Serie TV > Il mondo di Patty
Segui la storia  |       
Autore: 883    26/10/2009    5 recensioni
Tre rapinatori...
Una baita in montagna...
Un bottino da riprendere...
Una gita scolastica...
Otto ragazzi che hanno bisogno di scoprire cosa vogliono dire amore e amicizia.
Otto ragazzi divisi, che impareranno che insieme tutto si può affrontare.
Otto ragazzi che passeranno una gita alquanto terrificcante.
[pairing: Bruno/Antonella, Giusy/Guido, Fabio/Tamara, Gonzalo/Luciana]
Genere: Romantico, Horror | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Siamo da circa otto ore in viaggio in treno, ormai dovremo essere arrivati. Io, Patty, Tamara e Sol ci siamo sedute insieme nei posti a quattro e stiamo chiacchierando e cantando le canzoni delle popolari.

-Ancora non ci posso credere che dovremo dividere la camera con quelle arpie di Antonella e Luciana.- esclama Tamara.

-Non dirlo a me, sai che non le posso sopportare sin da quando eravamo bambine, ci riempiranno la testa con le loro sciocchezze “Oh noi siamo le migliori, noi diventeremo famose”.- esclamo io appoggiando Tamara.

-Eh dai ragazze, non possono essere tanto male, secondo me finirete per diventare amiche.- eccola qua, Patty, la persona più buona che conosca, ma come si può pensare di trovare dei lati buoni in quelle streghe o addirittura pensare di diventare loro amiche, mi vengono i brividi solo a pensarci.

-Io non capisco come fai a essere così buona con certa gente Patty.-

Lei alza le spalle e sorride. Tamara comincia a sbuffare, l’argomento l’ha innervosita. Sol si gira a guardarla con un sorriso.

-Tamara è inutile che sbuffi, lo sappiamo che sotto sotto sei contenta di essere finita in quella camera così sarai in baita con Fabio.- Noi scoppiamo a ridere e Tamara mette il muso.

-Ma cosa stai dicendo Sol, a me non piace Fabio, per niente.-

-Ciao ragazze, ciao Tamara.-

-Ciao Fabio.-

La mia amica arrossisce tanto da sembrare un peperone e ci guarda in cagnesco.

-Non voglio commenti.- e noi ricominciamo a ridere.

 

 

Arriviamo a Ushuaia, nella casa affittata è in periferia, alle cinque del pomeriggio circa. Il sole ormai sta quasi per tramontare e devo ammettere che da qua c’è uno spettacolo stupendo, mi affaccio a una muretta che dà su un burrone ma dalla quale c’è una vista magnifica. Da una parte le montagne imponenti che sembra dominino il mondo, dall’altra il mare, che procede infinito verso chissà quali meravigliosi posti. Non dimenticherò mai questo spettacolo. Anzi me lo voglio proprio ricordare, tiro fuori il mio cellulare super divino e scatto una foto.

-Ehi che fai Antonella?- faccio un salto per lo spavento, ero così concentrata che non avevo sentito i passi alle mie spalle.

-Bruno, che spavento. Non ti avevo sentito. Sto fotografando il paesaggio, è stupendo.-

-Non pensavo fossi tipa da soffermarti a guardare i paesaggi.- mi dice lui sorridendo.

-Bè quando sono divini possono anche ricevere la mia attenzione per un po’.-

Lui si mette a ridere e mi prende il cellulare dalle mani.

-Mettiti in posa, faccio la foto alla divina nel paesaggio divino.-

Sorrido e mi appoggio alla muretta. Non faccio una delle mie classiche pose da superstar, mi appoggio semplice e sorrido, col cuore. Bruno ha la straordinaria capacità di addolcirmi.

-Allora com’è venuta?- domando.

-Stupenda.- mi risponde lui con tono dolce, e si avvicina a me per mostrarmi lo scatto.

-Sì è vero, è venuta bene, eh bè ci sono io nella foto.- scoppiamo a ridere.

-Sorridi.- gli dico.

Prendo il cellulare, allungo il braccio e lo giro per farci una foto insieme. Lui mi guarda confuso, poi capisce e avvicina il suo viso al mio, prende il cellulare in mano sua, che ha le braccia più lunghe e scatta.

