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Autore: SweetPandemonium    23/10/2009    3 recensioni
[...]Improvvisamente, vide una cosa in fondo al baule, nascosto dietro qualche vecchia maglietta.
James sorrise, riconoscendolo subito. Allungò una mano e raccolse un libricino rilegato in cuoio. Ci passò su una mano per togliere l’intenso strato di polvere e poi slegò i piccoli lacci che lo tenevano chiuso.
Aprì lentamente alla prima pagina, come se avesse paura che si sbriciolasse da un momento all’altro. Passò leggermente una mano sul foglio e sorrise.
Forse era arrivata l’ora di fare un salto nel passato.
[18V/A7x] JamesXMatt! <3
Genere: Romantico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Avenged Sevenfold
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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 I’m a Man

 

 

Sabato 2 Novembre

 

Ciao Axl.

Scrivo qualche riga prima di andare da Matt.

Questa settimana non ho scritto perché non ci sarebbe stato molto da dire.

Insomma. Metà della settimana me la sono fatta a casa a causa della febbre [si, mi è venuta la febbre alla fine -_-“]

Matt veniva qui tutti i giorni e sono fiero di dire che non sono arrossito NEANCHE UNA VOLTA quando mi faceva le battutine del tipo “giochiamo al dottore e il paziente?” .

*risata malefica* sto facendo dei progressi!

Comunque, dicevo, che non è successo nulla. Tranne ieri che Matt mi ha chiesto se stanotte voglio dormire da lui.

Gli ho detto di si, pensando a qualche bella serata a base di coccole. Ma dopo mi è balenata in testa l’idea che lui…non voglia esattamente passare la serata a farmi le coccole.

Penso che lui voglia fare…quella cosa.

Va bene, la smetto di fare come mia madre che sembra non essere in grado di pronunciare quella parola.

Ho paura che lui voglia fare sesso. So che non è una paura infondata, e per questo mi è anche passato per la testa di dirgli che mia madre non mi da il permesso.

Ma cazzo, ho 17 anni, chi ci crederebbe che mia madre non mi da il permesso di dormire da un amico che abita a venti metri da casa mia?

Ho anche pensato di dirgli che non mi sentivo ancora tanto bene e che non voglio contagiarlo, ma lui sa benissimo che ormai sono guarito.

Alla fine sono arrivato alla conclusione che ci andrò. E se lui vorrà fare qualcosa gli dirò che non sono ancora pronto.

Capirà. Deve capire.

Augurami buona fortuna!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Domenica 3 Novembre

 

Sono appena tornato. Vorrei non esserci mai andato.

Quando sono arrivato mi ha aperto con una faccia da funerale.

- Oh…sei già arrivato. Vieni dentro. – mi ha detto, tirandomi in casa.

Ero sorpreso. Avevamo detto a quell’orario no?

Di solito mi tirava dentro e non aspettava neanche di chiudere la porta prima di baciarmi.

Invece ieri non l’ha fatto.

Improvvisamente ho sentito una voce femminile.

- Chi è Matt? – dopo di che una donna si è affacciata alla porta del soggiorno.

Una donna dai capelli lunghi fino alle spalle di un biondo cenere. Appena l’ho guardata negli occhi ho capito subito.

Sua madre.

- Oh, tu devi essere James. – mi ha sorriso e mi ha allungato una mano.

Io gliel’ho stretta. – Si, molto piacere. – ho sorriso.

- Sono la mamma di Matt. Hannah, piacere! Sono contenta che Matt abbia già trovato un amico. – ha detto, sorridendo ancora.

Ho visto Matt sbuffare al mio fianco.

- Okay mamma, noi andiamo di sopra. – ha detto, tagliando corto, prendendomi per un braccio.

- Okay tesoro. Vi ho lasciato qualcosa da mangiare. Ci vediamo domani mattina! – ha urlato lei prima che Matt mi portasse via

- Carina tua madre…- ho detto sorridendo, una volta entrati in camera.

- Si, quando dorme. – ha risposto, acidamente. Io ho riso.

Abbiamo passato il pomeriggio ad ascoltare musica e a parlare.

Ho scoperto che abbiamo gusti musicalo molto simili. Gli piacere leggere e io ho riso un quarto d’ora prima che lui mi facesse smettere con i suoi metodi.

Abbiamo cenato e cavolo, sembravamo una coppia di fidanzatini.

I problemi sono iniziato quando, tornati su in camera verso le undici, mentre mi cambiavo, mi ha abbracciato da dietro, iniziando a baciarmi il collo.

