Anime & Manga > Naruto
Ricorda la storia  |      
Autore: Nihal    22/10/2009    6 recensioni
Deidara, dopo la morte di Sasori, ha perso l’ispirazione ed inizia ad avere dei dubbi sulla sua arte…
[Terza classificata all'Akatsuki Contest - Alla Conquista del Mondo! indetto da Mokochan e vincitrice dei premi ironia e stile]
Genere: Comico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Deidara, Tobi
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Autore: Nihal_91
Titolo: What is art, danna?
Personaggi: Deidara, Tobi
Genere: triste, comico
Avvertimenti: one-shot, what if
Nota Autore: sinceramente, non so proprio se dovrei mettere OOC negli avvertimenti, quindi lo scrivo qui (vale lo stesso, vero?). Non riesco a capire neanche io se qui Deidara lo è. Andiamo bene, lo so (-.-). Se è OOC, spero che sia giustificato, visto che Deidara è triste per la morte di Sasori, visto che anche se non sembra, secondo me tra loro due c’era un legame di amicizia (incrocio le dita)… Ah, veramente non ero neanche sicura del what if, solo che ho pensato che quello che ho scritto non è successo veramente, perciò l’ho messo… Spero che questa ‘cosa’ sia almeno vagamente leggibile (evviva l’autostima…)… Credo di aver finito!^^
Introduzione: Deidara, dopo la morte di Sasori, ha perso l’ispirazione ed inizia ad avere dei dubbi sulla sua arte…


What is art, danna?


Doveva riprendersi. Insomma, dalla morte di Sasori non aveva fatto ancora esplodere nulla, non era più lui. Il problema era che non ne sentiva neanche la necessità. Per la prima volta nella sua vita metteva in dubbio il dogma che lo aveva accompagnato da sempre.
L’arte era davvero un’esplosione, dopotutto?
Questi erano i pensieri che attraversavano la mente dell’artista in un’anonima giornata di pioggia. La sua mano continuava a modellare un pezzo d’argilla, che non voleva prendere forma. Gli mancava l’ispirazione. Guardò il pezzo di stoffa sul letto del suo maestro. L’unica cosa che restava di lui; non capiva neanche perché aveva voluto tenerlo.
Lui e Sasori non erano mai andati esattamente d’accordo, ma il marionettista, almeno, aveva un cervello; organo del quale, il suo attuale compagno, sembrava essere totalmente sprovvisto. Avrebbe dovuto essere felice, la dipartita del marionettista dimostrava che nulla era eterno. Purtroppo, il tragico fatto, invece di alimentare le sue convinzioni, le aveva messe in dubbio. In fin dei conti, Tobi sembrava eterno.
Doveva smetterla di pensare a quelle cose. Riusciva a figurarselo, Sasori.
L’arte perdura nel tempo. La discussione termina qui.
Continuava ad avere in testa quel momento. L’ultima disputa che avevano avuto, e lui, da stupido, non aveva replicato. Non era riuscito ad imporgli il suo credo.
“Non è vero, danna. L’arte è un istante di effimera bellezza, l’arte è esplosione.”
Chissà, forse lo avrebbe sentito. Iniziò a sentirsi penoso; stava parlando con il brandello di una tunica!
“Basta!”
La necessità di fare qualcosa bussò, impellente, alla sua porta. Sicuramente non sarebbe stato chiuso in camera ad aspettare l’arrivo di Tobi. Lui non era fatto per stare dentro quattro mura; non infiammabili, tra l’altro.
“Deidara senpai!”
Troppo tardi. Quell’essere informe, meglio conosciuto come Tobi, aveva fatto il suo ingresso nella camera che erano obbligati a dividere. Non riusciva ancora a capacitarsi del fatto che avrebbe dovuto sopportarlo fino al giorno della sua scomparsa. Esisteva qualcuno di più stupido? Certe volte, faceva fatica ad ammetterlo, lo trovava addirittura inquietante. Era come se… nascondesse qualcosa. Non poteva essere davvero così ottuso. Oppure poteva?
Ecco, lo stava rifacendo di nuovo. Da un po’ di tempo a quella parte continuava a fare ragionamenti insensati che non avevano né capo, né coda. Il suo compagno era un idiota.
Punto. Non aveva le capacità intellettive per fingere soltanto di esserlo. Purtroppo per l’umanità, la sua stupidità era reale.
“Mi ascoltate?” sfortunatamente, lo stava ascoltando eccome.
Eppure, Tobi avrebbe potuto essergli d’aiuto. Aborriva l’idea di stargli vicino più del necessario, ma, forse, lui era l’unico che poteva venire in suo soccorso. Non doveva neanche impegnarsi.
“Certo che ti ascolto, continua a parlare!”
Per guarire, bisognava soffrire. Ecco cosa continuava a ripetersi l’artista mentre ascoltava le cose insensate che uscivano dalla bocca – anzi dalla maschera – di quell’essere. Doveva solo pazientare. Peccato che la pazienza non fosse esattamente una delle sue virtù. Era troppo noiosa, per i suoi standard.
“Tobi, taci!”
“Ma Deidara senpai! Prima mi avevate detto di parlare!”
Sì, ed era stato il più grande errore della sua vita. La voglia di buttarsi giù da un ponte, aumentava in modo esponenziale ogni volta che l’essere che si trovava di fronte a lui faceva prendere aria alla bocca. La sua mente gli giocava brutti scherzi. Come aveva fatto a fargli prendere l’iniziativa di conversare con quel coso?
Senza rendersene conto, il bombarolo stava riacquistando la sua solita personalità e doveva tutto al suo nuovo compagno di squadra.
Ripercorrendo le sue riflessioni, trasalì, inorridito.
Come aveva potuto, anche solo vagamente, pensare che l’arte fosse eterna? Certo, Tobi sembrava una specie di animale inestinguibile, ma ciò che la natura non uccideva… lo faceva saltare in aria lui!
“Tobi?”
“Cosa c’è, Deidara senpai?”
“Ti ho mai mostrato la vera essenza della mia arte?”
Prendendo con sé il brandello poggiato sul letto, si avviò verso la porta; avrebbe dimostrato al marionettista la sua tesi e forse si sarebbe anche liberato di quell’impiastro arancione.
Così, un Tobi molto allegro e un Deidara molto esplosivo, uscirono fuori da quel covo muffoso, perché, dopotutto, le esplosioni sotto la pioggia erano sempre le migliori.

