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Autore: chibi aki    27/10/2009    3 recensioni
Aki Blues è una nuova star Disney ed è follemente innamorata di Nick Jonas. Vorrebbe tanto conoscere lui e i suoi fratelli, e quello sarà l'inizio di una bella amicizia!
Genere: Romantico, Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Joe Jonas, Kevin Jonas, Nick Jonas, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dedico questo capitolo a Federica, perché è una ragazza fantastica e perché se lo merita! Guarisci presto Fefe!

 

Capitolo 10

Il tour era ormai terminato, eravamo a fine novembre.

- Ehi, Aki. Che hai fatto per i tuoi Sweet Sixteen? – mi chiese Joe all’uscita del cinema. Avevamo appena visto New Moon.

- Io … non ho fatto niente. – risposi, facendo spallucce.

- Come?! Ma non ha senso! – si lamentò Frankie.

- Perché non hai fatto niente? – domandò diplomatico Nick.

- Il giorno del mio sedicesimo compleanno ero in Canada per fare un provino e entrare nella Hollywood Records. Sia prima che dopo sono stata costretta a girare tutta l’America solo per dei provini. – spiegai. – Però ne è valsa la pena. – conclusi.

- Credo che tu debba recuperare una festa grandiosa – disse malizioso Kevin.

- Ovviamente! Aki, ti promettiamo che al posto del normale compleanno, quest’anno avrai i tuoi Sweet Seventeen! – aggiunse solenne Joe.

- Posso ricordarvi che è fra sole due settimane? Non ce la fareste nemmeno volendo! E poi non siete costretti a farlo, io pensavo di fare un campeggio ad dir tanto. – mi affrettai a dire. Ma ormai era troppo tardi, stavano già pensando a come fare. -_-

 

Two weeks next

 

 Finalmente era arrivato il giorno del mio compleanno.  Non avevo idea di che sarebbe successo, ma mi sembrava una giornata fantastica. A partire dalla prima colazione: mia madre aveva pensato che passando da sedicenne a diciassettenne avrei dovuto scegliere tra 17 pietanze diverse per il pasto! Non appena tornai nella mia camera per vestirmi, mi ritrovai sul letto un completo che non avevo mai visto. Accanto ad esso una scatola e un bigliettino. Afferrai quest’ultimo e lo lessi:

 

Quasi non ci sembra vero, hai già 17 anni! Indossa questo abito e poi vieni in garage, ti daremo il tuo vero regalo.

Mamma, Papà e Jamie

 

Il vestito che mi era stato regalato era fantastico: un tubino bianco senza spalline con cintura e copri spalle neri. Inoltre, nella scatola, un paio di stivali neri in pelle che mi arrivavano a metà coscia. Indossai il tutto col sorriso sulle labbra, poi mi diressi nel garage. Lì trovai i miei genitori davanti a una Porsche bianca, fantastica. Sul parabrezza c’era scritto “Auguri Aki!!!”, probabilmente avevano utilizzato una bomboletta spray. Abbracciai i miei, con le lacrime agli occhi. Poi presi Jamie dalle braccia di mia madre e lo coprii di bacetti.

- Ehi, a noi niente “grazie”? – domandò una voce familiare in modo estremo. Mi girai ed ecco che Kevin, Joe, Nick e Frankie mi guardavano sorridendo.

- Auguri – dissero in coro. Mi fiondai su di loro e li abbracciai.

- Avete contribuito al regalo? – chiesi, indicando l’auto.

- Veramente no, il nostro regalo arriva nel pomeriggio – confessò Nick.

- E allora perché avete preteso un “grazie”? – domandai, dubbiosa.

- Primo: è stato Joe a pretenderlo, e secondo: credo che quando ti daremo il tuo regalo, sarai troppo impegnata per dirci grazie – spiegò Kev.

- Ora capisco tutto. Comunque, grazie per avermi scatenato la curiosità! – esclamai. Risi.

- Credo che ti scorderai presto di quello stupido regalo. – altra voce familiare, ma stavolta femminile. Mi rigirai e sorrisi vedendo Demi e Sel. Abbracciai anche loro, mentre mi facevano gli auguri.

