9. anima in fuga
stavo ancora ammirando il quadro generale che mostrava
quell'enorme portale quando mi accorsi di una figura alla mia destra e della
quale quel vecchio con la quale ero non si sorprese. Mi girai curiosa di vedere che avrebbero trovato i miei occhi
in quell'oscurità che cominciava sbiadirsi sempre di più. A poco a poco vidi
una figura grossa e possente venire illuminata da una luce della quale non
sapevo l'iniziare. Vidi che era seduta dietro una scrivania in legno con del
muschio verso la fine, in fin dei conti toccava l'acqua quindi non lo ritenni
poi così strano... il volto dell'omone con le ciglia folte e un naso grosso con
le labbra imbronciate. Gli occhi schivi mi guardavano torvi finchè lo sguardo
non passò al vecchio in segno di rimprovero.
-bè?! Che colpa ne ho io se questa ragazza ha la chiave?- rise
con la voce quasi strozzata tanto che ebbi paura che morisse soffocato da un
momento all'altro.
Al sentire quelle parole l'uomo rimase scioccato e quasi
incredulo e tornò a posare lo sguardo su di me finchè non si fermò sulla chiave
che avevo poggiata al petto.
-incredibile- commentò con la vociona che gli si addiceva
proprio.
-guardai entrambi ormai sicura che mi dessero una spiegazione
di cosa fosse, di dove fossi e tutto il resto. Ma entrambi rimasero in silenzio
a fissarmi curiosi come se fossi un fenomeno da baraccone. Il che mi fece
innervosire, la calma non è mai stata il mio forte,
-è troppo chiedere una spiegazione di tutto questo?! Lo so che
sapete le risposte alle domande che mi sto facendo. Quanto mi volete fare
aspettare!-
il vecchio si girò verso l'uomo della scrivania con lo sguardo
di chi sa a cosa stava pensando.
-non a sa cosa serve...- gli disse
notai lo sguardo passare a lui poi a me e formare un ghigno.
-buffo che tu non lo sappia- mi disse
mi trattenni dai commenti acidi, l'importante al momento era
sapere.
Continuò guardando il portale alla sua destra, se avesse
allungato il braccio avrebbe potuto facilmente toccarlo tanto vi era vicino.
Senza voltarsi parlò con tono superiore, pareva sentirsi
importante parecchio. Mentre lo guardavo mi accorsi che aveva un piuma in mano
con la quale scrivere su delle pergamene aperte sopra il banco e
dell'inchiostro nero era accanto ad essi.
-la chiave che hai al collo è fatta per aprire questo portone,
esso porta là dove l'uomo non dovrebbe più tornare, dove il cuore non dovrebbe
ricominciare a battere-
ricominciare? Pensai confusa. -tu sei nell'aldilà Akane- come
faceva a sapere come mi chiamavo? Era scritto sulle pergamene di fronte a lui?
Probabile... -io qui scrivo il passaggio di ognuno e ammetto che ritrovarti qui
è una sorpresa non avevo previsto cancellature da fare-
cancellature? Era una bella o una brutta notizia?
Mi voltai anch'io verso quell'enorme porta decorata curiosa di
cosa vi nascondesse
-questo portale...- continuò -permette di tornare sulla Terra,
di ricominciare a vivere, anche se... chi ha la chiave, ha un tempo massimo al
quale può far combaciare quella serratura ad essa- si voltò a guardarmi,
cominciavo a sentire il cuore martellarmi dentro. Che fosse una mia
immaginazione creata dal mio inconscio a farmelo sentire? In fin dei conti io
ero morta...
-quel tempo scade dal momento in cui il tuo corpo scompare del
tutto del mondo terreno-
cosa?!!! pensai tra un misto di rabbia e incredulità, mi stava
prendendo in giro?
-da quando i corpi scompaiono nel nulla?- lo punzecchiai io
sicura quasi del tutto che fosse una balla.
