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Autore: gemini    25/06/2003    4 recensioni
Un ragazzo ritorna nella sua città dopo sette anni, deciso a ricominciare una nuova vita e, magari, trovare un nuovo amore, che gli consenta di gettarsi finalmente alle spalle il passato...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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RITORNO AD AMARE

Intro:Un ragazzo ritorna,dopo sette lunghi anni,nella sua città.La città dove ha conosciuto grandi gioie,ma anche grandi sofferenze e la terribile delusione di un amore non ricambiato.Ritorna perché ha capito che scappare non serve a nulla,perché i sentimenti c’inseguono anche fino in capo al mondo.Ritorna perché si è reso conto che soltanto affrontando il passato potrà guardare serenamente al futuro,e trovare il coraggio di superare la sua paura di soffrire di nuovo,e ritornare ad amare.E qui incontra una ragazza che ha vissuto la sua stessa esperienza,che prova la sua stessa paura:due anime sole e impaurite,che forse sostenendosi a vicenda potranno trovare la strada per la felicità.

Questa storia è dedicata a Naozumi,un personaggio che inizialmente ho detestato,ma che col tempo ho invece imparato ad apprezzare,perché dietro la sua apparente presunzione nasconde un animo sensibile,e l’ho notato soprattutto quando ha scelto di mettersi da parte per fare in modo che la ragazza che amava fosse felice.E’ la prima storia che scrivo(e anche l’unica che finora sono riuscita a finire J),e non nascondo che arrivare alla conclusione è stata una faticaccia,ma sono molto contenta di avercela fatta,e spero di riuscire a finirne altre,in futuro J.Siate clementi,e fatemi sapere il vostro giudizio,per me è molto importante(sono ammesse anche critiche naturalmente!!).Un grazie particolare a mio fratello,che mi ha spronato a iniziare a scrivere ed è stato il mio primo lettore e critico.Sei un mito!!

 

L'arrivo

Il ragazzo scese dall'aereo e,ancora incredulo,respirò profondamente quell'aria a lui così familiare.Era l'aria di casa.Finalmente era tornato a casa.Poi si diede dello sciocco:come poteva venirgli in mente che l'aria di Tokyo fosse così diversa da quella degli altri posti in cui era vissuto?Era solo uno sciocco sentimentale,ma non poteva farne a meno.Sorrise.Erano passati sette anni,e dopo aver girato tutto il mondo,aver conquistato una notorietà e un successo che non si era figurato neanche nelle sue più rosee aspettative e aver lavorato in decine di film e musical negli USA,finalmente era tornato in Giappone.

I suoi pensieri furono interrotti dallo squillo del cellulare,che ruppe la magica atmosfera del momento.

-Pronto?

-Ehilà fratellino!-,lo salutò la vocetta allegra della sorella,-sei arrivato?

Naozumi sorrise.Sua sorella era allegra come sempre,ma del resto era solo grazie a lei se in tutti quegli anni era riuscito a sopportare la nostalgia del suo paese,e delle persone che vi aveva lasciato.Di una in particolare...cercò di scacciare immediatamente quel pensiero.

-Sì,Sycil,sono sceso dall'aereo dieci minuti fa.Adesso sono in cerca di un taxi-,disse.

-Immagino che troverai un bel casino nel tuo vecchio appartamento-,fece lei in tono preoccupato,-forse dovevo venire con te per darti una mano-.

-Non dire sciocchezze,tu devi organizzare la festa del tuo fidanzamento-,la rimproverò bonariamente il fratello,-lo sai che papà e tua madre ci tengono tantissimo-.

Sycil ridacchiò dall'altro capo del filo.-E tu lo sai che mi hai promesso di tornare in tempo,vero?-

-Ma certo,come potrei scordarlo?-,rispose lui ridendo a sua volta.Adocchiò un taxi fermo all'uscita dell'aeroporto e fece un cenno con la mano al tassista.

-Ora devo lasciarti,Sycil,ho finalmente trovato un taxi-,disse alla sorella.

-Nessun fan ad attenderti,povero Naozumi?-,ridacchiò la ragazza.

-Taci,per carità!Ho fatto di tutto per tenere segreto il mio ritorno,e mi sono perfino camuffato-,rispose lui,ricordando l'ultima volta che era tornato in Giappone dopo aver lavorato a Broadway… ma quella volta non era solo...

"Basta!Possibile che dopo sette anni ancora  mi faccia male pensare a lei?"-,si disse,dandosi del perfetto idiota.Si aggiustò sul naso gli occhiali scuri che aveva indossato per non farsi riconoscere,sollevò il bavero del cappotto(spero che così non lo scambino per un delinquente!) e salì sul taxi.Diede l'indirizzo del suo vecchio appartamento e si rilassò sul sedile.

 

La telefonata

Il suo vecchio appartamento era piuttosto sporco e polveroso,ma non disordinato e malridotto come temeva.Lavorò sodo tutto il pomeriggio e alla sera la casa era sistemata e piuttosto accogliente.

"Sono a casa!",pensò con un senso di profonda beatitudine e decise di suonare un po' la sua adorata tromba per festeggiare.Si affacciò alla terrazza,ma lo prese una strana malinconia.

"E adesso che sono qui cosa farò?Dovrò pur avvisare qualcuno che sono tornato...Ma chi,come?E poi perchè...perchè sono tornato?",si chiese con una lieve fitta di angoscia.Non aveva nessuno lì che lo aspettasse,nessuno che sapesse del suo ritorno.Ma lui sapeva perchè era tornato.Perchè aveva lasciato una questione in sospeso,e finchè non l'avesse risolta una volta per tutte non avrebbe potuto scrollarsi di dosso il passato e vivere serenamente il futuro.Ci aveva provato,eccome se l'aveva fatto.

Era uscito con diverse ragazze quando era in America,ma non poteva fare a meno di paragonarle a lei,e nessuna era uscita vittoriosa da quel confronto.Gli sembravano tutte così scipite,insignificanti,nessuna riusciva a "prenderlo" come aveva fatto lei

Lei....chissà come stava....se era felice... e se si ricordava ancora di lui.Le aveva promesso che si sarebbero tenuti in contatto,ma poi,a parte un paio di lettere e qualche cartolina,non le aveva più dato notizie di sè,era troppo doloroso per lui.

Naozumi sospirò.Aveva una voglia pazzesca di sentire la sua voce.

Guardò l'orologio appeso al muro.Le nove di sera.No,no,non era proprio il caso.Chissà cosa stava facendo,e con chi era,l'avrebbe disturbata.

Eppure,senza quasi rendersene conto,le sue mani avevano sollevato la cornetta del telefono e le sue dita,tremanti,si stavano accingendo a comporre un numero che non componeva più da secoli.Trattenendo il respiro,attese,mentre il telefono squillava.Tuuu.....tuuuuu......tuuuu...,e gli squilli andavano di pari passo con i battiti del suo cuore.

-Pronto?,rispose la voce della signora Misako.Non era cambiata per niente in quegli anni.

-B....Buonasera signora,sono Naozumi....Naozumi Kamura,non so se si ricorda di me,disse esitante.

-Ma certo!Certo,come potrei?Come stai?-,chiese la scrittrice allegramente.

-Bene,grazie signora,e lei?

-Io?Uuuh uuuh,come al solito!Alla grande!,disse lei.

-Mi fa piacere.Sa,sono tornato oggi in Giappone e ho pensato...beh,ho pensato di chiamare.

-Hai fatto benissimo!E così sei tornato,nostalgia di casa?

-Sì...direi proprio di sì....

-Beh,è comprensibile,dopo sette anni....

-Sì...senta signora,potrei parlare con Sana per favore?

Ecco,ce l'aveva fatta.

La signora rimase in silenzio per un attimo.-Mi dispiace,ma non è in casa in questo momento.Usciva a cena con i suoi amici,dovevano festeggiare una cosa...

-Ah!

Naozumi non riuscì a impedirsi di sentirsi deluso.Era fuori....a festeggiare...Mentre lui era lì solo,e perseguitato dai fantasmi del passato,da cui non riusciva a liberarsi....

-Però se vuoi posso darti il numero del suo cellulare,propose la signora dopo un attimo di riflessione.

-Ma....ecco...non so se...non vorrei disturbarla...

-Oh sciocchezze!!Sarà molto contenta te l'assicuro,insistette lei.

 

Naozumi strinse tra le mani il fogliettino su cui aveva scritto il numero del cellulare di Sana.Cosa doveva fare,chiamarla?Ma se era fuori con gli altri....magari l'avrebbe disturbata...e poi chissà cosa doveva festeggiare.

"Forse dovrei lasciare stare...forse non dovevo nemmeno tornare qui...",si disse.

Poi si rimproverò.Doveva affrontare i suoi sentimenti una volta per tutte e risolvere definitivamente quella situazione,solo così avrebbe potuto affrontare serenamente il futuro e,perchè no?,innamorarsi di nuovo.Trovare la ragazza giusta,che gli avrebbe fatto dimenticare Sana una volta per tutte.

Prese il coraggio a due mani e fece il numero.

 

 

Il gruppetto di amici stava chiacchierando allegramente quando si sentì il suono di un cellulare.

-Credo che sia il tuo Sana,disse Tsuyoshi guardando l'amica,che stava sorseggiando allegramente il suo secondo boccale di birra.

La ragazza frugò rapidamente nella borsa ed estrasse il telefonino."Strano,non conosco il numero sul display"

-Pronto?

Era lei.Erano sette anni che non sentiva la sua voce,ma non era cambiata per niente.Il suo cuore batteva come un tamburo,la gola era secca e non riusciva ad emettere un suono.

-Pronto?Pronto?,ripeté lei spazientita.

-Sana ciao,sono Naozumi....Naozumi Kamura,disse un po' esitante.

La ragazza rimase interdetta per un istante.-Naozumi!!Accidenti,che sorpresa!E' un secolo che non ci sentiamo!! Come ti va la vita?,disse recuperando in fretta il suo tono allegro.

Anche gli altri erano rimasti sorpresi.Naozumi?E che voleva adesso quello?(eheh...che cattivi!)

Lui sorrise.Nemmeno il suo carattere era cambiato.-Ecco...bene...Sai,sono rientrato oggi in Giappone...e adesso sono nel mio vecchio appartamento.

-Davvero?Sei tornato in Giappone?,si meravigliò lei.

Akito drizzò le orecchie immediatamente."Cosa cosa?Naozumi è tornato in Giappone?E dove diavolo ha preso il numero del cellulare?",pensò infastidito.

-S...sì...,sai avevo nostalgia di casa...dopo sette anni...Ho chiamato casa tua,e tua madre mi ha detto che potevo chiamarti a questo numero...spero di non averti disturbata...

-Macchè disturbata,hai fatto benissimo!! Non sai che piacere risentirti!-,esclamò Sana sinceramente entusiasta.

-Anche a me fa molto piacere,disse timidamente il giovane attore.

-Sai,ho seguito tutti i tuoi successi.E poi devo tirarti le orecchie!Perché sei sparito così?!

-Beh,sai.....pensavo....,balbettò lui senza trovare le parole adatta.

-Non importa,capisco...Ma senti,perchè non ci raggiungi?Sono qui con un gruppo di amici,e sarebbero tutti contenti di rivederti!,propose lei con entusiasmo.

Akito la fulminò con un'occhiataccia,a cui lei rispose con un vago cenno della mano.

-Ma non so se è il caso...Tua madre mi ha detto che state festeggiando....,esitò Naozumi.

-Ma non ti preoccupare di questo!!Vorrà dire che avremo un motivo in più per festeggiare!,insistette la ragazza.

-D'accordo....allora verrò...,disse lui,pentendosi subito dopo di aver accettato l'invito.

-Ottimo!Allora ti aspettiamo al Sushi café di via   XXX!,disse Sana con entusiasmo,e chiuse la comunicazione.

-Naozumi ci raggiunge,spero non vi dispiaccia!,annunciò guardando gli altri.

-Ma no,affatto!Anzi,sono davvero curioso di rivederlo...chissà come è cambiato in questi sette anni!-,rispose Tsuyoshi,che quasi batteva le mani per l'entusiasmo.

-Già già!!,esclamarono all'unisono Aya e Fuka,eccitate come due bambine.

-Ehi,io non l'ho mai conosciuto!Cavolo,avrò l'onore di conoscere Naozumi Kamura in persona!,esclamò invece Takaishi(che da quello che so dovrebbe essere Jeremy,ragazzo di Fuka),che non stava più nella pelle.

Sana si voltò verso il suo ragazzo,che era scuro in volto e si dondolava sulla sedia.

-E tu non dici niente?Non ti fa piacere rivedere Naozumi?,gli domandò.

Per tutta risposta Akito si alzò dalla sedia e lasciò il tavolo.La ragazza rimase interdetta,e non poté fare altro che alzarsi a sua volta e corrergli dietro mentre le altre due coppiette,stupite dalla reazione dell'amico,iniziarono a bisbigliare e spettegolare(vi risparmio i pettegolezzi,tanto potete immaginarli...)

Sana lo afferrò per un braccio costringendolo a fermarsi.

-Ma si può sapere che accidenti ti è preso?,disse in tono arrabbiato.

