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Autore: fufy93    28/10/2009    3 recensioni
- … ti prego, perdonami… - ,disse cercando di continuare nonostante il dolore che sentiva - …prenditi i sentimenti che ho per lui. Voglio dimenticare; non ce la faccio a soffrire ancora… non importa quanto mi impegni, ne quanto cerchi di reprimere ciò che sento. Io… - un altro singhiozzo bloccò le sue parole, mentre le viscere gli si aggrovigliavano mentre l’ascoltava come nell’oscurità - non riesco a smettere…… di amare Harry - Storia ambientata verso la metà del sesto anno ad Hogwarts. Fan fiction dedicata a tutti i fans della coppia Harry/Hermione.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Harry/Ginny, Harry/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Introduzione:

questa storia si svolge verso la metà del sesto anno a Hogwarts. Alcune cose diciamo che le ho “tolte” perché per quanto riguarda il tema della vicenda non avevano nulla a che fare. Buona lettura!

 

 

Capitolo 1: Amortentia

<< Insomma Harry la devi piantare con quel libro! >>

Si lamentò Hermione per l’ennesima volta. Harry ormai non ce la faceva più a sentire le sue lamentele riguardo al Principe Mezzosangue, è da quando aveva ricevuto la Felix Felicis che cominciava ad odiarlo. Forse è l’unico libro con la quale Hermione non vorrà mai averci niente a che fare.

<< e dai Hermione! Ti lamenti sempre che non leggiamo mai un libro! Adesso dovresti esserne contenta.. >>

Fortuna che il suo amico Ron era d’accordo con Harry nonostante le lamentele per non averlo aiutato durante pozioni.

<< quello non è un libro! Non sappiamo cosa sia e Harry segue cose scritte da chissà chi che potrebbero rivelarsi pericolose! >>

<< sono solo degli appunti nessuno vuole fare del male a nessuno >> rispose Harry alterandosi

<< questo non lo puoi sapere! Bisogna stare attenti! >>

<< sei gelosa solo del fatto che il Principe sia più bravo di te in pozioni! >>

<< non dire sciocchezze. Io gelosa! >> disse facendo una risatina acuta e cominciando a camminare sempre più velocemente.

Avevano un’ora libera ma ovviamente Hermione si era già impegnata ad andare in biblioteca a studiare mentre Ron e Harry si sarebbero rilassati non facendo niente come al solito.

<< comunque dovreste studiare anche voi! Quest’anno sarà più duro rispetto ai precedenti quindi vedete di darvi da fare >>

Con questa frase Hermione li lasciò girando l’angolo per andare in biblioteca, ma mentre parlava a Harry parve che le avesse dato un’occhiataccia al libro. Dovevano proprio essere come cane e gatto.

<< adesso che si fa? >>

Questo era bene o male il motto di Ron che preannunciava la voglia di non fare assolutamente niente.

<< che ne dici se ci alleniamo a Quidditch? Fra qualche giorno c’è la partita contro Tassorosso >>

<< umm.. va bene dai. Dobbiamo essere preparati! >>

Dopo l’allenamento i due andarono a cambiarsi in spogliatoio

<< sono davvero migliorato! >> si compiacque Ron

In fin dei conti non aveva tutti i torti. Aveva fatto 8 parate su 10. Harry guardò noncurante l’orologio che segnava le 11 e 10.

11 e 10…

<< oddio Ron muoviti!! >> urlò Harry prendendo tutta la sua roba e dirigendosi verso la porta dello spogliatoio

<< perché? >>

<< siamo in ritardo per l’ora di pozioni! >>

<< Oh! Miseriaccia! >>

Arrivati sfiniti nell’aula di pozioni il professor Lumacorno alla vista di Harry non capì più niente. Neanche fosse il suo innamorato

<< Harry mio caro! Mi stavo giusto chiedendo che fine avesse fatto il mio miglior studente >>

<< mi perdoni professore, c’è stato un… imprevisto >> mentì Harry cercando sostegno da Ron che invece era ancora impegnato a riprendere fiato

<< oh, figurati. Vai pure a sederti con gli altri >>

Si mise accanto ad una Hermione “negativa” dal momento che lo vide tirar fuori il suo affidatissimo pozioni avanzate e metterlo sul tavolo dietro il calderone. Ron si sedette vicino a lui.