Era una bella sensazione, infatti istintivamente ho piegato la testa di lato e lui ne è sembrato molto felice.

Mi ha preso per i fianchi e mi ha voltato verso di lui, baciandomi le labbra.

Ho circondato il suo collo con le mie braccia, alzandomi un po’ sulle punte dei piedi.

Ero tranquillo. Diciamo che i suoi baci mi tenevano lontano da un attacco di panico.

Quando però mi ha spinto sul letto hanno smesso di fare effetto.

- Matt, Matt…fermo, per favore…- ho detto, mentre lui mi baciava ancora il collo.

- Shh, lasciati andare Jam…avanti…- ha risposto senza fermarsi. Potevo sentire la bocca muoversi sul mio collo.

Poteva essere eccitante. Mi sarei eccitato sicuramente se il terrore non mi avesse ucciso tutti gli ormoni.

Sempre le stesse vecchie paure. Inizio a pensare di essere un bambino monotono.

- Matt…no, per favore…- ho continuato e ho iniziato a divincolarmi sotto la sua presa.

Lui allora ha posato le braccia ai lati della mia testa e si è tirato su.

Ha aperto la bocca, stava per dire qualcosa, ma poi ha lasciato perdere e si è steso accanto a me, posandosi il braccio sulla fronte e fissando il soffitto.

Io mi sono sentito in colpa. Mi sarei sentito meglio se magari mi avesse detto qualcosa tipo “Oddio che verginella che sei”. So che Matt non lo avrebbe mai detto…ma forse avrei preferito che lo facesse.

Il suo silenzio mi faceva male.

- Matt…- ho iniziato allora, tirandomi su a sedere e voltandomi verso di lui.

- Sta zitto James, per favore. – mi ha interrotto. Ma il suo tono non era cattivo, più che altro…triste.

Ho fatto come mi ha detto, sono rimasto in silenzio, fino a quando lui non si è tirato su.

- Senti Jam. Inizio a pensare che…forse…forse a te…non piaccio. Forse a te non piacciono i ragazzi. Forse ti sei sbagliato. – ha detto, puntato con una mano sul materasso e gli occhi bassi.

Io ho aperto la bocca, letteralmente. Ero sconvolto.

Pensava forse che, si insomma, non mi eccitassi stando con lui?

Mi sono voltato verso di lui e ho scosso la testa.

- No, non mi sono sbagliato. – ho detto con tono forte e deciso.

Insomma…sono sicurissimo di non essermi sbagliato!

- Sei sicuro? Guarda che…non mi offendo. Cioè, meglio prima che poi…- ha detto e Dio santo sembrava così insicuro da farmi venire qualche dubbio che stessi parlando proprio con Matt Sanders.

- Sicurissimo Matt. Solo che…non me la sento ancora. – ho detto, ripetuto, abbassando lo sguardo.

Lui ha sbuffato. L’ho sentito davvero sbuffare.

Ho sentito lo stomaco attorcigliarsi e farmi male.

- Vabbè…buona notte James. – ha detto e poi…mi ha dato le spalle.

Si è girato verso il muro e mi ha dato le spalle.

Sono rimasto a guardarlo con occhi e bocca spalancati.

Avrei voluto richiamarlo. Digli di non darmi le spalle. Dio, e io che mi ero già immaginato a dormire abbracciato a Matt tutta la notte.

Che coglione che sono!

Comunque poi ho pensato che lo avrei fatto comunque. Infondo è il mio ragazzo giusto? Quindi posso fare, nei limiti, quello che voglio. E se voglio dormire attaccato a lui, c’è qualcuno che può impedirmelo?

Si, certo, lui. Però non lo ha fatto.

Mi sono steso accanto a lui e gli ho poggiato la fronte sulla schiena, posandogli poi una mano sul fianco coperto solo da una maglietta sbrindellata e un paio di pantaloni della tuta. Dio, gli stavano divinamente.

Come ha potuto pensare che non mi piacesse!

Potevo sentire da piccoli indizi nella respirazione e nei movimenti del suo corpo che non stava dormendo. Stava solo facendo finta di farlo.

Ho aspettato che lui mi dicesse di staccarmi da lui, ma non lo ha fatto.

Ne sono stato felice.

 

Questa mattina però, quando mi sono svegliato, ero solo nel letto.

Possibile che non mi sono svegliato quando un peso piuma come Matt ha abbandonato il materasso? Beh, a quanto pare dormivo proprio bene.

