Mentre
ancora si prendeva a
cuscinate con il suo migliore amico il suo cellulare prese a squillare.
“che
suoneria hai?”chiese Ivan
perplesso
“nostalgia
del passato”disse
Carla mentre prendeva il cellulare che suonava sotto le note di una
delle band
che preferiva quando era ancora una ragazzina, si vestiva tutta di
scuro e non
faceva altro che andare a sentire band di amici nei posti
più sperduti della
provincia milanese.
“pronto”disse
Carla dopo aver
visto comparire sul display il nome ospedale
“Carla
lo so che eri di turno
stamattina ma c’è una paziente che chiede
espressamente di te, non è che
potresti fare un salto”disse Lauren pregandola letteralmente
“e
va bene arrivo”disse Carla
chiudendo dopo tutto non le dispiaceva tornare a lavoro, non aveva poi
molti
impegni quel pomeriggio, come sempre del resto.
“non
dirmi che vai in
ospedale?”chiese Ivan”
“si
hanno bisogno”disse Carla
“proprio
di te? Ci sono circa 30
ostetriche che lavorano in quell’ ospedale laureata alla
scuola della
Nightingale e ti pare che chiamano te?”chiese Ivan
“stai
denigrando la nostra
scuola?la credibilità della mia laurea? Mi stai dando tra le
righe dell’
incapace?”chiese Carla perplessa
“assolutamente
no, io non mi
permetterei mai, però hai già lavorato questa
mattina e non vedo perché tu
debba tornare a lavorare. Hai intenzione di passare tutta la tua vita
in quell’
ospedale? Non bastano i mille straordinari che fai e le vacanze che non
ti
prendi?”chiese perplesso Ivan
“è
il mio lavoro e io amo il mio
lavoro”disse Carla
“io
vorrei che tu amassi qualcos’
altro oltre al tuo lavoro, quando hai intenzione di iniziare a vivere
la tua
vita?”chiese Ivan alzando il tono di voce, ed ecco il solito
discorso quello
che Ivan iniziava ogni volta che Carla faceva qualche ora in
più di lavoro e
siccome quel pomeriggio non aveva intenzione di discutere con lui lo
ignorò
prendendo la sua borsa e infilandosi la giacca.
“vado”disse
Carla mentre usciva
evitando così di rispondere alla sua solita domanda,
pensandoci però non aveva
una risposta alla domanda di Ivan e non voleva nemmeno impegnarsi a
trovare una
risposta, sarebbe stato inutile.
“eccomi
di chi si tratta?”chiese
Carla entrando in reparto senza nemmeno cambiarsi.
“è
sempre la signora Pattinson, è
andata un po’ in crisi “disse Lauren
“Lauren
è normale ha partorito
questa mattina”disse Carla
“si
ma ha chiesto di te e si è
messa anche a piangere sinceramente non sapevo che fare”disse
Lauren
“il
marito?”chiese Carla
“è
andato via insieme al
fratello”disse Lauren
“menomale”disse
Carla pensando ad
alta voce
“come
meno male?”chiese Lauren
perplessa
“perché
almeno non si sentirà
umiliata a farsi vedere in quello stato dal compagno”disse
Carla
“capito”disse
Lauren perdendo
interesse e tornando in guardiola.
“ciao
a tutte”disse Carla
entrando nella stanza e ricevendo i saluti delle pazienti accanto a
Victoria
“Victoria
come andiamo?”chiese
Carla avvicinandosi
“non
so cosa mi prende”disse
Victoria con gli occhi arrossati doveva aver pianto parecchio, era del
tutto
normale e sicuramente quando sarebbe tornato il suo compagno si sarebbe
sentita
meglio, e poi aveva partorito con la presenza del fratello,
è vero che era un
fratello particolarmente sexy ma era pur sempre il fratello.
“con
la bambina va tutto
bene?”chiese Carla
“si,
mangia e dorme è un
angelo”disse Victoria osservando la piccola Cecilie che
dormiva nella piccola
culla di fianco al letto della madre.