<< allora, come stavo spiegando … >> iniziò Lumacorno << vorrei che oggi mi preparaste questa pozioncina che io stesso ho fatto la volta precedente >> disse rivolto agli studenti in aula mentre cercavano di ricordare cosa avessero fatto la volta scorsa, e nonostante alcuni sguardi vacui il professore indicò il calderone posto sopra la sua scrivania e alla quale susseguì all’istante la voce di Hermione

<< Amortentia! >>

<< esattamente, Granger. L’Amortentia! >> esultò compiaciuto Horace << dunque, essendo oggi in verifica mi auguro che vi impegnate sufficientemente nella preparazione. Alla fine dell’ora vorrei che portiate una fialetta della pozione che avete preparato alla mia scrivania e io la esaminerò >>

Detto questo si sedette alla scrivania già intento a scrivere per i fatti suoi. Probabilmente si era dimenticato di fare un lavoro e ha deciso di farlo adesso, alzò lo sguardo verso gli alunni ancora bloccati a fissarlo con i libri in mano

<< la ricetta è a pagina 15 del vostro libro, buon lavoro >>

Li scattò il panico generale dove tutti cercarono disperatamente la pagina e leggendo gli ingredienti, tempo di aprire il libro, Harry vide già Hermione dirigersi a cercare tutto il necessario per preparare la pozione. Ovviamente questo è perché sapeva già a memoria cosa vi era scritto su i vari libri di testo e da quando avevano scoperto il Principe Mezzo-sangue il suo impegno in quella materia parve aumentare a dismisura.

In poco tempo tra i vari rumori e i grattare dei calderoni che ognuno avvicinava a se, la stanza si riempi di nuvoloni e profumi vari in base agli ingredienti.

Harry intento a guardare le annotazioni del principe decise di seguirlo cambiando due/ tre ingredienti che, secondo lui, erano più efficaci, quando sentì la voce soddisfatta di Hermione parlargli

<< dovresti seguire il libro, di quel “principe” non ti puoi fidare >>

Harry la guardò torvo, in fin dei conti diceva così solo perché dal suo calderone si cominciava già a vedere il colore rosso acceso che secondo il libro stava come stadio iniziale- intermedio.

<< dovresti esser contenta che per una volta non faccio affidamento a te disturbandoti continuamente chiedendo suggerimenti >> le rispose

A quel punto Hermione si voltò continuando il suo lavoro, sembrava imbarazzata ma tra tutti quei fumi cominciava a vederci poco, specialmente per gli occhiali che si appannavano di continuo, costringendolo a volte ad andare alla cieca.

Dopo circa 40 minuti il professore alzò la testa dai suoi scritti e si rivolse alla classe battendo una volta le mani

<< Il tempo è scaduto! Prego venite a portarmi i vostri lavori. Basta mescolare! >> disse infine rivolgendosi ad un gruppo di ragazze che continuava a lavorare  sempre più nel panico.

Harry mise parte della pozione in una fialetta e si diresse in fila verso la cattedra. Da quando poi facevano un simile sistema proprio non lo sapeva. Che ne era dei giri tra i tavoli? Ormai gli insegnanti cominciavano ad essere sempre più pigri.

Dietro a lui Ron e Hermione

<< scommetto che è perfetto il tuo lavoro Harry lo si vede già dal colore, è un peccato che io non riesca a decifrare quella scrittura >> annunciò Ron sottovoce all’amico mentre avanzavano lentamente.

Man mano che controllava i lavori Lumacorno scriveva sul registro i voti dicendo solo ogni tanto il risultato ad alta voce.

Arrivato il suo turno Harry diede in mano  all’insegnate il suo preparato che lo guardò entusiasta dando solo una veloce occhiata al liquido roseo

<< Ottimo Lavoro Harry! Inutile dire che è assolutamente perfetta! Davvero eccellente!>> esclamò euforico porgendogli nuovamente il suo lavoro. Dietro di se Harry sentì lo sbuffo inconfondibile di Hermione.

Si girò vedendo Ron contento per lui, mentre lo superava gli disse

<< complimenti amico! >> e gli diede un pacca sulla schiena alla quale Harry non era affatto preparato e che lo fece inciampare su un ingrediente viscido che qualcuno aveva probabilmente perso per strada nel tentativo di fare in fretta.

Cadde goffamente sul pavimento sentendo l’urlo di Hermione improvviso.

