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Autore: ryry    03/11/2009    2 recensioni
Due gemelle che hanno perso i genitori, sono costrette a trasferirsi in un altro Stato, dai loro zii... scopriranno che, dopo un immenso dolore, le gioie più grandi arrivano continuando a vivere...
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Robert Pattinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Hola a todos!!!
Bene, non mi prolungo molto perchè direi sempre le stesse identiche cose, quindi, per oggi, mi limito ad aggiornare ed a rispondere alle recensioni del precedente capitolo! ^_^
Xx_scritrice88_xX grazie dei tuoi complimenti tesoro e, ti dirò, la giornata della caccia al tesoro mi è venuta in mente da un sogno che avevo fatto ^_^ eheh, pazza vero? però ho visto che questo mio pizzico di pazzia sia stato di tuo gradimento ^_^ i complimenti che ti faccio te li meriti tutti!!!!
DarkViolet92 grazie tesoro! sono contenta che ti sia piaciuto ^_^
Ryry_ omonima!!! ma ciao!!! eheh, l'importante è che hai continuato a seguirmi tesoro ^_^ grazie, sono contenta che il capitolo ti sia piaciuto ^_^
Bene, ora passiamo all'aggiornamento ^_^
Bacioni

Ps. scusate, me ne stavo dimenticando XD
Volvevo avvisarvi, che questo è il PENULTIMO CAPITOLO della FF ^_^
Ribacioni




CAPITOLO 19



La premier del film era andata benissimo e Twilight stava riscuotendo un enorme successo... New Moon era già in fase produzione e la mia gravidanza, finalmente, stava giungendo al termine... la pancia si era ingrossata tantissimo e pesava un quintale!
<< Allora? Cos’ha detto il dottore? >> mi chiese Victoria.
<< Nulla di nuovo, è tutto apposto... >> risposi, sedendomi sul divano.
<< Ha detto che dovrebbe nascere verso i primi di Gennaio >> disse Clare, alla figlia.
<< Oh bene! Allora manca poco! >> esclamò Lizzy, arrivando dalla cucina.
<< Già, non vedo l’ora! >> esclamai, con un sospiro di sollievo.
Tutte e tre ridacchiarono...
<< Ery, ha chiamato Robert pochi minuti fa... >> mi avvisò Lizzy.
<< Davvero? E cosa ti ha detto? >> le chiesi, facendomi subito attenta.
<< Mi ha chiesto di richiamarlo appena saresti tornata a casa... >> mi rispose.
Mi alzai, pian piano, dal divano ed andai in cucina... composi il numero di mio marito e premetti il tasto “call”...
<< Pronto? >> rispose una voce che non sentivo dalla sera prima.
<< Un uccellino mi ha informata che un certo signor Pattinson mi aveva cercata... >> dissi, con un sorrisetto.
<< Si e quell’uccellino mi ha informato che lei era andata a fare una visita... >> mi rispose, allegro.
<< E’ bello sentirti, amore mio... >> dissi, felice.
<< A chi lo dici... mi manchi... >> mi rispose.
<< Anche tu, tantissimo... manchi ad entrambi... >> lo informai, toccandomi il ventre.
In quel momento, sentii un debole colpetto nel punto in cui avevo poggiato la mano... ridacchiai...
<< Perché ridi? >> mi chiese, curioso, Robert.
<< Perché tuo figlio ha appena concordato con me... mi ha dato un calcetto in assenso... >> gli risposi.
Lo sentii ridacchiare...
<< Fosse per me, prenderei il primo aereo e volerei immediatamente da voi... >> mi disse.
<< Tesoro, prima il dovere e poi il piacere... >> gli ricordai.
<< Uffa >> borbottò, all’altro capo del telefono.
<< Andiamo amore, tra poco tutto sarà finito... >> gli ricordai.
<< La gravidanza o le riprese? >> mi chiese, divertito.
<< L’una e l’altra... >> risposi, sorridendo.
<< Non hai voluto scoprire se sarà maschio o femmina? >> mi domandò.
<< No, voglio che sia una sorpresa... >> gli risposi.
<< Una magnifica sorpresa >> mi corresse.
<< Assolutamente >> concordai.
<< Già deciso i nomi? >> chiese.
<< Ce ne sono così tanti... >> dissi, sospirando.
<< Che ne pensi di Elena se sarà femmina e William se sarà maschio? >> mi chiese, incerto.
<< Mi piacciono, oppure che ne pensi di Crystal e Ryan? >> proposi.
<< Belli anche quelli... accidenti, la scelta dei nomi è la cosa più complicata in queste situazioni! >> esclamò, sghignazzando.
<< Che ne dici se ci penseremo più avanti? >> proposi.
<< Dico che hai avuto un’ottima idea! >> mi rispose.
Parlammo per quasi un’ora...
<< Amore, devo andare... Catherine mi reclama >> mi disse, con voce triste.
<< Okay amore, il lavoro ti aspetta! Mi raccomando, dai il massimo! >> esclamai.
<< Ovviamente! >> esclamò, divertito.
<< Ci sentiamo presto, mio bel vampiro >> gli dissi.
<< Va bene, ti amo >> mi rispose.
<< Anch’io, cioè, anche noi >> mi corressi.
Chiusi la chiamata e tornai in salotto dalle altre...
<< Come sta Robert? >> mi chiese Clare.
<< Bene, ora tornava al lavoro... >> risposi.
<< Il bellissimo Edward Cullen >> disse Lizzy.
Rimasi con loro ancora un po’, poi, tornai a casa mia...
<< Ora siamo solo tu ed io, piccolo mio... >> dissi, carezzandomi il ventre.
Andai in camera e decisi di sistemare un po’ gli armadi, tanto per passare il tempo... mentre riordinavo, trovai...
<< Ma guarda un po’, il mio vecchio diario... >> dissi, aprendolo.
Sfogliai qualche pagina, sorridendo ai vari ricordi che avevo scritto...
<< Ci scrivevo tutte le dediche più belle e quello che facevo con le mie amiche... >> dissi, parlando tra me e me.
Mi sedetti sul letto ed iniziai a leggere, soffermandomi su certe cose e paragonandole col mio presente...