[683 parole]


Attinenza Alla Traccia: 9.5/10
Grammatica e Lessico: 9/10
Stile: 9.5/10
Originalità: 8/10
Caratterizzazione dei Personaggi: 5/5
Giudizio Personale: 4/5

Per un Totale di 44 punti.
 
Giudizio: Inizio col dire che io AMO questa one-shot, non sono riuscita proprio a non amarla XD Partiamo subito dal fatto che Deidara qui è molto ironico, riflessivo. Lievemente - ma solo un poco, eh! - OOC. La grammatica è buona, l'ironia di cui ho già parlato permea ogni singola parola, per poco non scoppiavo a ridere!

"Certo, Tobi sembrava una specie di animale inestinguibile, ma ciò che la natura non uccideva… lo faceva saltare in aria lui!"

Una frase davvero incantevole. In effetti, mi stupisco io stessa del fatto che questa storia non sia arrivata prima. Cosa ti ha penalizzata? Bè, il fatto che Deidara non avrebbe mai e poi mai certi dubbi, non li ha avuti e non li avrà mai - nemmeno all'inferno, di questo sono certissima. - per questo mi sono ritrovata costretta a metterti terza e mi dispiace tanto.
Comunque hai fatto un ottimo lavoro, Nihal! ^^ complimenti.

Terza!^^ Un buon risultato, direi. Sono felice del risultato, sono sul podio!^^ E poi il distacco tra i punteggi era minimo, quindi vuol dire che ho fatto un buon lavoro. Ok, sakuchan l’ha fatto migliore del mio (pubblicità occulta: leggetela, è davvero bella!^^), però sono contenta comunque. Bene, non so più cosa dire. Spero che la storia, per quanto banale possa essere, sia di vostro gradimento! Se mi lasciate un commento io non mi arrabbio!^^
Mata ne,
Nihal

  
Leggi le 6 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: Nihal