Lui non si degnò neanche di guardarla in faccia

-Era proprio necessario invitare quel tipo?,ribatté.

-Beh...sono sette anni che non lo vediamo e mi faceva piacere rivederlo...fare due chiacchiere...vedere se era cambiato,rispose lei sinceramente.

Akito si voltò di scatto e la guardò dritta negli occhi.-Ti è mancato?,le chiese a bruciapelo.

-Cooooooooosa?

-Ti ho chiesto se ti è mancato,ripeté bruscamente.

-Ma che ti viene in mente?...Aaaahhhh,adesso ho capito!,disse la ragazza,e un sorriso divertito le illuminò il volto.

-E sentiamo,cos'è che avresti capito?,ribatté lui in tono seccato.

-Sei geloso,lo canzonò con un larghissimo e luminosissimo sorriso.

Akito arrossì lievemente.-Ma che ti salta in mente,cretina!

Sana iniziò a saltellargli intorno ripetendo -Sei geloso,sei geloso,e ridacchiando.

Il ragazzo,spazientito,l'afferrò bruscamente per la vita.-E va bene,sono geloso e allora?C'è qualcosa di male?

La ragazza sorrise dolcemente,e si strinse di più a lui.Gli accarezzò i capelli.-Sciocco,non hai nessun motivo di essere geloso.Naozumi è soltanto un buon amico niente più,lo rassicurò.

-Mmmmmm,ribatté lui,fingendo di essere poco convinto,-avrei bisogno di una prova-

Sana sollevò il viso e appoggiò dolcemente le labbra su quelle del ragazzo.Si scambiarono un bacio lungo e appassionato(ho sempre sognato di scriverlo....).

-Che dici,ti basta?,lo prese in giro lei.

-Mmmm....sì,direi che posso essere soddisfatto,ribatté Akito,scompigliandole i capelli e baciandola di nuovo.

 

L'incontro

Naozumi arrivò proprio in quel momento e vide i due,seminascosti nel buio vicino all'ingresso del locale,mentre si baciavano(e ti pareva!!povero Nao,che sadica sono).Sentì un'inaspettata fitta al cuore.

"Che stupido sono a prendermela!Ma che mi aspettavo?Del resto,dovrei essere contento che quei due sono felici insieme...",si disse,ma non poteva impedirsi di provare amarezza.Non perchè nutrisse ancora delle speranze relativamente al suo rapporto con Sana,sapeva che lei non lo amava e che non l'avrebbe mai amato(era ora che lo capisse porello!),ma vederla così serena e felice tra le braccia di un altro uomo mentre lui non riusciva a dimenticarla e soffriva le pene dell'inferno gli faceva male.Molto male.

Fingendo noncuranza,si avvicinò alla porta del locale come se non li avesse visti.Ma la ragazza l'aveva notato,e uscì dal suo "nascondiglio" al buio per salutarlo.

-NAOZUMI!!Mi sembra incredibile rivederti!,esclamò buttandogli le braccia al collo

Naozumi rimase sorpreso da quell'accoglienza così calorosa,e anche decisamente imbarazzato.La scostò un po' da sè e la osservò.Era piuttosto cambiata dall'ultima volta che l'aveva vista,sette anni prima:era più alta e femminile,più aggraziata,e aveva i capelli più lunghi,che portava sciolti sulle spalle e che erano lievemente arricciati in fondo.Indossava una magliettina con maniche a tre quarti e scollo a barchetta nera e una gonna lunga di jeans,ed era anche lievemente truccata.Ed era ancora più bella di quanto la ricordasse,pensò,con un'altra fitta al cuore.

-Anche a me sembra incredibile,disse lui timidamente.

Anche la ragazza lo trovò cambiato.Era diventato più alto,e aveva perso quell'aria un po'effeminata che aveva da tredicenne(non ho mai pensato che CIC-NAO fosse effeminato,ma Sana lo pensava quindi...),anche se i suoi grandi occhi verde-azzurri(non ho mai capito di che colore effettivamente fossero...) mantenevano la stessa espressione dolcissima di sempre.

Da un qualcosa nello sguardo di Naozumi la ragazza capì che li aveva visti mentre si baciavano e arrossì per l'imbarazzo,ma cercò comunque di fare finta di niente.

-Ehi,ma sei davvero cambiato sai?,gli disse allegramente.

Naozumi sorrise.-Anche tu,Sana.Sei diventata una donna,ormai.

Anche Akito uscì dalla semioscurità e salutò Naozumi con un laconico ciao.

-Ciao Hayama,disse Naozumi,-sai trovo bene anche te.Sei cresciuto anche tu.

-Sono passati sette anni,tagliò corto l'altro ragazzo.

-Dai,entriamo,anche gli altri vogliono vederti,disse Sana trascinando Naozumi dentro il locale.

-Ecco io....mi sento ancora un po' a disagio...stavate festeggiando...,balbettò timidamente quest'ultimo.

-Beh,allora potrai fare le congratulazioni a Tsuyoshi e Aya,saranno contentissimi,ribatté la ragazza.

-Le congratulazioni?!

-Beh,sì,lui le ha regalato un anello di fidanzamento e le ha fatto una dichiarazione in grande stile....in poche parole,hanno deciso di sposarsi al più presto,gli spiegò Sana sorridendo.

Naozumi impallidì.Proprio l'ultima cosa al mondo che gli ci voleva,pensò infastidito.Ma allo stesso tempo si sentiva sollevato,perchè pensava che fosse un'altra coppia al centro dei festeggiamenti,e non sapeva se sarebbe riuscito a sopportarlo.

-Sono davvero felice per loro,disse Naozumi,e si lasciò accompagnare dentro il ristorante.

 

Il mattino dopo

Era stata una bella serata,si disse Naozumi,alzandosi a fatica dal letto.Aveva decisamente bevuto un po'troppo la sera prima,ma tutti l'avevano accolto festosamente e lui si era sentito davvero tra amici.Avevano persino fatto un brindisi in onore suo e del suo ritorno...avevano fatto un po'troppi brindisi,con la scusa del suo ritorno,del fidanzamento di Aya e Tsuyoshi e del trasferimento di Takaishi nella loro città,che tra l'altro era avvenuto già due anni prima.Ed era persino riuscito a sopportare la vista di Sana e Akito insieme.Certo,gli dava sempre un certo fastidio,ma non come quando era partito sette anni prima.Partito...scappato,da lei,dai suoi sentimenti,ma se li era portati dietro ovunque fosse andato...ed era tornato proprio per cancellarli,una volta per tutte.E vista la serata precedente,forse era sulla strada giusta.

Suonò il suo cellulare.

-Pronto?

-Naozumi,sono Catherine,gli disse la voce squillante della sua manager.Quando si era trasferito in America,suo padre,Gary Hamilton,gli aveva procurato come manager questa Catherine Tyler,una ragazza americana che aveva vissuto per vari anni in Giappone.Catherine aveva trent'anni,era divorziata e viveva esclusivamente per la carriera e per la sua bambina di cinque anni.Nonostante fosse matta come un cavallo,era una manager perfettamente efficiente,ed era anche merito suo se la carriera di Naozumi in quegli anni era stata costellata di successi.Inoltre era una persona molto sensibile,dolce e disponibile,il ragazzo le voleva un gran bene e la considerava più una sorella maggiore che una manager.

-Cathy..ciao..che sorpresa!,disse il ragazzo.

-Tieniti forte perchè ho una grande notizia per te!Hai ottenuto la parte del protagonista nel nuovo film del regista Ono!,gli annunciò Catherine al culmine della gioia.

-Ono?Quello de "La casa nel bosco?",domandò il ragazzo.

-Proprio lui!Sarà un'altra struggente storia d'amore!,proseguì la manager.-Tra l'altro avrà una parte anche la tua vecchia amica,Sana Kurata.

Naozumi impallidì.No,non poteva assolutamente girare un film in cui doveva interpretare una storia d'amore con Sana.Avrebbe annullato tutti gli sforzi fatti per dimenticarla.-Ah...e sarà lei la protagonista?

-No,lei stavolta farà la parte della sorella cattiva della protagonista.Come protagonista Ono ha scelto una giovane attrice che ultimamente è molto quotata in Giappone.Forse l'avrai sentita nominare,si chiama Meiko Kisugi ,gli spiegò Catherine.

Naozumi ricordava di avere visto alcune sue foto sui giornali.Era una ragazza piuttosto bella,e l'acclamavano come nuova grande diva del panorama cinematografico giapponese e mondiale.-Quindi io avrò una storia d'amore con questa Meiko Kisugi?Nel film,intendo..,domandò il ragazzo.

Cathy scoppiò a ridere.-Sei proprio fortunato eh?Non puoi rifiutare!Saresti un pazzo!Tra l'altro le riprese si terranno li in Giappone,e io ti raggiungerò tra due giorni assieme a Missy(Missy è la figlia di Catherine).

Naozumi rifletté un attimo.Catherine aveva ragione,sarebbe stato un pazzo a rifiutare.E poi lo incuriosiva l'idea di lavorare con Meiko Kisugi.Chissà che tipo di ragazza era.-D'accordo,Cathy,comunica che accetto.Ti aspetto qui in Giappone,disse alla sua manager.

-Benissimo!-,rispose Catherine tutta allegra,-Vedrai che sarà un successone-.

Naozumi riagganciò.Certo,l’idea di girare un film insieme a Sana lo metteva un po’ a disagio,ma del resto non poteva immaginare un’occasione migliore per affrontare definitivamente i suoi sentimenti e lasciarsi il passato alle spalle.E inoltre,cosa non trascurabile,era un’occasione d’oro per la sua carriera.Lo sguardo gli cadde su una rivista abbandonata sul comodino.Sulla copertina una ragazza di circa diciotto-vent’anni,con un viso dolce e luminoso incorniciato da lunghi riccioli neri e sfavillanti occhi verdi,sorrideva allegramente su uno sfondo giallo ocra.Il titolo recitava “Intervista con Meiko Kisugi,la nuova stella del cinema giapponese”.Naozumi osservò la fotografia attentamente.Aveva comperato la rivista all’aeroporto,prima di mettersi a cercare il taxi,e aveva letto subito l’articolo dedicato a Meiko:aveva debuttato circa un anno prima in un programma televisivo,e aveva conquistato subito una certa notorietà.Da allora aveva girato un paio di film,aveva lavorato in una fiction televisiva di grande successo e aveva presentato un programma per bambini:pubblico e critica l’acclamavano come una diva,era amatissima e contava già su miriadi di fan scatenati.

L’idea di conoscere Meiko Kisugi lo incuriosiva moltissimo,doveva essere veramente un’attrice di grande talento per essere scelta come protagonista da un regista severo e ambizioso come Ono.

In quel momento squillò il telefono.

-Pronto,parla Kamura-,rispose.

-Ciao Naozumi,sono Sana-,disse una vocetta allegra dall’altro capo del filo,-ho appena saputo che ci sarai anche tu nel nuovo film di Ono.E sarai addirittura il protagonista!Lavoreremo di nuovo insieme,che bello!-

Naozumi accennò un sorriso.Non era cambiata affatto in quei sette anni.-Già.E tu farai la parte della cattiva,penso che sarà molto interessante!-,rispose in tono allegro.

-Già!-,squittì lei tutta eccitata,-Non ho mai fatto la cattiva fino ad oggi.Tra l’altro la protagonista sarà Meiko Kisugi,e con noi tre nel cast il film sarà un sicuro successo!-

-Tu conosci Meiko Kisugi,Sana?-,domandò Naozumi sempre più incuriosito.

-Ma si capisce!Abbiamo lavorato insieme in una fiction,lo scorso autunno,ed è stata anche ospite di un paio di puntate di “Kodomo no Omocha”.Siamo state anche a cena insieme,con Akito e gli altri,ed è piaciuta a tutti moltissimo.E’ una ragazza dolcissima,e molto simpatica.Ti piacerà,vedrai!-,disse la ragazza in tono entusiasta.

-Veramente?Sai,ti confesso che non vedo l’ora di conoscerla-,ammise Naozumi sinceramente.

Sana fece un sorrisetto malizioso.-Ah davvero?Fantastico!Tra l’altro,Naozumi,Meiko non ha un fidanzato…-,buttò lì con molta nonchalance.

Naozumi arrossì come un peperone,decisamente a disagio per l’allusione dell’amica.-Ma…ma cosa vai a pensare,Sana?-,balbettò imbarazzatissimo e sconvolto.

-Niente,niente,come non detto-,disse Sana lasciando cadere il discorso.

-Sai già quando ci sarà la presentazione del film?-,domandò sviando il discorso.

-No,questo Rei non me l’ha detto.Non ho nemmeno parlato direttamente con il regista,ha contattato solamente Rei-,spiegò la ragazza.

-Già,nemmeno io ho parlato con nessuno.E’ stata Catherine a comunicarmi la notizia del mio ingaggio,e non mi ha detto nient’altro.Solo che sarà qui tra due giorni,e spero che allora mi darà maggiori informazioni-,disse Naozumi.

-Catherine?E chi sarebbe?-,domandò l’amica.

