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Autore: Yvaine0    28/10/2009    5 recensioni
Pan Son è innamorata cotta di Trunks. Cosa succederebbe se Videl pretendesse da Pan una sufficienza nell'ultimo compito in classe di geometria, materia che lei odia e non riesce a capire? E se la obbligasse ad andare a studiare a casa Brief? Siamo fuori da casa Brief, io e mio zio ( nonché mio migliore amico ) Goten. – Possiamo anche andarcene a casa, Goten, tanto Bra non studia mai! È inutile che mamma speri che mi possa aiutare! –
- Ma se ha tutti sette? – ribatte lui, ammirato.
Sbuffo. – Mai sentito parlare del verbo ‘copiare’ ? –
Ride. – Io sì, ma Gohan e Videl no. Per questo siamo qui! –
E se Pan, durante questo famoso compito in classe, facesse a sè stessa un giuramento? Un giuramento che non si aspetta di dover mantenere? E se a questo seguisse una scommessa nata da uno dei lampi di genio di Goten? E se Pan avesse tutti i problemi di una normale adolscente compresa una rivale in amore e un ragazzo cotto di lei?
NOTA: Qui, Bra, Pan e Marron hanno tutte e tre 16/17 anni, e frequentano il terzo anno al liceo. Trunks ha finito da un anno il liceo ( 19/20 anni ) , e Goten frequenta l'ultimo anno come Ub( 18/19 anni ).
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Pan, Trunks | Coppie: Bra/Goten, Pan/Trunks
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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Geometria      

 

Capitolo 1

 

 

- Yawn – Pan si gettò sul divano di casa sua  e accese la tivù.

Finalmente poteva stare un po’ da sola, senza che Goten cercasse di farla sentire in imbarazzo con Trunks, senza che Marron e Bra inventassero piani ‘geniali’ per far cadere il lilla ai suoi piedi, e soprattutto lontana chilometri da quella piattola di Hiromi Miwako, l’ ex ragazza di Trunks.

Quella ragazza tutta curve era in classe con Pan, Bra e Marron, e odiava a morte tutte e tre. In particolare odiava lei, Pan, perchè gelosa di tutto il tempo che Trunks passava a casa sua o di quello che passava lei a casa Brief. Forse per la signorina pel di carota era troppo complicato capire che Trunks era spesso a casa di Pan perchè Goten era il suo migliore amico, e che Pan andava a casa Brief per Bra ( bè, tecnicamente anche per vedere Trunks, ma questo Hiromi non poteva saperlo, no? ).

Basta, Pan voleva stare lontana da tutti per qualche ora... ma che diceva, sapeva che era impossibile, le bastava un oretta al massimo. Anche mezzora, voleva solo staccare la spina per un po’. Le bastava poco, giusto per rilassarsi e lasciare al cervello tempo di riprendere fiato.

Quella mattina aveva preso il suo primo sette in geometria, o meglio, la sua prima sufficienza per quell’ anno scolastico. Ah già, ed era anche svenuta in mezzo al parcheggio della scuola a causa di uno stupido giuramento che aveva fatto a sè stessa mentre eseguiva quello stupido compito in classe: dichiararsi a Trunks se avesse preso la sufficienza.

Gulp! Non voleva nemmeno immaginare la figura di cacca che avrebbe fatto.

Comunque poteva sempre prendere tempo ( la sua specialità ) e aspettare il momento opportuno per dichiararsi, magari fino a dimenticarsene.

Insomma, che cosa avrebbe dovuto scegliere Trunks?

Da una parte c’era la sua ex, la diciottenne Hiromi Miwako, bocciata l’anno precedente e capitata in classe con Pan. La rossa focosa, dalle forme sinuose, alta, proporzionata e dai modi da ragazza matura che ci sapeva fare. Una ragazza che i cui genitori non erano sempre tra le scatole, il cui zio non era il suo migliore amico ( e non era un rompiscatole! ), una ragazza ricca la cui migliore amica non era sua sorella.

Dall’ altra c’era lei, Pan Son, la nipotina del suo migliore amico, nipote anche dell’ acerrimo nemico di suo padre, e soprattutto la migliore amica di sua sorella. Capelli neri, occhi anche. Mingherlina, di certo non piatta, ma non prosperosa come la Miwako e certamente meno... maliziosa e sfrontata coi ragazzi. Pan era piuttosto timida quando si parlava di ragazzi... bè, non di ragazzi: di Trunks. Poi Pan faceva arti marziali, come tutti i ragazzi della famiglia. Come i ragazzi e sua madre.

Ma dai! Era un disastro! Non c’era storia tra lei e Hiromi!

