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Autore: RoloChan105    24/10/2009    2 recensioni
Tutto cio che ricorda è una promessa . Dopo diversi anni , viene a scoprire la povera Nami di essere promessa a un bambino con cui passava l' estate assieme !
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nami, Roronoa Zoro | Coppie: Nami/Zoro
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Se proprio dovevo essere sincera con me stessa …Non lo ricordavo… affatto

Sotto la pioggia

 

 

ÛPrimo capitoloÛ

 

 

Se proprio dovevo essere sincera con me stessa …Non lo ricordavo… affatto!

Un vago sfondo di verde degli alberi e il caldo opprimente dell’ estate , ottenebravano quei ricordi così lontani .

Eppure ne ero cosciente anche tutt’ ora …era stato il mio primo amore .

Ricordo un lieve bacio e una grande promessa .

Promessa che al contrario di lui, in senso fisico , ricordo molto bene .

L’ unica cosa che ricordo di lui in un modo distinto era questa … lo odiavo …

 

-Ridammi la bambola-Pestai i piedi non appena me la strappò di mano .

-Dai fammela vedere-L’ esaminò rigirandosela fra le mani e storcendo il naso .-Che razza di vestito le hai messo?- Domandò storcendo la bocca da un lato .

-A me piace-Mi misi a braccia conserte – L’ ho fatto io –Ricordavo appunto i dolori di spilli e aghi nel poterlo cucire .

-Fa pena …-

 

-Non siete contenti ?-Mia madre ci spinse in giardino-passerete l’ estate assieme –

-Tu sei contenta?-Mi domandò non appena chiuse la porta e si ritirò dentro casa .

-Umh …-Lo fissai appena –No –

-Perfetto – Sorrise –Neppure io –

 

Dovevo andare in bagno quella sera e nel corridoio , lo vidi attaccato con l’ orecchio a una porta . Mi incuriosì e alzai un sopracciglio .

-Che stai facendo ?-

-Shh!-Mi tappò la bocca con una mano .-Sto ascoltando …-Mi spiegò però .

-Che cosa ?-Feci scivolare via la mano e sussurrai quella domanda .

-Non lo so –Scrollò le spalle-Ma sono dentro da un bel po’ –Un rumore ci fece trasalire –Irkk!-Mi prese per mano-Svelta scappiamo stanno uscendo !-

 

-E così dovremmo dirci addio –Guardai il mio compagno di giochi con un velo di tristezza .

-Così pare –

-E non sei triste ?- Lo vidi grattarsi la testa .

-Credo di si –

-Che razza di risposta è ?-Obbiettai strepitando incredula . Lanciò uno sguardo ai nostri genitori e mi afferrò per una mano nascondendoci dietro un albero .

-Ho sentito delle cose –

-Che cose ?-

-Ieri sera –Si morse un labbro –Tra mio padre e tua madre –

-Che tipo?-Riposi la domanda in un modo differente .

-Non ho ben capito … era una specie d’ accordo …-

-Ah si ?-Rimasi sorpresa .-Magari un'altra estate da te –

-Non credo che si trattasse di vacanze …sembrava qualcosa di serio …-Rimanemmo in silenzio per qualche minuto con lo sguardo puntato sul terreno .-Se scopri qualcosa me lo dirai ?-

-Va bene –Annuì – ti telefono –

-Perfetto – Abbozzò un sorriso e nuovamente fissò i grandi .-Sai … non credo che ci rivedremmo …-

-Cosa ?-

-Nel senso … la prossima estate – Mi grattai una guancia .

-Sarà per la prossima ancora…-

-Nemmeno quella …-Gli lanciai un occhiataccia .

-Perché dici questo ?-

-Ho questa sensazione …-Il suo sguardo si intristì .

 

-Ricordati che se sai qualcosa me lo devi dire !- Gli bisbiglia in un orecchio prima della partenza e del ritorno a casa .

-Stessa cosa vale per te – Mi ricordò strizzando in occhio e prendendomi le mani . Cominciò a dondolarle avanti e indietro .

