I’m a Man
Sabato 2
Novembre
Ciao
Axl.
Scrivo qualche riga prima
di andare da Matt.
Questa settimana non ho
scritto perché non ci sarebbe stato molto da dire.
Insomma. Metà della
settimana me la sono fatta a casa a causa della febbre [si, mi è venuta la
febbre alla fine -_-“]
Matt veniva qui tutti i
giorni e sono fiero di dire che non sono arrossito NEANCHE UNA VOLTA quando mi
faceva le battutine del tipo “giochiamo al dottore e il paziente?”
.
*risata malefica* sto
facendo dei progressi!
Comunque, dicevo, che non
è successo nulla. Tranne ieri che Matt mi ha chiesto se stanotte voglio dormire
da lui.
Gli ho detto di si,
pensando a qualche bella serata a base di coccole. Ma dopo mi è balenata in
testa l’idea che lui…non voglia esattamente passare la serata a farmi le
coccole.
Penso che lui voglia
fare…quella cosa.
Va bene, la smetto di fare
come mia madre che sembra non essere in grado di pronunciare quella
parola.
Ho paura che lui voglia
fare sesso. So che non è una paura infondata, e per questo mi è anche passato
per la testa di dirgli che mia madre non mi da il
permesso.
Ma cazzo, ho 17 anni, chi
ci crederebbe che mia madre non mi da il permesso di dormire da un amico che
abita a venti metri da casa mia?
Ho anche pensato di dirgli
che non mi sentivo ancora tanto bene e che non voglio contagiarlo, ma lui sa
benissimo che ormai sono guarito.
Alla fine sono arrivato
alla conclusione che ci andrò. E se lui vorrà fare qualcosa gli dirò che non
sono ancora pronto.
Capirà. Deve capire.
Augurami buona fortuna!
Domenica 3
Novembre
Sono appena tornato.
Vorrei non esserci mai andato.
Quando sono arrivato mi ha
aperto con una faccia da funerale.
- Oh…sei già arrivato.
Vieni dentro. – mi ha detto, tirandomi in casa.
Ero sorpreso. Avevamo
detto a quell’orario no?
Di solito mi tirava dentro
e non aspettava neanche di chiudere la porta prima di
baciarmi.
Invece ieri non l’ha
fatto.
Improvvisamente ho sentito
una voce femminile.
- Chi è Matt? – dopo di
che una donna si è affacciata alla porta del
soggiorno.
Una donna dai capelli
lunghi fino alle spalle di un biondo cenere. Appena l’ho guardata negli occhi ho
capito subito.
Sua
madre.
- Oh, tu devi essere
James. – mi ha sorriso e mi ha allungato una mano.
Io gliel’ho stretta. – Si,
molto piacere. – ho sorriso.
- Sono la mamma di Matt.
Hannah, piacere! Sono contenta che Matt abbia già trovato un amico. – ha detto,
sorridendo ancora.
Ho visto Matt sbuffare al
mio fianco.
- Okay mamma, noi andiamo
di sopra. – ha detto, tagliando corto, prendendomi per un
braccio.
- Okay tesoro. Vi ho
lasciato qualcosa da mangiare. Ci vediamo domani mattina! – ha urlato lei prima
che Matt mi portasse via
- Carina tua madre…- ho
detto sorridendo, una volta entrati in camera.
- Si, quando dorme. – ha
risposto, acidamente. Io ho riso.
Abbiamo passato il
pomeriggio ad ascoltare musica e a parlare.
Ho scoperto che abbiamo
gusti musicalo molto simili. Gli piacere leggere e io ho riso un quarto d’ora
prima che lui mi facesse smettere con i suoi
metodi.
Abbiamo cenato e cavolo,
sembravamo una coppia di fidanzatini.
I problemi sono iniziato
quando, tornati su in camera verso le undici, mentre mi cambiavo, mi ha
abbracciato da dietro, iniziando a baciarmi il
collo.
Era una bella sensazione,
infatti istintivamente ho piegato la testa di lato e lui ne è sembrato molto
felice.
Mi ha preso per i fianchi
e mi ha voltato verso di lui, baciandomi le
labbra.
Ho circondato il suo collo
con le mie braccia, alzandomi un po’ sulle punte dei
piedi.
Ero tranquillo. Diciamo
che i suoi baci mi tenevano lontano da un attacco di
panico.
Quando però mi ha spinto
sul letto hanno smesso di fare effetto.
