“Time
to die “
Sbuffava
stravaccato su quella poltroncina in velluto rosso .
Il vento ululava attraverso le finestre spalancate e le tende si muovevano in
un modo seducente . Gettò varie volte lo
sguardo verso l’ alto non potendone più
di quella cantilena che la sua vittima gli stava recitando .
Ormai
era la stessa storia tutte le volte .
-E
basta!-Si stufò sbattendo le mani contro i braccioli della poltrona
facendola cadere a pezzi .
La sua
vittima , interrotta nel suo sproloquio si
imbufalì .
-L’
avevo pagata a caro prezzo!-La indicò parecchio contrariata –E tu
l’ hai rotta !-La sua voce tuonò forse un po’ troppo acuta .
-Non
credo che ti servirà –Le sussurrò mettendosi carponi sul
letto e avvicinandosi alla sua preda .
-E cosa
ne sai tu!-Cercò di allontanarsi dal pericoloso uomo che le stava
venendo incontro .
-Quando
la campana suonerà –Indicò con la testa il grande orologio
che si intravedeva da fuori .-Sarà tutto finito
–
-Ma
perché iniziare !?-Scese dal letto e si
spiaccicò contro le pareti della camera .
-Andiamo
–Sbuffò l’uomo scendendo e avvicinandosi all’
allegra donzella .-Non complicarmi le cose …-
-Sei tu
che stai complicando la mia vita!-Urlò portandosi i polsi al petto .
-Senti dolcezza-Il suo tono di voce si alzò –Facciamo
così – Posò una mano contro la parete avendo così la
possibilità di fissarla in volto da vicino.-O
muori …o muori !-
-La
scelta fa schifo –
-Lo so
–Sorrise–Ma è questo il mio lavoro
–
-Hai
mai pensato di andare a rivolgerti ad un agenzia
?-Tintinnò stringendosi nelle spalle – In centro si sono liberati
molto posti di lavoro … magari è la tua occasione –
-O
magari è arrivata la tua ora e finiamola di tergiversare che ne dici?-
Nami notò in lui qualcosa di assurdamente familiare …
-Ma sei
sicuro di essere “la morte” ?-Chiese cercando di intravedere bene i
tratti sotto al cappuccio calato sulla testa .
-Vuoi
una dimostrazione pratica ?-Prese dalla parete accanto a loro la sua falce che
era affilata più che mai .
-Posa quell’ affare cribbio!-Si spaventò scuotendo il
capo .-Potresti cavare un occhio a qualcuno!-
-Ma
perché hanno mandato me stasera !- Nuovamente sbuffò per quella
situazione che stava prendendo una piega non troppo positiva
.
-Mandato
te ?-Si incuriosì e la morte produsse un verso di nervosismo .
-Non te
ne deve interessare –Si spostò la lunga veste nera e si
guardò il polso . Il suo orologio segnava 11.45
… mancava poco a mezzanotte …-Adesso smettila di starnazzare e
fatti uccidere – Nuovamente Nami si rimise a blaterare
.
-Ma io
sono ancora giovane … ho la pelle liscia … e poi
, non ho ancora dato via la mia prima volta !- Imprecò
sonoramente a sentire quelle ciance al vento .
-Avevi
da pensarci prima – Prese la falce e l’ alzò da terra
facendola andare in alto , dietro le sue braccia .
Gettando
indietro la testa , il cappuccio calò sulle
spalle e Nami … lo riconobbe !
-AHHHHH!!!-Lo indicò urlando facendogli perdere l’
equilibrio e infilzare la falce in mezzo alle assi di legno .-Ma io ti conosco
!-Cominciò a ridere mettendosi in ginocchioni .-Ti
ho visto a scuola !- Cominciò a spremere le meningi fino a che non si
posò una mano sulla fronte .
-Ecco
…-
-Ma si
!-Si ricordò –Sei Roronoa , frequentiamo
lo stesso orario di lezione per chimica …-Lo afferrò sorridente
per la mantella e si avvicinò al suo viso con un espressione inizialmente
dolce e poi, terrificante e incazzatissima .-Che
diavolo hai intenzione di fare ?-Mormorò in tono truce
.
-Ho
detto che devo ucciderti maledizione –Si guardò il polso dove l’ orologio si avvicinava svelto a puntare la
mezzanotte …
-Mi vuoi
assassinare è così !?-
-è
suonata la tua ora io non c’ entro niente !-Si difese mentre cominciava
ad essere scrollato qua e la .
-Non
centri nulla !?-Gridò furibonda –Ma se mi
vuoi fare fuori idiota !-
-Non
… prenderla come una questione personale !-Nami
perse le staffe e un idea gli balenò in mente .
-Sei
veramente la morte ?-Domandò alzandosi in piedi e fissandolo da capo a
piedi .
-Il
mio lavoro è questo … porto la morte … il cupo mietitore
è un lavoro che lo fanno in molti …-Spiegò ancora a sedere
sulle assi del pavimento .
-Buono
a sapersi …- Si avvicinò a un suo mobiletto e sfilò una
bottiglia .
