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Autore: ShadowBoyX    03/11/2009    7 recensioni
Storia originale che racconta di un ragazzo che scopre di essersi innamorato di uno suo compagno di classe. Le vicissitudini quotidiane di un liceale si intrecciano in avvenimenti personali che lo accompagneranno nella scoperta di ciò che è e di cosa conta davvero nella vita. Si tratta di una commedia Scolastica/Sentimentale scritta dal punto di vista del protagonista. Rating: VERDE
Genere: Romantico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Benvenuti al capitolo finale di School Life. La storia in sé non è stata particolarmente lunga, ma la pubblicazione si è portata avanti per quasi due anni. Spero davvero che il finale vi piaccia.


Angolo Lettori

cry_chan: Purtroppo tutte le belle (spero che la consideriate bella :P) cose prima o poi finiscono. Mi fa piacere che ti sia appassionata alla vicenda e al protagonista J

Etoile_sama: Grazie mille, ma sono un maschietto! :P

Mimiko: Simone (ops, l’ho nominato) non apparirà neppure nell’ultimo capitolo. Ha già avuto il suo momento! Qualche informazione in più su di lui nei contenuti speciali alla fine della storia!

Serenity: Anche io se fossi al suo posto impazzirei XD! Riguardo Simone hai ragione, pur inavvertitamente ha messo in moto una serie di eventi favorevoli per Fede. Riguardo l’andare o meno al sodo se dipendesse da Fede… già è un miracolo che non gli sia venuto un attacco di cuore quando è entrato nel letto con Nicola! XD

 

E ora… buona lettura! Alla fine della storia un’interessante dietro le quinte di School Life!

 

La gita proseguì normalmente. Fui estremamente felice di aver accettato il consiglio di Nicola di partecipare e passai tre giorni bellissimi. Sono convinto che un altro al mio posto avrebbe approfittato di più della situazione, ma io avevo troppa, troppa paura di essere scoperto. Così mi limitai a comportarmi come un semplice amico e, sebbene a malincuore per alcune situazioni molto… interessanti… che ho voluto evitare, mi divertii davvero molto e la gita si concluse. Passarono diversi giorni e la vita riprese a scorrere come sempre.

 

Mi rendevo benissimo conto di aver finora accuratamente evitato tutte le occasioni per dire a Nicola cos’ero e cosa provavo per lui. La mia paura di perderlo come avevo perso Simone era talmente tanta che mi terrorizzava e non mi permetteva di esprimermi. Eppure, più conoscevo Nicola, più mi rendevo conto che non avevo prima d’allora incontrato nessun altro più degno di fiducia di lui.

Avevo paura, estrema paura, ma quella stessa notte decisi.
”Domani glielo dico.” Dissi a me stesso.
Il cuore mi batteva all’impazzata, ma ero determinato. Non mi sarei più tirato indietro, non avrei più finto di essere quello che non ero. Forse dentro di me ero ansioso di guarire dal dolore provato per la faccenda di Simone. Comunque quella notte ero così determinato che arrivai quasi a telefonarlo.

Fortunatamente non feci una cosa così fuori luogo e attesi il giorno dopo.

“Ciao Nico!” gli dissi appena lo vidi entrare in classe la mattina dopo.

“Ciao Fede,” rispose Nicola sbadigliando. Mi fermai a fissarlo, cercando di trovare il coraggio.

Mh…? Cosa c’è?” mi chiese lui con sguardo interrogativo.

Deglutii.

Possiamovedercidoposcuoladevodirtiunacosaimportante!” dissi tutto d’un fiato perché volevo evitare di perdere il coraggio a metà frase.

Lui ovviamente non capii quasi nulla.

“Scusa? Non ho capito niente!” disse ridendo. “Parla più lentamente!”

Feci un sospiro, cercando di calmarmi.

Possiamo… vederci dopo la scuola? Devo… dirti una cosa” formulai quasi correttamente io.

Nicola annuii.

“Per me va bene, possiamo andare a mangiare da qualche parte direttamente dopo la scuola.” Acconsentì lui.

Risposi che andava bene e decidemmo di andare a mangiare al MC Donald che c’era poco lontano dal liceo.

Il resto della giornata praticamente passò senza che me ne rendessi conto, ero solamente concentrato su quello che sarebbe accaduto di lì a poco. Quello che avevo provato il triste giorno della mia confessione a Simone era nulla. Questa volta sapevo cosa voleva dire quando le cose andavano storte. Sono stato non so quante volte sul punto di andare a dire a Nicola che non era niente di importante, che sarebbe stato per un’altra volta. Ma mi costrinsi a fare ciò che ritenevo giusto nel profondo.

Dovevo dirglielo. Dovevo farlo. O sarei rimasto intrappolato in me stesso per chissà quanti anni.


Giunse la fine delle lezioni, feci la cartella ma non riuscii ad alzarmi dal banco poiché le gambe mi cedettero.

“Fede, andiamo?” mi disse Nicola che era già pronto. Deglutii un’altra volta, feci un bel respiro e mi alzai.

“Sì.” Dissi io.

Una volta giunto al MC Donald’s e ordinato da mangiare, ci sistemammo a un tavolino abbastanza isolato.

