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Autore: DadaOttantotto    02/11/2009    3 recensioni
Isabella è una ragazza che, per lavoro, si trova a dover passare 48 lunghe ore con i Simple Plan... cosa sucederà? Buona lettura!
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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48hours cap 3
Il ragazzo dagli occhi azzurri la guarda sorridendo.
- Ciao, piccola...
Isabella sembra risvegliarsi da uno stato di ipnosi.
- Non sono più "piccola" da parecchio tempo per te, Marco.
- E' così che si saluta un vecchio amico?
Le posa una mano sul braccio, ma lei lo respinge.
- E chi ti dice che siamo ancora amici? Sei sparito, nessuno ti ha più visto per più di un anno!
- Mi dispiace...
- Ti dispiace? Sai quanto tempo ci ho messo io a dimenticarti? E adesso rispunti qui come se niente fosse e mi vieni a dire che ti dispiace?
La ragazza è ormai un fiume in piena. Neanche si accorge di urlare.
- Avevo intenzione di passare da te questo pomeriggio. Devo spiegarti tante cose, piccola.
Marco tenta di avvicinarsi a lei. Con uno spintone Isabella lo spinge via.
- Stammi lontano! Non voglio nessuna spiegazione da te! Anzi, non voglio più nemmeno vederti! E smettila di chiamarmi "piccola"!

Intanto, poco lontano...
- Chi è quello lì? - domanda Pierre con una punta di astio nella voce.
- Come faccio a saperlo? - gli risponde Chuck, aprendo le braccia - Sarà un suo ex...
- Un ex un po' insistente, direi - continua il cantante.
Vede il ragazzo posare una mano sul braccio di Isabella. Lei glielo toglie poco gentilmente.
Improvvisamente sente l'impulso di spaccare la faccia a quel bell'imbusto. Stringe involontariamente i pugni.
- Pierre, tutto bene? - chiede David con tono preoccupato.
Si accorge di avere tutti i muscoli in tensione. Li rilassa e fa un respiro profondo.
- Sì, sì...
- Davvero? Se non ti conoscessi, penserei che tu sia geloso...
- Sembra stiano litigando... - dice, cercando di cambiare discorso.
- Pare di sì... anche se non capisco una sola parola di quello che gli sta urlando...
- Neanche io. Ma non credo che lei sia molto contenta di vederlo.
- Sono d'accordo. Non sono affari nostri, però - afferma Seb.
Il ragazzo si avvicina a Izzie, lei lo respinge e riprende a gridare.
E' la goccia che fa traboccare il vaso per Pierre. Si dirige a passo deciso verso la coppia.
- Mi sembrava di avere detto che non sono affari nostri!!! - urla Seb, ma ormai Pierre non lo ascolta più.
Si piazza tra i due e guarda deciso il ragazzo negli occhi.
- Ciao. - esclama, in un misto di italiano, inglese e francese.
- Ciao - gli risponde l'altro, sorpreso e un po' seccato.
- Pierre, che diavolo stai facendo?
- Non credo che la signorina voglia parlare ancora con te.
- Pierre...
Marco sorride sarcastico.
- E chi lo dice?
- Io.
- E tu chi sei?
- Pierre Bouvier. Problemi?
I due sono pericolosamente vicini. I loro nasi quasi si sfiorano, i loro occhi lasciano trasparire l'odio che provano l'uno nei confronti dell'altro.
Isabella riesce a infilarsi tra i due litiganti. Con l'aiuto di Jeff, li fa indietreggiare.
- Buoni voi due... che vi è preso?
Marco sbuffa infastidito. Poi si volta.
- Se mi cerchi, sai dove trovarmi, Isabella.
- Non credo proprio ti cercherò.
- Fai come vuoi - conclude allontanandosi.
Pierre si strofina le mani, soddisfatto. Tira fuori uno dei suoi migliori sorrisi, ma quando incontra gli sguardi dei suoi amici, capisce che sorridere non gli servirà a molto.
- Pierre Bouvier, che pensavi di fare?
- Scusami, Izzie... pensavo che quel tipo ti stesse dando fastidio...
- E hai deciso di intervenire?
Il cantante abbassa la testa, guardandosi le scarpe.
- Pierre è sempre stato un po' impulsivo... - interviene Chuck in difesa dell'amico.
- Già - aggiunge Dave - Non voleva crearti problemi...
- Non importa... anzi, lo ringrazio...
- EH? - esclamano i cinque all'unisono.
- Se non fosse intervenuto, non sarei mai stata capace di dire a Marco di andarsene....
Pierre la guarda serio negli occhi.
- Quindi non sei arrabbiata?
- No, tranquillo.
Isabella sorride dolcemente, togliendo ogni dubbio dalla mente del cantante.
- Ti va di parlarne? - azzarda Seb.
- Non dovevamo fare una passeggiata?
-Beh, possiamo benissimo fare le due cose insieme...

