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Autore: Danny Fan    09/06/2005    6 recensioni
L'ennesima one-shot triste H&He. Quando scoprirò il motivo per cui mi vengono così ve lo comunicherò senz'altro.... Intanto pazientate... :)
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Harry/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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31 Ottobre

Otto anni fa, siamo diventati amici.

Immagino che sia piuttosto banale e molto infantile che io sia qui a scrivere questa pagina di diario come un'adolescente innamorata... Il fatto è che sono ancora un'adolescente innamorata. Cosa dovrei dire della mia stupidità? Potrei versare fiumi d'inchiostro fino a prosciugare il mio calamaio e a consumare la punta precisa della mia piuma parlandoti di lui, di cosa mi piaceva in lui, delle cose che non sopportavo, ma che ugualmente amavo in lui.

Allora tu fai finta di nulla e ascoltami, fingi per qualche minuto che io non sia Hermione Granger e che non sia qui ad aprire il mio cuore davanti ad un pezzo di carta, come un'immatura. Perchè non c'è una cosa di quello che sto per scrivere che non vorrei avergli gridato. Vorrei avergli detto che mi sono sempre piaciuti i suoi occhi, sin dalla prima volta che li ho guardati, sull'Hogwarts Express. A dire la verità mi sono avvicinata e gli ho riparato gli occhiali giusto per vederli meglio, non tanto per esibire la mia bravura con la bacchetta davanti ad un bambino col naso sporco. Mi piaceva specchiarmici, anche poco tempo fa, vedere il mio riflesso in quel mare verde e sapere che lui stava guardando me, che in quel momento mi stava pensando, mi stava ascoltando. Onestamente, è stupido, lo so.

Cielo, ci sarebbero così tante cose da dire che non so da dove cominciare... Mi piaceva il suo sorriso, ecco! Ora sempre di più, perchè era molto raro, ma quando lo faceva, quando lui sorrideva, un sole esplodeva tutt'attrono, era quasi una luce sacra, era qualcoa che le parole non possono descrivere come vorrei. E poi le sue mani, il modo in cui impugnava la piuma quando eravamo nello stesso banco, il modo in cui teneva la bacchetta.... Ma questo mi ricorda qualcosa di troppo doloroso. Via la bacchetta dalla mente, prima che mi metta a piangere... Per l'amor del cielo, quanto sono stupida! Eppure è così, c'era qualcosa in lui che non riesco ancora a capire, come un rebus troppo difficile che non sono in grado di risolvere, nonostante si dica in giro che sono tanto brillante... È qualcosa che mi fa impazzire, qualcosa che vorrei scoprire ma che mi diverto a non sapere. Penso che anche questo faccia parte dell'amore.... Che parola strana, senza senso se non la conosci. Ora, non ho la presunzione di sapere esattamente cos'è l'amore, ma sento che quando gli ero vicina provavo qualcosa che gli somigliava in modo impressionante. Ma non era, "oh, si, ho una cotta per Harry", era tremendamente più profondo, andava oltre ogni cosa, oltre l'amicizia che l'ha fatto nascere, oltre la stima che lo nascondeva come una coperta protegge un bimbo in fasce, infreddolito dalla tempesta di vento crudele che impazzava intorno. Perchè alla fine era questo il problema; c'erano troppi problemi, ben più grandi di noi.

Non so se riuscirò mai a dire a una terza persona quanto mi piaceva il modo in cui camminava. È un'altra cosa terribilmente stupida che ho pensato l'altro giorno, e mi sono messa a piangere per nulla. Penso che se lui avesse saputo queste cose avrebbe pensato che fossi diventata scema a ragionare su tali banalità in un momento del genere. Avrebbe cominciato il discorso con "Hermione...", detto in quel tono che mi smuoveva le corde del cuore ogni volta che pronunciava il mio nome, detto con quella voce che mi ricordo più acuta, di cui ho riso quando faceva strani scherzi, che mi annientava fino a poco tempo fa che era così profonda e calda, e familiare, e amichevole, e rassicurante....

Altra cosa stupida, visto che siamo in tema.

È strano, il dolore deve avermi fatta impazzire, ma mi piaceva quando si arrabbiava, parecchio ultimamente.

Veramente me ne dispiace, ma entro un po' in conflitto con me stessa. La parte ancora lucida e fredda di me avrebbe voluto saperlo sempre tranquillo, la parte completamente innamorata di lui, perchè tanto è inutile nasconderlo a me stessa, è questo che sono tutt'ora, lo adorava quando i suoi occhi si accendevano di quella luce che faceva paura. Era una sensazione strana, simile a quella che mi faceva amare anche i suoi difetti, come quello di prendersela con noi per i suoi fallimenti, o il suo dannatissimo orgoglio... Amavo il suo orgoglio, o come reagiva davanti ad un'ingiustizia. Cercavo di arginare, ma morivo dal piacere.

Ora che ci penso! È stupido anche che io stia di nuovo piangendo per la stupidità di tutto questo. Per la crudeltà di chi ha impedito che io potessi dirgli tutto, invece di scriverlo in queste pagine. E un po' è anche colpa mia.

Perchè non ho parlato prima.

Forse anche i gesti parlano; mi consolo così, finchè riesco a sopravvivere, finchè il tempo non trascorre e rende la cosa sempre più reale, il dolore sempre più forte. Fui gelosa in silenzio di non essere quella a cui ha dato il suo primo bacio, eppure mi distrugge essere colei a cui ha dato l'ultimo. Perchè era l'inizio. Un inizio senza parole, un inizio che però leggevamo negli occhi l'uno dell'altro. Un inizio spezzato. L'inizio di un amore che dentro me non morirà mai, non come lui è dovuto morire...

Hermione

  
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