Il mio sorriso, il suo, dietro il mare e la montagna che si uniscono. Mi sembra la foto più bella scattata in tutta la mia vita.

 

 

Finalmente siamo arrivati, io detesto viaggiare in pullman. Dobbiamo scaricare i bagagli, ma dov’è finita Antonella? Mi toccherà andare da sola, la nostra baita è quella più in cima di tutte. C’è una strada abbastanza in salita da fare. Prendo il mio trolley, il mio beauty case, il mio zaino e la mia borsa grande, tutte firmate Louis Vuitton naturalmente e mi incammino con Caterina e Pia. La loro baita è la prima, quella più vicina alla casa comune quindi proseguo da sola. A metà salita non ce la faccio più, dovevo portarmi proprio tutta questa roba? Mi fermo un attimo per prendere fiato, ma i professori scegliere un posto un po’ più comodo no? Riprendo a camminare, mi sento tanto un facchino, che schifo.

Nel punto più ripido della salita cosa incontro proprio in mezzo al mio cammino? Un sasso che non avevo proprio notato e che mi fa inciampare mandando all’aria tutte le valigie.

Atterro sulla terra di faccia, che figure. Spero non mi abbia notata nessuno.

-Luciana.-

Mi tiro su e vedo Gonzalo che ride come un pazzo e non so perché ma mi metto a ridere anch’io, effettivamente devo essere stata abbastanza comica.

-Ti sei fatta male?- mi domanda dandomi una mano.

-Non credo, mi brucia un po’ il gomito.- lo piego per guardarlo e effettivamente me lo sono leggermente sbucciato.

-Andiamo ti do una mano, tanto io ho solo un borsone e uno zaino.-

Non mi ricordavo Gonzalo così gentile, eppure siamo stati insieme per un po’. Lo guardo meglio, è diventato anche più carino e anche se ci siamo lasciati ammetto che gli voglio ancora bene.

-Mi spieghi a cosa serve tutta questa roba?- mi dice prendendo il borsone più pesante. Vado per prenderglielo e portarlo io, ma mi guarda male e mi fa segno di prendere le altre valigie più leggere.

-Grazie.- dico. –ma tu non hai idea di cosa voglia dire avere voglia di mettersi un vestito e non averlo con te?-. (Battuta di Luciana di uno degli episodi intorno al 20).

-No effettivamente non lo posso immaginare.- ci guardiamo e scoppiamo a ridere.

 

 

Finalmente arrivo nella baita dove dovrò stare con Antonella e le sue amiche. Fortuna che c’è Tamara con me, insieme riusciremo a sopportarle meglio. Entro nella mini baita, la porta è in legno, proprio le classiche casette di montagna, ai lati della porta due vasi di fiori tanto per dare un tocco elegante alla casa. Dentro purtroppo è leggermente deludente. Nella sala comune vi sono due poltrone e un divano bianchi disposti intorno a un vecchio camino e un tappeto e un tavolino. Leggermente spoglia come sala comune. Vado nella porta a destra, dove vi è un cartello con scritto “ragazze”. La stanza è piccola, ci sono due armadi e quattro letti disposti uno accanto all’altro con poco spazio tra ognuno. In fondo vicino all’ultimo letto vi è la porta del bagno, minuscolo pure questo, con una vasca che si può usare anche da doccia, e tutto il resto che vi è in un bagno, molto trasandato però, sarà meglio dargli una pulita prima di usarlo. Torno nella camera da letto e appoggio le mie valigie nel letto che si incontra appena si entra, attaccato al muro, almeno non sarò costretta ad avere come vicine le divine. Mi butto a pancia in giù sul materasso, fare quella salita mi ha stancato tantissimo.

-Vedo che ti sei già appropriata del letto.-

La voce dolcissima del mio ragazzo mi fa sobbalzare.

-Amore, certo, ti pare che io accetti di dormire accanto a una divina? Mi sto chiedendo come farò a sopportarle per una settimana.- mi lamento. Lui viene a sedersi accanto a me e mi abbraccia.