- Ok, per tutta la mattinata e il pranzo sei sequestrata. – mi dissero. Mentre ridevamo assieme, mi trascinarono nell’auto di Selena. Mi girai a guardare un ultima volta la mia Porsche. Mi dispiaceva non provarla subito, ma Demi non mi mollava più il braccio, quindi dovevo rassegnarmi. Il lato positivo, fu che mi fecero fare shopping. Era il loro regalo: pagavano tutto al mio posto. Perciò cercavo di contenermi, ma non appena avvistavo un negozio, vedevo in vetrina un vestito, un paio di pantaloni, una maglietta, un cappello oppure una cintura troppo carini! Sel e Demi non si arrabbiavano, anzi, le divertiva il mio comportamento. Mentre facevo compere, non mi passava neanche per la testa che c’erano tre ragazzi armati di regalo ad aspettarmi a casa. Selena e Demi avevano ragione!

Ci fermammo in un ristorante per il pranzo, dopo due lunghe ore di acquisti.

- Ok, sono esausta! – scherzò Demi, una volta in macchina.

- Adesso che si fa? – chiesi, mentre Sel metteva in moto.

- Ti riportiamo a casa e ti godi il regalo di Nick, Joe e Kevin. – spiegò Demi. Al sentire quelle parole, scattò in me una curiosità incontenibile. Cominciai a bombardare di domande le mie due amiche, domande alle quali ricevetti solo risposte ambigue. Una volta a casa mia, presi i sacchetti contenenti i miei acquisti e mi sparai in camera mia così in fretta da non  notare che il soggiorno di casa era più colorato del solito. Non appena nella mia stanza, mi cambiai: jeans chiari, maglietta bianca a maniche lunghe e camicia  scozzese con All Star abbinate. Erano tutti acquisti che avevo fatto in giornata.

- Scusate se vi ho lasciato un attimo, dovevo cambiarmi. – mi giustificai, mentre scendevo le scale. Non appena toccai l’ultimo scalino, qualcosa di circa un metro e 70 centimetri m’investì.

- So che te l’ho già detto, ma te lo dico ancora: auguri! – disse il qualcosa, che riconobbi dalla voce. Era stato Nick ad abbracciarmi, perciò  arrossii prima di ricambiare il gesto. Quando si allontanò da me, notai che la casa era stata decorata  con di tutto e un po’: striscioni col mio nome, cartelli con  frasi delle mie canzoni, un enorme poster che mi raffigurava … Tutto in quella stanza  era Aki Blues. Persino gli invitati lo erano: avevano tutti una maglietta con la mia faccia stampata sopra e la frase “we love you”.

- Sarebbe questo il vostro regalo? – chiesi a Nick, mentre mi metteva un braccio sulle spalle.

- Una parte. Dai festeggiata, vieni a salutare i tuoi amici – rispose quello, prendendomi la mano e portandomi nel salotto. Una volta arrivata nella stanza, fui travolta da una decina di persone, tutte pronte ad abbracciarmi e a farmi gli auguri. Anche se a malincuore, lasciai la mano di Nick. Non appena riuscii a liberarmi degli invitati – ci sono voluti dieci minuti buoni! – notai che i quattro fratelli Jonas mi guardavano a debita distanza. Mi avvicinai a loro e li abbracciai, ringraziandoli.

- E’ me che devi ringraziare! – precisò Frankie. – E’ stata mia l’idea, ho convinto io i tuoi genitori a farcelo fare e soprattutto sono il più carino! – aggiunse. Mentre i suoi fratelli ridevano, io gli diedi un bacio in più. Mezz’ora dopo ero esausta: cercavo di essere ovunque, stare con tutti, divertirmi. Era più stancante di quanto avessi mai immaginato. Mi sedetti sul divano e poco dopo mi raggiunse Kev.

- Tieni. – disse, porgendomi un bicchiere di quello che sembrava aranciata.

- Uh! Grazie. – risposi, prendendo la bevanda e facendogli spazio.

- Ti diverti? – mi chiese Kev, sedendosi al mio fianco.

- Forse troppo. – risi.