-Ah già,tu non conosci ancora Cathy!Catherine Tyler,la mia nuova manager.E’ una donna in gambissima,e davvero adorabile!Non vedo l’ora di fartela conoscere!-,disse Naozumi sorridendo.Era molto affezionato a Cathy.

-Bene,allora ci vediamo presto!-

-Già…ma senti una cosa,Sana….Non è che Akito si è arrabbiato per la mia partecipazione al film?-,chiese lui malizioso.

La ragazza scoppiò a ridere.-No,credo che abbia superato la sua gelosia per te…beh,in effetti all’inizio era un po’ contrariato,poi ha saputo che sarà Meiko,e non io,ad avere una storia d’amore con te e quindi….-ammise allegramente.

Anche Naozumi rise.-Ci vediamo presto,Sana,ti saluto-,disse prima di chiudere la comunicazione.

 

La conferenza stampa

Due giorni dopo Naozumi si recò in aeroporto a prendere Catherine e Missy,in arrivo dagli Stati Uniti.Appena le vide,fece loro un gran cenno di saluto con la mano,e la piccola Missy,che lo adorava,gli corse incontro festante.Naozumi la prese in braccio,la sollevò e la fece roteare in aria,mentre la bambina rideva felice.

-Sono felicissima di vederti,Nao-chan!-,esclamò la piccola abbracciandolo forte.

-Anch’io,Missy.E poi non vedo l’ora di farti visitare il mio paese-,rispose il ragazzo mettendola a terra e rivolgendo la sua attenzione a Catherine.La manager,sorridente come sempre,indossava uno sgargiante tailleur rosso,e aveva i lunghi riccioli biondi raccolti in una coda di cavallo,che la faceva sembrare una ragazzina.

-Ciao Cathy,com’è andato il viaggio?-,le domandò.

Catherine lo abbracciò affettuosamente.-Splendidamente,caro,Missy si è divertita un mondo-,rispose allegramente.

Si avviarono tutti e tre verso l’uscita dell’aeroporto,tenendo per mano la piccola Missy,che saltellava al colmo della gioia.

-Si vedevano le nuvole,erano bellissime,sembravano zucchero filato-,disse la bambina entusiasta,-mi veniva voglia di mangiarmele.E poi quando siamo partiti gli uomini giù sono diventati piccoli piccoli-.

Naozumi le sorrise.-Adesso,Missy,ti porto a vedere la torre di Tokyo:un posto alto alto-.

La piccola sgranò gli occhi.-DAVVERO?-,esclamò,-tanto alto che gli uomini sembrano formiche?-

-Proprio così-,confermò il ragazzo.

-Naozumi,la prima conferenza stampa del film sarà domani mattina.Mi ha informata ieri l’assistente di produzione-,lo informò Cathy.

-Benissimo!Sai,Catherine,mi è venuta proprio voglia di lavorare-,rispose lui sorridendo.

-Mi fa piacere!-,disse la manager contenta.

-Ascolta,hai parlato di questo lavoro con mio padre e mia sorella?-,proseguì lui.

Catherine annuì.-Sì,ho telefonato a casa loro due giorni fa.Tuo padre e Michelle ti fanno i loro migliori auguri,e anche tua sorella è al settimo cielo,anche se mi ha raccomandato di dirti che se mancherai alla sua festa non ti perdonerà mai!-,disse ridendo.

-Lo sa che non mancherei per nulla al mondo-,ribatté lui con sguardo colmo di affetto.Era evidente che voleva un bene dell’anima alla sorella,che lo aveva aiutato tantissimo in quegli anni così difficili per lui.

-C’è un’altra cosa che devo dirti,Naozumi-,riprese Catherine,e il suo tono si fece più serio.

-Di che si tratta?-,fece il ragazzo,preoccupato.

-Mi ha telefonato tua madre,voleva avere tue notizie-,disse la manager.

Naozumi fece un sospiro.Sua madre l’aveva cercato molte volte in quei sette anni,e alla fine lui aveva accettato di incontrarla.Si erano visti varie volte da allora,e in molte occasioni l’avevano accompagnato anche Catherine e Sycil.In fondo,nonostante tutto il male che gli aveva fatto,quella donna restava sua madre,e per di più gli faceva un po’ pena.Il suo lavoro era andato a rotoli,il suo uomo l’aveva piantata in asso,e lei era rimasta sola,e depressa.-E cosa le hai detto?-,domandò.

-La verità.Che eri tornato in Giappone per qualche tempo,e che avresti girato un film a Tokyo,quindi che non saresti tornato per qualche mese-,rispose la giovane donna,scostandosi dal volto una ciocca di capelli.

-Bene-,mormorò lui distogliendo lo sguardo.

-Sai Naozumi,io non la conoscevo prima ma credo che sia cambiata.Non mi è sembrata la donna cinica e senza scrupoli che mi hai descritto tante volte.Credo che abbia sofferto molto nell’ultimo periodo-.

Il giovane annuì.-Sì,questo lo credo anch’io.E l’ho perdonata,davvero.Ho accettato di incontrarla perché in fondo mi fa pena,è una donna molto sola,e sta pagando a caro prezzo tutti i suoi sbagli.Ma non riesco a provare un vero e proprio affetto per lei Cathy,è più forte di me-,disse tristemente.-Tu sei una madre.Ti saresti mai comportata in modo simile con Missy?-.

Catherine lo guardò intensamente.-Capisco cosa vuoi dire,Naozumi.Le tue ferite non si rimargineranno mai,il comportamento di tua madre in passato è stato orribile ma…come madre,immagino quanto possa essere terribile rendersi conto di aver perduto per sempre la stima e il rispetto di un figlio.Lei ha capito troppo tardi cosa conta realmente nella vita,Naozumi-,disse in tono dolce.

Naozumi rimase pensieroso per un attimo.-Cathy,se non ti dispiace,preferirei non parlare di mia madre.E’ un argomento su cui ho ancora bisogno di riflettere-,disse.

La donna gli sorrise.-Ma certo,Naozumi.Sappi che puoi sempre contare su di me-.

-Lo so.Sei una vera amica,Cathy.A volte vorrei che fossi tu mia madre-,rispose il ragazzo.

-Ehi,non sono mica così vecchia!-,lo prese in giro scherzosamente Catherine,fingendosi offesa.

Naozumi portò per tutto il pomeriggio Catherine e Missy in giro per la città,e infine le accompagnò all’albergo in cui avrebbero alloggiato,dal momento che la casa del ragazzo era troppo piccola e disordinata per poterle ospitare tranquillamente.

Il mattino dopo Catherine venne a prenderlo in taxi per andare agli studi televisivi,dove avrebbe avuto luogo la conferenza stampa di presentazione del nuovo film di Ono,dal titolo “Ricordi smarriti”.All’ingresso degli studi stava già un’immensa folla di giornalisti e ammiratori pronti all’assedio dei loro beniamini,e ci volle tutta l’astuzia di Cathy per attraversare indenni quella fiumana e raggiungere la sala prenotata dal regista.Appena li vide arrivare,Sana corse loro incontro,seguita dal fedele Rei.

-Naozumi,ben arrivato!-,gli disse allegramente.

-Ciao,Sana,ti vedo in gran forma!-,sorrise lui,felice soprattutto del fatto che riusciva a parlarle con naturalezza,come se fosse stata una qualunque vecchia amica.-Lascia che ti presenti Catherine Tyler,la mia manager-.

Catherine la squadrò attentamente.E così era questa la famosa Sana che aveva infranto il cuore di Naozumi,sette anni prima.Il ragazzo le aveva parlato molto di lei,ma in modo molto generico,senza raccontarle effettivamente cosa ci fosse stato tra loro.Era stata Sycil a fornirle maggiori informazioni sull’argomento,ma lei aveva sempre evitato con cura di fare domande a Naozumi,per non riaprire una ferita che,era evidente,aveva continuato a bruciargli per molto tempo.-Molto piacere di conoscerti,Sana-,disse cordialmente e con un gran sorriso,stringendole la mano.

-Il piacere è mio,Catherine.Lui invece è il mio manager,Rei Sagami-,rispose sorridendo la ragazza spingendo avanti Rei.

I due manager si strinsero la mano,poi Rei e Naozumi si abbracciarono.

-Ciao Rei,ho letto sui giornali che sei diventato papà-,gli disse allegramente Naozumi.

Rei tossicchiò imbarazzato.-Ehm…beh,sì,otto mesi fa.Di una bambina-,rispose un po’ impacciato.

-Wow,congratulazioni.Asako sta bene?-,domandò il ragazzo.

-Oh si si,benissimo,è già tornata al lavoro-,rispose il manager.

-Sai,anche Cathy ha una bambina.Ha cinque anni,si chiama Missy.Ed è adorabile-,disse il ragazzo con un sorriso.Poi tornò a rivolgersi a Sana.-Non è ancora arrivata Meiko?-,chiese guardandosi intorno.

La ragazza scosse il capo.-No,non ancora.Ma arriverà presto,vedrai-,disse ammiccandogli.Era evidente che l’amico non vedeva l’ora di conoscerla,e lei era pronta a scommettere che Meiko gli sarebbe piaciuta immediatamente.

Nel frattempo,il regista Ono si era unito al gruppetto.-Sana,Naozumi,è bello lavorare di nuovo con voi-,disse con il suo solito tono grave e profondo.

I due ragazzi gli sorrisero con ammirazione.-Anche per noi,signor regista-,dissero.

-Oggi vi verranno consegnati i copioni,spero che la storia vi piacerà-,proseguì Ono.

-Sarà sicuramente bellissima-,commentò Sana entusiasta.-Oh,ecco Meiko!!-,esclamò poi,correndo verso la porta dello studio.

Naozumi si voltò seguendola con lo sguardo,e vide un capannello di persone che si erano riunite di fronte a una figurina vestita di rosso,e che i fotografi stavano scattando all’impazzata.Poi la folla si divise in due,e egli riuscì a vedere la ragazza,che stava camminando lentamente verso di lui.Rimase folgorato da quella visione.

La ragazza non era molto alta,ma era snella,slanciata e ben proporzionata,era esile e minuta come un uccellino e con la grazia di una farfalla.Indossava una maglietta nera a collo alto e un vestitino rosso lungo,e aveva il viso più bello che Naozumi avesse mai visto in vita sua,del tutto identico a quello di una bambola di porcellana.La carnagione bianchissima,quasi perlacea,i grandi occhi verdi simili a due pozze d’acqua profonde,la bocca piccola e sensuale,e lunghi riccioli neri le ricadevano disordinatamente sulle spalle,circondando quell’ovale perfetto,da madonna del Quattrocento.

Quando fu infine di fronte a lui,Naozumi si accorse di avere la gola secca,e di non riuscire nemmeno a muovere le labbra.Si sentiva terribilmente impacciato,come mai in vita sua,e temette di fare la figura del perfetto idiota.

-Tu devi essere Naozumi Kamura-,disse la ragazza con voce dolce e cristallina,porgendogli una mano piccola e bianchissima,-Sono veramente onorata di fare la tua conoscenza-.

Il volto del ragazzo divenne color porpora.Strinse la mano di Meiko,cercando di trovare le parole.”Dai,Naozumi,o farai la figura dell’idiota”,si disse,in preda all’imbarazzo più totale.-E tu…tu devi essere Meiko Kisugi…-,mormorò con voce strozzata.

Meiko gli rivolse un sorriso bellissimo,da capogiro,e Naozumi sentì le gambe farsi molli.

-Il piacere…è mio-,proseguì il ragazzo a fatica.

-Sai,sono una tua ammiratrice dall’epoca del film “La casa nel bosco”,devo averlo visto almeno venti volte!-,disse la ragazza con estrema naturalezza.-E poi ho seguito anche la tua carriera in America,so che hai avuto un grande successo-.

Naozumi divenne ancora più rosso.-Oh..beh…grazie,per me è un onore avere un’ammiratrice come te.Ho saputo che anche tu hai riscosso…grande successo da quando hai debuttato-,mormorò,sforzandosi lentamente di riprendersi.

Meiko sorrise di nuovo.-Essere apprezzata da te mi rende veramente felice-,disse dolcemente.

-Ehi,Naozumi,la nostra Meiko ti ha incantato?-,si intromise Sana con la solita grazia,dando all’amico una gran pacca sulla spalla.Il poverino diventò viola per l’imbarazzo.

-Sana,sei in forma smagliante come sempre!-,la salutò l’amica scoppiando a ridere.

-E tu sei uno splendore Meiko!Ci credo che il nostro Naozumi è diventato viola!-,ridacchiò Sana.

Stavolta anche Meiko divenne rossa come un peperone,e guardò di sfuggita Naozumi senza riuscire a parlare.A salvarli dall’imbarazzo sopraggiunse il regista,che annunciò l’inizio della conferenza stampa.Meiko capitò seduta in mezzo a Naozumi e Sana,e il ragazzo era imbarazzatissimo per la vicinanza della giovane attrice,anche se si sforzò di non darlo a vedere.

-Signor Ono-,cominciarono i giornalisti,-puoi dirci a grandi linee di cosa parlerà il suo film?-.

