lungo ago d'argento e del fil di ferro. Rachmiel inserì il filo nella cruna dell'ago con estrema facilità, come se invece di ferro stesse usando comunissimo spago. Il ragazzop tentò di scappare attraverso il tunnel di carne, ma ecco che arrivarono altri angeli, bellissimi, luminosi, celestiali, e gli tennero ferme le gambe e le braccia.
Ed ecco la punta dell'ago che penetrava nelle sue morbide e fragili palpebre, bucando addirittura gli occhi. Urlò, chiese pietà, ma le creature sovrannaturali gli risposero dicendo che era per la sua salvezza e il suo bene. Tuttavia il ragazzo trovò incredibile il modo in cui la mano di un angelo potesse essere tanto pesante, e continuò a supplicare che smettessero.
Dopo circa qualche minuto di sofferenza, sentì qualcosa di caldo e liquido che colava lungo le sue guance. Sangue. Gemette spaventato quando si sentì sollevare dagli angeli e appoggiare su una strada di pietra stretta, accalcato a dei corpi ululanti.
Il panico si impossessò di lui e iniziò ad agitarsi sfiorando a tentoni ciò che lo circondava, ma senza le mani le sue percezioni erano diminuite moltissimo e senza la vista tutto lo spaventava e lo rendeva insicuro.
Così capì perchè tutti gridavano. In quell'infinito buio che li circondava, quegli uomini avevano bisogno di un qualcosa che li tenesse a contatto con la realtà e non li facesse perdere nell'oblio.
Allora prese fiato e cominciò a rulare con tutta la sua voce, ricordandosi le ultime cose che aveva visto per prima della sua punizione: gl'occhi dell'angelo.
Lo sguardo di Rachmiel era liquido come acqua. Acqua stagnante.
 


 




Benvenuti all'inferno di Dante!!! Mwuahahahaha!!! Forse c'era chi si aspettava di trovare il capitolo sulla Lussuria dopo un periodo di tanta inattività, giusto per farmi perdonare... e invece no! Orsù, eccovi l'invidia (finalmente ho trovato qualcosa da scriverci su!), un sentimento che accomuna spesso noi (me, perlomeno, ho 16 anni) adolescenti! Quante volte ho desiderato possedere il ragazzo di una mia amica... Va bene, la finisco qui... Solo una cosa: sono molto felce che ci siano molte persone che recensiscono, ma perchè recensire solo il capitolo 1? Avrà tipo 9 recensioni... Be', comunque risponderò anche a quelli che sono arrivati in ritardo, perchè ho tipo tre mesi di ritardo da farmi perdonare :)
Ps: perdonate gli errori di ortografia, ma ero troppo stanca e non avevo voglia di rileggere il capitolo ç_ç

RECENSIONIIIII (sigla di uomini e donne!):

nikoletta89: Eeeeh, anch'io spero vivamente che lo trovino, il tesoro :) Io adoro i bambini, ma mi piacciono anche gli anziani... però i bambini sono più pucciosi... ç_ç

lagadema: non sei l'unica ad avermi chiesto un seguito per questo capitolo, in effetti sarebbe bello esplorare meglio la psiche dei bambini e mostrare lati umani di entrambe le parti (quella di Bennet e degli orfani)...  ma sinceramente non so se voglio cimentarmi in un'impresa simile per adesso, perchè ho unìaltra fanfiction semi-infinita da continuare... :-P Riguardo ai tuoi, dovresti provare a fargli leggere qualcosa, scometto che ti approverebbero!

VioletNana: XD La scarsità di magia in famiglia! Ti capisco, ti capisco... I mie hanno l'immaginazione degna di un tubero, ma mi supportano, quindi va bene... La crudeltà dei bambini deriva dal mondo in cui sono vissuti. Avendo subito molte violenze (ovviamente non citate e non scritte altrimenti la one-shot sarebbe diventata una "Storia Infinita 2"), per loro è normale vendicarsi di torti subiti commettendo crimini quali l'omicidio; inoltre la molla che ha fatto scattare tutto è stato l'attacco del vecchio che ha tagliato le dita a Cremino. Comunque, ho già detto che quel peccato non mi ispirava particolarmente (come l'invidia e la superbia), perciò... :-)

incasinata: I bambini sono bellissimi! Io adoro i bambini! Quelli sotto i 10 anni, però... Comunque, spero che questo capitolo sia stato di tuo gradimento (oddio, non contiene molte scene splatter, però...). Non ho capito la cosa del postino... i bambini non hanno mica mangiato il vecchio!

Rigrazio in ultimo (ma non per importanza) lily483, la mia cara amica che ho quasi obbligato a leggere i capitoli di Sette Peccati (ti chiedo della perdoni, come direbbe la Sonego!), Pluma che ringrazio per i complimenti, Suigetsu_92 e tutti gli altri che hanno letto la fanfiction. Continuate a seguirla! Prossimo peccato: LUSSURIA (finalmenteeee! :D)

   
 
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