- Matt, Matt…fermo, per
favore…- ho detto, mentre lui mi baciava ancora il
collo.
- Shh, lasciati andare
Jam…avanti…- ha risposto senza fermarsi. Potevo sentire la bocca muoversi sul
mio collo.
Poteva essere eccitante.
Mi sarei eccitato sicuramente se il terrore non mi avesse ucciso tutti gli
ormoni.
Sempre le stesse vecchie
paure. Inizio a pensare di essere un bambino
monotono.
- Matt…no, per favore…- ho
continuato e ho iniziato a divincolarmi sotto la sua
presa.
Lui allora ha posato le
braccia ai lati della mia testa e si è tirato su.
Ha aperto la bocca, stava
per dire qualcosa, ma poi ha lasciato perdere e si è steso accanto a me,
posandosi il braccio sulla fronte e fissando il
soffitto.
Io mi sono sentito in
colpa. Mi sarei sentito meglio se magari mi avesse detto qualcosa tipo “Oddio
che verginella che sei”. So che Matt non lo avrebbe mai detto…ma forse avrei
preferito che lo facesse.
Il suo silenzio mi faceva
male.
- Matt…- ho iniziato
allora, tirandomi su a sedere e voltandomi verso di
lui.
- Sta zitto James, per
favore. – mi ha interrotto. Ma il suo tono non era cattivo, più che
altro…triste.
Ho fatto come mi ha detto,
sono rimasto in silenzio, fino a quando lui non si è tirato
su.
- Senti Jam. Inizio a
pensare che…forse…forse a te…non piaccio. Forse a te non piacciono i ragazzi.
Forse ti sei sbagliato. – ha detto, puntato con una mano sul materasso e gli
occhi bassi.
Io ho aperto la bocca,
letteralmente. Ero sconvolto.
Pensava forse che, si
insomma, non mi eccitassi stando con lui?
Mi sono voltato verso di
lui e ho scosso la testa.
- No, non mi sono
sbagliato. – ho detto con tono forte e deciso.
Insomma…sono sicurissimo
di non essermi sbagliato!
- Sei sicuro? Guarda
che…non mi offendo. Cioè, meglio prima che poi…- ha detto e Dio santo sembrava
così insicuro da farmi venire qualche dubbio che stessi parlando proprio con
Matt Sanders.
- Sicurissimo Matt. Solo
che…non me la sento ancora. – ho detto, ripetuto, abbassando lo
sguardo.
Lui ha sbuffato. L’ho
sentito davvero sbuffare.
Ho sentito lo stomaco
attorcigliarsi e farmi male.
- Vabbè…buona notte James.
– ha detto e poi…mi ha dato le spalle.
Si è girato verso il muro
e mi ha dato le spalle.
Sono rimasto a guardarlo
con occhi e bocca spalancati.
Avrei voluto richiamarlo.
Digli di non darmi le spalle. Dio, e io che mi ero già immaginato a dormire
abbracciato a Matt tutta la notte.
Che coglione che
sono!
Comunque poi ho pensato
che lo avrei fatto comunque. Infondo è il mio ragazzo giusto? Quindi posso fare,
nei limiti, quello che voglio. E se voglio dormire attaccato a lui, c’è qualcuno
che può impedirmelo?
Si, certo, lui. Però non
lo ha fatto.
Mi sono steso accanto a
lui e gli ho poggiato la fronte sulla schiena, posandogli poi una mano sul
fianco coperto solo da una maglietta sbrindellata e un paio di pantaloni della
tuta. Dio, gli stavano divinamente.
Come ha potuto pensare che
non mi piacesse!
Potevo sentire da piccoli
indizi nella respirazione e nei movimenti del suo corpo che non stava dormendo.
Stava solo facendo finta di farlo.
Ho aspettato che lui mi
dicesse di staccarmi da lui, ma non lo ha fatto.
Ne sono stato
felice.
Questa mattina però,
quando mi sono svegliato, ero solo nel letto.
Possibile che non mi sono
svegliato quando un peso piuma come Matt ha abbandonato il materasso? Beh, a
quanto pare dormivo proprio bene.
Mi sono alzato
sbadigliando mi sono infilato le ciabatte, scompigliandomi ancora di più i
capelli.
Ho aperto la porta della
camera e ho iniziato a scendere le scale, anche se i miei occhi faticavano
ancora a rimanere aperti.