-Quanto scommettiamo che finirete per diventare amiche?-

-Anche tu con questa storia? Anche Patty lo crede, ma state diventando tutti pazzi? Non riuscirò a sopportarla, non ne uscirò viva ne sono sicura.- dico disperandomi ironicamente.

-Bè ma amore, io sarò a un muro di distanza da te, basta che urli e io arrivo.-

Sorrido, Guido è troppo dolce.

-Ecco, questa è la parte che più mi piace, il fatto di averti vicino amore.-

Mi prende e mi bacia, ci sdraiamo nel letto e continuiamo a baciarci, sono contenta di sapere che lui è qua, mi rende tutto più bello, mi sembra di essere nel posto migliore del mondo e non in un vecchio letto scricchiolante.

Ad un certo punto mi prende e si mette sopra di me.

-Giusy devo dirti una cosa.- Sto zitta. Siii, sta finalmente per dirmi che mi ama.

-Io…-

-Oddio ragazzi, ma per favore, devo dormirci io in questa camera, le vostre cose le andate a fare da un’altra parte. Che schifo!-

Antonella, chi se non lei poteva rovinare questo momento.

 

 

Sono quasi le dieci di sera, il cibo non era niente male. Ce lo ha cucinato una cuoca del paese che verrà su e giù tutti i giorni a prepararci da mangiare. I professori hanno avuto la brillante idea di fare una riunione tutte le sere intorno al fuoco per riepilogare la giornata, quindi usciamo e ci sediamo in cerchio per terra, con la disperazione mia e delle mie divine perché rischiamo di rovinarci i pantaloni. I ragazzi accendono un fuoco al centro per scaldarci. Non pensavamo facesse così freddo, di notte si abbassa tantissimo la temperatura. Mi avvicino a Caterina, Pia e Luciana per scaldarci, i ragazzi intanto se la ridono, furbi loro si sono messi la felpa pesante, mentre noi dei semplici coprispalle. Facciamo prestissimo a parlare della giornata di oggi dato che siamo qua da praticamente quattro ore in cui abbiamo fatto a tempo solamente a disfare le valigie.

-Bene facciamo un gioco allora per scaldarci. Adesso a turno chiamerò una ragazza, questa dovrà alzarsi in piedi e cantare e ballare una canzone dell’altra squadra.-

-Ma siamo pazzi?- domando a mio zio Fito.

-No no e no, io non lo farò mai.- mi segue Giusy.

-Eddai ragazze, tanto per animare un po’ la serata.- cercano di convincerci i ragazzi e quando incrocio lo sguardo di Bruno che insiste perché balliamo, non posso fare altro che accettare.

-Magnifico. Forza Patty comincia tu.-

E ti pareva che facevano partire il papero provinciale.

Nadie pasa de esta esquina
aquí mandan las divinas
porque somos gasolina
gasolina de verdad

La mia bella canzone rovinata così, che tristezza. Vedo Matias fissare incantato Patty che canta. Vuoi vedere che finiscono per fidanzarsi quei due. Ah il mondo va proprio a rovescio.

Patty chiama Caterina che inizia a cantare.

Quiero que cuentes conmigo
adonde vallas te sigo
nosotros somos amigos
amigos del corazon
.

Sorrido a Caterina, non poteva che migliorare questa canzone cantata da una divina, certo se la avessi cantata io sarebbe stato ancora meglio, ma mi accontento.

Caterina passa a Tamara.

Quiero, quiero bailar yo quiero
quiero, quiero
quiero cantar, yo quiero
quiero, quiero

Mio fratello la guarda incantato. Si bè Tamara non balla male, ma andiamo, è una mia canzone, resta divina lo stesso. Tamara passa la palla a Luciana che è un po’ incerta su che canzone fare, io ho già deciso, l’unica canzone delle popolari che mi piace un sacco. Poi Luciana comincia.

Ay, ay amor, ay, ay amor
Lo sientes tú, lo siento yo
Y si no sientes lo que yo espero
Esto será como un sueño
Serás mi sueño de amor

Ogni volta che qualcuno canta, tutti quanti battiamo le mani o cantiamo pure noi in sottofondo. Luciana si muove bene al ritmo di questa canzone. Dopo di lei va al centro Giusy.