- Quindi, quello era un tuo ex...
- Non "un" mio ex. Marco era "il" mio ex. Siamo stati insieme sei anni. Poi, un bel giorno e senza motivo, è sparito. L'ho cercato dappertutto, mi sono preoccupata tantissimo. Ho chiesto informazioni in giro finchè non ho scoperto che era partito per Londra e non si sapeva se e quando sarebbe ritornato.
- A quanto pare l'ha fatto.
- Non so perchè se ne sia andato, non so perchè sia di nuovo qui e non so nemmeno se voglio saperlo. Però, rivederlo ha riaperto una ferita che credevo ormai chiusa da tempo.
Il parco davanti a loro si estende per metri e metri. Il verde dell'erba è leggermente più chiaro di quello degli occhi di Izzie.
Pierre nota che questi sono velati di lacrime.
- Mi dispiace... - ripete per l'ennesima volta da quando avevano iniziato a camminare.
C'è un qualcosa in Isabella che lo attira, ma ancora non sa cosa sia. Forse lo sguardo, il carattere... Sa solo che, quando aveva affrontato quel Marco, si era trattenuto a stento dal prenderlo a pugni.
E questo non è normale, pensa.
- Terra chiama Pierre! Pierre, rispondi!
La voce di Chuck lo riporta alla realtà.
- Eh? Che c'è?
- Sei ancora con noi, amico?
- E dove vuoi che sia?
- Non lo so. Sembravi distante, lontano da qui...
- Sì, scusate. Stavo solo pensando...
- Oh, adesso sì che sono preoccupato... - esclama Jeff.
Tutti ridono, tranne Pierre che, con sguardo minaccioso, inizia a rincorrere il povero chitarrista.
- Cosa vorresti dire, eh? Che io non penso?
- Non spesso! - gli urla l'altro di rimando.
- Vieni qui! Se ti prendo, ti butto nella fontana!!!
- Tanto non mi prendi!!
Isabella scuote la testa sorridendo. Improvvisamente, un'onda di acqua gelida la colpisce, insieme ai tre ragazzi vicino a lei.
Volge lo sguardo verso il colpevole di quel bagno non desiderato. Pierre ha stampato in faccia un sorrisetto divertito.
- Bouvier, io ti uccido!!! - urla Chuck.
Tutti i passanti osservano sorpresi cinque ragazzi e una ragazza rincorrersi nel parco. E non viene difficile paragonarli ai bambini che giocano intorno a loro.
Stanchi e senza fiato, i sei si fermano e si sdraiano sull'erba.
- Certo che siete proprio strani...
- Fa parte del nostro fascino - dice David.
- Tsè, fascino... - fa Isabella, con tono ironico.
Restano per alcuni minuti senza parlare, intenti a contemplare il cielo.
E' Pierre a rompere il silenzio.
- Ho fame - fa, serio.
- DI NUOVO? - esclamano gli altri, in coro.
- Ehi, stavolta non potete darmi torto! E' mezzogiorno passato!!
Izzie controlla l'orologio. Pierre ha ragione. E poi un certo languorino sta venendo anche a lei.
- Ok, allora andiamo a mangiare. - dice, alzandosi. - Però dovete fare i bravi questa volta!
- Promesso!
- Mmm, chissà perchè ma non sono del tutto convinta che andrà tutto bene...

Grazie di cuore a _eleNina_ per la sua recensione, e a Magical_Illusion e _eleNina_ per aver inserito questa ff tra le seguite!
Spero che anche questo capitolo vi piaccia!!
Baci8
   
 
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