La guardò notando che aveva il volto coperto dal un liquido roseo, si voltò verso la sua fiala che, ora, era completamente vuota.

Si rigirò verso l’amica in fretta e furia

<< Oddio Hermione mi dispiace, scusami! >> Cercò di aiutarla a pulirsi il viso e quando lei lo guardò aveva un’aria strana.

<< Hermione? St-stai bene? >>

Lei lasciò cadere la sua fiala a terra e si buttò su di lui, mentre Harry terrorizzato cercò di svincolarsi per paura che lo volesse strozzare, lei lo baciò sulla guancia.

Rimare scioccato dal comportamento dell’amica, ma fortunatamente per lui nessuno oltre a Ron aveva visto quel bacio dato che erano tutti troppo intenti a ridere della sua clamorosa caduta.

Il Professore appena alzato lo sguardo e notando i due a terra con Hermione coperta di pozione si rivolse a Harry

<< Harry tutto bene? >>

<< t-tutto bene professore >>

<< bene, signorina Granger vada pure in bagno a lavarsi il viso >>

Hermione che cominciava a guardarlo con occhioni dolci lo stava stringendo a se sempre di più. Decise quindi di portarla subito in bagno e di sistemare la faccenda.

Arrivarono correndo al solito bagno di Mirtilla, per evitare che qualcuno scoprisse che c’era qualcosa che non andava.

Si rigirò furtivo sperando di non trovare quel fantasma di una ragazza rompi scatole vagante dei cessi  e si rigirò con Hermione che si stava togliendo per un motivo sconosciuto sia il pullover grigio che la camicetta.

<< no, no! Ferma! >> le ordinò Harry che stava andando completamente nel panico e cercò di convincerla a rivestirsi mentre lei ad ogni occasione cercava di baciarlo e abbracciarlo.

In quel momento la porta del bagno si aprì e Harry ebbe un tuffo al cuore

<< Harry? >>

Fece un enorme sospiro di sollievo

<< siamo qui Ron! >>

Vide spuntare dall’angolo del bagno la testa rossa dell’amico

<< la lezione è finita adesso, bisogna andare a pranzo >>

<< no invece non possiamo. Non lo vedi come è ridotta Hermione? >>

Ron la guardò a lungo, ma lei non ci fece caso troppo intenta a stritolare un braccio a Harry e dire frasi del tipo “ti amo” o “cucciolotto mio”. Di tutta risposta il rosso scoppiò a ridere.

<< bè ti auguro buona fortuna, deve aver ingerito della pozione per sbaglio, in fondo gli è arrivata dritta in faccia >> sghignazzò di nuovo

<< Ron questo non è divertente. Come facciamo? È lei l’esperta in tutte le materie scolastiche! >>

<< perché non provi ad utilizzare il Principe per cercare un antidoto? >>

<< si bè.. sarebbe la cosa più normale da fare in effetti… >>

<< bene. Divertiti >> disse Ron voltandosi verso l’uscita

<< come divertiti?! Non avrai intenzione di abbandonarmi qui senza darmi una mano?! >>

<< ma anche se restassi qui non ti servirei a niente, e poi sto morendo di fame! Dopo l’allenamento non abbiamo avuto modo di fare uno spuntino tanto eravamo impegnati ad arrivare in tempo all’ora di pozioni! >>

<< vorrei ricordarti però che se sono caduto a terra e l’amortentia è andata addosso ad Hermione è colpa tua! >>

<< no non è colpa mia ma dei tuoi pessimi riflessi >>

<< non cercare scuse, che con me non attacca! >>

Ma Ron improvvisamente uscì dal bagno correndo e urlando un qualcosa simile a “tanto non mi prendi” e in effetti Harry non poté fare un passo con Hermione attaccata a lui e dovette rassegnarsi.

Aprì “pozioni avanzate” e cercò la pagina con gli ingredienti e tutto il necessario seduto sul freddo pavimento in marmo, ma sicuramente non era facile dato che veniva continuamente distratto dall’amica e per questo dovette inventarsi una marea di scuse pur di tenerla buona, il lato positivo di quella situazione era che impegnata (lei) com’era da lui non si accorse che Harry stava facendo l’antidoto, che invece la vera Hermione avrebbe intuito all’istante.