-Sai –

-Cosa?-

-Credo …-Mi fissò negli occhi e finì la frase –Che un po’ mi mancherai –

-Uh oh !-Ridacchiai –Una confessione-Le sue gote si imporporarono ma non mi rispose . La situazione , mi resi conto solo in quel momento … era …grave .

-Nami forza –Mia madre Bellemere mi chiamò incitandomi a spicciarmi .

Fissai nuovamente il bambino davanti a me e lo vidi sporgersi velocemente e regalarmi un bacio . Era uno dei baci più casti che ricevetti .

-Ci rivedremmo –Mi promise .-Dovessimo non vederci per le prossime estati –Mi salirono le lacrime agli occhi e me le asciugai .

-Si … anche se passeranno giorni e settimane …-Dovetti avviarmi sul ponte per poter salire a bordo della nave .

-Anche mesi … e anni !-Mi urlò cercando di avvicinarsi all’ imbarcazione ma venne fermato da sua madre .Corsi sul corrimano e ci urlammo contro …

- Ci ritroveremo ! E una promessa !-

 

La sveglia quella mattina sembrava più insistente che mai …

Aprì gli occhi e mi ritrovai con la testa all’ ingiù . Avevo la schiena sul pavimento e i piedi ancora nel letto .

-Cribbio –Mi rimisi a letto e fissai la sveglia, erano le otto .

Se la sveglia ancora non mi avrebbe svegliato , sarebbe corsa mia madre …

Decisi quindi , che era inutile starsene in panciolle e cominciare a vestirmi andando in bagno …

 

-Quando torni da scuola – Bellemere stava imburrando le fette di pane –Vai qua –Mi consegnò un foglio . Fissai l’ indirizzo … bhe .. era in centro .

-Come mai ?-

-Vacci – Mi grattai ancora assonnata la testa .

-Si ma … perché ?- Si girò e si mise le mani sui fianchi .

-Non te l’ ho detto ?-Si stampò in faccia la solita espressione da smemorata .

-Cosa devo sapere !?-Sospirò e scosse il capo .

 

-PROMESSA!-Urlai uscendo da scuola e avviandomi verso la fermata dell’ autobus .

Ma che diavolo di discorso era ?

E soprattutto , in che epoca credeva che fossimo !

Ero promessa in sposa al bambino del ricordo !

Il sogno di quei brevi momenti passati con lui , mi fecero ricollegare tutti quei discorsi .

Avevo solo sei anni e lui credo , era più grande di me di un anno .

Non avevamo ancora la capacità di intendere e di volere .

Fissai il cartello degli orari e sbuffai !

Fantastico ! L’ avevo perso e il prossimo passava circa tra un ora !

Cosa poteva andare peggio ?

Un suono che non mi piacque si fece avanti .

Leggere gocce di pioggia cominciarono a cadere addosso a me , diventando sempre più insistenti. E mi dovevo presentare così ?

Mi maledì per non essermi portata dietro un ombrello e stetti a capo chino a sorbirmi l’ acqua .

 

La gente correva al riparo , io mi inzuppavo da cima a fondo .

Molti autobus passavano , ma non con la mia destinazione .

Sospirai non so quante volte e sinceramente persi il conto .

Dopo che l’ ultimo autobus passò , scese un ragazzo con un libro in mano , occhiali e un enorme ombrello nero .

Aveva più o meno la mia età forse …

Staccò lo sguardo dal libro e fissò l’ orario degli autobus .

Mi accorsi solo in quel momento che la divisa che portava era di un liceo abbastanza prestigioso.

Lo sentì sbuffare e mettersi comodo vicino al cartello a riprendere la lettura .

Io cercavo di limitare i danni alla cartella .

Non che mi importasse molto dei libri … ma del portafogli si .

Nonostante eravamo a settembre e ancora il clima era mite , sentivo freddo alle gambe .

Indossare una gonnellina e una camicia e cravattina , perfetta divisa di scuola …avvolte non era il massimo .

Quasi le cose potessero andare ancora più storte , la pioggia si infittì .

Perfetto …

Gettai lo sguardo verso terra per ripararmi anche solo un poco e subito , la pioggia cessò .

Alzai lo sguardo e vidi il ragazzo con l’ ombrello che in gesto caritatevole , aveva deciso di riparami …

 

 

 

   
 
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