- Ti avverto che il meglio deve ancora arrivare. – m’informò. Poi si alzò, si mise in piedi sul tavolino davanti al divano e alzò la voce.

- Spostiamo questa festa in giardino, c’è una sorpresa per voi! – esclamò a tutti gli invitati. Scambiò uno sguardo complice con i fratelli, i quali precedettero tutti. Fui l’ultima ad arrivare in giardino e, nonostante ci fossero una dozzina di persone davanti, notai il mini-palcoscenico allestito in meno di un nano-secondo. Tutti gli invitati si divisero in due ali, di modo che potessi passare senza problemi. Mentre mi avvicinavo, continuavo a fissare quella meraviglia: un enorme striscione con su scritto “auguri Aki!” a caratteri cubitali colorati sovrastava il palco sul quale un asta per microfono, una batteria, una tastiera e una chitarra si mettevano in mostra. Non appena mi ritrovai al di sotto del palcoscenico, un elegante Frankie armato di microfono comparì da chissà dove.

- Ciao ragazzi … e ovviamente ciao ragazze! – salutò, suscitando risate e urla di approvazione. – Allora, sappiamo tutti perché siamo qui, no? Vogliamo festeggiare una ragazza fantastica che oggi fa 17 anni. E il suo nome, datemi una mano a dirlo, è …

- Aki Blues! – completarono tutti assieme i miei amici. Sentii un tuffo al cuore dovuto a un’immensa gioia. Presi la mano che il Bonus Jonas mi offriva e salii sul palco. In quel momento i suoi fratelli comparino. Nick alla batteria, Joe alla tastiera e Kev alla chitarra. Frankie mi cedette il microfono. Mi veniva da piangere. Stavano davvero facendo tutto questo per me? Se è un sogno, non datemi un pizzicotto!, pensai. L’ora seguente passò tra canzoni eseguite un po’ da tutti – incredibile quanto David Henrie fosse bravo! – e battute e presentazioni fatte da Frankie.

- Hai un futuro come comico, piccolo. Oppure come presentatore. -  gli dissi.

- O meglio, un presentatore-comico! – aggiunse una voce femminile, famigliare. Veniva da dietro di me, perciò mi girai e …

- Fujiko! – esclamai, abbracciandola. – Sei riuscita a venire! Ma non avevi una sfilata da organizzare? – le chiesi, ancora stretta a lei.

- Beh, in teoria si, ma visto che sono io a comandare ho lasciato il mio segretario per sonale a dirigere tutto. – spiegò. – Però non sono arrivata in tempo, vero? – proseguì.

- In tempo per cosa? – domandai, staccandomi da lei e allontanandomi un poco.

- Ma è ovvio, per i … - cominciò, ma venne interrotta dal “presentatore-comico “.

- Regali! – annunciò al microfono il Bonus Jonas.

- Esattamente. – puntualizzò Fujiko, mentre io venivo ricondotta sul palco per la parte migliore della festa.

Tutti i miei migliori amici avevano un regalo per me, per quanto piccolo. Nonostante le dimensioni, per me quegli oggetti erano pieni di significato e affetto. Gli ultimi furono i fratelli Jonas.

- Forse abbiamo esagerato. – disse Nick, porgendomi una scatola lunga circa due metri e larga più o meno 40 cm (non ho trovato le misure precise. Nota dell’autrice). L’appoggiai a terra e iniziai a strappare la carta da regalo, dalle sfumature viola e rosa. Come se la curiosità non fosse già tanta, Joe e Kevin continuavano a commentare.

- Secondo me le piacerà.

- Di più!

- E’ impossibile che non le piaccia.

- D'altronde conosciamo bene i suoi gusti.

- Volete chiudere il becco? – li minacciai, alzando un pugno.  Sotto la carta e la scatola, c’era la custodia nera di una chitarra. Sopra la custodia, un biglietto.

 

Auguri per i tuoi Sweet Seventeen! Ti vogliamo bene, e questo lo sai, ma non crediamo tu sappia che te ne vogliamo COSI’ tanto! Forza, apri il regalo!