Rise sotto i baffi di fronte alla mia ignoranza sull'argomento
-ovviamente, non tutte le persone che muoiono scompaiono, ma
chi ha la chiave si. Prova a pensare ragazza- mi guardò negli occhi come a
cercare di captare le mie reazioni sicura che gli avrei dato ragione – non hai
mai sentito parlare.. nel tuo mondo, di qualcuno scomparsi improvvisamente,
qualcuno che non si riesce a trovare?- sembrava volesse leggere la risposta sul
mio volto -o magari di qualcuno ricomparso dal nulla all'improvviso e dato come
superstite di una tragedia dalla quale nessuno avrebbe potuto salvarsi?- lo
guardai incredula e questo sembrò divertirlo, non volevo credere a quello che,
ormai avevo capito, cercava di spiegarmi.
-quella non è l'unica chiave esistente nonostante si utilizzi
il “la” riferito ad essa. Purtroppo molti non fanno in tempo ad utilizzarla che
il loro corpo è già sparito, altri invece tornano. La chiave può essere
utilizzata una volta soltanto, e man mano scompaiono sempre più. Tra poco non
ve ne rimarrà una- ispirò a fondo -la scomparsa può avvenire in modo più veloce
o più lento rispetto ad ogni essere umano, quindi non è da escludere che il tuo
sia già scomparso-
chissà perché non mi sorpresi della sua totale mancanza di
tatto in un momento simile.
Mi feci coraggio e chiesi
-cosa accadrebbe se io decidessi di inserirvi la chiave- e
indicai con lo sguardo la serratura -e il mio corpo fosse già scomparso?-
dallo sguardo dell'uomo parve contento della domanda e
altrettanto soddisfatto della risposta che sapevo stava per darmi.
-la tua anima vagherebbe nel nulla in eterno- sorrise
lo guardai a lungo
-deduco non ci sia un modo per sapere se il proprio corpo sia
già scomparso o meno- una domanda retorica non fa mai male a nessuno pensai.
-no infatti... però se tu decidessi di non inserirla potresti restare
nell'aldilà come lo sei adesso e la tua anima resterebbe protetta-
-non ho intenzione di restarmene con le mani in mano, ho avuto
questa chiave e la userò, qualsiasi sia il suo risultato- affermai decisa.
Sembrava un terno all'otto la speranza vaga che vada tutto per
il meglio. Il mio pensiero passò in breve tempo a Ranma, chissà cosa stava
facendo quello stupido. Che avesse combinato un altro guaio dei suoi?.
Mi sciacquai il volto con l'acqua gelida e alzai lo sguardo
allo specchio di fronte a me. Ero logoro. Forse era proprio il termine adatto.
I capelli neri e sporchi incollati al mio viso devastato da un dolore
indescrivibile tanto da non sembrare più io, le occhiaie sotto quei bei occhi
azzurri della quale un tempo andavo tanto fiero come del mio corpo forte e
resistente allenato negli anni, ma ora... che me ne facevo di un corpo così?
Quando tutto ciò a cui tenevo l'avevo perso incapace di muovermi. Un improvvisa
rabbia mi passò per le vene che iniziarono a pulsare violentemente
incontrastate.
Più mi guardavo più mi paragonavo ad uno zombie che stava in piedi
per miracolo. Sentivo le voci ovattate di Obaba e Shampoo nella stanza accanto,
ero nel loro bagno, andato per rinfrescarmi un momento. Avrei voluto sentire
cosa dicevano ma non mi sforzai nemmeno, forse non era poi così importante,
tanto cosa lo era adesso? Cosa? Feci un profondo respiro prima di asciugarmi
quel volto che avrei tanto desiderato nascondere dalla vergogna e a grandi
passi le raggiunsi chiudendomi la porta alle spalle.
In un attimo ripensai a ciò che mi avevano detto pochi minuti
prima. La possibilità di una piccola chiave di far tornare l’anima di Akane al
proprio corpo, nel mondo in cui è sempre stata, tutta quella storia che mi
aveva raccontato.. non ci credevo granchè ma non nascosi il fatto che una
piccola parte di me voleva che tutto fosse vero, che ci fosse una chance, anche
la più remota.
Rividi entrambe guardarmi al mio ritorno, aspettando che
dicessi chissà cosa ma rimasi in silenzio.