In questi giorni, Massimo si comporta in modo strano... non mi vuole dire cosa lo turba ed ho lasciato perdere, concedendogli i suoi spazi... non voglio essere una ragazza troppo appiccicosa... se volesse sfogarsi, gli basterebbe chiedere ed io sarei pronta ad ascoltarlo... alle ragazze non va molto a genio la mia storia con lui, mi continuano a ripetere che lui non è il ragazzo giusto per me... magari hanno ragione, ma, al momento, sono felice di stare con lui... forse non è il mio vero amore, ma nessuno lo può dire con certezza... in questi giorni, Vero sta affrontando un periodo molto difficile col ragazzo che le piace e Kiah ha scoperto di possedere una vena poetica... infatti, ha scritto due poesie che mi hanno colpito particolarmente... non le voglio dimenticare, per questo le ho chiesto il permesso di copiarle e scriverle su questo diario, per ricordarmele ogni volta che lo rileggerò...

AWAY
Calde lacrime bagnano questo cuscino,
realizzo solo ora che tu sei scappato via,
lontano da me e dai miei problemi.
Eri la mia soluzione al buio,
ma ora sono ricaduta in un baratro senza fondo.
Ti obbligavo a dirmi “Sei bellissima”,
forse è per questo che sei scappato.
Chissà dove sarai adesso,
se mi starai pensando, sognando, amando.
Ora so solo che non sei qui, vicino a me,
io aspetto che ritorni l’illusione del nostro amore,
anche se so che non tornerai.
(Kiah)

EMPTY LIFE
E' veramente difficile capire quando si sta toccando il fondo,
quando si realizza che nessuno è in grado di aiutarci.
Quando anche le persone che noi consideriamo più care e importanti ci voltano le spalle,
abbandonandoci a noi stessi.
Io vivo in una giungla di emozioni,
parlo di tutto, ma non parlo di niente.
La mia vita è vuota.
Desolatamente priva di emozioni.
Il mondo che mi sta di fronte reclama la mia presenza,
ma io non sono in grado di stare con la gente.
Io non sono capace di stare di fronte a quello che mi succede intorno.
Io ho bisogno di avere uno scopo.
Tutti i miei gesti, le mie azioni, le mie parole
sono meccanicamente calcolate per non far intravedere la maschera che mi nasconde agli occhi degli altri.
Io non posso essere perfetta.
Io non voglio essere perfetta.
Io voglio essere me stessa e vivere senza essere condizionata da cosa pensano gli altri di me.
Io sono un miscuglio di emozioni che va presa per com'è
e che non deve essere modificata in nessun modo.
Io sono quello che sono
e nessuno mi cambierà mai!
(Kiah)



Sorrisi, rileggendo quelle due poesie...
<< Kiah ha sempre avuto un talento per le poesie... ho sempre pensato che dovrebbe fare la poetessa invece che la studentessa! >> esclamai, tra me e me.
Continuai la mia lettura e trovai altre poesie e dediche, tutte scritte dalle mie amiche... quanto mi mancavano!

Cos’è amare una persona?
E’ l’averla sempre nei tuoi pensieri...
... nei tuoi sogni...
E’ il riconoscere il suo profumo, la sua voce...
... sempre, ovunque tu sia...
E’ il fatto di non poter vivere senza di lei,
perché è il vero amore della tua vita...
... perché lei è la tua stessa vita...

