-Vaaale!- urlò
mio zio, ogni mattina la stessa storia. Spalancai le orbite oculari e mi
catapultai fuori dal caldo lettino, mi vestii più
velocemente possibile scesi le scale quasi in un solo salto e agguantai la
frittella. –Eccomi, andiamo- esclamai aprendo la porta
ancora con la frittella in bocca. Mio zio mi guardò storto –ti ci è voluta la
DC per farti alzare e preparare così velocemente? Allora sono
proprio contento di avertici portato- sorrise
compiaciuto di se stesso.
-si si, zio sei
grande. Ora andiamo?- avevo tutta la bocca piene
e la mia voce risultava soffocata. Lui scoppiò a ridere e annui, prese il
cappotto e ci recammo lì, agli studi. Entrai è mi
sembrò di essere a casa, era una bellissima sensazione.
Mi guardai intorno era tutti lì alle
prese con il loro lavoro, salutai con un cenno della mano in direttore che mi
sorrise e mi recai nella zona dove si facevano le
riprese di Hannah Montana. E lì vidi Mil già pronta
per cominciare, io lo ero un po’ di meno.
–ehi tesoro, pronta per una nuova
puntata?- mi chiese lei correndomi incontro sorridente, -emh-
esitai –non tanto veramente, ho paura di sbagliare e
poi non ho ancora letto il copione- le risposi demoralizzata.
Miley mi sorrise dolcemente e
voltandosi –un copione per la star- urlò, io rimasi a fissarla sconvolta e
sicuramente diventai rossa. Poi un ragazzo davvero carino, lo avevo già visto…
ah, si faceva parte del corpo di ballo, mi si avvicinò
porgendomi il copione –eccolo- esclamò.
Io sorrisi di
rimando –grazie…- lo guardai interrogativa, non ricordavo il suo nome,
che sbadata! Lui sorrise –Jess, sono nel corpo di ballo- mi
comunicò,
-si scusa, sono proprio negata con i nomi- sorrisi imbarazzata, poi il ragazzo con
un semplice “fa niente” si allontanò.
La mia neo-amica mi sorrise maliziosa
–carino, eh?-.
–si lo è… e
sembra anche dolce- le risposi girandomi a guardarlo.
Mil sorrise –e anche single- aggiunse, la guadai strana –non penserai di farmi
uscire con lui?-, -perché no?- domandò –è davvero simpatico, fidati lo conosco
e poi gli piaci- aggiunse, per poi tramutare il suo sguardo da dolce a
diabolico –e potresti anche scoprire se piaci a Joe- concluse.
Riflettei un secondo, forse lei
aveva ragione, forse era arrivata l’ora di buttarsi e
rischiare. –okei ci sto- dissi voltandomi e raggiungendo il ragazzo –ehi Jess,
mi chiedevo se ti andava di vederci un giorno di
questi?- domandai senza farmi problemi, lui sorrise, credo fosse anche un po’
incredulo, -si ci sto, ti chiamo io-, -okei allora ci sentiamo- conclusi e dopo
avergli stampato un bacio sulla guancia, mi allontanai tornado dalla mia amica.
Che rise.
Poi venimmo
chiamate per girare le scene e così cominciò la mia carriera, se così si può
definire, di attrice. Finite le riprese io e Mil uscimmo
dalla sala e chiacchierando arrivammo al famoso argomento “principe azzurro”
–allora cara, tu che mi dici di Nick?- domandai guardando avanti come se fosse
una domanda di routine, lei mi guardò un secondo –bhè nulla, non siamo nulla
per ora anche se spero di risistemare le cose- disse lei con un filo di
tristezza
-ma non le hai rovinate tu, dovrebbe
essere lui a scusarsi- le dissi, -no no, siamo tutti e due
che dobbiamo scusarci e qualcuno deve fare il primo passo- mi confessò.