Il regista si schiarì la voce prima di cominciare.-Dunque,”Ricordi smarriti” è la storia di un grande amore e di una grande rivalità.Protagonista della storia è Mayu Kitahara,una ragazza che sogna di diventare ballerina.Mayu e sua sorella Kiko sono orfane,e sono state cresciuta da una zia,che fin da piccole ha sempre avuto una spiccata predilezione per Kiko,e che osteggia in tutti i modi il sogno di Mayu.Poi un giorno,alle prove di uno spettacolo,Mayu conosce Kei,un giovane danzatore figlio di madre russa,e tra i due nasce un grande amore.Ma anche Kiko conosce Kei,se ne innamora,e decide in tutti i modi di portarlo via alla sorella,usando qualunque menzogna e sotterfugio.Ma Kei non ne vuole sapere,il suo amore per Mayu è troppo forte.Finchè un giorno la ragazza non rimane coinvolta in un incidente,e perde la memoria.Tutti la credono morta,e Kiko approfitta del tremendo dolore di Kei per convincerlo a sposarla,anche se il matrimonio si rivela tutt’altro che felice.Due anni dopo Mayu riacquista la memoria,e torna a casa-,e qui il regista si interruppe.-Ovviamente il finale del film è assolutamente top-secret.

Naozumi notò che Meiko aveva ascoltato il regista come incantata dalla storia che stava raccontando,con un’espressione trasognata in volto.

-Che te ne sembra della storia,Meiko?-,le chiese.

-E’ bellissima-,rispose commossa la ragazza,-Veramente stupenda.Dobbiamo darci da fare per interpretarla al meglio-.

Il ragazzo le rivolse un sorriso dolcissimo.-Sicuro!-,le disse.

-Ho scelto con molta cura gli attori del cast,e sono certo che si impegneranno al massimo per la riuscita del film.So di aver scelto gli interpreti più adatti per ciascun personaggio,e confido perciò che il film sarà un successo-,stava proseguendo intanto Ono,mentre tutti gli addetti stampa lo ascoltavano rapiti.

-Signorina Kisugi-,disse una giovane giornalista,rivolta a Meiko,-Lei sarà la protagonista,Mayu.Cosa ne pensa della storia?-

Meiko rivolse alla giornalista un sorriso veramente accattivante.-Non ho ancora avuto modo di leggere il copione,ma se la storia è bella solo la metà di quel che ha detto il regista,non posso che pensarne tutto il bene possibile.Mayu mi sembra un personaggio molto affascinante,e intendo dare il massimo nell’interpretarla-,rispose in tono deciso.

-E’ la prima volta che lavora insieme a Naozumi Kamura,vero?-,domandò un altro giornalista.

Meiko lanciò un rapido sguardo al ragazzo che le sedeva accanto,e sorrise di nuovo.-Sì,e sono veramente felice e onorata di poter lavorare con lui.Sono certa che ci troveremo benissimo insieme-.

-Lei cosa ne pensa ,signor Kamura?-,proseguì l’uomo rivolto a Naozumi.

Il giovane attore arrossì lievemente.-Anch’io sono molto felice e onorato di poter lavorare con Meiko,e sono certo che insieme  faremo un ottimo lavoro-,disse guardando in tralice la ragazza.

-Signorina Kurata-,la giornalista di prima si rivolse a Sana,-Lei invece per la prima volta interpreterà la cattiva della situazione.Pensa che si troverà a suo agio?-.

La ragazza sorrise allegramente.-Ma certo!In realtà avevo proprio voglia di interpretare un personaggio nuovo,un po’ fuori dai soliti schemi!E poi sono contentissima di lavorare con Naozumi e Meiko-,rispose,sinceramente entusiasta.

-Signor Kamura,lei è tornato recentemente in Giappone dopo parecchi anni di assenza.Come mai è mancato dal suo paese per ben sette anni?-,intervenne un altro reporter.

Naozumi fu lievemente imbarazzato da questa domanda.Sicuramente non gli andava di raccontare la depressione e la sofferenza che l’avevano spinto a partire e andarsene lontano,e nemmeno il fatto che per tutto quel tempo non aveva trovato il coraggio di rimettere piede in Giappone perché si sentiva ancora in balia dei suoi sentimenti.Ma un’occhiata rassicurante di Meiko gli fece riacquistare fiducia in se stesso.Che strano…in quel momento aveva avuto come l’impressione che Meiko capisse esattamente quello che provava,e a che cosa stava pensando.

-Sono stato molto preso dal mio lavoro negli Stati Uniti,e poi là c’è la mia famiglia,e volevo trascorrere più tempo possibile con mio padre e mia sorella.Però ho deciso di tornare perché,dopotutto,è questo il mio paese,la mia casa-,rispose in tono deciso,sostenendo i flash dei fotografi.

-Per caso c’è stata una delusione amorosa dietro la sua scelta di andarsene,sette anni fa?-,domandò una fotografa,guardando in direzione di Sana.

Naozumi trasalì a quella domanda,ma decise di farsi forza.Dopotutto,era tornato per dare un colpo di spugna al passato,e ricominciare una nuova vita.-No,affatto-,rispose vagamente,ma con un tono che non lasciava adito a repliche.

Meiko lo guardò con ammirazione.Non sapeva spiegarsi perché,ma in quel ragazzo lei rivedeva un po’ se stessa…la se stessa di quasi due anni prima,che stava movendo i primi passi nel mondo dello spettacolo ed era preda di mille dubbi.La se stessa ingenua e innamorata,e ripensò anche a Fumiya.Non aveva mai amato nessuno quanto aveva amato lui,né prima né tantomeno dopo.Quando lui l’aveva lasciata,qualcosa si era spezzato nel suo cuore,e da allora Meiko non era più riuscita ad amare nessuno,per quanto avesse tentato in tutti i modi di sciogliere la barriera di ghiaccio che imprigionava il suo cuore.Nonostante non le fosse chiaro il motivo,in Naozumi rivedeva la sua stessa sofferenza,il suo stesso smarrimento,e il suo stesso desiderio di buttarsi alle spalle il passato,di ricominciare tutto da capo e trovare la possibilità di amare di nuovo.All’epoca aveva sentito dei pettegolezzi su una presunta storia del giovane attore con Sana,ma quando aveva parlato di lui con l’amica,questa lo aveva descritto semplicemente come un carissimo amico,una persona a cui voleva molto bene ma che,per ragioni indipendenti dalla sua volontà,non avrebbe mai potuto amare.Così come Fumiya non aveva mai potuto amare lei…

Distolse rapidamente lo sguardo dal ragazzo,dandosi della sciocca sentimentale.Eppure…era la prima volta,da quando Fumiya l’aveva scaricata…che un ragazzo riusciva a farle sentire qualcosa…anche se non sapeva spiegarsi cosa.

Anche Naozumi la stava guardando,chiedendosi cosa ci fosse di tanto irresistibile in quella ragazza.Certo,era bella,ma non poteva essere solo questo:in America aveva conosciuto tante splendide ragazze,ma nessuna era riuscita a catturare la sua attenzione.In Meiko rivedeva qualcosa di se stesso,non avrebbe saputo spiegarlo razionalmente,ma sentiva che lei poteva capirlo,come se avesse alle spalle la sua stessa esperienza di sofferenza.E in quel momento provò l’irrefrenabile impulso di conoscerla meglio.

 

Il segreto di Meiko

Durante le lunghe ed estenuanti giornate sul set,tra Naozumi e Meiko nacque una nuova,bella amicizia.Meiko era un’eccellente professionista,un’attrice davvero preparata,e metteva veramente l’anima nel personaggio di Mayu,come se dentro di sé fosse in grado di sentire realmente,una per una,le sensazioni che Mayu provava.Anche Naozumi era sempre più affascinato e coinvolto da Kei,il suo personaggio:poteva comprendere tutte le sfaccettature del suo animo,il suo immenso amore per Mayu,il suo tremendo dolore al pensiero di averla perduta per sempre,talmente grande e inconsolabile da farlo finire tra le braccia della sorella di lei,Kiko,e il suo senso del dovere quando,al momento del ritorno di Mayu,non sapeva se tornare da lei o rimanere con Kiko,da cui solo la scoperta di tutte le malvagità compiute da quest’ultima riusciva a liberarlo.Anche Sana era eccezionale,in un ruolo così complesso e distante da lei come quello di Kiko,la sorella malvagia e senza scrupoli,consumata da un’invidia e da una gelosia che le annebbiavano la mente e il cuore.

Akito veniva a trovarla ogni giorno sul set:i primi giorni vederli insieme,così felici e innamorati,aveva lasciato una sensazione di amaro in bocca a Naozumi ,sebbene ormai da tantissimo tempo avesse accettato la realtà ,ma in breve aveva cessato di dargli fastidio.I due ragazzi non sarebbero mai stati ottimi amici,ma anche Akito aveva compreso ormai che Naozumi non era più un pericolo per lui,e aveva quindi iniziato a trattarlo con meno distacco e freddezza.Rendersi conto che vederli insieme non gli dava più dolore,né fastidio,né null’altro,aveva significato per Naozumi una vera e propria liberazione:finalmente aveva la certezza di essersi liberato dall’amore ossessivo che per anni aveva nutrito per Sana,quell’amore impossibile e disperato che gli aveva impedito di trovare qualcuno con cui,finalmente,essere anche lui felice come lo era lei.Ora era pronto per ritornare ad amare.E,irrazionalmente,inconsciamente,quando pensava a questo gli veniva in mente Meiko.

Man mano che il tempo passava,e la conosceva meglio,la sentiva sempre di più come un’anima profondamente simile alla sua.Nei suoi occhi si leggeva una sofferenza che stava cercando di superare con grande fatica,una profonda nostalgia che per anni Naozumi aveva visto in lui,guardandosi allo specchio,e che non era mai riuscito a soffocare.Avrebbe voluto sapere cosa faceva stare male Meiko,qual era l’ombra del suo passato da cui voleva liberarsi…e avrebbe voluto…Non sapeva nemmeno lui cosa avrebbe voluto,ma si rendeva conto che i suoi pensieri erano sempre più frequentemente rivolti alla ragazza,e la cosa lo sgomentava.Aveva paura di quello che provava,paura di quella strana attrazione che sentiva per lei,di quell’inspiegabile affinità che pareva legarlo a Meiko.

Ma una sera accadde qualcosa destinato a mutare il corso delle cose…e fu la sera della fine delle riprese,dopo tre mesi di lavoro estenuante e senza soste.Tutto il cast andò a festeggiare,e naturalmente anche Akito era presente alla festa.Naozumi osservava lui e Sana insieme,e li invidiava:ma stavolta non perché avrebbe voluto avere Sana per sé,come aveva sognato quasi ininterrottamente per gli ultimi sette anni,ma perché si sentiva solo.Avrebbe voluto anche lui avere la certezza di aver trovato la persona giusta con cui essere finalmente una cosa sola,la persona da amare e dalla quale essere amato,senza limiti,senza sofferenza,senza timori.

Anche Meiko sembrava malinconica,quella sera,e aveva sorpreso anche lei lanciare occhiate furtive alla felice coppia,con un’indecifrabile espressione di tristezza e nostalgia negli occhi.

Gli sguardi dei due ragazzi si incrociarono.Entrambi potevano leggere la stessa cosa negli occhi dell’altro:l’ombra di un passato che velava ancora il presente,e gettava un’incerta oscurità sul futuro.La voglia di tornare ad amare,e la paura di soffrire di nuovo.E la solitudine,un’immensa solitudine che li rigettava nella nostalgia del passato.

Non poteva perdere quest’occasione,si disse Naozumi.Non era il momento di avere paura:Meiko aveva bisogno di lui,e lui di lei,nonostante non sapesse spiegarsi questa situazione.Ma nel suo cuore tutto era chiaro.

-Non ti diverti,Meiko?-,le domandò sedendosi accanto a lei.

La ragazza lo fissò e abbozzò un sorriso,cercando di fingersi allegra e spensierata.-No,certo che mi diverto,è una festa stupenda-,mentì.

Naozumi le sorrise dolcemente.-Non mentire,Meiko,riconosco quello sguardo,e so che anch’io lo sto facendo in questo momento.Penso che ci stiamo sentendo allo stesso modo-.

Meiko sospirò pesantemente,e distolse lo sguardo dal giovane.-Tu come ti senti?-,chiese con un filo di voce.

-Solo.Malinconico.Sospeso tra un passato che ho superato,ma che ancora mi pesa addosso come un macigno,e un presente di cui in fondo ho paura-,rispose sinceramente e con amarezza il ragazzo.

Meiko tornò a guardarlo dritto negli occhi.-Anch’io-,sussurrò.

Gettò un’altra rapida occhiata all’amica,che invece quella sera sembrava più felice e innamorata del solito.-C’entra Sana?-,gli domandò facendosi coraggio.

