Videogiochi > Final Fantasy VII
Segui la storia  |       
Autore: LunarBlade Valentine    30/10/2009    2 recensioni
Come ha fatto il Vincent del gioco a diventare il Vincent di AC? E poi come e quando ha sviluppato l'amicizia con Marlene che si vede nel film?
[Ambientata un anno prima di Advent Children e dopo il gioco.]
Genere: Drammatico, Fluff, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Cid Highwind, Marlene Wallace, Tifa Lockheart, Vincent Valentine
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Advent Children
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Note dell'amata traduttrice: entro oggi posto anche l'altro. Ecco, sì, okay, FORSE mi ero dimenticata di aggiornare la settimana scorsa, ma! could be worse. Could be raining. *citazioni colte* *sorriso di circostanza : D* *viene linciata*

Madness



Non ricordo di essere andato nella mia stanza, ma è qui che mi trovo, adesso.

Bambini, quando sarete grandi ricordate la storia di Vincent Valentine: assassino, traditore e perdente. Qualsiasi cosa facciate, bambini, non diventate serial killer, non innamoratevi della moglie di qualcun altro per poi abbassare la guardia di fronte al suddetto marito.

Dite ‘no’ all’adulterio.

Ho le vertigini, mi sento male. Non ci vedo, non ci sento. Mi fa di nuovo male il petto, ma sono troppo debole per alzarmi da terra. Come ci sono finito, per terra? Che importa.

Sento odore di sangue. Il mio sangue. Ha un odore diverso da quello delle altre persone. È putrido. Si mischia all’odore dei disinfettanti.

È nella mia testa. Non sono lì. Non sono sul tavolo operatorio!

Non sono…

No…

L’odore mi porta delle visioni. Chiudo gli occhi per scansarle, ma non è con gli occhi che le vedo, no?

Bisturi e coltelli e pezzi di carne e tubicini che mi collegano al tormento dei tormenti.

Siringhe, alcune usate e altre pulite.

Il suono della carne che si apre sotto una lama.

Il suono dei miei battiti cardiaci assordanti e rimbombanti.

Il suono delle mia stessa voce, che soffoca un grido, che trattiene un singhiozzo.

Non c'è via di scampo- Qualsiasi cosa faccia è lì- Lui è lì- Lui continuerà a venire fino a quando morirò o avrà finito e mi farà desiderare di essere morto.

So di non essere riuscito a proteggere la mia bellissima Lucrecia, che non la rivedrò mai più- Lui ha vinto e io ho perso. Sono solo. Mi imprime dolore nelle membra, mostri nella testa e un odio così profondo nel cuore che solo la sua morte mi darebbe tregua.

Sono… Qui?

Sono solo.

Disertato da tutte le persone che ho conosciuto, lasciato a crepare nelle mani di un pazzo che mi strapperà ogni brandello di umanità. Mi riduce a un animale, nudo e piagnucoloso di fronte al suo rapitore. Se potessi mi ucciderei all’istante. Ma non posso… E so che quando avrà terminato la sua opera, Jenova non mi permetterà di morire…

Faccio dei sogni, a volte… Sogno di non essere sul tavolo. Sogno una ragazza e una bara e qualcosa che ha a che fare con la salvezza del mondo. Il sogno non era poi così male. Non mi trovavo qui, e non soffrivo così tanto. Nessuno cercava di uccidermi.

Lui cerca di uccidermi più che può senza portarmi realmente alla morte. Come vorrei che mi finisse!

Era un bel sogno, in confronto a qui. Ero lontano e distrutto in un mondo che mi era estraneo. Però avevo superato tutti i sensi di colpa, il dolore, l’angoscia, il terrore, la paura… no… La paura no… Non temo di non avere accanto la presenza fisica di qualcuno… Io temo…

La solitudine.

Quella fame consumante, quel bisogno disperato…

Nel mio sogno, avevo fatto degli amici. Buoni come gli amici Turk che avevo. Erano brave persone… Un vecchio pilota biondo e una ragazza dai capelli castani dalla bellezza talmente perfetta che dev’essersi per forza trattato di un’invenzione della mia immaginazione… Non esiste un angelo del genere, non esiste un sorriso così. Quel sogno mi è venuto a trovare soltanto per tormentarmi. Mi manca. Lì avevo una possibilità, se non altro.