“Allora” disse Nicola addentando il suo Hamburger “Cos’è che mi dovevi dire?”

Bevvi un po’ di Coca Cola sperando che mi desse il coraggio di dire quello che stavo per dire.

Volevo…” iniziai estremamente nervoso. “Dirti una cosa su di me…

Mi interruppi di nuovo così Nicola mi fece cenno di proseguire.

Sai… ho un po’ paura a dirtelo perché… So che può andare molto male…

Nicola inarcò un sopracciglio.

“In che senso?” mi chiese.

“Nel senso… che ho già perso una persona che ritenevo mia amica a causa di questo…” spiegai io.

Lo sguardo di Nicola diventò impenetrabile o per lo meno io non riuscii più a capire cosa provasse, probabilmente a causa del nervosismo che si era completamente appropriato di me.

“Stai parlando di Simone, vero?” mi chiese ancora.

Restai sbalordito per un attimo, poi mi resi conto che non fosse una deduzione tanto difficile.

Feci per rispondere, ma lui continuò.

“È per questa cosa che non siete più amici? Gli hai detto quello che stai per dirmi e ha deciso di non essere più amico tuo?”.

Esatto… ecco perché… ho una paura del diavolo a farlo di nuovo, perché ci tengo a te.” Dissi con voce tremante, mentre guardavo da un’altra parte.

Nicola mi fece un’altra volta cenno di proseguire.

“Va bene… allora… ecco…” chiusi nuovamente gli occhi. “Sono… sono…

Mi interruppi di nuovo, non riuscendo a proseguire. Non ero più padrone delle mie azioni.

Nicola a quel punto mi sorrise.

“Puoi dirmi tutto quello che vuoi, come in albergo.”

Lo guardai negli occhi, e i miei si inumidirono. Cercai immediatamente di nasconderlo, mentre con estrema fatica mi forzai a completare la frase.

“Sono gay…” dissi ancora una volta tutto d’un fiato.

Smisi di respirare e attesi.

Questa volta, l’attesa non durò più di un secondo.

“Ah! Si tratta di questo!” mi disse Nicola “Non ne avevo idea… Grazie Fede! Davvero! Per dirmi una cosa del genere devi proprio fidarti di me… lo apprezzo moltissimo.”

Alzai la testa per guardarlo, ero sinceramente sorpreso della sua reazione.

E… per te … va bene?” dissi incerto.

“Certo che sì. Sei sempre tu, non è cambiato niente.” Rispose.

A quel punto non riuscii più a trattenere le lacrime.

Grazie…” gli dissi “Io… non sai quanto … mi hai fatto felice…

Nicola scosse la testa sorridendo.

“Sciocchezze, non ho fatto proprio niente! Anzi… capisco bene quello che provi… quando è difficile dire quello che si prova.” Disse lui.

“Ti ricordi del discorso che abbiamo fatto la prima notte durante la gita? Quando ti dicevo che tutto sommato non ero così sicuro e spavaldo come sembrava?”

Annuii e lui continuò.

“Anche per me… è difficile… non riesco a trovare il coraggio di dire ciò che provo alla ragazza che mi piace… altro che ragazzo super sicuro di sé!”

Ebbi sentimenti contrastanti subito dopo aver ascoltato quella frase. Ero contento che stesse parlandomi di una cosa tanto personale, e al tempo stesso ero dispiaciuto per aver perso quella minima possibilità che forse non avevo mai avuto di potermi dichiarare.

Iniziai subito a cercare di dargli consigli e fargli coraggio per dichiararsi, perché era una persona fantastica e che sarebbe sicuramente andato tutto bene. Lui mi sorrise e mise una mano sulla mia spalla.

“Grazie!” disse semplicemente.

Io scossi la testa.

“Grazie a te… Grazie di cuore!” risposi.

Mi resi conto che la felicità che provai in quel momento era una cosa che mai avevo provato in tutta la mia vita. Avevo ricevuto una delusione d’amore, questo sì, ma avevo trovato una cosa altrettanto preziosa.

Avevo trovato un vero amico.

 

FINE

 

E così si conclude School Life! Vi è piaciuto il finale? So che in molti si aspettavano che Nicola e Federico si mettessero insieme, ma come ho detto questa vuole essere una storia realistica e come tale non può andare tutto bene. Tutto sommato però il lieto fine c’è, e personalmente mi fa comunque piacere per il buon Federico!

Ora, come bonus e per farmi perdonare dei 20 mesi di hiatus fra il capitolo 5 e 6 vi presento dei contenuti speciali!


Inizio con le prime note sull’ambientazione e sui personaggi che ho scritto due anni fa prima di iniziare la storia. Tali appunti li ricopio così come sono, senza correzioni né modifiche, un vero e proprio dietro le quinte! Noterete che alcune cose alla fine si sono sviluppate in maniera diversa.