“e
dimmi cosa ti turba?”chiese
Carla
“ho
paura che Tom finisca per
lasciarmi”disse Victoria
“ma
no, perché dovrebbe? Tom è
così innamorato e poi ora avete una splendida bambina credo
che sia proprio l’
ultimo pensiero di quel ragazzo lasciarti”disse Carla
“mio
fratello l’ altro giorno mi
ha fatto notare che ero ingrassata, lo sai che non vedo Tom da
settimane,
chissà cosa penserà quando si
accorgerà di quanto sia ingrassata”disse Victoria
“ma
per favore non sei
assolutamente grassa vedrai che in poche settimane anche la tua pancia
tornerà
ad essere piatta non devi preoccuparti è
normalissimo”disse Carla provando a
confortarla senza usare troppe nozioni scientifiche che l’
avrebbero solo
confusa.
“dici
che magari Robert
scherzava?”chiese Victoria
“Robert?”
“si
mio fratello”
“ne
sono certa”disse Carla
rassicurandola
“secondo
te Tom mi ama?”chiese
Victoria, perfetto se erano arrivati a quelle domande era davvero in
crisi.
“secondo
me si, si vede”disse
Carla sorridendole per rassicurarla nuovamente, in realtà
non era certo la
persona più idonea a fare rassicurazioni sull’
amore, specie perché lei era un’
esperta solo di amori non corrisposti.
“ciao
amore”disse Tom entrando
nella stanza con un mazzo di bellissimi fiori per Victoria.
“si
vede Victoria”disse Carla
facendole l’ occhiolino
“grazie
davvero Carla”disse
Victoria
“di
niente ora andrei per
qualsiasi evenienza tu chiama e io arrivo”disse Carla mentre
usciva di fretta
dalla stanza per scontrarsi con un paio di pettorali che tutto sommato
non gli
erano affatto sconosciuti.
“non
perdi occasione per saltarmi
addosso eh?”chiese Robert ridacchiando mentre Carla tentava
di spostarsi e
passare
“già”disse
Carla squadrandolo
male per poi andarsene senza nemmeno salutare le sue colleghe, aveva
solo
voglia di sbarazzarsi di Robert. Robert? Perché adesso erano
passati anche ai
nomi, lui era il tipo con cui aveva passato la scorsa notte e basta non
poteva
avere un nome, come non l’ avevano mai avuto gli altri uomini.
“ma
non dovresti essere a
casa?”chiese Robert
“ci
sarei se tu avessi più
tatto”disse Carla
“perché?”chiese
perplesso Robert
mentre la seguiva fuori dal reparto
“hai
detto a Victoria che è
ingrassata minando la sua autostima, e ora ha paura che il suo compagno
la
lasci”disse Carla
“ma
figurati scherzavo e comunque
anche se pesasse 250 kg Tom non la lascerebbe mai, primo
perché io lo ucciderei
no scherzo cosa più importante è che lui
è assolutamente innamorato di mia
sorella, la ama da sempre”disse Robert
“bene
ne sono felice, ciao”disse
Carla premendo il bottone dell’ ascensore e attendendo.
“senti
dato che ormai sei qui, e
pare che sia per colpa mia che ne dici di un caffè un buon
caffè con una fetta
di torta?”chiese Robert
“il
vostro caffè fa schifo”disse
Carla salendo sull’ ascensore
“facciamo
un the? Tra poco sono
le cinque ed è una tipica usanza inglese, la tua collega
stamattina mi ha detto
che non sei inglese”disse Robert
“perché
non si sente?”chiese
Carla
“certo
che si sente, è molto sexy
il tuo accento”disse Robert
“non
ti ho detto di si”disse
Carla quando furono nella hall dell’ ospedale.
“beh
io intanto ti seguo, ti
osservo”disse Robert
“e
io dico che se continui a
seguirmi io ti denuncio per stalking”disse Carla facendogli
un sorrisino
forzato
“uhm
sarebbe assunto io
denunciato per stalking quando negli ultimi 4 anni credo di essere
stato la
vittima principale di episodi di stalking”disse Robert
ridacchiando divertito.