Dopo aver trafficato un po’ si rivolse ad Hermione con un enorme sorriso e un bicchiere pieno di liquido color oro-rosato in mano

<< tieni è per te >> disse

Ma lei si rifiutò e senza riuscire a scansarsi gli saltò addosso e le loro labbra si incontrarono improvvisamente.

Quando Hermione si allontanò per guardarlo negli occhi lui non sapeva proprio che dire e in seguito ad un silenzio interminabile le ripose di nuovo il bicchiere che lei bevve senza togliergli lo sguardo di dosso con l’aria sexy.

Harry appena resosi conto del pensiero perverso si sorprese di se stesso ma non ebbe modo di continuare che vide l’amica che cominciava ad avere uno sguardo distrutto e spaesato

<< cosa ci facciamo qui? >> domandò ancora col bicchiere in mano che dopo qualche secondo guardò

<< emm.. siamo nel bagno di Mirtilla Malcontenta… c’è.. >>

Ma si fermò. Hermione si era alzata senza togliere lo sguardo dal recipiente vuoto, lo annusò un attimo, e alzò lo sguardo verso Harry.

Un attimo di silenzio e scappò via senza dire niente.

Harry che era ancora li fermo non seppe che dire abbandonato tutto d’un colpo.

Improvvisamente con orrore capì che Hermione, riprese le sue doti intellettuali aveva con grandi probabilità intuito cosa fosse successo per rigor di logica secondo gli avvenimenti che ricordava prima o dopo aver bevuto la pozione.

 

 

<< allora? Tutto sistemato? >> chiese Ron

<< pare di si… >> rispose Harry ingurgitando un pezzo di carne

Hermione a pranzo non si era fatta vedere, Harry pensò che si trovasse in dormitorio. Se l’avesse vista d’altronde non avrebbe saputo che dirgli. Così si rivolte alla sorella dell’amico

<< Ginny? Non è che per caso sai che fine ha fatto Hermione? >>

<< la sua amica Calì ha detto che è corsa nel dormitorio e si è sdraiata sul letto. Non ha voluto parlare con nessuno… >>

<< ah, grazie >>

Ginny era sempre stata una ragazza gentile e dal carattere forte e fiero, era già da un po’ che qualcosa dentro di lui… bè è difficile spiegare.

Ginny in fondo da poco si era lasciata con Seamus e…

<< Harry ragazzo mio! >>

*Oddio* pensò Harry

Lumacorno si fece strada tra la folla di studenti che si alzava dopo aver finito di mangiare.

<< professore! C’è qualche problema? >> ovviamente Harry sapeva il motivo reale del suo arrivo ma ormai era talmente abituato alla “recita” con lui che non ci faceva nemmeno caso a volte

<< assolutamente no! Mi stavo chiedendo… >> e si abbassò verso di lui << sta sera faccio una delle mie solite cenette, tu verrai vero? >>

*no* magari avesse potuto dirlo… ma il professor Silente più volte lo aveva raccomandato di dargli corda e di entrare nelle grazie di Horace

<< volentieri! >>

<< Magnifico! E.. >> si guardò intorno << la signorina Granger non c’è? Un vero peccato, mi auguro che la informi Harry >> si rivolse a lui con un sorriso ma Harry non ebbe modo di ripondere che ricominciò a parlare << ooh! Signorina Weasley! Anche lei ovviamente mi auguro che ci onorerà della sua presenza! >>

Lo sguardo di Ginny non era del tutto convinto ma alla fine rispose un “si” tirato

<< magnifico, a stasera >>

 

 

Quella sera alla “festa” Harry arrivò un po’ in ritardo ma ovviamente il professore non si lamentò.

Erano nel suo ufficio, aveva posizionato dei divani a mo’ di quadrato e al centro c’era un grande tavolino di cristallo con un mix di tartine e bevande. Riguardo al cibo non si sprecava affatto.

Si sedette vicino a Ginny, davanti a lui con sua grande sorpresa vide Hermione, probabilmente l’aveva informata Ginny. Nonostante data la postazione avrebbero dovuto guardarsi, Hermione non incrociò mai lo sguardo di Harry, sicuramente lo faceva di proposito.

