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Autore: Leslie and Lalla    01/11/2009    4 recensioni
[Ispirata a L'Amore non va in Vacanza]
Loredana è vivace, affettuosa e disordinata, adora cantare, è circondata da amici e famiglia, vive sulla costa, ma sogna la montagna.
Cleo è un'artista riservata, timida e ancora un po' bambina, che vive tra i monti ma preferisce il mare cupo e gelido in inverno, alla neve fangosa delle sue parti.
Si incontrano per caso su facebook e decidono di scambiarsi le case per un periodo.
Fin qui, insomma, tutto bene, sempre se non calcoliamo Michele, l'affascinante fratello di Cleo, e Davide, il fotografo che somiglia terribilmente a Leo DiCaprio...
[Scritta a quattro mani, con due punti di vista diversi: quello di Lori e quello di Cleo]
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'All of Drawing a Song and Sequels'
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capitolo 4

4. The proposal




Martedì 1 dicembre

Cleo's Pov.

Faccio un sorriso timido a mio padre e prendo la forchetta, rimirando la pasta al pesto nel piatto davanti a me. Michele, dall'altro capo del tavolo, ha già cominciato a mangiare.
«Ehm, allora, papà...» comincio, titubante, seguendo con l'indice i quadretti azzurri della tovaglia. «Cosa ci racconti di nuovo?»
Lui sbuffa e beve un sorso d'acqua. «Me lo chiedi ogni volta che mi vedi, Cleo, e non succede mai nulla di nuovo» borbotta, secco.
Mi mordo il labbro e comincio a mangiare, seppur non abbia particolarmente fame. Si può dire il contrario di Michele, che non alza lo sguardo dal piatto e sta' attento a non avere mai la bocca vuota. Lui e papà hanno litigato ieri, se ho capito bene riguardo al matrimonio saltato con Emma. Michele odia che gli venga ricordato che ha sposato la sua migliore amica, ma che poi ha annullato il matrimonio dopo poco più di un anno, buttando all'aria progetti di una vita. Papà e Michele litigano spesso, probabilmente perchè sono incredibilmente simili, e non solo nell'aspetto. Mangiamo in silenzio per una buona mezz'ora, senza che nessuno riesca a trovare qualcosa da dire. La tensione è pazzesca, e il silenzio quasi insopportabile. Papà diventa musone, quando è arrabbiato, e incredibilmente orgoglioso. Non è mai lui, quello che ha torto, devono essere sempre gli altri a farsi avanti e chiedergli scusa.
«Michele, posso parlarti un secondo?» salto su, con voce acuta, la voce tipica di quando sono a disagio.
«Certo» risponde lui, leggermente esitante.
So che farebbe di tutto pur di non dover sopportare l'idea di stare in questa stanza un minuto di più, eppure sa già quello che voglio dirgli. Ci chiudiamo nella camera che una volta era la mia e si siede sul letto, seccato.
«So già quello che vuoi chiedermi, Cleo, e la risposta è no. Non gli chiederò scusa di nuovo nella speranza che ritorni a parlare a monosillabi e tu non sia costretta a fare domande stupide nella speranza di rompere il silenzio!» mette in chiaro, prima che riesca ad aprire bocca.
Sospiro. «Michele, sai che prima o poi dovrai farlo, perciò perchè non ora? Cos'è, vuoi goderti le tue due ore di gloria? Vuoi poter raccontare ai tuoi figli che hai saputo tenere testa a tuo padre per più tempo di quanto io abbia mai fatto? Mi sembra molto stupido» lo rimprovero, secca.
Lui alza gli occhi al cielo ma non dice nulla. Mi siedo accanto a lui.
«Sai com'è papà» dico, paziente. «È un brav'uomo, ha rinunciato alla sua vita per sposare la mamma, quando lei ha avuto paura dell'aborto, e poi lei lo ha abbandonato, ma lui non si è scoraggiato, e si è preso cura di noi finché non siamo stati capaci di camminare da soli, e anche più tardi.»
«Non serve che mi racconti la storia della nostra famiglia, direi che la conosco piuttosto bene» borbotta, contrariato.
«Certo, ha qualche difetto» riprendo, ignorandolo completamente «Ma è nostro padre, e noi siamo come siamo per merito suo! Se ci rimprovera è perchè vuole che noi siamo felici! Felici!» esclamo, con enfasi.
Michele non dice nulla, fissa il pavimento ripensando alle mie parole, che gli ho ripetuto almeno trenta volte solo negli ultimi due mesi.
«Fallo per me...» aggiungo allora, battendo le ciglia come facevo da piccola quando volevo che giocasse con le bambole assieme a me.
Lui sorride e mi stringe a sé, senza dire nulla. Lo fa spesso, e io non saprei come fare senza quegli abbracci. Poso l'orecchio sul suo petto e ascolto i nostri cuori battere, mentre lui mi accarezza i capelli. Quando sciolgo l'abbraccio, sul suo volto è già dipinta la sconfitta.
Lo sapevo, lo sguardo da sorellina adorata funziona sempre.
Troviamo papà in soggiorno, e io mi congedo subito con la scusa di lavare i piatti. Quando, una ventina di minuti dopo, torno, sono letteralmente allibita nel vederli ridere come due vecchi amici. Al mio sguardo interrogativo è papà a rispondere.
«Stiamo guardando i vecchi video di quando eravate piccoli» spiega, indicando la televisione.
