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Autore: Lim Poia    27/10/2009    8 recensioni
- Sco-Scorpius?
Che diavolo ci fa lui qui?
Un momento...
- Non dirmi che sono qui a causa tua, perchè se così fosse, faresti meglio ad andartene di corsa. - lo minaccio, aggiungendo in fretta - Dopo avermi liberata, ovvio.
Avrei dovuto capirlo subito che c'era il suo zampino.
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Severus Potter, Altro personaggio, Rose Weasley, Scorpius Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Questa one-shot può essere considerata come il seguito di "»Pacchetto completo;", ma anche chi non ha letto la mia precedente flashfic, può benissimo capire ciò succede in questa ennesima Rose/Scorpius. Sono malata, lo so. u.u xD
Comunque non ho ricontrollato, sono un caso disperato -so anche questo-, e quindi se trovate degli errori, perdonatemi! ^^"
Detto questo, vi lascio alla lettura.

Sequestro di Persona ~





- Volete dirmi cosa succede? - domando, sapendo già che non riceverò nessuna risposta.
Sbuffo, odio non essere a conoscenza di quello che sta accadendo. Io devo avere tutto sotto controllo, sempre.
- Ragazzi, io detesto le sorprese e non riesco sinceramente a capire perchè vi ostiniate a farmele. - ritento, invano ovviamente. - Dom, almeno tu. - supplico mia cugina.
Non mi capacito di come Albus sia riuscito a convincerla, Dominique non è il tipo da farsi coinvolgere in situazioni come queste, anzi lei è sempre la prima a tirarsi indietro.
- Esigo spiegazioni. - m'imputo. - Ora.
Nulla.
Non sono mai stata un granchè nell'impormi, soprattutto con i miei parenti.
Non sortisco mai nessun effetto.
- Albus, almeno potresti essere un po' più delicato? Non sono una bambola di pezza che puoi sballottare di qua e di là, eh.
- Non lamentarti, siamo quasi arrivati. - mi avverte Al, tentando comunque di prestare più attenzione.
- Arrivati dove?
- Non provarci, Rose. - mi ammonisce Dom, mandando all'aria il mio pessimo tentativo di capirci qualcosa.
- Okay, ma non è giusto. - insisto - Questo è un sequestro di persona in piena regola. Vi siete presentati in biblioteca, avete aspettato il momento ideale e poi mi avete bendata, presa di peso e trascinata chissà dove!
- Su, Rosie, non farla tanto lunga come al tuo solito. Siamo arrivati. - dice mio cugino, facendomi scendere dalla sua spalla.
Il termine scendere non è inappropriato, dato il suo metro e ottanta di altezza.
- Sarà la benda davanti agli occhi, ma mi sento un po' disorientata. Cosa dovrei fare adesso? - chiedo, portando in avanti le braccia e cercando di toccare qualcosa o qualcuno. - Ehi? C'è nessuno?
Non mi hanno mica lasciata da sola, vero?
Non possono farmi questo, no?
No, no e no.
Sospiro rassegnata.
Stupida benda incantata.
Non vedo niente e di conseguenza non posso fare niente.
Dannati Albus e Dominique.
- Rose.
- Sco-Scorpius?
Che diavolo ci fa lui qui?
Un momento...
- Non dirmi che sono qui a causa tua, perchè se così fosse, faresti meglio ad andartene di corsa. - lo minaccio, aggiungendo in fretta - Dopo avermi liberata, ovvio.
Avrei dovuto capirlo subito che c'era il suo zampino.
- Rose, ho un motivo valido per aver fatto questo.
- Un motivo valido? UN MOTIVO VALIDO? - ripeto - E dimmi, Scorpius, qual è questo valido motivo?
Sto urlando, me ne rendo conto, ma non m'interessa.
- Devo parlarti.
Deve parlarmi, certo. Ed è normale fare tutto questo per parlare.
Ovvio.
- Il semplice venir da me e chiacchierare è obsoleto, no? Meglio farmi un agguato, ma si...!
- Rose, è diverso.
Il suo tono è cambiato.
- Diverso, come?
- Ti ricordi quando qualche settimana fa, io ed Albus abbiamo sabotato il tuo appuntamento con Michael?
- L'avevo quasi dimenticato, grazie per avermi rinfrescato la memoria. - borbotto a denti stretti.
- Beh, mi dispiace, ma mi serviva per iniziare il mio discorso. - si scusa - Comunque, io alla fine ti ho detto una cosa, ricordi anche questo?
Comincio a capire sempre meno e ad alterarmi sempre di più.
- Cosa? Il fatto che rimarrò zitella fino a quando sarà necessario?
- Esatto.
- Quindi? - lo incalzo.
- Quindi non è più necessario.
- Scorpius - devo stare calma, devo stare calma, devo stare calma - Potresti spiegarti una volta per tutte? Mi sto innervosendo, parecchio, e tu sai meglio di me che non è una bella cosa, affatto.
- Tutto quello che ho fatto fino ad ora, tutto, compreso questo, stupido e sbagliato che sia, l'ho perchè... Mi piaci, e non come migliore amica. Mi piaci e... Mi sarebbe stato impossibile dirtelo, guardandoti negli occhi perchè tu probabilmente non me l'avresti permesso. Avresti trovato una scusa per andartene ed io ti avrei lasciato fare perchè sono un vigliacco. Mi sono nascosto dietro la facciata da buon amico, aspirando a ben altro. Ma ora te l'ho detto e... Basta.
Sento i suoi passi, i suo frenetici passi.
Come sempre quand'è agitato, cammina avanti ed indietro. In altre occasioni l'avrei rimproverato, ordinandogli di smetterla, ma ora...
Ora non so che fare, cosa dire.
Sono confusa.
Mille pensieri, tante parole non dette, molti gesti fraintesi e mai chiariti. E tutto questo per due parole.
Mi piaci.
La mia testa sta per esplodere, lo sento, così come il mio cuore. I miei battiti sono frenetici come i suoi passi.
E questo è assurdo. Totalmente assurdo.
Possono due parole farti provare tutto questo?
Si, se dette dalla persona giusta.
- Ora ti tolgo la benda e tu potrai fare ciò che vuoi, puoi anche prendermi a schiaffi, ecco.
- Aspetta. - lo fermo. Merlino, cosa sto facendo? - Io non riuscirei a dirti la verità a viso aperto, quindi, aspetta un attimo. Io credo, anzi sono sicura di provare lo stesso per te.
1. 2.
Perchè non risponde?
3. 4.
Era tutto uno scherzo ed io non solo ci sono cascata, ma gli ho anche detto che mi piace. Stupida, stupida Rose.
5. 6.
- O-ora puoi anche togliermi la benda. - balbetto non volendo. Ma d'altronde, come posso evitarlo se sto tremando?
7. 8.
Ora conto fino a dieci e con il rischio di prendere in pieno una colonna, vado via. Scappo.
9 e 10.
Deglutisco. Okai, ehm.. Un piede dopo l'altro, su.
- Rose. - le sue mani mi stringono le spalle.
Il suo naso sfiora il mio.
E' ancora qui e mi sta baciando.
- Ti ci son voluti ben dieci secondi per metabolizzare la mia dichiarazione, sai? - gli chiedo, sorridendo.
- Hai contato i secondi?
Annuisco.
- Sei impossibile.
- Lo so. Ma ora toglimi la benda!

  
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