“ah
già Ivan e Camilla mi hanno
detto che sei un attore, sono appassionata di cinema ma non ho mai
visto la tua
faccia in un film”disse Carla
“davvero?”chiese
Robert
“si”disse
Carla
“perfetto,
tu sei perfetta per
uscire con me”disse Robert
“ah
adesso siamo arrivati all’
uscire? Non avevamo detto un the?”chiese Carla
“beh
ma è un po’ come uscire,
certo non è un appuntamento ma ora non mettiamo i puntini
sulle i e poi
stanotte abbiamo fatto sesso quindi direi che il nostro non
è un rapporto
propriamente normale”disse Robert
“non
c’è nessun rapporto tra noi,
se non quello dove tu sei il fratello di una paziente che
seguo”disse Carla
“beh
ma cosa ti costa conoscermi,
ieri sera abbiamo parlato piacevolmente”disse Robert
“non
ricordo molto di ieri
sera”disse Carla
“io
invece si, vai pazza per i
film di Tim Burton leggi tantissimo e sei lavoro
dipendente”disse Robert
“io
non sono lavoro-
dipendente”disse Carla
“no
questo non l’ hai detto ma si
vede”disse Robert
“senti
tu io non ho nessuna
intenzione di farmi psicanalizzare da te, nemmeno ti
conosco”disse Carla
“Robert
Thomas Pattinson
piacere”disse Robert
“simpatico”disse
Carla
allontanandosi
“beh
Carla Rizzi ci vediamo in
giro allora”disse Robert facendole capire che non si sarebbe
arreso facilmente.
Quando
Carla tornò a casa si
ritrovò Ivan alle prese con la cucina, era forse un
miraggio? Ivan che
cucinava?
“che
fai?”chiese Carla mentre si
toglieva la giacca
“cucino,
dopo tutto attualmente
sono disoccupato quindi dato che mi mantieni tu ho pensato fosse il
minimo
cucinare”disse Ivan
“non
devi preoccuparti e poi
sbaglio o domani hai un colloquio?”chiese Carla
“si
ma sai che il mio settore è
la musica, non so se come fotografo per vanity fair
funzionerò”disse Ivan
“sono
certa che andrà bene, sei
bravo e te lo meriti”disse Carla abbracciando il suo migliore
amico
“mi
dispiace per quello che ti ho
detto, ma io sono stufo di vederti così, sei così
giovane e non voglio vederti
buttare la tua vita in quell’ ospedale”disse Ivan
“ma
a me va bene così fidati”disse
Carla
“dovresti
uscire con qualche
ragazzo etero”disse Ivan escludendosi così dalla
categoria
“fatti
gli affari tuoi”disse
Carla irrigidendosi nei confronti dell’amico
“è
meglio un amore non
corrisposto che non amare”disse Ivan mentre Carla si metteva
la giacca prendeva
la borsa ed usciva con direzione il solito pub.
“ciao
Joe”disse Carla sedendosi
al solito sgabello
“Carla
quel tipo laggiù ha
chiesto di te”disse Joe indicando un tavolo dove un ragazzo
dai capelli biondi
e tutti spettinati leggeva qualcosa, e proprio quando Carla
identificò il
soggetto sospirando alzandosi per andarsene lui alzò lo
sguardo vedendola.
“aspetta”disse
Robert
afferrandola per un braccio ma subito Carla lo ritrasse
“guarda
che non scherzavo ti
denuncio davvero, non mi interessa quanto sei famoso”disse
Carla ma poi fece l’
errore di alzare lo sguardo negli occhi di quel ragazzo e senza nemmeno
rendersene conto si ritrovò con le braccia al collo del
ragazzo e le mani tra i
suoi capelli scompigliandoglieli ulteriormente e le labbra che
assaggiavano
quelle del ragazzo, e le sue labbra erano davvero morbide.
“andiamo
a casa tua?”chiese Carla
quando le labbra del ragazzo si spostarono dalle sue per prendere
fiato.
“veramente
io”disse Robert un po’
confuso, dopo tutto era semplicemente intenzionato a conoscerla un
po’ meglio e
a fare due chiacchiere con qualcuno che non lo conosceva in quanto
Robert
Pattinson l’ attore salito alla ribalta dopo aver
interpretato il vampiro
Edward Cullen, e conosciuto per essere ufficialmente il cornuto di
Hollywood, e
per fortuna che tempo fa il cornuto d’ america era
considerato proprio quello
che attualmente gli aveva fregato la donna, beh inizialmente lui aveva
rubato
Kristen a Micheal
ma poi ironia della
sorte ora lei era tornata con lui, e quel bambino che lui aveva
già immaginato
e per cui aveva preparato la cameretta nella casa che dividevano non
era suo,
basta voleva smetterla di pensare a quella storia, ormai era successo
ed era
decisamente inutile continuare a rimurginare su quella storia.
