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Autore: Poetessa    25/10/2009    2 recensioni
Chuck. Chuck e Blair. Il diavolo e l'angelo. Amore e odio. Semplicemente opposti, semplicemente perfetti.
Genere: Romantico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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~ Tentazioni ~

 

Le scarpe esposte nella vetrina, nuove, brillanti. Lei oltre il vetro le guarda ammaliata, le prova. La sua caviglia ruota leggermente per apprezzarne la perfezione. Non serve tutto questo rituale. Entrambi sappiamo che sei semplicemente divina. Con o senza quelle scarpe. Ma entrambi non possiamo fare a meno di fissare quella fibbia che si incrocia sulle tue dita, quel tacco che oscilla sostenuto dal tuo peso, quella suola rossa che si nasconde ad ogni passo. Ruoti, la gonna del vestito svolazza lasciando intravedere l’elastico dell’autoreggente. Istintivamente controllo che nessun altro oltre a me l’abbia notato. Guardano altrove, fissano ciechi la realtà di quel negozio senza rendersi conto di quello che si stanno perdendo. Eppure sei lì, ad un passo da loro. Bella come sei sempre stata. Semplicemente incantevole. Tu, la regina dell’Upper East Side. Blair Waldorf.

Ed io sono qui oltre una vetrina che non riesco a varcare, sospirando per un lembo di pelle che vorrei semplicemente sfiorare. Credevo che sarebbe finita, che l’alcol che scorre nelle mie vene avrebbe assopito questo fuoco che mi consuma. Invece ogni sguardo, ogni gesto, ogni minimo frammento di te mi penetra nell’anima e mi tortura. Ti vedo e non riesco a distogliere lo sguardo, ti penso e non riesco a dimenticarti. Ti seguo, ti sogno, ti desidero. Qui, ora. Sul divanetto della boutique, catturati dallo sguardo di tutti, ti farei mia. Perché è quello il tuo posto, perché non riesco a resistere.

Mi appoggio al muro prima che tu apra la porta. Scivoli decisa davanti a me, senza accorgerti.

“Credevo ti servisse un cavaliere per il ballo, non un paio di scarpe.” La mia voce esce decisa dalle mie labbra prima che la possa controllare.

Ti  volti.

Chuck.” Pronunci il mio nome con disprezzo,  con  quell’arroganza che sa di odio e di amore, che solo tu puoi liberare. “Credevo avessi impegni più importanti che pedinarmi.” affermi sfidandomi.

“Mai tentazione è più dolce che progettare il proprio futuro seguendo gli sviluppi di quello altrui.”

Un sorriso acido si dipinge sul tuo volto perfetto. I capelli ti cadono in dolci boccoli sulle spalle in contrasto con il rossetto porpora che ti lucida le labbra. Aggressiva e tenera. Forte e insicura. Questo sei.

“Un giorno capirai che per ottenere qualcosa bisogna inseguirla, non limitarsi ad osservarla.” controbatti pronta e innervosita.

Adoro il tuo modo di tenermi testa, anche quando non ce n’è bisogno. Come ora che hai la vittoria tra le mani, che qualsiasi cosa faccia sei già un passo più avanti di me. Mi hai in pugno. E non lo capisci, o fingi semplicemente, per ingannarmi, per spingermi a dare sempre di più. Ma in fondo sappiamo entrambi come finirà. Questa sera il vestito che desideravi ti aspetterà in camera, una limousine scura passerà a prenderti e quando arriverai al ballo un rampollo dell’alta società ti porgerà la mano. E io dove sarò?

Un passo indietro. Come sono ora.

Mi allontano. Senza dire niente. Tu resti lì, immobile, spiazzata. Non sento il tuo passo a inseguirmi, non sento le tue parole a richiamarmi. Non sento niente. Allora mi volto preoccupato, pensando che te ne sia andata. I miei occhi incontrano i tuoi carichi di rabbia e un sospiro di sollievo mi alleggerisce il cuore nello stesso istante in cui giro l’angolo e il contatto si spezza.

 

 

 

 

   
 
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