Rossa del cavolo!, fu l’ultimo pensiero in questione che formulò, poi Pan prese il telecomando e decise di concentrarsi un po’ sui buoni e sani cartoni animati.

Era una fortuna che sua madre Videl e suo padre Gohan fossero andati a trovare Mr Satan, il padre di Videl, quella mattina e che non fossero ancora ritornati. Fortuna ulteriore era che i suoi nonni, Chichi e Goku, fossero andati a fare compere, o come aveva scritto nonna Chichi nel bigliettino appiccicato al frigorifero Ho trascinato tuo nonno in un centro commericale per fare spese. Gli uomini di questa casa saranno anche a dieta, però mangiano lo stesso come lupi! Goten va a casa di Trunks, non dovrebbe tornare prima di sera. Quando torna controlla che non vada a svuotare il frigorifero: ci sono rimaste solo le provviste per un mese, non voglio rimanere senza! Ti voglio bene, nonna Chichi.

Ecco, nonna Chichi era esagerata come sempre. Le provviste per un mese non bastavano per Goten un giorno solo, secondo lei?! Dai, almeno due giorni sarebbero resistite!

Pan sospirò e con un colpo secco lanciò le scarpe dall’ altra parte della sala. Aveva la casa tutta per sè e la cosa migliore che potesse venirle in mente di fare era dormire con la tivù come sottofondo. Ed era proprio quello che aveva intenzione di fare.

Si accoccolò sul divano come ormai non aveva il tempo di fare da tanto tempo, e chiuse gli occhi.

 

- Trunks, muoviti! – sbottò Goten, spalancando la porta di casa Son con un calcio e mandarla a sbattere contro la parete rumorosamente. – Oh, grazie al cielo nessun urlo: mamma non è in casa! -

- Goten! Così terrorizzi Pan! – lo rimproverò il lilla divertito.

- Oh, non imitare mia madre! E poi Pan sarà di sicuro a casa di Marron con tua sorella! Figurati se è a casa quella: non ha nemmeno il tempo di dormire con quelle due pazzoidi che ha per amiche! Ora, vai in salotto che io vado a prepararmi uno spuntino! Hai fame, Trunks? –

Il lilla rise. – No, no. Fa’ pure tu, io vengo con te –

 

Pan si stroppicciò gli occhi frustrata. Perchè cavolo Goten doveva fare tutto quel rumore! Ora capiva perchè nonna Chichi lo sgridava sempre! Non aveva fatto nemmeno in tempo ad assopirsi che lui era entrando facendo il suo solito caos. Con Trunks, poi!

Pan sbuffò e si rimise a sedere, concentrandosi sui cartoni animati in tivù. Anzi no, si disse. Meglio mettere su un film, non voglio fare la figura della bambina con Trunks.

Anche la porta del salotto fu sbattuta dopo circa trenta secondi, lasciando entrare Goten che reggeva una miriade si buste e sacchetti di merendine che mollò sul tavolino, seguito da Trunks che portava da bere.

- Oh, Pan! Sei a casa! – esclamò il moro, allegramente. – Che fai qui tutta sola? Bra è da Marron, sai? Non puoi lasciarmi la casa tutta per me, una volta tanto. -

Potrei farti la stessa domanda, stava per rispondere acidamente la ragazza, ma poi vide il suo angelo dai capelli lilla entrare e trattenne la rispostaccia. – Dormivo – sottolineò il passato.

- Ti abbiamo disturbato? – chiese Trunks, educato. – Scusa, allora andiamo di sopra... -

- Macchè! – lo interruppe Goten. – La nostra Pan ci farà compagnia. E ora alzati di lì, scricciolo – esclamò il moro, afferrando la ragazza di slancio e lanciandola all’ amico. Lanciandola, sì. Goten pensava più spesso alla nipotina come ad una bambola di pezza che come una ragazza in carne ed ossa, e di sicuro era abbastanza forte per lanciarla all’ altro Sajan come se lo fosse sul serio.

- Hey! – protestò Pan, ‘atterrando’ su qualcosa di morbido. – Non sono così leggera, zuccone! – sbottò la ragazza.

- Infatti sono io che sono forte! – le fece l’occhiolino lo zio, per poi buttarsi sul divano dove poco prima era sistemata lei.

Pan stava per rispondergli malissimo, quando si accorse che i suoi piedi non toccavano terra e non era per sua volontà: un paio di braccia forti e delicate la stavano sorreggendo. Automaticamente si voltò a guardare il possessore delle braccia in faccia, trovandone il volto davvero moooolto più vicino di quanto si sarebbe mai aspettata. Immediatamente arrossì e lui la rimise a terra, svelto e imbarazzato. – Scusa – boccheggiò grattandosi la nuca con una mano, nervosamente.