-Che
cosa vuoi fare ?-Alzò perplesso un sopracciglio .
-Una
cosa …-Nuovamente Zoro gettò l’ occhio sul quadrante che
segnava poco alla mezzanotte .
-E
sarebbe ?-
-Una
bevuta in compagnia –Sorrise dolce e in un modo furbetto-Che ne dici ?-
-Non ho
il tempo !-Si alzò in piedi e imprecò .-A
mezzanotte dovresti essere morta - stecchita !- Nami si posò le mani
sulle anche e vociferò qualche offesa .
Gli
arrivano alle orecchie frasi come : insensibile ,
idiota , scimmione … lo dirò al preside … ti
denuncerò alla polizia e il finalmente “ non mi aspetta l’
ultimo desiderio “ ?
Ecco
cosa odiava nel suo lavoro : l’ ultimo desiderio
che tutti si ricordavano .
-E cosa
vorresti ?-
-Bere
un bicchiere con te – Prese un bicchiere e cominciò a versare il
liquido incolre che con la luce della notte , sembrava brillare .
-Ma se
prima ti lamentavi di non aver fatto delle cose … perché bere ?-
-Amo
bere – Sospirò passandogli il bicchiere – E non credo che la
mia prima volta la darò a te –Concluse.
-Umh
…-Borbottò annusando il contenuto. Si doveva sbrigare …-Una cosa veloce …-
-Ma
perché tanta fretta ?-Nami sorrise –Ti
sei ricordato di avere un interrogazione domani ?-
-Il
ruolo di normale essere umano è solo quello di mimetizzarsi tra di voi
– Corrucciò la fronte .-Ci agevola il lavoro …-
-Ah
…- Bevve il liquido in modo lento …-E la fretta ?-
-La
morte non aspetta – Nami lo fissò inespressiva …Era una
battuta ?
-Trovane
un'altra –Gli propose .
-Ho dei
limiti di tempo … regole …-
-Ad
esempio ?-
-Non
crederai che io sia così scemo da dirtele !-In effetti
, non poteva proprio .
-Avanti
…-Nami si diresse verso di lui posando su un
tavolino il bicchiere .-Dimmelo –Gli
circondò il collo e si strusciò a lui …
Il
povero Zoro si accorse solo in quel momento che la sua vittima era in una
sottoveste veramente …libidinosamente corta …
-Aem…-
Cercò di formulare qualche frase di senso compiuto …ma non appena
gli prese il viso fra le mani arrossì .
Ma
perché la sua vittima doveva essere così carina ?!
-Ti
prego –Spalancò gli occhioni e sporse il
labbro all’ infuori in un chiaro gesto infantile
.
-Hai
… hai diritto al tuo ultimo desiderio …-
-Uhuh
…-Mormorò sorridendo e avvicinandosi sempre di più al suo
viso .
-E finchè … non lo hai compiuto … io
… non …-I loro nasi si sfiorarono
-…Non posso toccarti !-
-BINGO!-
si staccò da lui tornando verso il tavolino e lasciandolo di stucco .
-Sei un
infame !-La offese lei cacciò la lingua fuori .
-Affari
!-
-Affari
un cavolo a merenda !- Grignò e per l’ ennesima volta fissò l’ orologio
… mancava un minuto !
-NOOOOO!!!- Gridò prendendo la falce e prendendola per un
braccio .-Muoviti a bere !- La forzò .
-Non mi
va … -
-Allora
il tuo desiderio è finito-La strattonò .
-Non ho
intenzione di bere adesso … ma sento che la sete tornerà … e
voglio proprio finire questo squisito sakè …-
-Non ..-La fissò con disdegno mentre l’ orologio
cominciò a tuonare i primi colpi - …NON PUOI FARMI QUESTO !-
-E
sarebbe ?- Ridacchiò annusando il bicchiere mentre vedeva Zoro dimenarsi
e sudare in modo freddo …
Non
fece in tempo a rispondergli che l’ ultimo
rintoccò terminò …
Un fogliettino nero , comparve dal
cielo cadendo ai piedi di Zoro che … con gia un
brutto presentimento , raccolse da terra .
Nami lo
guardava senza dire niente e sobbalzò quando lo vide gettarsi a terra
disperato . Senza dire alcuna parola
, gli prese di mano il foglietto nero e lo lesse :
Roronoa , il tuo lavoro di “morte “ è sospeso a
data da destinare .
Nell ‘ arco di tempo in cui il consiglio
deciderà la data della tua riammissione , farai da schiavo alla
fanciulla che non hai ucciso , come premio di aver battuto “la
morte” …
Il
giorno dopo …
Nami
camminava beata in mezzo alla folla che la fissava in maniera stupita .
Sorrise
quando mettendosi a sedere nel suo banco di scuola ,
gli si sedette accanto Zoro che fino a quel momento , l’ aveva seguita in
silenzio .
-Credo
che d’ ora in avanti faremo assieme molte
lezioni …-Sghignazzò –E non solo quelle di Chimica !-
-Sta
zitta stega!-Imprecò accasciandosi sconsolato
sul suo banco non appena la campanella che segnava la prima ora suonò
…