Naozumi tirò un respiro profondo.-L’ho amata moltissimo,Meiko.Come non avrei mai pensato che fosse possibile amare una persona.L’ho amata al punto che avrei accettato qualsiasi cosa pur di stare con lei,anche di farle da spalla su cui piangere mentre pensava ad un altro.E c’è stato un periodo in cui ho creduto…in cui mi sono illuso che anche lei potesse amarmi,che potesse ricambiare i miei sentimenti.Ma non è stato così.Non è colpa sua,semplicemente lei non poteva amarmi perché amava già un altro,e non si possono amare due persone contemporaneamente.Mi voleva bene,mi considerava un ottimo amico,ma l’amore è un’altra cosa.E io non potevo accettare un così triste palliativo,non da lei,non per quanto la amavo io-,raccontò,senza tristezza,senza rimpianto,rendendosi conto per l’ennesima volta che quella storia finalmente costituiva per lui un passato morto e sepolto,sebbene le cicatrici continuassero a segnarlo.

Meiko annuì.-Ti capisco,sai?-,disse,quando il giovane ebbe finito di parlare.-Anche a me è successa una cosa simile.E’ stato due anni fa,prima che diventassi famosa…stavo ancora muovendo i primi passi nel mondo dell’arte-,iniziò timidamente.

Naozumi le prese una mano per farle coraggio,e le sorrise incoraggiante.La ragazza ricambiò il sorriso,e continuò a raccontare,come se si stesse liberando da un grosso peso che troppo a lungo le era rimasto sul cuore.-Si chiamava Fumiya Aoba.Era un mio compagno di scuola fin dalle medie,e io da quella volta ero innamorata persa di lui.Lo amavo da impazzire,nessun ragazzo mi aveva mai presa così.Vedevo solo lui e desideravo soltanto lui,e avrei fatto qualunque cosa per poter essere la sua ragazza,per poter essere amata da lui anche solo una minima parte di quanto lo amavo io.Ma Fumiya aveva un’altra ragazza…ed era tutto l’opposto di quello che ero io.Io ero timida,silenziosa,poco appariscente…sembra strano dirlo,ora che sono un attrice famosa,non ti pare?Eppure ero così.Invece Sayuri…così si chiamava questa ragazza…era un tipo un po’ come Sana…spigliata,divertente,sempre allegra e sempre al centro dell’attenzione di tutti.E Fumiya era innamorato perso di lei.Anche per questo io non avevo il coraggio di dichiarargli il mio amore,e mi accontentavo di essere una buona amica per lui…l’amica con cui scherzare e a cui confidare i propri problemi di cuore-,si interruppe per un attimo,abbassando lo sguardo.

-Poi…cosa accadde?-,le chiese dolcemente Naozumi.

-Un giorno lui e Sayuri litigarono di brutto…lui era gelosissimo,e si era convinto che a Sayuri piacesse un altro ragazzo.Ecco,Sayuri giocava a tennis,ed era stata scelta per un doppio misto con uno dei ragazzi più popolari della scuola.E dei nostri amici avevano fatto girare voce che tra loro…insomma ci fosse del tenero.Fumiya dette credito a quelle voci e si infuriò terribilmente con Sayuri,e alla fine si lasciarono.Lui però era disperato,perché malgrado tutto la amava ancora,e venne a confidarsi da me.E io…beh,sentii che era arrivata la mia grande occasione.Forse non fu molto corretto da parte mia ma…raccolsi tutto il mio coraggio e gli confessai di essere innamorata di lui.All’inizio Fumiya ne fu sorpreso,perché non se lo aspettava…ma poi mi parve contento…Cominciammo a frequentarci e io…io mi illudevo che avesse dimenticato Sayuri,che potesse innamorarsi di me come io amavo lui…Ma non fu così-.

Naozumi sospirò.Ora poteva capire perché sentiva quell’affinità con Meiko.La ragazza aveva alle spalle un’esperienza simile alla sua,la stessa sofferenza,la stessa amara disillusione.

-Un giorno,Fumiya venne a sapere che tra Sayuri e l’altro ragazzo non c’era mai stato niente…che a lei non sarebbe mai passato per la testa di tradirlo…Insomma,in breve lui si rese conto di essere ancora innamorato di Sayuri,e che per me provava solo affetto,amicizia,e niente più.Fu sincero con me,mi disse a chiare lettere che non voleva ingannarmi,che aveva veramente creduto di potermi amare ed essere felice con me,ma che non ci riusciva… perché amava un’altra.Fu un colpo tremendo..dover accettare che non mi amava,che non mi aveva mai amato e che…che non mi avrebbe mai potuto amare.Sono stata malissimo,e mi sono buttata nel lavoro per dimenticare-.Meiko rialzò lo sguardo e fissò il giovane negli occhi.-E ci sono riuscita.Ora so che la mia storia con  Fumiya appartiene al passato,e che devo guardare avanti.E’ inutile macerarsi nel rimpianto,e nella nostalgia di un sogno perduto.Ma…nonostante ciò…non sono più riuscita a innamorami da quando Fumiya mi ha lasciata.Ho incontrato tanti ragazzi,con qualcuno ho anche provato a uscire ma…per quanto li trovassi simpatici,e carini,non potevo fare a meno di paragonarli a Fumiya…e nessuno di loro è mai uscito vincitore da quel confronto.Era come se il fantasma di Fumiya fosse sempre dietro di me,a condizionare tutte le mie scelte,tutta la mia esistenza.Non amavo più lui,ma non riuscivo ad amare nessun altro.Non riuscivo ad affrontare il mio passato,scappavo dai ricordi,e non ne parlavo con nessuno,come se volessi fingere che non fosse successo niente.Ma solo guardando in faccia il mio passato…posso andare avanti…e guardare il futuro-,concluse con voce tremolante.

Naozumi annuì.-Anch’io ho provato a frequentare altre ragazze,in questi sette anni.Sono scappato in America per non vederla più,per cancellarla dalla mia esistenza.E anche se mi ero rassegnato,se mi ero convinto che non ci fosse alcuna possibilità tra Sana e me…nonostante tutto in ogni ragazza che incontravo cercavo qualcosa di lei,e la mettevo a confronto con lei.E così non riuscivo ad amare nessuna,perché ai miei occhi nessuna era come lei-,disse piano.

Meiko lo guardò intensamente.Ora riusciva a capire anche lei…perché aveva provato dal primo istante quelle sensazioni per Naozumi.Quel ragazzo aveva vissuto la sua stessa esperienza,la stessa tristezza che provoca un amore non ricambiato,e lo smarrimento di chi cerca di trovare un nuovo amore ma si sente sempre incatenato dai ricordi.D’istinto,sollevò una mano e gli accarezzò la guancia.

Naozumi rimase sorpreso di quel contatto così inaspettato,e così dolce.Coprì la piccola mano di Meiko con la sua,e le sorrise.

-Naozumi,senti…Posso farti una domanda?-,sussurrò lei,sentendo il cuore cominciare a battere più forte,come se volesse scoppiarle nel petto.

-Certo-,rispose lui con voce bassa ma dolcissima.

-La ami ancora?-.

Il giovane non si aspettava una domanda del genere,e rimase un istante in silenzio a pensare.In quei lunghi mesi sul set l’aveva domandato infinite volte a se stesso,e alla fine era giunto alla conclusione che no,quasi sicuramente non l’amava più.Ma c’era sempre un quasi,un dubbio che si era instillato nel suo cuore,e che lo portava spesso a chiedersi se non stesse mentendo a se stesso,e magari quell’amore era una malattia inguaribile da cui non si sarebbe mai liberato.Adesso però che era stata Meiko a formulare quella domanda,era come se un velo di dubbi e domande senza risposta fosse caduto:ora finalmente sapeva qual era la verità,sapeva esattamente cosa provava dentro il suo cuore.Mai come in quel momento si sentì libero e leggero.

-No-,rispose tranquillamente e in tono convinto.

-Ne sei sicuro?-,chiese ancora la giovane scrutandolo con attenzione.

-Non ne sono stato mai così sicuro come in questo momento,Meiko.Non so dirti il perché,ma ora posso affermare con assoluta certezza di essere libero dai fantasmi del passato-,disse Naozumi,e pronunciò queste parole guardando la ragazza dritto negli occhi.

Meiko si sentì stranamente sollevata,come se avesse sperato che fosse proprio quella la risposta di Naozumi.E subito se ne chiese il perché.”Ma che mi succede?Perché mi sento sollevata,che mi importa?Eppure…non so,ma sono così felice che lui non la ami più…”,pensò la giovane sentendosi confusa e felice al tempo stesso.

Naozumi interruppe la sua riflessione.-E tu Meiko?-,le chiese infatti a bruciapelo.

La ragazza trasalì.-Io…cosa?-,balbettò arrossendo.

-Sei ancora innamorata di Fumiya?-

Meiko tacque.Fino a pochi minuti prima era convinta che sì,era ancora innamorata di Fumiya,e lo sarebbe stata per sempre,che mai avrebbe potuto dimenticarlo e amare un altro ragazzo con la stessa intensità con cui aveva amato lui.Ma poi si era confidata con Naozumi,e aveva guardato dentro se stessa…si era come purificata da un veleno che le scorreva dentro da tanto,troppo tempo.Aveva osservato la sua sofferenza con occhi diversi,e si era resa conto che non era stato l’amore per Fumiya a impedirle di ricominciare una nuova storia,di trovare un altro amore.Si era nascosta dietro i suoi sentimenti per lui utilizzandoli come paravento,come scusa per non ammettere che la causa non era Fumiya,ma se stessa:aveva paura di amare di nuovo,paura di essere respinta ancora una volta com’era successo con Fumiya,paura di soffrire ancora,certa che questa volta non avrebbe sopportato un’altra delusione.Era stato Naozumi a farglielo capire,Naozumi che come lei era fuggito,scappando dalle sue paure,ma si era trascinato dietro i suoi fantasmi,perché non si può ritornare ad amare se si ha paura di farlo.

-No,non lo amo più.Credo di non amarlo già da tantissimo tempo.Ho usato il suo fantasma come scusa per celare la mia paura di essere ferita di nuovo-,ammise la ragazza a voce bassa,chinando lo sguardo.

Naozumi annuì.-Credo sia stata la stessa cosa per me.Avevo paura che se mi fossi innamorato nuovamente,avrei sofferto ancora,ed ero stanco di stare male,di essere deluso.Così ho usato il mio amore non corrisposto per Sana come alibi,per tenere al riparo il mio cuore da altre sofferenze.Ma facendo così ho solo sofferto di più,perché non si può vivere senza amare ed essere amati-,disse.

-Già…-,sussurrò Meiko.-Grazie,Naozumi.Sei stato tu a farmi capire che solo se avessi vinto la mia paura di amare,avrei potuto liberarmi dal fantasma di Fumiya-,e gli rivolse un sorriso dolcissimo,che il giovane ricambiò.

-La stessa cosa vale per me-,disse semplicemente.

Gli occhi dell’una erano fissi in quelli dell’altro,e si perdevano in quel mare di sguardi.I loro cuori battevano con lo stesso ritmo,in sintonia.

Naozumi decise che era il momento di scrollarsi di dosso ogni timore,e di lasciar fare all’istinto.Si avvicinò ancora di più alla ragazza,e le sfiorò il volto con le dita,accarezzandoglielo lievemente.Meiko trasalì a quella carezza,ma sorrise,sentendosi stranamente serena e in pace con se stessa.Con le mani andò ad accarezzare timidamente i capelli del ragazzo,e poi scivolò lungo le sue guance,tracciandogli delicatamente con un dito il contorno del viso.Anche lui le sorrise,e con un dito le sfiorò le labbra.Non si era mai sentito così emozionato in vita sua,era come se stesse per compiere un grande salto nel vuoto.

Lentamente,senza dire una parola,avvicinò il suo volto a quello della ragazza,e le sfiorò le labbra con le sue.Meiko si irrigidì per un istante,e Naozumi si scostò.Ma poi la giovane sorrise di nuovo,un sorriso dolcissimo,da fargli girare la testa,e fu lei ad attirarlo verso di sé passandogli lievemente le braccia intorno al collo.Naozumi ricambiò il suo sorriso e le cinse la vita,poi chinò il viso e la baciò,abbracciandola ancora più strettamente.Meiko si abbandonò senza riserve a quella sensazione stupenda…era tantissimo tempo che non provava niente di simile,e si sentiva leggera come una farfalla.Avrebbe voluto che quel bacio non finisse più.Naozumi provava le stesse sensazioni,e si sentiva emozionato come un ragazzino alla prima cotta.Stringendo Meiko tra le braccia si sentiva il ragazzo più felice del mondo,e la tristezza di prima gli sembrava solo un lontano e sbiadito ricordo.Finito il bacio,i due si scostarono lievemente,sentendosi un po’ in imbarazzo.Meiko divenne rossa come un peperone,e fece per alzarsi dalla sedia.

-E’ meglio che vada a dormire…sono un po’ stanca-,farfugliò impacciata,dandosi della stupida per la figura che sicuramente stava facendo.

Naozumi era più imbarazzato di lei.-Sì,sì,anch’io tornerò a casa-,rispose,diventando color porpora.

Meiko respirò a fondo,cercando in tutti i modi di rilassarsi.Poi sorrise al giovane,e si chinò dandogli un bacio sulla guancia.

-Grazie di tutto-,gli disse prima di allontanarsi,sorridendo ancora.

Il ragazzo si accarezzò con due dita la guancia su cui lei l’aveva baciato,e poi le labbra,e non riuscì a trattenere un sorriso.