 

Appoggiai a terra il pezzo di carta e slacciai la zip della custodia. E quello che vidi al suo interno mi lasciò a bocca aperta: una Gibson SG Special! La tirai fuori dal suo involucro per ammirarla: le corna da diavoletto, il colore viola, la scritta “Gibson” sulla paletta … Mi veniva quasi da piangere! Rimisi la chitarra al suo posto e abbracciai quei fratelli così fantastici da non sembrare veri. Ero così felice che diedi un bacio sulla guancia a tutti e quattro.

- Devo ammettere che io non centro niente con questo regalo. – confessò Frankie.

- E per questo non dovrei darti un bacio? Ma amore mio, non servono scuse! – dissi, appoggiando nuovamente le mie labbra sulla sua guancia. Il Bonus Jonas fece spallucce e sorrise malizioso, facendomi ridere. Stavo per ributtarmi tra gli invitati, quando qualcuno mi afferrò il polso. Mi girai e vidi un serio Nicholas guardarmi negli occhi. Quel contatto visivo mi metteva leggermente a disagio, perciò parlai.

- Che c’è, Nicky? – chiesi, usando il vezzeggiativo.

- Niente, solo che … Io avrei un altro regalo da farti. – sussurrò, lasciandomi il polso.

- Un altro? Ok – dissi, aprendo la mano, come se ci avessi dovuto appoggiare sopra qualcosa. E quel qualcosa fu la mano del ragazzo che mi stava davanti. Trattenni il respiro per un attimo. Poi ripresi, mentre Nick mi conduceva in casa, sempre tenendo le nostre dita intrecciate. Il mio cuore stava saltando dei battiti, le guance erano in fiamme e il cuore in gola. Cercai di concentrarmi sul altro per non rischiare un collasso cardiaco. La musica si sentiva ovattata, ogni tanto il più piccolo dei Jonas faceva una battuta scatenando le risa generali. Le voci degli ospiti erano confuse. Quasi senza accorge mene, mi ritrovai in camera mia, Nick davanti a me.

- Allora, questo regalo? – dissi, fingendo nonchalance. In realtà stavo per svenire. Nicholas si avvicinò a me, fino ad avere pochi millimetri di distanza tra i nostri visi. Aaaaaaaaaaaaaah! Che faccio? Sta davvero per baciarmi o è uno scherzo? E se io lo bacio e lui mi respinge? Non riuscirei a sopportarlo! Nella mia mente c’era il caos totale. Le labbra di Nick sfiorarono le mie per un attimo, più leggere di una piuma. E in quell’istante, tutti i miei dubbi si dissolsero nel nulla. Guardai Nicholas negli occhi: anche lui fissava i miei, sembrava alla ricerca del segnale per osare di più, per andare avanti. Dargli il via libera fu semplicissimo. Cedetti alla voglia di baciarlo. All’inizio era un semplice bacio a stampo, ma già suscitava in me un amore così intenso da sovrastarmi. Portai una mano dietro alla nuca di Nick, e l’altra alla sua guancia. Lui, invece, mi tratteneva stretta a sé tenendomi per i fianchi. Schiusi le labbra ed approfondii il bacio. Indietreggiai fino a sdraiarmi sul letto, Nick sopra di me. Arretrai ancora fino alla testata del letto. Solo in quel momento ci staccammo. Eravamo entrambi senza fiato, ma a compensarlo c’erano una gioia e un amore che è raro provare davvero. Nick si spostò di fianco a me e sorridendo. Mi appoggiai al suo petto e lui mi circondò con le braccia. Mi sentivo più sicura che mai!

- Ti piace il tuo regalo? – chiese, guardandomi.

- Da morire. – sussurrai, dandogli un breve bacio a stampo. Per un po’ restammo in silenzio, un silenzio che valeva più delle parole.

- Ti amo – sussurrò Nick dopo poco. Il cuore mi salì in gola, la felicità che provai è indescrivibile. Chiusi gli occhi, da uno di essi scese una calda e lenta lacrima. Nicholas si mise a sedere, con aria preoccupata. Mi raddrizzai anche io, chissà che stava pensando.