Mi sono bloccato solo
quando alle mie orecchie sono arrivati dei rumori.
Ho chiuso gli occhi e ho
cercato di concentrarmi sulle voci.
- Cerca di capirmi Jim.
Saranno mesi e mesi che non faccio nulla. Ho anche perso il conto cazzo. Voglio
farlo con lui ed è complicato fermarsi quando lui mi dice di farlo. Cazzo,
capisco che è la prima volta per lui ma quanto dovrò aspettare?! – era la voce
di Matt. Pensavo che stesse parlando al telefono quando invece ho sentito
chiaramente la voce di Jimmy rispondergli. Erano entrambi giù in
cucina.
- Certo che ti capisco
amico, ma sta tranquillo. Vedi che tra un po’ anche lui inizierà a sentirne il
bisogno. Infondo anche se non ne abbiamo ancora avuto una prova…è un ragazzo
anche lui. – ha risposto, ridacchiando.
Matt ha riso. Ha riso alla
battuta del cazzo di Jim e io ho contratto la mascella, cercando di calmarmi.
Io ho sentito le ginocchia
cedermi e mi sono seduto in cima alle scale, prendendomi la testa fra le mani e
chiudendo gli occhi per sentire meglio quello che si
dicevano.
Io sono un ragazzo,
coglione! Avrei voluto scendere giù e prenderlo a
pugni!
Ho sentito il mondo
crollarmi.
Pensano che sia una
femminuccia solo perché non voglio buttare all’aria la mia prima volta?!
Cos’è che pensavo? Che
Matt avrebbe capito? Che doveva capire?
Invece non ha capito un
cazzo di niente.
Lui vuole scopare, punto.
È questo quello che gli interessa.
Sono balzato in piedi e
sono tornato indietro in camera.
Mi sono vestito
velocemente e ho messo le mie cose nel borsa prima di scendere le scale di corsa
e con convinzione.
Volevo uscire da quella
casa il prima possibile.
Quando sono arrivato in
cucina ho visto che Jim era seduto su una sedia del tavolo, invece Matt era in
piedi appoggiato al ripiano della cucina, ancora in pigiama e con una tazza tra
le mani.
Li ho guardati con schifo.
Perché è questo che mi fanno. Schifo.
- James, ma dove vai? – ha
chiesto Matt con le sopracciglia aggrottate
guardandomi.
- Me ne vado a casa. Ho
delle cose da fare. Ci si sente. – ho detto, poi ho lanciato uno sguardo a Jim,
salutandolo con un gesto della testa, ricevendo lo stesso movimento in
risposta.
- Ma cosa…?! – Matt ha
posato la tazza sul tavolo e ha fatto per venirmi dietro mentre io andavo verso
la porta.
- James! – mi ha chiamato,
ma io ero già fuori.
E cazzo, non ho intenzione
di tornarci in quella casa.
Ho chiuso con Matt, con i
suoi cazzo di amici e con i suoi ormoni. Che si trovasse qualcun altro da
scopare.
Ora vado da Mick e
Brandan. Ho bisogno di persone che ci tengono davvero a
me.
Cazzo, sono incazzato
nero.
Non sto piangendo, non sto
soffrendo...io sono un uomo, capito Jim?!
Eccomi, scusate
per il ritardo!
Stasera sto
aggiornando un po’ tutto, dato che oggi ho avuto tempo di scrivere
fortunatamente!
Questa volta a
fare casini è stato Jimmy. Beh, a volte non riesce a tenere chiusa quella
boccaccia!
Quindi James se
l’è presa, pensando che Matt lo ritenga una ragazzina sessualmente inattiva.
[modo più carino per dire “una povera verginella”
xD]
Ovviamente non c’è
mai un momento di respiro, nelle vite di questi ragazzi. Ma poi se fosse tutto
rose e fiori non sarebbe divertente, no?
Okay, sono sadica
e mi diverto nel far star male i miei personaggi
*muuuaaah*
Va bene, la smetto
e vado a dormire che è tardi e domani devo andare a scuola! =( che
palle!
Un bacione a chi
segue e a friem e Ms.reverie che continuano sempre a commentare anche se le
faccio sempre aspettare! Vi adoro!
[non vi
preoccupate, ci sarà spazio anche per Bri&Zack nei prossimi capitoli. Anche
se non è incentrata su di loro, devo metterli per forza perché li adoro! *_*]
Buona notte!
*_*
Vale