 

Ritorno ad amare

Il mattino dopo Naozumi si svegliò molto felice e di buon umore.Era davvero tantissimo tempo che non si sentiva così sereno,e pieno di voglia di vivere.E soprattutto…era strano ammetterlo anche di fronte a se stesso,ma non vedeva l’ora di rivedere Meiko. Gli sembrava così impossibile di essere nuovamente preso talmente tanto da una ragazza…ma la sera prima,quando aveva baciato Meiko,per la prima volta dopo molto tempo aveva nuovamente sentito il suo cuore palpitare per l’emozione,e la sua mente non era più rivolta al passato,ai fantasmi da cui credeva di non potersi mai liberare,ma finalmente era rivolta al futuro,alla nuova vita che lo attendeva giorno per giorno e che,lo sperava con tutto se stesso,lo avrebbe visto sereno al fianco di Meiko.

-Ebbene sì…mi sono innamorato!-,ammise con se stesso.Si sorprese quasi nel rendersi conto che quel pensiero non lo rendeva ansioso,o timoroso di una nuova delusione come avrebbe pensato,bensì lo rendeva euforico e incredibilmente felice.

-Mi sono innamorato come un ragazzino-,pensò arrossendo lievemente,ma sentendosi sulle nuvole per la gioia incontenibile.

Poi lo sfiorò un pensiero:si era finalmente reso conto di amare Meiko…ma lei lo ricambiava?La sera prima aveva risposto al suo bacio,e per un lungo,bellissimo istante si era abbandonata tra le sue braccia.Dopo era stata presa dall’imbarazzo,ed era andata via rossa come un gambero…ma era stato così incredibilmente tenero e dolce lo sguardo che gli aveva rivolto prima di andarsene,quel sorriso così colmo di luce,e quel bacio sulla guancia,lieve come un soffio di vento,e così…dolce,non gli venivano altri termini per definirlo( e non vengono neppure a me!!).

Eppure non poteva dirsi certo del fatto che Meiko ricambiasse i suoi sentimenti.In fondo lei era così fragile e vulnerabile la sera prima,sembrava una bambina indifesa quando gli parlava di Fumiya e di quanto aveva sofferto a causa sua.Probabilmente era stato solo un momento di debolezza,di smarrimento,a spingerla a rispondere al suo bacio.Eppure…eppure sentiva di avere con Meiko la possibilità di essere nuovamente felice,aveva come la sensazione che lei avrebbe potuto corrisponderlo.Ma se così non fosse stato,se Meiko non l’avesse amato…sarebbe riuscito a superare di nuovo una simile delusione?

Non ne era sicuro,si disse ripensando ai terribili momenti passati sette anni prima,quando era appena arrivato a New York e non riusciva a trovare nulla che lo spronasse ad andare avanti.Non avrebbe sopportato di sentirsi nuovamente rifiutato,di offrire nuovamente il suo cuore,tutto se stesso,ad una persona che in realtà amava un altro,e si stava solo illudendo di riuscire a dimenticarlo al suo fianco.

Però…dopo un istante di riflessione,concluse che era meglio parlare apertamente con Meiko dei suoi sentimenti,piuttosto di stare a macerarsi nel dubbio.Sarebbe stato difficile,ne era consapevole,ma doveva trovare il coraggio,e le parole giuste per esprimere quel che provava.Del resto,nulla era stato facile nella sua vita,aveva sempre dovuto lottare per conquistarsi ogni sprazzo di felicità,e ora era più che mai deciso a combattere per difendere la sua unica opportunità di tornare ad amare.

Si vestì,e decise di andare all’albergo in cui alloggiava Meiko.Non sapeva ancora cosa le avrebbe detto,ma una vocina dentro di lui gli sussurrava che sarebbe andato tutto per il meglio.

 

Anche Meiko quella mattina si era svegliata con una stranissima sensazione,come se allo stesso tempo fosse felice e ansiosa.Ripensare a quello che era successo la sera prima,al modo in cui Naozumi l’aveva guardata,a quel bacio dolcissimo che le aveva dato,a quel sorriso così tenero e luminoso,le dava un’emozione talmente forte da scuoterla tutta,e da farle tremare le gambe.Era la prima volta,da quando la sua storia con Fumiya era finita,che incontrava un ragazzo in grado di regalarle le stesse sensazioni che le dava lui:la sensazione di essere leggera come una piuma,di volare sopra le nuvole,senza più un solo pensiero razionale al mondo.La sera prima si era abbandonata completamente a quelle sensazioni così magiche,non era più Meiko Kisugi,l’attrice,il personaggio,era di nuovo se stessa,la se stessa del passato,la ragazzina ingenua e romantica che amava sognare.Non aveva pensato razionalmente,aveva seguito quello che il suo istinto e il suo cuore le suggerivano,e questo la rendeva serena e appagata.Ma allo stesso tempo aveva paura:quel bacio le aveva aperto gli occhi,le aveva fatto capire senza ombra di dubbio che quello che provava per Naozumi non era soltanto amicizia,comprensione,affinità,come credeva,o meglio,come aveva cercato di far credere a se stessa.Era un sentimento più forte,più intenso,più totalizzante,era qualcosa che le riempiva il cuore e le sconvolgeva la mente…era….sì,era amore,ora poteva esserne sicura.Lei amava Naozumi.Se n’era innamorata quasi senza rendersene conto,e adesso l’intensità di quell’amore inaspettato la spaventava.

Era dalla sua rottura con Fumiya che cercava disperatamente di innamorarsi di nuovo,di trovare qualcuno che riempisse il vuoto che si era creato nel suo cuore:e ora che l’aveva trovato…aveva paura.

Naozumi l’aveva baciata,è vero…ma si trovavano in un momento particolare,si erano confidati le rispettive delusioni e sofferenze amorose,e magari lui con quel bacio stava solamente cercando disperatamente di dimenticare il dolore che gli era tornato alla mente,di cancellare i ricordi del passato.

Le aveva detto di non essere più innamorato di Sana,come lei gli aveva detto di non amare più Fumiya:ma il fatto che avesse smesso di amare Sana non significava certo che si fosse innamorato di lei,o che avrebbe mai potuto amarla.E poi…non poteva mica essere certa al 100% che lui non fosse più innamorato di Sana,da come ne aveva parlato era chiaro che la ragazza era stata importantissima per Naozumi,e magari lui stava soltanto cercando di convincere se stesso…

-Basta!-,si disse Meiko rabbiosamente,-Non ha senso stare a tormentarsi così-.

Doveva scegliere se fosse meglio tacere,e tenere per sé i sentimenti che si era resa conto di provare per il ragazzo,oppure trovare il coraggio di parlarne con lui,anche se forse questo avrebbe significato essere respinta e soffrire di nuovo.Si guardò allo specchio,osservando intensamente l’immagine che questo le rimandava.La piega agli angoli della bocca denotava chiaramente il suo nervosismo.No,non poteva fare finta di niente:il suo cuore gridava a gran voce i suoi sentimenti,e non poteva ignorare quel richiamo disperato,il richiamo al suo dovere di lottare per essere finalmente felice.Non poteva arrendersi così,senza nemmeno tentare di scoprire se c’era una minima speranza che Naozumi la ricambiasse.

Decise di scendere a fare colazione,sperando che a stomaco vuoto sarebbe riuscita a ragionare meglio.Sempre se fosse riuscita a mangiare qualcosa…

 

Appena entrò nell’albergo,Naozumi intravide subito una sagoma a lui familiare:una figuretta esile e sottile,vestita di bianco,una coda di riccioli neri,due occhioni verdi che si guardavano distrattamente intorno.Il cuore iniziò a battergli più forte nel petto,con un’intensità da fargli quasi male.La gola gli si seccò immediatamente,incominciò a sudare copiosamente,e le gambe quasi non riuscivano più a reggere il peso del suo corpo(ok,forse adesso sto esagerando J).La tensione lo aveva assalito senza lasciargli via di scampo.

-No,no,devo calmarmi-,si disse cercando di respirare profondamente,-Se sono così teso non riuscirò proprio a dirle un bel niente-,ma le gambe non ne volevano sapere di smettere di tremare.

Anche Meiko lo vide,e sentì una vampata di calore pervaderla tutta.Forse era solo un sogno…chiuse gli occhi,ma quando li riaprì Naozumi era ancora lì,di fronte a lei,e da quella distanza la ragazza poteva vedere benissimo che la stava osservando intensamente.Non riuscì a dominare la sua agitazione,e iniziò nervosamente a tormentarsi una ciocca di riccioli usciti fuori dalla coda,mentre gli si avvicinava a piccoli passi.

Anche Naozumi avanzò verso di lei,e in breve tempo i due si ritrovarono l’uno di fronte all’altra,entrambi emozionantissimi e in preda a un’incontrollabile ansia.

-C…Ciao Meiko-,balbettò Naozumi,cercando in tutti i modi di evitare lo sguardo della ragazza.

Anche Meiko teneva gli occhi bassi,sentendo di essere sul punto di arrossire violentemente.-Ciao-,sussurrò con un filo di voce.

-Hai dormito bene stanotte?-,chiese il ragazzo,non sapendo come iniziare il discorso.

Meiko divenne color porpora.-A..abbastanza bene,grazie.E tu?-,rispose timidamente.

Anche Naozumi arrossì,e iniziò a torcersi nervosamente le mani.-S..sì,anch’io-.

Entrambi alzarono lo sguardo nello stesso istante,e incontrando l’uno gli occhi dell’altro divennero ancora più rossi,e voltarono immediatamente la testa.

-Senti Meiko,io avrei bisogno di parlarti-,disse il giovane attore tutto d’un fiato,cercando di farsi coraggio.

La ragazza lo guardò timidamente.-D’accordo.Che ne dici di salire nella mia stanza?-,disse,per poi diventare viola quando si rese conto di cosa aveva detto.(eheh,non la facevo così intraprendente la ragazza J )

-Va bene…se per te non è un problema-,mormorò Naozumi,pensando di aver capito male.

Meiko annuì senza parlare,e i due si diressero insieme verso l’ascensore.In pochi istanti furono nella stanza della giovane,e si sedettero vicini sul divanetto.

-A…allora-,incominciò il ragazzo,guardandosi intorno nella stanza per cercare di trovare le parole più adatte.

Meiko alzò gli occhi,e lo guardò ansiosamente.Aspettava con una nevrosi pazzesca di sentire cosa aveva il giovane da dirle,ma allo stesso tempo aveva paura di quelle parole non ancora pronunciate,ma sicuramente così importanti per il futuro di entrambi.

-Riguardo a quello che è successo ieri sera…al bacio insomma…-,cominciò lentamente Naozumi.

-Non preoccuparti,non mi sono offesa!-,lo interruppe precipitosamente Meiko,in preda al nervosismo.

Il ragazzo le sorrise,e lei si sentì sciogliere.-Ecco,vedi…dopo quel bacio io mi sono reso conto…di provare qualcosa per te,Meiko.Da quando ti ho conosciuta,ti ho considerata subito una persona splendida,e ho capito che avevamo parecchie affinità,parecchie cose in comune…e questo probabilmente era dovuto al fatto che entrambi sappiamo cosa significa soffrire per amore,e avere paura di star male di nuovo,cosa significa sentirsi soli e avere un vuoto dentro che non si riesce a colmare-.

Meiko annuì,limitandosi a guardarlo intensamente.

-Ma da ieri sera…-,proseguì il giovane imponendosi di guardarla dritto negli occhi,-da ieri sera ho capito che c’era qualcosa di più…che i sentimenti che provo per te col tempo sono diventati più forti….talmente forti che ancora faccio fatica a crederci.E non ti nascondo che questo mi fa paura,Meiko.Non ti nascondo che per me è incredibilmente difficile parlare di questo,ma..ma non potevo tenermi tutto dentro.Stavolta voglio lottare per la mia felicità,e anche se ci fosse solo una speranza su un miliardo,non voglio arrendermi senza nemmeno tentare-.

-Naozumi…-,sussurrò la ragazza,sentendosi emozionata come non mai,-vuoi dire che…-

Naozumi le prese una mano,e le sorrise dolcemente.-Io ti amo,Meiko.Spero che vorrai credermi….Ti amo come non amavo nessuna da moltissimo tempo,come forse non ho mai amato nessuna,neppure Sana.Ti amo con un’intensità che mi spaventa,come se ti sentissi una parte di me…l’altra metà di me stesso che mi è sempre mancata…Ti amo perché soltanto con te mi sento un uomo completo,perché sento che tu puoi capirmi,che puoi sentire le stesse cose che provo io.Non so come sia potuto accadere,posso solo ringraziare il destino per averti incontrata.Ti amo,mi sei diventata indispensabile come l’aria che respiro-,dichiarò solennemente,guardandola negli occhi.

Meiko pensò di stare sognando,non credeva alle sue orecchie…aveva sperato così tanto di sentire da lui quelle parole.

-Se è un sogno…ti prego,non svegliarmi-,sussurrò,mentre sentiva che gli occhi le si riempivano di lacrime di felicità.