- Perché piangi? Ho fatto qualcosa di male? Ho detto qualcosa che non dovevo dire? Ti prego perdonami se l’ho fatto. – disse premuroso, prendendo il mio viso tra le mani e asciugando la lacrima solitaria col pollice.

- No, Nick. Non hai fatto assolutamente niente di sbagliato. – lo discolpai. Come poteva pensare di averlo fatto? Era il momento più felice della mia vita!

- E allora? – chiese spiegazioni.

- Sono felice. Ma tanto, tanto, tanto felice. -  dissi, mentre altra acqua salata bagnava le mie guance. Nick sorrise, mi baciò ancora e appoggiò la mia testa sul suo petto, stringendomi a sé. Non so per quanto restammo così, ero impegnata a godermi il momento, ascoltando i nostri respiri. Nick aveva cominciato a canticchiare “Because you live”.

- Dovremmo tornare. – ipotizzai, dopo un po’.

- Già – rispose Nicholas.

- Da quanto siamo qui? – chiesi poi.

- Un quarto d’ora. – rispose lui, guardando l’orologio.

- Dovremmo decisamente andare – ribadii. Mi allontanai da Nick, o almeno ci provai. Lui mi riavvicinò a sé, scoccandomi un bacio appassionato.

- Ok, ora possiamo andare – sussurrò ridendo, una volta che si fu staccato da me. Avevamo entrambi il fiatone. Tornammo in giardino mano nella mano. Ancora non ci credevo: quello che era appena successo era … reale?  Troppo amore dentro di me perché fosse solo un sogno, un illusione. Nick non mi lasciava mai, per tutto il resto della festa non fece altro che sorridermi. Era tutto perfetto, ma c’è sempre qualcuno a guastare questi momenti.

- Ciao cucciolotti, mi sono persa qualcosa? – una voce superficiale, sgradevole e famigliare sovrastò persino il volume della musica. Lasciai la mano di Nick. Ci girammo tutti a guardare Miley Cyrus che faceva la sua entrata da diva. Non appena la vidi, provai una fitta di odio: per colpa di quella sgallettata io avevo passato l’inferno! Mesi prima mi stava simpatica … Ma dove avevo la testa? Ormai la verità su di lei non era più nascosta ai miei occhi: era (è e sarà sempre -> Nota dell’Autrice) una stronza . I suoi vestiti non mi sembravano più alla moda, ma decisamente truzzi. Su una cosa, però, mi dovevo arrendere. Era molto carina, è innegabile. Guardai Nick. Se le sbavi dietro ti uccido! Anche lui la guardava con un certo disgusto. Sospirai di sollievo.

- Ma ciao! – Miley emette qualcosa simile a un gridolino … O forse era solo la sua risata da maialino (bleah!) – Vieni qua che ti faccio gli auguri, cicciolotta mia! – continua la Cyrus, con quella voce acuta e detestabile. Mi abbracciò e poi mi diede due bacetti volanti. Non ero mica malata di lebbra!

Primo: io non sono la “tua cicciolotta”; secondo: non sei stata invitata e quindi terzo: vattene subito di qui!

Mi prudevano la mani, tanta era la voglia di saltarle addosso e dargliele di santa ragione.

- Oh, Nicky, ci sei anche tu, tesoro? – chiese Miley, come se fosse caduta dalle nuvole. Abbracciò anche lui e gli diede un lungo e sonoro bacio sulla guancia. Stronza!

- Ciao a tutti, come va? – si allontanò poi sculettando.

- Giuro che se ti mette ancora quei viscidi tentacoli addosso la faccio pentire di avermi conosciuto! – dissi a Nick, una volta che Miley fu abbastanza lontana da non sentire.

- Sul fatto che sono viscidi ti do ragione. Bleah! Mi ha lasciato la bava su tutta la guancia. – si lamentò lui, pulendosi la faccia con un tovagliolo. Mi riprese la mano e io appoggiai la testa sulla sua spalla.

- L’avete invitata voi? – chiesi.

- Veramente ce ne siamo dimenticati. – confessò. E meno male!

- E che ci fa qui? – ribattei.

- Probabilmente avrà avuto un imbeccata. – ipotizzò lui.