-se è questa la tua volontà, prego- e indicò la serratura
Inghiottii la saliva presa un po’ dall’ansia e staccai la
chiave dalla cordicella, sembrava vibrare nelle mie mani o ero io che stavo
tremando? Non lo so. Abbassai lo sguardo e aprii il palmo della mano col cuore
che rischiava di uscire dal petto da un momento all’altro, inspirai profondamente
e sgranai gli occhi quando vivi la chiave volteggiare, girarsi verso la
serratura e inserirvi dentro.
Silenzio.
Un giro a destra fece rimbombare una grande *CLAK* e con un
rumore simile ad un tonfo accompagnato da un enorme cigolio la porta si aprì
nella mia direzione, lentamente. Troppo lentamente, sembrava che il tempo
aumentasse man mano.
Cercai di intravedere oltre quel filo nero oltre la porta.
L’acqua si muoveva sempre di più facendo ondeggiare la barca e non
permettendomi di vedere ciò che vi era oltre.
Poi vidi. Tutto si trasformò di fronte ai miei occhi, mentre
lo spigolo della porta che ormai riuscivo quasi a sfiorare mi attraversava
aprendosi sempre di più. Non servì che mi girassi per sapere che un sorriso
sovra stagliava lo sguardo del vecchio e dell’omone alla scrivania che ormai
stava per essere coperto del tutto dalla parte destra del portale, come esso,
non volesse permettergli di vedere oltre.
Il mio sguardo non si mosse da ciò che avevo davanti, ero li,
solo io.
Allungai la mano destra di fronte a me come per afferrare
qualcosa ma non presi niente, no. Fui presa io, e inghiottita dal vento
nell’ignoto.
Continuai a negare senza motivo con un leggero cenno della
testa spostandola in entrambi i lati. Poi in uno slancio mi fiondai fuori dalla
porta del ristorante e corsi, non sapevo dove stavo andando, ma le mie gambe
si. Per questo mi feci guidare.
In un attimo mi ritrovai tra gli alberi alti e verdi,
circondato dalla natura, non era il luogo dove mi ero svegliato… ero distante,
non so dove, la mia mente era talmente vuota mentre correvo che forse non avrei
neanche trovato la strada di ritorno.
Poi sentii una presenza, alla mia sinistra, tanto debole da
sembrare quasi una mia immaginazione, camminai in quella direzione incurante di
cosa avrei trovato, poi il mio respirò cessò e un battito, chissà, forse
l’ultimo risuonò dentro di me come una campana TU-TUM.
Di fronte a me, il corpo di Akane, della mia ragazza, inerte
sul terreno gelido e fangoso stava scomparendo. Più volte battei le palpebre,
non era possibile vedere un corpo scomparire come fumo. Ma lei, quella parte
sbiadita che forse era creata dal mio inconscio nella speranza di rivederla
un’ultima volta se ne stava andando, e io, ancora una volta, rimasi immobile.
SALVEEEEEEEEEEEE!!! Da quanto tempo!! Prima di tutto ringrazio
la mia migliore amica (e lo faccia chiunque sta leggendo) perché è l’unica che
qualche giorno fa mi ha convinta a continuare la storia (era più una minaccia
ma tralasciamo i dettagli).
Spero che qst capitolo vi sia piaciuto. A me si e tantissimo.
Mi è tornata la voglia dopo che ho iniziato a leggere il terzo libro della saga
di twilight e tra tutti i pensieri di
Bella, mi ci sono immersa e cercato di seguire lo stile per fare i pensieri di
questi personaggi, ditemi che ne pensate ^^.
RINGRAZIAMENTI:
ilarietta_chan: grazie per esser stata l’ultima e l’unica a
commentare l’ottavo capito. Spero che sarai contenta del mio ritorno e del
finalmente risolto mistero della chiave. J
apple92: spero ti piaccia più questo capitolo rispetto al
precedente e precedente. Mi affido sempre a te per eventuali errori ^_-
ringrazio anche coloro che hanno seguito e commentato in
precedenza del capitolo 7 e spero che continueranno a seguire con entusiasmo.
Saluto tutti e al prossimo capitolo! ^^
p.s= questa volta non ho messo quelle parti di circa una
decina di righe che in genere metto sempre o all’inizio o alla fine. Vedrò di
metterle nel prossimo. Spero di continuare presto nonostante l’inizio della
scuola e i miei vari problemi ^^