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Autore: Ernil    31/10/2009    11 recensioni
Lo scotch trema sulla bocca della bottiglia, scivola nel bicchiere, scende per la gola.
Il primo è per Lily.
Genere: Malinconico, Dark | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lucius Malfoy, Severus Piton
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sommario: Lo scotch trema sulla bocca della bottiglia, scivola nel bicchiere, scende per la gola.

Il primo è per Lily.

Pairing: Nessuno.

Rating: Verde.

Disclaimer: non possiedo niente e non guadagno, e sono troppo di fretta per farci qualche battuta sopra. Sarà per la prossima volta, eh?

Beta: Geilie

Note dell’Autrice/1: Questa storia partecipa alla Criticombola indetta da Criticoni, prompt 89 [Immagini]: Questione di Equilibrismo.

Questa storia partecipa anche all”Iniziativa Estemporanea: Sbornia”, sempre di Criticoni.

Note dell’Autrice/2:  Quindi direi che Criticoni si merita un applauso, e la mia Beta Geilie merita di più, molto di più, per avermi Betato la storia a tempo di record. Grazie, grazie, grazie!

 

 

 

 

[“Scotch?”

“Sì, mi ci vorrebbe giusto qualche chilometro di scotch per rimettermi insieme”.

 

da Dylan Dog]

 

 

Primo bicchiere.

Ora mi vedi, ora non più (1).

Lo scotch oscilla sulla bocca della bottiglia, scivola nel bicchiere, scende per la gola.

Il primo è per Lily.

La sua risata aveva un sapore più buono quando era nell’aria. Nei tuoi ricordi, è sempre un po’ più amara.

La mano non trema posizionando il bicchiere sull’angolo in alto a sinistra del tavolo.

Secondo bicchiere.

Il liquore è ambrato e morbido e cattura la luce della stanza, la ingloba e la divora, e portando il bicchiere alle labbra ti permetti di esitare un attimo sul freddo del vetro. Poi inclini la testa e il fuoco ti invade la gola, senza riscaldare, senza niente.

Questo era per tua madre.

Quando sei arrivato in ospedale era già morta, e ad accoglierti c’era solo un dottore che non sapeva spiegarsi cosa avesse provocato quelle ferite.

Babbani.

Il bicchiere viene allineato sul bordo del tavolo, accanto al primo.

Terzo bicchiere, lo scotch gorgoglia, la mano non trema, ma non togli la bottiglia finché il tuo amaro calice è riempito fino all’orlo e qualche goccia scivola sul tavolo.

Un bicchiere così abbondante è per loro. Quegli stupidi Babbani che erano al posto sbagliato nel momento sbagliato. Chiudi gli occhi mentre bevi.

Tutto d’un fiato.

Stupido – devi stringere gli occhi perché non ti scenda una lacrima. Stupido, c’è un motivo per cui si chiama Ardemonio.

Quarto bicchiere... a chi lo dedichiamo, questo? Ci pensi mentre il terzo bicchiere viene schierato con gli altri due. Versi lo scotch.

Per anni hai bevuto tre bicchieri, la notte di Halloween... la notte in cui lei morì.

Ma quest’anno, ti rendi conto, ne berrai molti, molti di più. 

Alzi leggermente il bicchiere per il vecchio.

E mentre bevi ricordi tutti gli anniversari neri in cui ti ha accompagnato, in cui era accanto a te a guardarti mentre allineavi i tre bicchieri, uno dopo l’altro, come soldatini giocattolo (2).

Lui era lì. Ora non c’è.

Il quarto bicchiere va a far compagnia agli altre tre, dritto e vuoto. Ha fatto il suo dovere.

Un sorriso malato ti arriccia le labbra.

Quinto bicchiere, e ora stai molto, molto attento a come inclini la bottiglia. Lo scotch scivola lento giù, come le cascate di sangue che zampillano dagli arti tagliati... come quella volta coi Prewett, ricordi...

Alzi il bicchiere, la mano trema appena, e bevi, a occhi chiusi, senza respiro.

E poi respiri a fondo prima di mettere il quarto in linea con gli altri, in equilibro sul bordo.

È sempre stata una questione di equilibrismo.

Camminare sul filo.

Non diventare pazzo.

Non sbilanciarti.

Non cadere.

La porta dietro di te si apre di scatto e tu ti blocchi mentre afferri la bottiglia di scotch.

Sai chi è: è il suo studio, dopotutto.

« Severus? »

Chi altri verrebbe a bere il tuo scotch, Lucius?

Non ti giri mentre Lucius lentamente si avvicina: versi un altro bicchiere.

Lucius si ferma alle tue spalle.

« Mi chiedevo dove fossi finito ».

Non sei mai stato un tipo da feste, Severus, diglielo. Non sei mai stato l’anima della festa...

« Non mi piace Halloween ».

Certo che non ti piace. E hai sempre avuto un modo un po’ particolare di festeggiare.

Alzi il bicchiere.

Questo è per il ragazzo. Quello stupido Potter.

« Ti dispiace se mi unisco a te? » dice Lucius, e si siede in parte a te.

Tu non rispondi: bevi in memoria di qualcuno che non è ancora morto.

Sei sempre stato un passo avanti agli altri.

« Lo scotch è tuo » dici infine, in risposta, mentre il sesto bicchiere si allinea agli altri.

Lucius prende un bicchiere e si versa da bere.

« Hai mai pensato di prendere una pozione per dimenticare, invece di berti il mio scotch? »

Tu versi il settimo bicchiere.

Questo è tutto per te.

Qualcuno che è morto molto, molto tempo fa.

« Quando bevo, non dimentico » rispondi a fior di labbra, prima di lasciare che il liquore di bruci ancora una volta la gola.

« Cosa fai, allora? »

Con dolcezza, quasi, posi il settimo bicchiere accanto agli altri, e ti prendi un attimo per osservare la tua opera.

« Commemoro ».

 

 

(1) Da “Autumn’s Monologue” degli “From Autumn To Ashes”: “Now you see me / Now you don’t”

(2) Ispirato a “Like toy soldiers” di Eminem

 

 

Note dell’Autrice:

Bacio le mani a Gy, ancora una volta. Grazie, grazie. Incontrarti è stata la migliore cosa che mi sia capitata in tutto l’anno.

Questa shot è perché mi manca Severus. Dannatamente.

Buon Halloween! (Vi ho depresso, vero?)

 

 

  

   
 
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