Per tutta risposta,Naozumi avvicinò le labbra alle sue e la baciò,con la stessa intensità e dolcezza della sera prima.La ragazza si abbandonò a quella sensazione stupenda,smarrendosi nel calore del tenerissimo abbraccio del giovane.

Quando il bacio finì,Meiko lo guardò con infinita dolcezza,mentre lui le asciugava silenziosamente una lacrima.

-Io…io non posso ancora crederci…Anch’io ti amo,Naozumi,ti amo così tanto!-,disse,con voce rotta dall’emozione,-Me ne sono resa conto ieri,quando mi hai baciata…sei riuscito a sciogliere il mio cuore dalla barriera di ghiaccio che gli avevo costruito intorno,a sconvolgerlo completamente…Sì,sei l’altra metà di me stessa…E quello che ho provato per Fumiya quasi scompare,di fronte all’intensità di ciò che sento in questo momento-,e gli buttò le braccia al collo senza riuscire a trattenere i singhiozzi.

Naozumi non si era mai sentito così felice e in pace con se stesso come in quel momento. Abbracciò più strettamente la ragazza,e mentre le accarezzava i capelli ringraziò silenziosamente l’istinto che lo aveva spinto a rivelare i suoi sentimenti,nonostante i dubbi e i timori che attanagliavano il suo cuore.Ancora non riusciva a credere che anche Meiko lo amasse…gli sembrava di vivere un sogno,un sogno meraviglioso dal quale non voleva risvegliarsi mai più.

-Incominceremo una nuova vita insieme,tu ed io-,le sussurrò dolcemente.

Meiko annuì,e lo guardò con espressione infinitamente tenera.-Una vita meravigliosa-,mormorò tra le lacrime di gioia.

Si baciarono di nuovo,abbandonandosi al dolce,appassionato sentimento che li univa.

 

Un brusco risveglio

Era passata una settimana dal giorno in cui Naozumi e Meiko si erano dichiarati il loro reciproco amore,e i due non potevano immaginare nemmeno lontanamente una felicità più grande.Naozumi non si allontanava dalla ragazza nemmeno per un secondo,erano sempre insieme,e dopo aver visto il loro atteggiamento così affettuoso durante la proiezione privata del film riservata agli attori,anche alcuni loro colleghi iniziarono a mormorare.I due giovani innamorati erano talmente trasparenti che bisognava essere ciechi per non accorgersi di ciò che provavano l’uno per l’altra.

-Ehi,Naozumi,è questo il modo di comportarsi?Non si dice niente a una vecchia amica?-,lo rimproverò scherzosamente Sana andando vicino alla felice coppietta,alla fine della proiezione del film.-E anche tu,Meiko…-.

I due amici arrossirono,imbarazzati.

-Ecco…ma è così evidente?-,domandò Naozumi diventando color porpora.

L’amica gli sorrise.-E me lo chiedi?Tu e Meiko sembrate appiccicati con la colla,durante la proiezione non vi siete allontanati nemmeno per un decimo di secondo.E poi,credete che non si notino gli sguardi che vi lanciate?-,e ammiccò maliziosa a Meiko.

Quest’ultima sorrise,con una dolcissima espressione di assoluta felicità dipinta sul volto.

-Beh,non è che non volevamo dirtelo…è solo che,insomma…volevamo tenerci la notizia solo per noi per un po’-,disse timidamente Meiko,stringendosi al braccio di Naozumi.

-Già.Non volevamo rischiare che la notizia finisse sui giornali…sai anche tu come sono i giornalisti-,aggiunse il ragazzo.

Sana annuì.-Già,hai ragione.Comunque sono veramente felice per voi ragazzi!Devo ammettere che ci speravo-,disse entusiasta,e abbracciò affettuosamente Meiko.

In quegli ultimi sette anni infatti,Sana non aveva potuto fare a meno di ripensare a Naozumi e a quanto in fondo,seppur involontariamente,lo avesse ferito.Non avrebbe mai voluto fargli del male,dopo tutto l’appoggio morale che le aveva sempre dato nei momenti difficili,ma purtroppo non aveva potuto ricambiare i suoi sentimenti,semplicemente perché il suo cuore apparteneva già ad un altro.Spesso si era trovata a chiedersi se Naozumi fosse felice,se fosse riuscito a dimenticarla e avesse finalmente trovato la ragazza giusta per lui.E ora era veramente contenta di sapere che il ragazzo si era innamorato di Meiko:Meiko infatti era una ragazza splendida,ed era sicura che accanto a lei Naozumi avrebbe finalmente trovato la felicità che meritava.

-Sono tanto,tanto contenta per te,Naozumi-,gli disse sinceramente,stringendogli la mano.

Il giovane ricambiò il suo sorriso.-Ti ringrazio,Sana-.

Naozumi sapeva che sollievo doveva essere per l’amica vederlo finalmente sereno accanto ad un’altra ragazza.Sapeva benissimo infatti quanto Sana si fosse sentita triste e in colpa per averlo fatto soffrire,anche se non l’aveva certo fatto apposta.Cercò di scacciare il pensiero della tristezza che lo aveva accompagnato negli ultimi sette anni:quel periodo buio della sua vita era finalmente finito,Meiko aveva riportato la luce nella sua esistenza,e stavolta avrebbe fatto l’impossibile per impedire che chiunque potesse interrompere la sua felicità.Aveva superato una volta per tutte i fantasmi del passato,ed era pronto per un nuovo,meraviglioso futuro.

Purtroppo,con il passato non si chiude mai del tutto,e Naozumi si trovò nuovamente faccia a faccia con le ombre.

Accadde qualche giorno dopo.

 

Meiko era nella sua camera d’albergo,e si stava preparando per andare a cena fuori con Naozumi.Mentre si guardava allo specchio,si stupiva lei stessa dell’espressione felice ed entusiasta che aveva.Non si era mai sentita così bene in vita sua,così innamorata e pronta ad affrontare la vita con cuore leggero.

In quel momento suonò il telefono della sua stanza.La ragazza andò a rispondere.

-Signorina Kisugi-,disse la voce del portiere dell’albergo,-C’è un signore che vuole vederla-.

Meiko rimase interdetta.-E’ il signor Kamura?-,domandò.

-No,signorina.Non ha voluto dirmi il suo nome-,rispose il portiere.

-D’accordo,scendo subito-.Meiko chiuse la comunicazione,terminò in fretta di vestirsi e scese immediatamente nella hall,chiedendosi un po’ preoccupata chi fosse questo uomo misterioso che voleva vederla urgentemente.

Quando giunse in fondo alle scale,il suo cuore si fermò improvvisamente.Di fronte a lei,con espressione seria e contrita stava lui:Fumiya.

-Fumiya….-,mormorò con voce strozzata,incapace di credere ai suoi occhi.

Lui si voltò,e la guardò dritta negli occhi.-Meiko…-.

La ragazza si avvicinò lentamente a Fumiya,e lo guardò con espressione severa.

-Cosa vuoi da me?Cosa ci fai qui?-,gli domandò in tono brusco.

Il ragazzo la fissò intensamente.-Ho bisogno di parlarti,Meiko.Forse ce l’hai ancora con me,ma io…io dovevo assolutamente vederti,era troppo importante-,disse in tono accorato.

Meiko sospirò,e incrociò le braccia al petto.-Sentiamo allora cosa devi dirmi-.

-Non essere così brusca,Meiko,non è da te-,la pregò Fumiya.

-Fumiya,per favore…Ricompari nella mia vita di punto in bianco,e cosa pretendi da me?Che sia contenta di vederti?Che ti festeggi?-,lo rimbeccò la ragazza.

Fumiya sospirò.-Hai ragione,scusami.Comunque quello che volevo dirti…con Sayuri è finita-.

Meiko sgranò gli occhi meravigliata.-Cosa?-,mormorò con un esile filo di voce.

-E’ finita subito dopo che tu sei andata via.Meiko,io sono stato un idiota,un completo idiota.Ti ho lasciata andare perché credevo di essere ancora innamorato di Sayuri ma…solo dopo che tu sei uscita dalla mia vita io ho capito-.

-Hai capito che cosa,Fumiya?-,sussurrò Meiko.

-Che in realtà di Sayuri non mi interessava più nulla.Che mi ero innamorato di te,ma ero troppo stupido e ostinato per accorgermene.Senti,Meiko…quando io e te abbiamo iniziato a stare insieme,io non facevo altro che confrontarti con Sayuri,e posso solo immaginare quanto questo ti abbia fatto soffrire…ma era più forte di me e…-

-Fumiya,ti prego-,cercò di interromperlo la ragazza,a disagio.

-Poi invece mi sono accorto che tu iniziavi a piacermi per quella che eri,e che con te stavo immensamente bene,più di quanto lo fossi mai stato con Sayuri…ma poi ho scoperto che con lei c’era stato un equivoco.E ti ho lasciato.Come un cretino.Poi però…però mi sono accorto che…quando abbiamo tornato a frequentarci…io confrontavo Sayuri con te.Per ogni suo gesto,anche insignificante,mi domandavo cosa avresti fatto tu al suo posto,o come sarebbe stato se ci fossi stata tu con me in quel momento.Stavo con lei e pensavo a te.Allora ho capito…ho capito che ti amavo,e che ero stato un idiota a lasciarti andare via in quel modo-.Fumiya terminò di parlare,e la guardò intensamente.

Meiko lo guardava sbalordita,non riusciva a credere alle sue orecchie.Lei se n’era andata perché pensava che non esistesse la minima possibilità che Fumiya l’amasse,aveva sofferto per due anni per dimenticarlo…e intanto lui si era accorto di amarla.Era una situazione troppo assurda.Anche perché ora lei aveva smesso di amarlo…ora c’era Naozumi nella sua vita,era di lui che era innamorata,era con lui che voleva costruirsi un futuro…Ma le parole di Fumiya,quella dichiarazione così inattesa,le avevano messo una terribile confusione in testa…il passato era ripiombato pesantemente nella sua vita,e lei non riusciva più a capire cosa dovesse fare.

-Fumiya…-,mormorò,ma si interruppe.Cosa doveva dirgli?Cosa doveva rispondergli?

-Meiko,io so che è passato del tempo…se sono venuto solo ora è perché non avevo il coraggio di ripresentarmi davanti a te,dopo che mi ero comportato come un perfetto idiota.Ho pensato di poter dimenticare…ma è stato inutile.Io ti amo,Meiko,e ho bisogno di te.Un bisogno disperato.Ti supplico…dimmi che per noi due c’è ancora una possibilità!-,esclamò Fumiya afferrandola per le spalle e attirandola verso di sé.

La ragazza era sconvolta,e non sapeva cosa rispondere.Si limitava a fissarlo,mentre le lacrime iniziavano a rigarle silenziosamente le guance.Non riusciva a pronunciare nemmeno una sillaba.

Fumiya scambiò la reazione della ragazza per un tacito incoraggiamento,e la strinse dolcemente tra le braccia.Meiko rimase inerme,senza respingerlo né ricambiare il suo abbraccio,come inebetita.Non riusciva a ragionare,era persa nel tumulto dei suoi pensieri confusi.

Fu così che Naozumi la vide entrando nell’albergo,e per un attimo pensò di avere un’allucinazione.La sua Meiko stava lì,in un angolo della hall,tra le braccia di un altro ragazzo…e non gli ci volle molta immaginazione per capire che non si trattava di uno qualsiasi.Nonostante non lo conoscesse,e non avesse idea di quale fosse il suo aspetto,Naozumi capì immediatamente che quel ragazzo era Fumiya.Era il suo stesso istinto a dirglielo,e nel suo cuore si allargò una crepa dolorosissima.Fumiya era tornato…non sapeva cosa fosse successo,ma Fumiya era tornato,era tornato per stare con Meiko.

E lei?Cosa avrebbe scelto Meiko?

Naozumi sapeva che la ragazza gli voleva bene,e che quello che provava per lui era sincero…e si era ripromesso mille volte di lottare per la sua felicità,ad ogni costo e contro chiunque…ma in quell’istante,vedendo Meiko abbracciata a Fumiya,tornò nuovamente ad assalirlo la paura.La paura di avvicinarsi a chiedere spiegazioni,la paura di affrontare la situazione,la paura di sentirsi dire “mi dispiace,ma amo ancora lui”.La paura di essere respinto,di essere abbandonato,di soffrire ancora.Non riuscì a muovere un passo in direzione di quei due,né ad aprire la bocca per pronunciare una frase,una parola.Lo assalì l’ansia,violentissima,incontenibile,iniziò a sudare freddo e le gambe gli tremavano.Si sentiva soffocare,e tutto quello che voleva era andarsene di là,cancellare quella visione di Meiko tra le braccia di un altro,dimenticare tutto.Non voleva vedere,non voleva sentire,non voleva sapere.Voleva solo andarsene.

E fu quello che fece.Si voltò,e corse fuori dall’albergo,senza voltarsi nemmeno una volta.