–ehi ragazze- esclamò
una voce che riconobbi subito, Selena. –Sel- la saluto Miley,
io mi limitai a sorriderle. –allora come sono andate
le riprese?- domandò lei sorridente, Miley fu la prima a parlare sia perché
aveva più confidenza sia perché sapeva che non amavo molto la Gomez. –benissimo, adoro
lavorare con Vale- concluse abbracciandomi lateralmente e io ricambiai, poi fui
costretta a parlare per non passare per muta –si, è andata bene, ero parecchio agitata ma Mil mi è stata di grandissimo aiuto- la nera ci
sorrise felice, sembrava davvero sincera. Poi diventò seria e si avvicinò a noi
sussurrando –credo che dovresti parlare con LUI-
strizzò l’occhio e si allontanò. Miley guardò più avanti e scorse due terzi dei Jonas chiacchierare vicino ai divanetti, me ne accorsi
anche io –tesoro vai a parlargli- la incitai –io.. non lo so, e se mi dicesse
no- abbassò il viso. Mi misi davanti a lei e la costrinsi a guardarmi negli occhi –tu hai fatto
tanto per me, quindi io ti aiuterò- sorrisi e mi allontanai velocemente
raggiungendo i ragazzi. –posso rubarvi Nicholas?- domandai
agli altri ragazzi, i quali sorrisero e acconsentirono. Io e il piccolo del
gruppo ci allontanammo fino all’uscita –perché mi hai
trascinato qui?- mi domandò lui –ti devo dire una cosa importante- Nick
sgranò gli occhi e cominciò –emm, senti non voglio che ti illudi io sono
innamorato di un’altra ragazza…- agitando le mani, io lo guardai bieca,
trattenei le risate –ehi ehi, calmo non mi sono
innamorata di te o cosa… volevo solo chiederti di diventare amici- poi non ce
la feci più e scoppiai a ridere, ero quasi a terra dalle risate. Lui mi guardò
inizialmente pieno di vergogna ma poi anche lui mi seguì a ruota. –siete
parecchio modesti voi Jonas, ah?- dissi ancora ridendo –si, bhè stacci tu 24
ore su 24 con Joe e poi vedi come diventi- esclamò
lui, mi fermai un istante e nella mia mente pensai “lo farei molto volentieri” poi scossi la testa e tornai alla
realtà. –allora?- domandai –cosa?- chiese lui –ti va di essermi amico?-. –si,
ho sempre sognato di avere una migliore amica- affermò
lui –e con tutte le persone che frequenti non l’hai mai trovata?- chiesi un po’
stanziata, non ero il tipo di ragazzo che non piace. –no, perché la gente stava
con me solo per la fama- sorrisi amaramente –io no-
gli disse fissandolo negli occhi sincera –si lo so, lo vedo dai tuoi occhi-
rispose sorridendo. Passammo tutto il pomeriggio a parlare del più e del meno,
della mia vita, della sua (anche se già la conoscevo
ma raccontata da lui e tutta un’altra cosa) e poi arrivammo ad un punto, quel
punto. –Miley è stata la storia più importante fino ad ora, e ho fatto un grosso errore a lasciarla- lo lasciai parlare poi
intervenni –non serve utilizzare il tempo passato, perché voi potete costruire
un presente, insieme-, lui sorrise –non so nemmeno se mi vorrà più parlare-
abbassò il capo –oh, senti Jonas, non fare il depresso che non serve a nulla,
Mils ti ama e tu ami lei, perché la fate così lunga voi giovani?!!?- domandai
retorica, estraniandomi da quella categoria e innalzandomi in una categoria
superiore. Lui rise –voi giovani? Ma smettila, fai la
seria- mi diede una spintarella continuando a ridere e io lo seguii a ruota.
–sempre felice eh?- mi voltai di botto, Joe. –oh, Joseph, come mai qui tra i
comuni mortali?- domandai ironica, fece una mezza smorfia e si sedette accanto
a Nick. –è vero che esci con Jess?- mi domandò il mio neo-amico, nonché fratello della persona che più amavo al mondo.