Mi sono alzato sbadigliando mi sono infilato le ciabatte, scompigliandomi ancora di più i capelli.

Ho aperto la porta della camera e ho iniziato a scendere le scale, anche se i miei occhi faticavano ancora a rimanere aperti.

Mi sono bloccato solo quando alle mie orecchie sono arrivati dei rumori.

Ho chiuso gli occhi e ho cercato di concentrarmi sulle voci.

- Cerca di capirmi Jim. Saranno mesi e mesi che non faccio nulla. Ho anche perso il conto cazzo. Voglio farlo con lui ed è complicato fermarsi quando lui mi dice di farlo. Cazzo, capisco che è la prima volta per lui ma quanto dovrò aspettare?! – era la voce di Matt. Pensavo che stesse parlando al telefono quando invece ho sentito chiaramente la voce di Jimmy rispondergli. Erano entrambi giù in cucina.

- Certo che ti capisco amico, ma sta tranquillo. Vedi che tra un po’ anche lui inizierà a sentirne il bisogno. Infondo anche se non ne abbiamo ancora avuto una prova…è un ragazzo anche lui. – ha risposto, ridacchiando.

Matt ha riso. Ha riso alla battuta del cazzo di Jim e io ho contratto la mascella, cercando di calmarmi.

Io ho sentito le ginocchia cedermi e mi sono seduto in cima alle scale, prendendomi la testa fra le mani e chiudendo gli occhi per sentire meglio quello che si dicevano.

Io sono un ragazzo, coglione! Avrei voluto scendere giù e prenderlo a pugni!

Ho sentito il mondo crollarmi.

Pensano che sia una femminuccia solo perché non voglio buttare all’aria la mia prima volta?!

Cos’è che pensavo? Che Matt avrebbe capito? Che doveva capire?

Invece non ha capito un cazzo di niente.

Lui vuole scopare, punto. È questo quello che gli interessa.

Sono balzato in piedi e sono tornato indietro in camera.

Mi sono vestito velocemente e ho messo le mie cose nel borsa prima di scendere le scale di corsa e con convinzione.

Volevo uscire da quella casa il prima possibile.

Quando sono arrivato in cucina ho visto che Jim era seduto su una sedia del tavolo, invece Matt era in piedi appoggiato al ripiano della cucina, ancora in pigiama e con una tazza tra le mani.

Li ho guardati con schifo. Perché è questo che mi fanno. Schifo.

- James, ma dove vai? – ha chiesto Matt con le sopracciglia aggrottate guardandomi.

- Me ne vado a casa. Ho delle cose da fare. Ci si sente. – ho detto, poi ho lanciato uno sguardo a Jim, salutandolo con un gesto della testa, ricevendo lo stesso movimento in risposta.

- Ma cosa…?! – Matt ha posato la tazza sul tavolo e ha fatto per venirmi dietro mentre io andavo verso la porta.

- James! – mi ha chiamato, ma io ero già fuori.

E cazzo, non ho intenzione di tornarci in quella casa.

Ho chiuso con Matt, con i suoi cazzo di amici e con i suoi ormoni. Che si trovasse qualcun altro da scopare.

Ora vado da Mick e Brandan. Ho bisogno di persone che ci tengono davvero a me.

Cazzo, sono incazzato nero.

Non sto piangendo, non sto soffrendo...io sono un uomo, capito Jim?!

 

 

 

Eccomi, scusate per il ritardo!

Stasera sto aggiornando un po’ tutto, dato che oggi ho avuto tempo di scrivere fortunatamente!

Questa volta a fare casini è stato Jimmy. Beh, a volte non riesce a tenere chiusa quella boccaccia!

Quindi James se l’è presa, pensando che Matt lo ritenga una ragazzina sessualmente inattiva. [modo più carino per dire “una povera verginella” xD]

Ovviamente non c’è mai un momento di respiro, nelle vite di questi ragazzi. Ma poi se fosse tutto rose e fiori non sarebbe divertente, no?

Okay, sono sadica e mi diverto nel far star male i miei personaggi *muuuaaah*

Va bene, la smetto e vado a dormire che è tardi e domani devo andare a scuola! =( che palle!

 

Un bacione a chi segue e a friem e Ms.reverie che continuano sempre a commentare anche se le faccio sempre aspettare! Vi adoro!

[non vi preoccupate, ci sarà spazio anche per Bri&Zack nei prossimi capitoli. Anche se non è incentrata su di loro, devo metterli per forza perché li adoro! *_*]

 

 

Buona notte! *_*

 

Vale

 

 

  
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