Storie originali > Soprannaturale > Vampiri
Ricorda la storia  |      
Autore: Melian    01/11/2009    2 recensioni
"Sì, è alcool il sapore che rintraccio nel fiume scarlatto che mi riempie la bocca come il miele."
Genere: Introspettivo, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

SBORNIA




La stringo tra le braccia e ne sostengo la nuca con la mano, resto piegato su di lei, sulla gola tesa e fragile su cui premo i denti, squarciando la carne e solleticando con le labbra aggricciate la ferita da cui fiotta il sangue denso, corposo, speziato d’adrenalina. Il mio Bacio Oscuro.
Il sangue… il suo sapore delizioso mi pervade, sono attaccato a questa tenace e giovane fonte come un assetato dispersi nel deserto; ma sono semplicemente un ladro, un assassino, la peggiore delle creature dannate. Che importa? Tutto ciò che conta sono il piacere e il sangue: è in essi che tutto acquista significato e poi lo perde, annegato in una girandola di suoni e colori e odori e sensazioni. È indescrivibile, è il piacere il più sublime che possa esistere.
Centellino la vita sulla mia lingua, spalmo il sapore di lei sul palato, le risucchio persino l’anima e lascio dietro di me il languore, l’estasi carnale a cui tutti i mortali si arrendono.
Sì, godi pure. Sento il battito del tuo cuore che accelera, il frusciare più rapido del sangue nelle vene, il sospiro rantolante che ti gorgoglia in gola, avverto il tuo abbandono e fiuto il profumo del tuo piacere, della tua eccitazione che è come una scossa al ventre, tra le cosce snelle costrette nei jeans.
La stringo tra le mie braccia e so che non sarà mai più bella di così, mentre le rubo il calore e la forza e la conduco per mano alla morte, mentre ha i capelli scuri sciolti sulle spalle, le labbra schiuse in un gemito godurioso, il corpo dalle curve burrose schiacciato contro il mio, il sentore di alcool sulla pelle abbronzata e nell’alito.
Sì, è alcool il sapore che rintraccio nel fiume scarlatto che mi riempie la bocca come il miele. E mi sembra di vederla, intanto che si ubriaca di vino rosso, seduta nel pub assieme alle amiche, a riempirsi un bicchiere dopo l’altro. Sì, è proprio là: cosce strette nei jeans, fianchi tondi, capezzoli turgidi che ornano il seno e fanno capolino dalla stoffa della camicetta. Ride e vuota il bicchiere. Beve e ricambia l’occhiata del ragazzo seduto al bancone del bar poco più in là. Peccato che lui non l’avrà mai, peccato che sono io a possederla, ora.
Ti sei presa una colossale sbornia, vero, tesoro? Ma ti desidero, ti voglio… oh, vorrei spremere fino all’ultima goccia che ti scorre in corpo e farmela scivolare in bocca, vorrei svuotarti in un lungo sorso senza fine, vorrei sentire il tuo cuore testardo spegnersi, e invece batte e batte, assordante.
È il vino che si è scolata che mi fa sentire su di giri, deve essere così. Avverto il mio corpo reagire, il brivido, lo spasmo, l’inarcarsi della schiena e il fremito nelle labbra che accerchiano la ferita ancora e ancora, per succhiare, per leccare i coaguli. Sì, voglio ubriacarmi di lei, voglio sentirmela dentro, bere fino in fondo dalla coppa del corpo in molle abbandono, tutto per me.
Di più, dammi di più, dammi tutto quello che hai, fino all`ultima stilla. Voglio sguazzare nel sangue, voglio sentire la nota dissonante e decisa del vino, voglio annullarmi nel palpito del tuo cuore e nell’orgasmo che ti infiamma.
Voglio prendermi una sbornia, stanotte.
   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Soprannaturale > Vampiri / Vai alla pagina dell'autore: Melian