 

Raccolta Idee:

  • Ambientazione: Scolastica. 2° liceo
  • Protagonista: un ragazzo di 15 anni che si innamora di un compagno.
  • Svolgimento: fase di scoperta dell’amore per il compagno, fase di crisi (che fare?), fase di confessione, fase di svolgimento
  • Protagonista (Federico Menni): Ragazzo corporatura piuttosto esile, capelli castani corti, occhi chiari, un po’ maldestro. Non particolarmente popolare, piuttosto imbranato alle lezioni di educazione fisica, a scuola è mediocre. Ha un solo amico, principalmente a causa della sua timidezza.
  • Co-Protagonista (Nicola Costa ): Ragazzo di statura media, decentemente allenato. Capelli neri, occhi grigi. Molto bravo nello sport, ma a scuola non è particolarmente bravo. Ha diversi amici, ed è anche abbastanza ricercato dalle ragazze (hence, il protagonista non se lo sognerebbe neppure… ma…). Piuttosto spigliato, simpatico ed estroverso.
  • Amico del protagonista (Simone Sala): un ragazzo un po’ cicciotello, con gli occhiali esperto di computer. Conosce il protagonista dalle elementari e sonoa mici di lunga data. Un disastro (anche peggio del protagonista) nelle lezioni di educazione fisica, ma davvero bravo a scuola. Spesso da una mano al protagonista durante le verifiche o con i compiti. Sono molto legati.
  • IDEE: Ad un certo punto il protagonista potrebbe, nonostante la sua scarsa forza, voler cercare di difendere il suo amico da un gruppo di ragazzi che lo vuole picchiare x una ragione qualsiasi. Si fa sotto e le prende anche lui, ma passa il co-protagonista a tirarlo fuori dai guai. Può essere un inizio (per innamorarsi dico).
  • IDEE: Raccontato dal punto di vista del protagonista tipo diario.
  • Simone, amico con il quale Federico confida la sua attrazione per Nicola. Simone sarà di FONDAMENTALE importanza per Federico che si trova in un momento critico della sua vita. Lo accetterà e lo aiuterà.
  • Fede è confuso e si convince che non è gay, chiede con estremo imbarazzo a simone se ha dei filmati porno e gli chiede specificamente filmati con sole ragazze.
  • Fede cercherà di parlare con Nicola, ma sarà troppo timido per farlo.
  • Idea: Gita scolastica da qualche aprte per pi+ù di due gg… fnisce in stanza con Nicola :Q_ !

 

Come vedete è scritto in maniera molto sbrigativa, sono più appunti che altro. Notate già alcuni dettagli su quello che sarebbe accaduto solo molto dopo (la gita scolastica) che ancora era decisamente di là da venire (non avendo neppure scritto il primo capitolo). Vedete anche che l’idea per il personaggio di Simone era del tutto differente da quella che poi è stata sviluppata. In un primo momento, infatti, Simone sarebbe dovuto essere l’ancora di salvataggio, un personaggio estremamente positivo che avrebbe letteralmente salvato Federico. Durante la stesura del capitolo relativo, però, ho cambiato idea e ho deciso per un personaggio del tutto differente e ne è scaturito uno dei capitoli più duri emotivamente parlando che abbia mai scritto.

 

Per concludere un’ultima chicca: si tratta dei FINALI (eh sì, avevo in mente più di un finale) che avevo tratteggiato. Quale avreste preferito? Ricordate anche in questa occasione mi limito ad un copia incolla con tanto di errori di battitura che lascio per “realismo”! Il terzo finale è quello effettivamente adoperato!

 

  • A federico si presenteranno unerose occasioni interessanti in camera con Nicola, ma le rifiuterà/eviterà tutte colto dalla paura di farsi scoprire. Alla fine Nicola deciderà che Federico non è interessato a lui e cercherà di farsene una ragione. Gli anni passano, il liceo finisce. I due si perdono di vista. Due anni dopo si incontrano in un aula all’università… Nicola lo saluta e alla fine salta fuori che si è fidanzato con un ragazzo che ha conosciuto all’università. Federico ci resta di sasso e alla fine gli confida che al liceo gli piaceva, ma che aveva apura. Nicola…
    a) dice che non era veero niente, e che è ancor ainnamorato di lui. FINE
    b) gli dice che provava lo stesso, lo riprovera per essere stato così vigliacco. Fede gli promette che da ora in avanti sarà se stesso, x quanto doloroso possa essere. La storia finisce. FINE
  • ALTRO MODO: Gli si presenteranno numerose occasioni di dirgli quello che è, ma le salterà tutte avendo paura… alla fine un giorno si decide e si obbliga ad andare a dirglielo temendo profondamente che riaccadesse quanto accaduto con Simone. Invece no. Nicola lo capisce e gli dice tutto quello che sperava di sentirsi dire. Tutto. Alla fine lo ringrazia immensamente. Nicola però è etero, non può ricambiare il suo inespresso amore. Federico ne è dispiaciuto, ma il fatto di aver trovato un vero amico lo renderà così felice come mai prima d’allora. FINE

 

E questo è tutto! Fatemi sapere come vi è sembrata questa mia storia e se avete o meno gradito il finale. Al momento non so ancora quando (se) ritornerò a scrivere né quale sarà il genere che tratterò… In ogni caso, grazie per aver letto questa mia storia e per i complimenti e le recensioni scritte!

Alla prossima!

  
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