Pan scosse la testa violentemente, come per dire ‘non c’è problema’ e andò a rifugiarsi sul divano con Goten, dove lo zio giaceva lungo e disteso, con un pacco di patatine sul petto, da cui ogni manciata di secondi ne afferrava un pugno per poi buttarselo in bocca.  – Cretino – gli sibilò, accoccolandosi al suo fianco.

- Ah, non te ne vai? Come mai? – sussurrò il moro, facendole la lingua, così piano che Trunks non avrebbe di sicuro sentito.

Pan in risposta arrossì di più e afferrò il telecomando per cambiare canale, sintonizzandosi su un incontro di arti marziali. Ecco, a casa Son non c’erano mai litigate per vedere in tivù: tutti amavano le arti marziali e la tivù era ventiquattro ore su ventiquattro sintonizzata su un’ incontro. L’ unica che non amava quel genere di cose era nonna Chichi, ma lei non faceva testo visto che era sempre in cucina a preparare da mangiare, nonstante in quella casa avesse messo praticamente tutti a dieta. – Oh, guarda, il nonno – commentò Pan, vedendo MR Satan salutare il pubblico dalla tribuna del commentatore, in televisione. Si chiese anche dove fossero in realtà i suoi, se suo nonno era all’ arena a commentare e a sponsorizzare un torneo...

- Tuo nonno?! – chiesero i due ragazzi, con gli occhi che brillavano.

- Vuoi dire che il tornero è qui a West City?! – specificò Trunks meravigliato.

- Probab... Goten, no! – Pan non aveva nemmeno concluso la frase che lo zio era scattato in piedi e la stava trascinando fuori di casa per andare a partecipare, seguito dall’ amico.

- Dai, Pan, magari siamo ancora in tempo per iscriverci! – la esortò lo zio.

- Hai lasciato la tivù accesa! – lo rimproverò la ragazza, nella speranza che il moro si fermasse e la lasciasse andare con i suoi piedi: era piuttosto imbarazzante che Goten la portasse in giro in braccio.

- Pazienza! Tanto ci si piazzerà davanti papà appena torna! – Goten aveva ancora la ragazzina in braccio ed era già uscito di casa, pronto a prendere il volo verso l’arena.

- Non ho le scarpe! – sbottò infine Pan, volando fuori dalla presa dello zio e sventolandogli i piedi davanti alla faccia. – Vedi? –

Trunks ridacchiò.

- No, sento la puzza! – la prese in giro il moro, prendendole un piede e giocherellandoci.

Pan ridusse gli occhi a due fessure e strinse i denti, stizzita. – Bene – strattonò via il piede dalla portata dell’ amico e incrociò le braccia restando a mezz’aria davanti a lui. Trunks pensò che quella posizione era tipica di suo padre, non di Pan.

– Io vado da Marron – proclamò, offesa, la mora.

- E dai, Pan! Andiamo, forza! Dai che ti diverti anche tu! – la implorò lo zio, con la sua solita aria infantile.

- No – fece gelida la ragazza.

- Ma non puoi andarci messa così – convenne lo zio.

Pan si guardò: com’era messa? Le mancavano solo le scarpe, ma quello non era un problema. – Sì invece, non ho bisogno delle scarpe, ci vado volando – esclamò alnzandosi un po’ di più in aria.

- Ma non parlavo delle scarpe – ridacchiò lui.

- E di cosa? – chiese Pan, confusa.

- Di questa! – rise Goten, e con uno scatto repentino tolse la bandana alla nipotina e se ne volò veloccissimo in direzione dell’ arena, senza lasciare alla ragazza il tempo di realizzare l’accaduto.

Trunks rise, ma rimase lì con lei, osservandola interessato dal cambiamento.

Il segno eloquente che Pan si era ripresa fu un urlo sovrumano e furioso che nessuno si sarebbe mai aspettato da una ragazzaina dall’ aspetto così esile e fragile, ma che si udì anche dal punto in cui il moro era arrivato:

- Goteeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeen!! -  

 

 

 

Ciao!

Come vedete, ho deciso di continuare la fic, e, anzi, di trasformarla in una long fic.

Per questo vorrei ringraziare bulma4ever che ha recensito lo scorso capitolo:

grazie :) Sono d’accordo con te, non si trova quasi niente su queste coppie su efp... e mi dispiace perchè a me piacciono parecchio! ‘buona qualità’! >< Io scrivo in modo appena passabile, sempre che sia passabile! ><’ Comunque grazie, sono contenta che ti sia piaciuta! :)

 

Grazie anche a chi l’ha messa tra i preferiti:

1 - bulma4ever [Contatta]
2 - VaMpIrA89
[Contatta]

 

Grazie!

Al prossimo aggiornamento :)

  
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