- Non ce la voglio qui. Rovinerà tutto! – mi lamentai.

- Oh, andiamo. Smettila di parlare male di lei, ma sopratutto non pensarci. – consigliò Nick. Mi prese il viso tra le mani, baciandomi.

 

Il resto della festa, quel poco che ne rimaneva, passò abbastanza tranquillo. Certo, la presenza di Miley m’innervosiva, ma in fondo niente di che. Ogni tanto raggiungeva me e Nick, e in quei momenti lasciavo la mano del ragazzo. Tra l’altro, non capii nemmeno il perché di quella mia azione. Forse non volevo che la Cyrus si mettesse a sparlare di me o a prendermi in giro, non so.

Quando ormai verso sera quasi tutti se ne furono andati, Miley disse che doveva parlarmi in privato. La portai nella mia camera. Arrossii quando notai le lenzuola del letto spiegazzate e in disordine. Ma che avevamo combinato io e Nick circa un’ora e mezza prima?

- Hai dimenticato di rifare il letto? – chiese Miley, con un finto sorriso pieno di sott’intesi.

- Può darsi. Perché, tu lo sai rifare un letto? – risposi acida.

- Parliamoci chiaro, biondina. – attaccò. – Nick è mio, d’accordo? Ho visto come stavate sempre attaccati oggi. Non osare più importunarlo!

Vuoi la guerra? E guerra sia, ma ti avverto che vincerò io!

- Senti chi ha parlato! E se io a lui piacessi sul serio? E se lui piacesse sul serio a me? – ribattei.

- Sciocchezze! È a me che piace.

- A te piacciono i suoi soldi, è una cosa leggermente diversa!

A ogni sua parola, la rabbia dentro di me cresceva.

- Come ti permetti? Io ho più soldi di lui!

- In teoria si, ma li spendi tutti in magliette scollate, jeans cortissimi e vestiti che lasciano poco spazio all’immaginazione! E ora fuori da casa mia!

Se fosse stata un secondo di più davanti alla mia vista, l’avrei fatta tornare a casa piena di lividi e fratture. Infatti alzò la testa e se ne andò, imbronciata.

 

ANGOLO AUTRICE:

Allora, passaporto, valigie, biglietto dell’aereo … dovrei avere tutto! Ora devo solo scappare prima di essere uccisa a causa dell’enorme ritardo! Chiedo scusa a tutte. Vabbè, se stiamo qui a parlarne potrei essere portata sotto processo e condannata a vita a scrivere più in fretta. Vi è andata bene che ho l’influenza, se no il tempo non lo avrei mai trovato. Passiamo ai ringraziamenti!

 

 

 

jeeeeee :  ok, Nick non è un professionista di autocontrollo! XD Ti ho dato quello che volevi, felice?

 

ada12 : grazie, anche secondo me Aki e Nick stanno bene assieme! XD Che Demi è simpatica è risaputo!

 

_Crazy_Dona_ : alla fine, non so come, ce l’ho fatta a venire da te! Per Joe e Fujiko dovrai aspettare un po’, sempre che li faccia mettere insieme. Potrei, ma anche no. Mistero …

 

Star711 : ti ricordi che nella mia prossima fic la protagonista avrà il tuo soprannome? E ti stupisci che io ti dedichi un capitolo? XD Dovrei essere io a stupirmi se lo fai! XDDDDDDDD Ci se vede su MSN, ciaaaaao!

 

 

È la prima e spero ultima volta che metto i link:

 

Vestito Aki: http://i23.ebayimg.com/01/i/001/3b/8d/2982_10.JPG

Stivali Aki: http://photosext.spartoo.com/photos/310/31011/31011_350_A.jpg

Porsche Aki: http://www.omniauto.it/awpImages/photogallery/2008/8320/photos650/porsche-cayenne-diesel_2.jpg

Camicia Scozzese Aki:

http://www.nencinisport.it/update16/images/articoli/ONLY_camicia_donna_ELLY_Only35939.jpg

Gibson SG Special: http://www.harmony-central.com/ProductImages/Large/000033323.jpg

 

 

  
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