È così buio qui. È così solo, sono così solo…

Chissà come, aver salvato il mondo aveva aggiustato tutto quanto. Ma proprio non ricordo come…

Sono tutto solo, qui, nel seminterrato del palazzo.

Sono solo per l'eternità. Nessuno verrà mai da me. Nessuno sa che sono qui. Dei Turk non frega niente a nessuno. Nessuno mi libererà mai. Ho tanta paura- Ho tanta paura- Per favore… Per favore aiutatemi… Sono solo…

Sono solo…

Ho tanta paura…




Sono solo



Nero.

Il cuore mi pulsa nelle orecchie.

Basta.

Lasciatemi morire, non li voglio più sentire. Lasciatemi morire, voglio che questo mal di testa se ne vada.

Un momento, se questi sono i miei battiti… Perché sono così irregolari?

Non ci vedo. Ho gli occhi chiusi, giusto? Oppure sono diventato cieco. Che succede? Dove sono? Il seminterrato? Il tavolo?

No.

La… L’Highwind. La sento ronzare. Sto sognando. O questa è la realtà e l’altro mondo è un sogno?

Sono un uomo che sogna di essere una farfalla, o una farfalla che sogna di essere un uomo? È un detto che ho sentito una volta. Al momento non sono nemmeno sicuro di essere un uomo, tanto per cominciare. I miei pensieri svolazzano come la farfalla del proverbio, ed è come se mi bruciasse il petto.

Sento il mio nome. È il mio nome, vero? …Vincent… Vincent… Ho avuto altri nomi, ma questo è quello che ho ora, no?

Lui mi parlava mentre si prodigava nel suo terrificante lavoro. Mi diceva cose come:

“Riesci a sentirla, Vincent?”

“Cosa si prova, Vincent?”

“Sei un mostro, Vincent.”

“Urla un altro po’, Vincent. È divertente.”

“Fa male, Vincent?”

“Vincent! Vincent! Stai bene?” -Un secondo, no, questo non l’ha mai detto.- “Vincent!

Sento del legno scricchiolare, rompersi. Sento dei passi. Alzati, Vincent, alzati! Magari, posso appena muovermi. Non capisco perché… Che sta succedendo? Non voglio ritrovarmi di nuovo incatenato… Non a quel tavolo. Non un’altra volta. Mi volto e mi contorco per tentare di allontanarLo. Non voglio più soffrire! Voglio quel sogno con la ragazza bellissima e l’uomo burbero. Voglio il sogno con la bambina dagli occhi che scacciavano gli incubi… Voglio sognarlo di nuovo, mi piaceva quel mondo. Era perfetto per me, anche se ero troppo stupido per capirlo.



Per favore.



Mani sulla schiena, mani fredde. Però di un freddo diverso. Un freddo delicato in confronto alla mia pelle. Sento di nuovo quella voce.

Cid.

Si chiama Cid. L’altra voce… Tifa.

Non mi trovo . È stato solo un sogno. Un sogno. Deo gratias. Un’esplosione di sollievo mi invade il corpo e mi riaccascio a terra. Per ora non mi frega più niente, sono solo contento di non essere più .

Senza i sensi di colpa ad infiammarmi il petto, senza i tubi, senza le siringhe e il terrore.

Hai visto, Lucrecia? Per te ha significato niente la vendetta che ho preso per quello che ti è stato fatto? So di non essere riuscito a impedirlo. Lo so. Ma non succederà mai più. Ho dato pace a tuo figlio e un futuro a tutti gli altri bambini del mondo. Hai visto?

Per te ha significato niente?

No, credo di no. Altrimenti la seconda volta che siamo venuti alla caverna ci saresti stata.

Sono fuori dalla tua vita, e tu sei fuori dalla mia. Rendermene conto è bello, sai? Fa male, ma è anche liberatorio; come se in qualche modo lo sapessi già ma avessi avuto qualche remora ad ammetterlo. Le due persone di cui mi sfugge (nuovamente) il nome continuano a parlare freneticamente. Chissà che cosa c’è che non va. Menzionano la parola ‘dottore’, e io vado in allarme. Non ricordo perché.

Credo che mi abbiano sollevato e messo su una cosa morbida. Sto molto più comodo di qualche secondo fa…
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Final Fantasy VII / Vai alla pagina dell'autore: LunarBlade Valentine