Serata continuava normalmente ma ad Harry parve di essere all’interno di una bolla, e di sentire solo in modo sfuocato quello che dicevano gli altri, erano voci lontane, distanti. Troppo immerso nei pensieri e la paura di perde la sua migliore amica che lo attanagliava

<< Harry è tutto ok? >> sentì la voce di Ginny

Forse l’unica che potesse farlo riemergere da quello stato profondo, si girò verso di lei un po’ spaesato con un “eh” come risposta

<< stai bene? Sembri sovrappensiero… >>

<< ah no niente tranquilla sono solo un po’ stanco >> gli sorrise in modo più convincente possibile e quando anche lei rispose con lo stesso entusiasmo era quasi difficile non assorbire quell’aura vivace e positiva che l’avvolgeva.

Presero a parlare del più e del meno, nessuno li distraeva, nemmeno Lumacorno che era intendo a chiedere a McLaggen  notizie dell’amico ministro della magia e dello zio Tiberius, ed è in quel frangente che non si accorse che Hermione lo stava guardando.

 

<< allora com’è andata ieri sera? >> chiese Ron sinceramente curioso ma un po’ seccato come al solito. Ormai non era un segreto che odiava Lumacorno, in fin dei conti ogni volta che lo incontrava lo salutava con un nome diverso e il saluto era solo perché lui era in presenza di Harry.

<< come al solito. Niente di nuovo >>

Ron rimase zitto giusto un attimo. Erano a colazione e Harry continuava a giocherellare col cibo con un sorriso perché la serata-chiaccherata con Ginny lo aveva davvero rallegrato, sapeva che comunque non c’erano molte speranze che la cosa andasse avanti, insomma, è la sorella del suo migliore amico.

*ah! Ma a che penso! Non siamo mica fidanzati!*

<< questa mattina quando sono sceso presto per portare del cibo a Leotordo… >> iniziò Ron, Harry si decise ad alzare lo sguardo e ad ascoltarlo << ho visto Hermione che faceva colazione, c’erano poche persone, i soliti mattinieri tra parentesi >> disse volteggiando la forchetta con un pezzetto di frittata li incastonata << le ho parlato e ho cercato di convincerla a… bè non so, lasciare che la faccenda non sia mai successa. Di dimenticare tutto >>

<< ee? >> chiese Harry un po’ scettico

<< e credo proprio di non essere il migliore convinci-persone del secolo >>

*lo immaginavo* pensò Harry rassegnato

<< ciao! >> questa voce lo illuminò improvvisamente

<< ciao Ginny! >> rispose entusiasta

<< Harry potrei parlarti un attimo? >>

<< certamente >>

 

Si diressero al di fuori della scuola, nel verde, a dirla tutta non avevamo molto tempo a disposizione, le lezioni sarebbero iniziate a breve

<< sai.. >> iniziò Ginny << ieri sera mi sono proprio divertita >> si girò verso di lui con un sorriso

<< anche io, è stato davvero piacevole >>

Ginny si avvicinò con calma all’amico

<< un giorno mi piacerebbe rifarlo >> gli disse, ormai si potevano sfiorare

<< ah, emm.. si sarebbe… magnifico >> Harry cominciava ad essere sempre più imbarazzato.

All’improvviso Ginny gli prese le mani e si alzò quanto bastava per stampargli un bacio sulle labbra e poi tornare a guardarlo.

Ecco quello che aveva sempre sognato, forse anche prima di rendersi conto che provava qualcosa per lei.

In fondo, lontano dai due, una ragazza con i capelli castani e gli occhi nocciola li guardava mentre una lacrima scendeva dal viso.

 

 

 

 

 

 

 

 

CIAOOOOOO!!!

Non siate già arrabbiati ^^; lo so che come finale del primo capitolo della prima storia che scrivo su Harry Potter finisce in modo drammatico. Dal prossimo ci saranno innovazioni che non vi aspetterete ;P

Spero che vi piaccia questa storia e che la leggerete fino all’ultimo.

Faccio una parentesi per ringraziare (ormai lo faccio sempre xD) la mia amica “L” che ha dato il via a questa storia! (non ti aspettavi questa cosa vero? Tranquilla va tutto bene non ti devi preoccupare, te lo dico perché so che se mentre leggevi io ero sotto le tue mani adesso mi avresti già strozzata ;P)

Per chi non mi conosce sono Fufy93, ho già scritto altre storie ma riguardano la coppia Ranma/Akane e al momento ho ancora in corso la storia Dark Angel sempre di questi 2 xD.

Bè! Per questo primo capitolo saluto tutti i lettori (che mi vogliano strozzare o meno) e al prossimo capitolo!!

 

  
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