Mi siedo tra di loro con il sorriso sulle labbra e mi unisco a loro. Sullo schermo c'è una bambina dai capelli biondi lunghi fino alle spalle e grandi occhi azzurri. Fissa la telecamera curiosa e tende le manine per cercare di prendere lo strano marchingegno che ha davanti. Sorrido, riconoscendomi. Avrò tre anni al massimo e un sorriso invidiabile. Si sente una sorta di urlo di battaglia e poi nell'inquadratura appare un bambino sui cinque anni, con uno scolapasta in testa e una coperta rossa legata a mo' di mantello attorno al collo, oltre a quella indossa solo un paio di pantaloncini blu scuro, e il petto minuto è scoperto. Stringe un mestolo tra le mani.
Io e papà scoppiamo a ridere, mentre Michele diventa completamente rosso e sprofonda nel divano. La bambina bionda guarda il fratello leggermente allucinata, mentre un paio di gambe appaiono dietro di lui e una donna giovane la prende in braccio, ridendo.
«Guardami, papà! Sono un Supereroe!» grida il bambino, sventolando il mestolo a destra e a sinistra.
Continuiamo a guardare video finché non faccio notare che si sta facendo tardi, e io e Michele salutiamo papà e usciamo. Quando salgo sulla macchina di mio fratello ho ancora il sorriso sulle labbra, e lo mantengo anche mentre infilo la chiave nella toppa e lascio gli stivali bagnati accanto alla porta, per poi togliermi giacca e sciarpa e appenderli all'attaccapanni. Non vedo l'ora di liberarmi di questi odiosi collant, ma il telefono che squilla e l'espressione di Michele “se-è-per-me-mi-sono-trasferito-in-Mongolia” mi fa capire che devo essere io, a rispondere. Afferro il telefono e, dopo aver accettato la chiamata, lo porto all'orecchio.
«Cleo?» chiede una voce ansiosa prima che possa dire qualsiasi cosa.
«Indovinato!» rispondo, allegra, riconoscendo la voce di Lara. «In cosa posso esserti utile?»
«È tutto il pomeriggio che ti chiamo, dove sei stata?» chiede lei, indispettita.
Mi lascio cadere sul divano e osservo Michele affaccendarsi ai fornelli nella speranza di riuscire a mettere su qualcosa prima delle nove.
«Da mio padre, ti serve qualcosa?» domando, passandomi una mano tra i capelli.
«No. Cioè, sì. Hai presente quel maglione blu scuro che avevi due settimane fa a quella specie di rinfresco per l'inaugurazione di quel piccolo Hotel cinque stelle in mezzo ai meli?» chiede.
Lara ha una memoria pazzesca. Credo che se si impegnasse potrebbe ricordarsi come eravamo vestite e pettinate quattro Natali fa, senza l'aiuto di nessuna fotografia o roba simile. Spesso mi lascia senza parole.
«Siamo state lì tre giorni» le faccio notare, forse un po' per nascondere il fatto di non avere la minima idea di che maglione parli.
«Sì, la prima sera, intendo... quando abbiamo cenato con quei due tedeschi... si chiamavano Georg e Phillipp, giusto?»
Aggrotto le sopracciglia e mi accarezzo il mento con le dita. «Ehm, credo di avere un vuoto di memoria... com'è che era?» chiedo, disorientata.
«Ma sì, quello con le perline e la scollatura a V, mi pare fosse di cachemire!»
Ho la fugace visione di me che mi guardo allo specchio, lisciando compiaciuta il maglioncino blu che indosso, dalle maniche a tre quarti, e che poi mi tiro su i capelli, mentre Lara commenta entusiasta quanto sia “incredibilmente sexy”.
«Capito» esclamo, alzandomi di scatto e correndo in camera mia.
«Ma perché ti serve?» domando poi, dubbiosa, mentre metto a soqquadro l'armadio alla ricerca del capo desiderato.
«Daniele mi porta a cena, e ho dei pantaloni premaman fantastici che con quel coso starebbero un amore» spiega, con voce sognante.
Rido. «D'accordo, ma non so se riesco a portartelo...»
«Sono già qui sotto, ci vediamo tra un minuto!» mi interrompe lei.
Non aggiunge altro e chiude la chiamata, mentre io sorrido divertita.
«Vado io!» esclamo, anticipando di due secondi il campanello.
Michele mi guarda come se avessi appena predetto chissà cosa e mi segue con lo sguardo mentre mi precipito alla porta e la apro.
Lara mi sorride, davvero carina con i capelli insolitamente lisci e la pancia tonda che riempie la dolcevita grigia che indossa.
Le do due baci sulle guance e ne poso uno sul suo pancione. «Ciao piccola Licia» mormoro, accarezzando la stoffa della maglia.
Lara sorride e si passa una mano tra i capelli. «Come stai?» domanda, mentre la faccio accomodare.
«Oh, tutto bene... tu invece?» chiedo di rimando, sedendomi accanto a lei.
«Bene anche io, grazie... ciao Michele!» agita una mano in direzione di mio fratello, che la nota e fa un sorriso raggiante, per poi raggiungerci e dare a sua volta due baci sulle guance di Lara.
«Qui c'è il maglione» le annuncio, sollevando l'oggetto dei suoi desideri.
Le si illuminano gli occhi e glielo do, per poi assicurarle che può usare la mia stanza come camerino. Mentre si cambia, lascio cadere il telefono sul divano. Michele mi lancia una delle sue occhiate assassine e faccio un sorriso innocente.
«Andiamo! Il “coso che serve per caricare” è così lontaaano» sospiro, battendo le ciglia e rimettendo su lo sguardo da sorellina adorabile.
Michele borbotta qualcosa e sparisce di nuovo in cucina.
Lara se ne va una decina di minuti dopo, ringraziandomi ogni due parole, e mi assicura che mi farà una torta che mi riconsegnerà assieme al maglioncino. A volte è fin troppo gentile. Dopo una cena di Michele decisamente migliore del solito, riesco finalmente a sentirmi in pace con il mondo dopo settimane. Porto il mio computer in soggiorno e, mentre Michele fa zapping, mi connetto a Facebook.