–ancora non siamo usciti, ma è davvero dolce e carino-
dissi sorridendo. –si come no- mi rispose il mezzano fissando
il televisore di fronte. –cosa scusa?- domandai quasi
indispettita dal suo comportamento, del resto a lui che importava. Lui
si voltò –oh nulla, esci con chi vuoi, anche se poi
questo è un gran maleducato e approfittatore- insistette. Lo guardai bieca e mi
voltai verso Nick cercando sostegno –tu che dici?-,
-bhè Joe non ha torto, almeno per come lo conosciamo noi- mi disse quasi
imbarazzato a dover dare ragione al fratello. –bhè fa nulla, non che non mi
fidi di te Nick, ma io voglio uscirci- affermai sicura per poi alzarmi, agitai
la mano in
segno di saluto, il mio neo-amico mi mandò un bacio e mi sorrise dolcemente,
mentre l’altro nemmeno si degno di dire “ciao”. Corsi a casa. Era già tardi, mi
ero dilungata troppo a fare amicizia con il terzo Jonas, così mi lavai in
fretta e furia presi i vestiti più carini che avevo e li indossai, non sono mai
stata un tipo che impiega anni davanti l’armadio per trovare qualcosa da
mettersi e alla fine riesce solo ad affermare “non ho mai nulla da mettermi, uffa” quando l’armadio è strapieno di indumenti. Scesi
velocemente le scale e salutai mio zio con un “esco, ciao” e mi catapultai allo
studio dove Jess mi aspettava. Mi guardai intorno ancora non era
arrivato, ma nei divanetti c’erano ancora Joe e Nick. Mi avvicinai a
loro. –ehi Nicky come sto?- chiesi facendo un giro su
me stessa, indossavo dei pantaloncini di jeans che mi coprivano meno della metà
della coscia, una canottiera marrone con sopra un gilet con sfumature chiare e
scure ma sempre del marrone e degli stivali che mi facevano molto cowgirl. Lui mi osservò attentamente –wow, sei stupenda-
disse sorridente –grazie amichetto mio- gli risposi
poggiandogli un bacio sulla guancia destra. Poi il mezzano si decise a girarsi
e a dire “ciao” inoltre aggiunse anche un verso strano che secondo Nick era un
modo per dirmi che ero bella. Aspettai per ben
mezzora, poi mi arrivò un messaggio “scusa ma non posso venire, mi dispiace facciamo un'altra
volta, la mia ragazza aveva bisogno di me” sentii il mio viso cambiare,
strabuzzai gli occhi e fissai quel messaggio per più di 10 minuti. –ehi è successo qualcosa?- mi domandò Nick, distraendomi, io mi
limitai solo a porgergli il cellulare. –sempre il solito coglione- esclamò, poi
mi restituì il telefono –ma questa volta non la passa
liscia, non gli permetto di ferirti- affermò serio. Il mezzano si girò si
scatto –impegni con la ragazza?- domandò fissandomi,
io non mi girai nemmeno e annuii. Lui sbuffò, non so nemmeno perché, se perché
gli aveva dato fastidio che non mi ero girata o perchè
ce l’aveva con Jess, si alzò dal divanetto e girandomi lo vidi svanire dietro
l’angolo a ridosso della porta d’ingresso. –ma dove va?- domandai al minore dei Jonas che mi guardò interrogativo –non lo so, forse da
Jess- ipotizzò tranquillo lui, io lo guadai basita –cosa? Ma
è pazzo?- domandai alzandomi di botto e correndo per cercare di raggiungerlo.
Corsi più che potei finché vidi una sagoma mi avvicinai –dove vai?- gli
domandai, continuava a camminare non so verso dove
–non ti riguarda- mi rispose lui senza girarsi. Allora mi ci piazzai davanti
–ho detto: dove vai?- ripetei scandendo le parole, lui alzò lo sguardo che fu
costretto ad incontrare il mio, una interminata
sequenza di attimi si susseguì. Mi persi in quei bellissimi e profondi occhi
nocciola. Solo dopo non so quando tempo riuscii a
distogliere lo sguardo da lui e fissai il pavimento, scossi la testa e feci per
andarmene. Ma lui mi trattenne da un braccio -aspetta-
si limitò a dire, ed io tornai di nuovo lì davanti a lui –che cosa?- domandai,
forse un po’ fredda lo ammetto. –mi dispiace tanto per quel fatto, ma ti
prometto che non la passerà liscia- affermò lui con lo
sguardo fisso in un punto dell’asfalto. –io…non voglio che…- non finii la frase perché lui mi bloccò poggiando le sue morbide
e calde dita sulle mie labbra, facendomi segno di fare silenzio. –ma io…- cercai di protestare, ma lui riuscì di nuovo a
zittirmi con un semplice “shhh”. –torniamo
alla DC, dai- mi disse afferrando la mia mano. Così ci
incamminammo verso quell’enorme palazzo che ormai era la mia seconda
casa, quel palazzo che mi aveva reso la persona più felice del mondo, quel
palazzo che aveva realizzato in mio sogno, quel palazzo che mi aveva fatto
conoscere la mia migliore amica e che forse mi avrebbe donato tante altre
sorprese.
- Spazio autrice,
Salve a tutti, come va? Spero bene. Io tutto
bene, si fa per dire xD Cooomunque, mi dispiace tanto aver postato solo ora ma la
scuola è una cosa peesante, credo di odiarla
profondamente. In più essendo all’ultimo anno devo studiare il triplo T_T non che mi vada. Passando a
cosa serie, graaazie tante a tutte per le recensioni,
anche se sono solo due ç.ç quindi, sperando e
pregando che i commenti aumentino e che la mia FF venga
seguita di più vi lascio.
Arrivederci e al prossimo capitolo. xoxo V.