No me vengas con un tango lloron
que yo necesito ritmo
porque hay musica en mi corazon
y a mi no me da lo mismo
No me vengas con un tango lloron
porque es muy fuerte
aja y si alguna vez te mire
fue porque tuviste suerte

Ci alziamo tutti in piedi a ballare, è molto ritmata questa mia canzone, penso sia la migliore, eh bè l’ha scritta la migliore. Ci stiamo proprio scaldando, forse mio zio ha avuto una bella idea.

Finalmente tocca a me. E stupendo tutti parto a cantare una canzone di Patty.

Y ahora qué, qué haré con tus recuerdos
Y ahora qué, no volverá jamás el tiempo que pasó
Y ahora qué, el mundo sigue andando
Yo estoy aquí llorando, llorando por tu amor
Y ahora qué, no hay luna, no hay estrellas
Y ahora qué, tu nombre de la arena se borró
Y ahora qué, van calmar mis penas
Las cosas que vivimos las dejo en un rincón

Incrocio lo sguardo di Bruno, che mi sorride e continuo a cantare e ballare con più energia, finchè la canzone finisce e posso tornare a sedermi.

Ammetto che mi sono divertita a fare questa specie di gioco. Strano che io la divina per eccellenza la penso così. Sarà l’aria di montagna. Ormai saranno le dieci e mezza, alle mie spalle c’è un bosco, o meglio una macchia scura visto che è sera e qua in montagna è tanto buio. C’è un clima quasi spettrale.

-Bene ragazzi è l’occasione giusta di raccontare una bella storia dell’orrore, nessuno di voi ne conosce?- domanda Barcaroli.

-Io si.-

-Aaaaaaaaaah!-

Iniziamo tutti quanti ad urlare quando sentiamo una voce dietro di noi.

I due professori scoppiano a ridere.

-Ragazzi è Paolita, la nostra cuoca.-

Tiriamo un sospiro di sollievo. Anche se quella cuoca ha una faccia che non mi piace, troppo seria, capelli poco curati, vestiti idem, starebbe bene con le popolari.

Si siede in cerchio con noi e comincia a raccontare.

-Una storia gira in questo paese. Circa vent’anni fa, giù in paese venne brutalmente ucciso un potente signore del luogo. Era solo in casa, il corpo fu trovato qualche giorno dopo dentro la sua cassaforte al posto del suo denaro. I tre malviventi che lo uccisero e lo derubarono furono catturati subito, avevano lasciato troppe tracce, nessuno sa che fine abbiano fatto, sono stati mandati in un carcere lontano da qua, ma un vecchio pastore che abitava qua vicino raccontò di avere visto i malviventi qualche ora dopo il furto venire in una di queste baite, nacque quindi la leggenda che i soldi erano nascosti qua. La polizia cercò dappertutto, ma il bottino non fu mai trovato, quindi diedero del pazzo al vecchio pastore e archiviarono il caso. La leggenda dice però che presto i fantasmi dei tre banditi torneranno a prendere il denaro e non avranno pietà di nessuno, chiunque occupi la baita contenente il bottino, sarà eliminato.-

Un silenzio surreale segue la leggenda della cuoca. Di solito non mi spavento facilmente e non do peso a queste cose, insomma sono Antonella la divina, la migliore, le storie di paura non sono roba per me.

Ma allora perché questa mi ha messo i brividi? E se la leggenda della cuoca dei tre fantasmi che tornano a prendere il bottino fosse vera?

 

 

 

Fine capitolo.

Ciao a tutteee…mi è venuta voglia di pubblicare anche il secondo capitolo=).

Allora ringrazio di cuore marzica, girlstar, bulma4ever( allora, Nicolas e Emma devono ancora arrivare entrambi, diciamo che succede prima del loro arrivo la storia, e ho voluto cambiare pairing con Antonella perché ti spiego: apprezzo ancora le niconella, ma non mi piace come hanno fatto finire questa coppia nel telefilm, dovevano darle più importanza, mi ha deluso diciamo!=) spero mi seguirai lo stesso, baci) e Ashleyily95 (Ciao caraa, da quanto tempo=)).

A presto.

Gaia

  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Il mondo di Patty / Vai alla pagina dell'autore: 883