Lorenda scrive:
ciaoooo!

Sorrido, quando vedo che mi ha scritto. Allegra, le rispondo.

Cleo scrive:
ehi! ^^

Loredana scrive:
come stai? :)

Cleo scrive:
benissimo, grazie, e tu?

«Michele, potresti smettere di cambiare canale ogni secondo?» chiedo, alzando appena lo sguardo sulla televisione.
Lui sbuffa. «Sbaglio o sei al pc?» chiede, saccente.
Gli faccio la lingua.

Loredana scrive:
bene anche io ^^

Michele sbircia verso il mio schermo, io lo lascio fare, rimirandomi le unghie.
«Chatti ancora con la tipa carina?» chiede, incuriosito.
«Esatto» confermo, annuendo.

Loredana scrive:
hai mai visto “l'amore non va in vacanza”?

Aggrotto le sopracciglia. No, mai sentito.

Cleo scrive:
temo di no... >.<

Loredana scrive:
ah, okay... praticamente, ti spiego. È un film dove due ragazze si conoscono in chat e decidono di scambiarsi la casa per le vacanze di Natale. So che può sembrarti stupido, ma, valutando la nostra situazione sarebbe perfetto, non credi? Insomma, pensaci. Tu abiti in montagna e ti piacerebbe vedere il mare di qui, e io che abito a cento metri dal mare, in questo momento vorrei essere dove sei tu: circondata dalla neve e dal dolce freddo invernale...

Leggo il messaggio due volte, giusto per essere sicura di averne capito bene il significato. Scambiarsi casa? Ovvero, far venire lei qui e andare a casa sua? Al mare? Ci rifletto un attimo, ma so già cosa risponderò.

Cleo scrive:
sarebbe fantastico **

Mi blocco un momento, lanciando un'occhiata veloce a Michele, che sembra aver optato per un vecchio thriller.

Cleo scrive:
solo che devo convincere mio fratello ad andare a casa di mio padre...

Loredana scrive:
ah... sarebbe un gran problema, o ce la potresti fare?

Convincere Michele a fare qualcosa che non vuole fare? Sono nata per questo, basta prenderlo dal verso giusto.