 

Regolare i conti

Dopo alcuni attimi di smarrimento,Meiko riprese il controllo di se stessa.In un attimo le tornarono alla mente decine,centinaia di immagini.Immagini di lei insieme a Fumiya…immagini di Fumiya insieme a Sayuri…immagini di se stessa sola e triste,che cercava di disperare…e mille,mille immagini di Naozumi,e dei momenti che aveva condiviso con lui negli ultimi tempi.Si rese conto di quanto il ragazzo fosse diventato importante per lei…lo sapeva da sempre,ma mai come in quel momento lo aveva capito.No,non era Fumiya quello che voleva.Era Naozumi.Fumiya era stato un capitolo importante della sua vita,un capitolo che le aveva regalato tante emozioni,e anche tanta sofferenza.E in fondo non le dispiaceva affatto sapere che Fumiya l’aveva amata davvero,anche se non se ne era reso conto.Ma era un capitolo chiuso.Fumiya la stringeva tra le braccia ora,ma non sentiva nel suo cuore l’emozione di una volta.Quell’emozione che ora provava quando era Naozumi ad abbracciarla,ad accarezzarla,a baciarla,quella gioia profonda che cancellava ogni tristezza,ogni brutto ricordo,che la faceva sentire sulle nuvole.Sì,lei voleva Naozumi.Amava Naozumi.Aveva bisogno di Naozumi,solo e soltanto di lui.

Riacquistò in un secondo la sua lucidità,e allontanò con decisione il giovane da sé.

-Mi dispiace,Fumiya-,disse in tono un po’ triste.-Mi dispiace tanto,perché so perfettamente come ti sentirai quando ti avrò detto ciò che sto per dirti.Ma purtroppo sei arrivato troppo tardi-.Lo fissò negli occhi.

Fumiya la guardò tristemente.-Purtroppo lo temevo.Ma Meiko…ti prego…sei sicura che non c’è proprio..-

-No-,lo interruppe lei con decisione.-Fumiya,io ti ho amato molto.E ho sofferto molto quando tra noi è finita.Ma purtroppo adesso è troppo tardi per noi due.C’è un altro ragazzo nella mia vita,un ragazzo di cui sono profondamente innamorata-.

-Sei sicura di amarlo Meiko?-,le chiese il giovane.

Meiko gli rivolse un sorriso dolcissimo.-Sicurissima.Non credevo che avrei potuto innamorarmi di nuovo con la stessa intensità con cui sono stata innamorata di te.Ma è successo.Io lo amo,e ora sono immensamente felice.So di darti un dolore,Fumiya,ma purtroppo…purtroppo…-,si interruppe,cercando di trovare le parole più adatte.

-Va bene,ho capito.Non ho speranze-,tagliò corto tristemente Fumiya.-Se non fossi stato così idiota…a quest’ora saremmo insieme,maledizione!-,disse rabbiosamente.

-Non era destino che io e te stessimo insieme,Fumiya-,ribattè tranquillamente la ragazza.

-Sei felice con lui,vero?-

-Sì-,rispose sorridendo.

Fumiya abbozzò un sorriso di circostanza.-Allora ti auguro tutta la felicità del mondo,Meiko.E ti prego…perdonami per averti fatta soffrire-,disse guardandola con affetto e tristezza.

Meiko gli sorrise,e lo abbracciò affettuosamente. –Ti auguro anch’io di essere felice,Fumiya.Un giorno ti accadrà quello che è successo a me…ritornerai ad amare e sarai felice per sempre-,gli disse dolcemente.

Fumiya ricambiò l’abbraccio,poi la scostò da sé e se ne andò,salutandola lievemente con un cenno della mano.

Meiko lo guardò allontanandosi in silenzio,e non si pentì neanche per un secondo della scelta compiuta.Ora era finalmente,definitivamente libera dalle ombre del suo passato.

-Naozumi…-,pensò improvvisamente,rendendosi conto che l’ora dell’appuntamento era passata e il ragazzo non si era ancora visto.E se l’avesse trovata abbracciata a Fumiya?

Spaventata da un timore irrazionale,che non sapeva spiegarsi,corse di sopra,e chiamò a casa del ragazzo.Niente,nessuna risposta.Il telefono continuava a squillare a vuoto.Provò nel cellulare,ma la vocina le disse che l’utente non era raggiungibile.

-No…Naozumi-,sussurrò,lasciandosi cadere sul letto in preda allo sconforto.Rimase qualche istante a guardare il soffitto con le lacrime agli occhi,poi si riscosse.No,non poteva perderlo.

Fece in fretta e furia il numero della portineria.-Sono Meiko Kisugi,ho bisogno urgente di un taxi-,disse.

 

Naozumi era a casa sua,da solo,con una bottiglia di vino in mano e lo sguardo perso nel vuoto.Si era comportato come un perfetto cretino…aveva giurato di difendere la sua felicità ad ogni costo,invece era scappato come un coniglio appena aveva visto che Fumiya era tornato nella vita di Meiko.Aveva avuto paura di perderla,e di stare male di nuovo,di soffrire.Gli era tornato in mente il suo passato,la sofferenza che aveva provato quando si era reso conto che Sana era ancora innamorata di Akito,e la paura era stata più forte di ogni altra cosa.

Se n’era andato come un pavido agnellino,e ora stava lì,con una bottiglia come unica consolazione.Non sapeva nemmeno se ubriacarsi,tanto non sarebbe servito a nulla.Troppe volte aveva cercato di affogare nell’alcool i suoi dispiaceri,ed era stato soltanto peggio.Era inutile,era tutto inutile.

L’amore non faceva per lui,l’amore lo faceva soltanto soffrire.Pensava di aver avuto una nuova possibilità di essere felice,ma si era sbagliato.Ma in fondo,cosa poteva aspettarsi?Era solo un povero idiota che aveva paura di soffrire,e che solo all’idea di andare da Meiko e chiederle cosa ci facesse abbracciata a quel tizio se l’era fatta sotto per timore di essere scaricato.Se non era capace di difendere la sua felicità,cosa sperava di ottenere?

Tirò giù un lungo sorso di vino dalla bottiglia,e si sentì ancora di più uno straccio.

-Idiota,idiota-,canticchiò rivolto alla sua immagine riflessa nel vetro della bottiglia.Credeva di essere pronto per amare di nuovo,ma la paura aveva avuto il sopravvento.Aveva preferito fuggire piuttosto che affrontare la realtà,e richiudersi in se stesso.Che modo triste di vivere.Bevve di nuovo.

Il telefono suonò,ma Naozumi non aveva né la voglia né la forza di rispondere.Se era Meiko,aveva troppo timore di sentirsi dire che era finita.E di chiunque altro non gliene fregava niente.

Si gettò disteso sul divano,e appoggiò la bottiglia a terra,rivolgendo lo sguardo al soffitto.Chiuse gli occhi,e rivide la scena di Meiko tra le braccia di Fumiya.Una fitta di dolore gli strinse il cuore,e per cercare di attenuarla bevve un altro sorso di vino.

-Idiota-,si disse nuovamente,dando un pugno al cuscino.

Rimase a guardare il soffitto senza pensare per un tempo che gli parve infinito,finchè non giunse il suono del campanello a riscuoterlo.Si chiese chi potesse essere a quell’ora,e se avrebbe dovuto aprire o meno.In fondo al suo cuore,sperava che fosse Meiko,ma allo stesso tempo ne aveva paura,certo com’era che la ragazza avesse deciso di mettere la parola fine alla loro breve storia.Il campanello continuò a trillare insistentemente,e alla fine il giovane si alzò e andò ad aprire.

Non si stupì di trovarsi di fronte Meiko,pallida e con un’espressione strana in volto,ma sempre bellissima,con quello sguardo dolce e tenero che lo aveva fatto innamorare pazzamente di lei.

-Meiko…-,sussurrò lievemente.

La giovane lo guardò con espressione indecifrabile,dolce e triste allo stesso tempo.-Naozumi…-.

Il ragazzo la fece entrare in casa,e la invitò a sedersi sul divano.Meiko notò la bottiglia abbandonata sul pavimento e si rattristò,ma preferì far finta di nulla.Si sedette,tormentando nervosamente le mani che teneva in grembo,finchè non trovò la forza di alzare lo sguardo su di lui.

-Mi hai visto con Fumiya prima,vero?-,chiese semplicemente,guardandolo negli occhi.

Naozumi si sedette accanto a lei con un sospiro.-Sì-.

Meiko tirò un profondo respiro,e gli prese una mano.Con tristezza si accorse che il giovane non ricambiava la sua stretta.-Devo parlarti,Naozumi-,gli disse.

-Non so se voglio ascoltare ciò che hai da dirmi,Meiko-,fece tristemente lui.

-Perché?-

-Perché ho una dannata paura.Ho paura di soffrire ancora-,ammise lui,guardandola gravemente.

La ragazza gli accarezzò dolcemente la mano,e poi portò due dita ad accarezzargli una guancia.-Io non voglio farti soffrire,credimi…-

-Dimmi solo questo,te ne prego:tra noi è finita?-,chiese Naozumi con gli occhi fissi in quelli di lei.

-No!-,esclamò convinta la giovane alzandosi di scatto in piedi.-E’ questo che hai pensato?-

Naozumi annuì,e la ragazza tornò a sedersi accanto a lui.

-Fumiya mi ha detto che si è accorto di amarmi.Che dopo essere tornato con Sayuri ha capito che in realtà non provava più nulla per lei,perché si era innamorato di me.Ed è tornato per chiedermi se c’era ancora una possibilità per noi due-,disse Meiko.

-E ti ha abbracciata-,proseguì Naozumi in tono incolore.

-Sono rimasta confusa,Naozumi.Ho avuto un attimo di smarrimento.Cerca di capire…come reagiresti se all’improvviso Sana venisse da te e ti dicesse che è stata una cretina a lasciarti andare,e che ha capito di essere innamorata di te?-,ribattè la giovane.

Naozumi la fissò intensamente.-Non ti stavo biasimando,Meiko.Capisco perfettamente cosa devi aver provato-,le disse dolcemente.

Meiko sorrise.-Ma è stato solo un attimo di confusione.Dopo aver sentito quelle parole ho iniziato a ripensare..ho ripensato alla mia storia con Fumiya,al mio dolore,e anche a te.E in quell’istante ho capito….-

-Cosa hai capito,Meiko?-,domandò il ragazzo ansiosamente.

Meiko trasse un respiro profondo,e poi lo guardò negli occhi.-Ho capito che ti amo,Naozumi.Che non provo e non proverò più niente né per Fumiya né per chiunque altro,perché ci sei già tu a riempire il mio cuore-,disse sorridendogli.

A Naozumi il cuore balzò in gola,e il giovane si sentì immediatamente sollevato da un peso,e al colmo della felicità.Le prese entrambe le mani e gliele baciò dolcemente.-Ne sei sicura,Meiko?-.

Per tutta risposta,la ragazza lo abbracciò e lo baciò appassionatamente.Al termine del bacio,lo guardò con occhi colmi d’amore e gli sussurrò:-Sì,ne sono sicura…se tu mi vuoi!-.

-E me lo chiedi?-,disse allegramente lui,baciandola a sua volta.

I due si abbandonarono l’uno tra le braccia dell’altro,finalmente sicuri dei propri sentimenti,e di aver superato tutte le ombre che minacciavano il loro cammino insieme.

-Meiko…-,le sussurrò teneramente Naozumi,-rimani con me stanotte-.

La ragazza rimase sorpresa per un attimo,e arrossì.Poi però si strinse dolcemente a lui.-Sì-,mormorò semplicemente,prima di unire nuovamente le sue labbra a quelle di lui.

 

Il mattino dopo Naozumi fu svegliato dal sole che filtrava nella sua stanza attraverso le persiane.Era una bellissima giornata,e il sole era sgombro da nuvole,così come il suo futuro era sgombro da ogni ostacolo.Non si era mai sentito bene come quella mattina,e quando vide Meiko ancora addormentata accanto a lui temette per un attimo che il cuore gli scoppiasse per la troppa felicità.Le accarezzò lievemente i capelli,e la ragazza si mosse nel sonno sorridendo.Qualche secondo dopo aprì gli occhi,e gli rivolse un meraviglioso sorriso.Il giovane la baciò,e poi la strinse teneramente tra le braccia.

-Questo è soltanto l’inizio,amore mio-,le sussurrò dolcemente all’orecchio.

Meiko annuì,accoccolandosi contro di lui.-Sì-,rispose convinta.

I fantasmi del passato erano definitivamente superati.I due ragazzi avevano sofferto,erano stati tristi e si erano sentiti soli.Si erano cercati,pur senza sapere l’uno il nome dell’altro.E alla fine si erano trovati,e incontrandosi erano ritornati ad amare.Ora non avrebbero più avuto paura dell’amore,ma anzi,il sentimento che li legava avrebbe dato forza e significato alla loro vita,per tutti i giorni che avrebbero trascorso insieme.

 

Fine

 

Ringrazio tutti coloro che hanno letto la mia storia fino in fondo,GRAZIE GRAZIE GRAZIE!!!!

Spero che vi sia piaciuta,e che magari abbiate provato le stesse emozioni che ho provato io scrivendola,e che provo ogni volta che leggo una fanfic(anche se quelle che ho letto io sono senz’altro 1000 volte meglio della mia!!)

Grazie anche a chi mi ha consentito di pubblicare la mia storia!

Un bacione e a presto,

GEMINI

 

  
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