“non
mi va di parlare”disse Carla
riprendendo a baciarlo
“nemmeno
a me”disse Robert
cambiando subito idea.
“andiamo”disse
poi invitando
Carla a seguirlo e andando verso la sua macchina.
“Soho?”chiese
perplessa Carla
riconoscendo il quartiere
“Soho”rispose
Robert scendendo
dalla macchina e subito Carla lo seguì fuori dalla macchina.
“questa
è casa mia”disse Robert
invitandola ad entrare ma in realtà nessuno dei due aveva
voglia di perdersi in
chiacchiere. In un attimo si ritrovarono di nuovo a baciarsi e con le
mani
impegnate a spogliarsi a vicenda.
“hai
un profumo fantastico”disse
Robert affondando il viso nell’ incavo del collo di Carla
“anche
tu”disse Carla
slacciandogli i jeans freneticamente per poi portare una mano
all’altezza del
suo addome e farla scendere fino all’ evidente rigonfiamento
che sporgeva dai
suoi boxer, in risposta a quel gesto Robert
l’afferrò per i glutei sollevandola
e schiacciandola contro il muro con il suo corpo mentre le sue labbra
non smettevano
di baciarla sulle labbra e sul collo insistentemente.
“sei
fantastico”si lasciò
sfuggire Carla in preda all’eccitazione mentre si avvinghiava
con le gambe al
bacino di Robert accarezzandogli la schiena perfetta.
“anche
tu”disse Robert tenendola
saldamente e dirigendosi verso la sua camera da letto dove si
lasciò cadere
sulle lenzuola fresche e pulite senza rompere il contatto con il corpo
di
Carla.
“aspetta”disse
Carla sfilandosi le
culotte che indossava e lo stesso fece Robert con i suoi boxer senza
alzarsi
dal letto, allungandosi giusto un po’ verso il comodino per
recuperare un
preservativo dal cassetto.
“dammi”disse
Carla mettendosi a
cavalcioni sul corpo nudo e perfetto di Robert per mettergli il
preservativo.
Robert a quel contatto inaspettato si ritrovò a trattenere
il fiato ma quando
Carla si sistemò meglio sul suo corpo la situazione
peggiorò per entrambi e
quando indirizzò il suo membro verso la sua
femminilità per un attimo
entrambi smisero di respirare e Robert non resistette in quella
posizione
ribaltando le posizioni e iniziando a spingere con colpi decisi mentre
Carla
affondava le unghie nella sua schiena e ansimava al suo stesso ritmo e
poi
accadde improvvisamente quasi insieme si ritrovarono all’
apice del piacere.
“dio
quanto sei sexy”disse Carla
accarezzando il viso di Robert che si trovava con il capo appoggiato al
suo
seno ancora coperto dal reggiseno che aveva evitato di togliere e che
continuava a restare dentro di lei.
“anche
tu sei molto sexy”disse
Robert sfilandosi delicatamente dal corpo di Carla per baciarle le
labbra e
mettersi al suo fianco dove presto si addormentò stremato.
Carla
invece ne approfittò per
recuperare i suoi vestiti e rivestirsi sperando di non svegliare
Robert, che
però presto si accorse della sua assenza quando tastando la
parte di letto
accanto a sé non trovò nulla.
“Carla?”chiamò
alzandosi dal
letto e infilandosi i boxer
“dove
vai?”chiese Robert
vedendola con indosso la giacca e la borsa in mano
“io
andrei”disse Carla
“te
ne vai già?”chiese Robert
portandosi una mano tra i capelli e buttando un occhio alla sveglia,
erano solo
le 23.
“si
prendo un taxi”disse Carla
“ma
no ti accompagno”disse Robert
“l’
ho già chiamato”disse Carla
“capisco”disse
Robert un po’
perplesso
“ciao”disse
Carla salutandolo per
poi aprire la porta di casa
“aspetta”disse
Robert prendendole
il viso tra le mani e lasciandole un bacio sulle labbra dolce e
delicato e in
quel momento Carla capì che era stato un errore finire di
nuovo a letto con
quel ragazzo, specie perché oggi non aveva nemmeno la
scusante dell’ alcool in
circolo.
“ciao
ci vediamo domani”disse
Robert
“si”disse
Carla conscia che
domani lui sarebbe stato l’ ultima persona che avrebbe
incontrato e che l’
avrebbe evitato a vista.