Cleo scrive:
provo subito  ; D

Loredana scrive:
okay :)

Osservo mio fratello per un attimo, cercando il modo più adatto di introdurre l'argomento.
«A proposito della ragazza carina...» comincio dopo un po', con fare casuale.
«Mh?» fa lui, senza staccare lo sguardo dal televisore.
«Avevo una mezza idea di scambiare la casa con lei, queste vacanze... sai, lei abita al mare, e tu sai quanto mi piace il mare, perciò... ti creerebbe problemi il fatto che lei venga qui?»
Michele continua a non guardarmi. Si stringe nelle spalle. «Perché no?»
Ho il sospetto che abbia ascoltato solo metà delle parole che ho detto, ma per me è meglio così, no?
«Fantastico! Perciò non ti secca andare a stare da papà per un po'» butto lì, come se la questione fosse già risolta.
Michele, che fino ad un secondo fa stava semplicemente annuendo, distratto, si volta di scatto.
«Aspetta! Chi ha parlato di andare da papà?» domanda, allarmato.
«Io, appena adesso... allora affare fatto? Perfetto!» esclamo, senza lasciargli il tempo di ribattere.
Sogghigno e digito la mia risposta.

Cleo scrive:
Andata... ;)
















*** Spazio Autrici ***

Ehilà gente!
Sono di nuovo Leslie, con un nuovo capitolo dal POV di Cleo, come avrete notato. Mmmh... non ho molto da dire in proposito, spero vi piaccia :D (è ovvio che piacerà u.ù ...XD NdLaLLa)

Passo subito alle comunicazioni di servizio: Lalla mi ha chiesto di informarvi (*sorrisone da angelo NdLaLLa) che la storia procede molto bene (anche se io sono indietro ^^"), siamo al 16 capitolo (o almeno, lei è al 16, io alla metà del 13... come avevo già accennato, sono lenta ^^''''''') (ma sono sicura che recupererà u.ù NdLaLLa) e il documento ha ormai raggiunto le 72 pagine (record per entrambe).
In più, come avrete notato, abbiamo aggiunto in ogni capitolo una data, per ragioni di.. uhm... beh, non so bene di cosa, comunque i gironi erano diventati un po' confusi anche per noi, con l'avanzare della storia, e abbiamo preferito specificare (a volte non ci capivo più niente io stessa x) NdLaLLa).

Prima di passare ai ringraziamenti e alle risposte alle recensioni, da ora in poi ci sarà un piccolo "spazio alle pubblicità". (la mia amica Chiara ha messo la fic -sotto richiesta della sottoscritta XD- nel suo spazio pubblicità, e quindi abbiamo deciso che fosse onesto ricambiarle il favore ^^ Miraccomando leggete, perchè la storia è bellissima!! NdLaLLa)

> Spazio Pubblicità <
Secretly di fallsofarc


Mmh... non ci sono nuovi personaggi in questo capitolo (eccetto il padre di Cleo e Michele, per il quale però non ho pensato a nessun attore >.<), perciò passo subito alle recensioni, ringraziando di cuore le 4 persone che hanno aggiunto la fic alle seguite e le 9 che l'hanno invece messa nelle preferite.
Grazie anche tutti coloro che hanno anche solo sbirciato questa fic ^^ (e credetemi che le visualizzazioni totali sono tante ^^ NdLaLLa)

CrImInAlSmOoTh muahahah... dillo a Lalla, che mi ha tormentato un sacco di volte con la storia "ma Lori non piacerà a nessuno" (XD) (eeeeeh ^^'' NdLaLLa). Grazie mille per i complimenti, speriamo di vedere una tua recensione anche nei prossimi capitoli *W* un baciooo (LL)

eulalia_17 grazie mille per i complimenti e per la fiducia che hai nella nostra storia, spero di non averti delusa... >.< (ma non dire baggianate u.ù NdLaLLa) Per quanto riguarda la pigrizia, purtroppo ti capisco anche troppo bene... .-. Grazie per aver trovato il tempo per una recensione, noi tutti qui sappiamo che non è facile >.< baciii

_Bella_Swan_ grazie, spero di cuore di essere all'altezza delle tue aspettative *^*

fallsofarc grazie per i complimenti *^* Concordo, il film è stupendo (anche se devo ancora finire di vederlo, ma sono dettagli >.<) Anche noi non vediamo l'ora di postare i prossimi capitoli, adesso che ci penso non so proprio cosa farò quando avremo terminato questa fic (anticipazione: qualche minuto fa abbiamo deciso di fare un seguito, ma i dettagli sono da definire >.<) (giààà *W* NdLaLLa). Grazie mille per la pubblicità, leggerò di sicuro la tua fic, non appena trovo il tempo ** un bacio grande <3


E detto questo, ci salutiamo.
Un bacio e alla prossima settimana! ; D

Leslie e LaLLa

   
 
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