Tutti dormono,
invece io sono ancora sveglia e penso...
... penso a lui...
... al suo volto...
... al suo corpo...
... alle sue labbra tentatrici,
ma, soprattutto,
penso alla sua voce...
Che cos’ha lui
che un altro non possa avere?
Perché tra tanti
proprio di lui mi dovevo innamorare?

E’ inutile cancellare
una cosa dalla mente se, ormai...
l’hai incisa nel cuore

C’è silenzio stanotte,
un silenzio pieno di tristezza...
Tutto tace, ma,
ad un certo punto,
sento la tua voce e, nell’oscurità,
vedo te...
Sei più splendente della luna
e delle stelle...
Ti grido due semplici parole...
Tu, però, sei irraggiungibile...

IL TUO SORRISO
Ho vagato nel buio,
ho attraversato lande sconfinate,
trovando ori e pietre preziose...
Però, solo una perla
era più splendente del sole...
Il tuo sorriso

PER SEMPRE
Penso ancora a noi due...
A quando stavamo insieme
e a tutti quei momenti passati con te...
E’ stata tutta colpa mia,
ma io ti amavo e ti amo
più di me stessa...
Non riesco a dimenticare il tuo sorriso,
la tua voce, le tue labbra...
Non ci riesco e basta...
Forse per te,
ormai, non sono niente,
ma tu, per me,
sei e sarai sempre...
il mio unico e vero amore

SENZA AMORE
Il mio cuore si lamenta,
invoca il tuo nome,
ti vorrebbe accanto
per tenerti sempre stretto,
per guardare i tuoi occhi in ogni momento,
per ritrovare nei tuoi abbracci
il calore che adesso non sento...
Sono fredde queste giornate
senza di te,
perché chi dava loro calore,
eri solo tu

QUEL GIORNO
Quel giorno,
quando mi hai salutata,
mi sono sentita morire dentro...
Mi pento di essermi fermata a parlarti,
perché ho scoperto che ti amo ancora...
Perché ho scoperto che,
nonostante tutto,
non ho mai smesso di amarti...
Quel giorno sei di nuovo entrato
a far parte della mia vita...
Quel giorno, non dovevo fermarmi a parlarti...
E’ stato l’errore più bello della mia vita

DIGLI
Digli che lo odio,
digli che amo un altro,
digli che non mi interessa più,
digli che non voglio più vederlo,
digli tutto questo, ma...
Non dirgli che te l’ho detto
piangendo.



Alzai lo sguardo e notai che si era fatta ora di cena...
“Come vola il tempo!” pensai, alzandomi e dirigendomi in cucina per preparare qualcosa da mangiare.
Le settimane passarono velocemente e Gennaio arrivò in un lampo!
Era l’8 Gennaio, quando accadde...
<< Allora Ery, finalmente è quasi finita... >> mi disse Lizzy, mentre stavamo allegramente conversando nel salotto di casa mia, inisieme a Victoria e Clare.
<< E sarai anche contenta di riabbracciare Robert >> mi disse quest’ultima.
<< Già, non vedo l’ora che arrivi >> concordai.
<< Tranquilla, papà è andato a prenderlo all’aeroporto... non ci dovrebbero mettere molto ad arrivare a casa... >> mi disse Victoria.
<< Speriamo... Ah! >> esclamai, piegandomi in due dal dolore.
<< Ery! >> esclamarono Lizzy, Victoria e Clare, accorrendo.
Alzai lo sguardo su di loro...
<< Meglio se andiamo all’ospedale... >> dissi, con voce flebile.
<< Perché? >> chiesero in coro.
<< Mi si sono rotte le acque... >> risposi.
Sui loro volti lessi un misto di emozioni, poi, tutto accadde in un battito di ciglia...
<< Chiama Richard ed avvisalo di raggiungerci con Robert in ospedale... >> disse Clare a Victoria, mentre mi aiutava a salire in macchina.
<< Fai dei respiri profondi, Ery... >> mi suggerì Lizzy.
Seguii il suo consiglio, cercando di rilassarmi, ma le contrazioni aumentavano e sentivo un gran dolore al basso ventre...
<< Presto, sta per nascere... >> dissi, cercando di controllarmi.
Arrivammo in ospedale e un’infermiera accorse ad aiutarci...
<< Meglio sbrigarsi >> disse, quando entrammo in ospedale.
Un dottore arrivò immediatamente e mi fece stendere su un lettino, spingendomi verso la sala parto...
<< Aspetti un attimo... Clare... >> chiamai.
<< Dimmi cara... >> accorse la madre di Robert.
<< Vorresti venire con me? >> le chiesi, cercando di trattenere un urlo di dolore.
<< Ne sarei onorata... >> mi disse, sorridendo.
Insieme al dottore, entrammo in sala parto...

Tre ore dopo...



<< Tesoro, come ti senti? >> mi chiese Victoria.
<< Stanca, ma felicissima... >> risposi, sorridendo.
<< E’ andato tutto benissimo, Erica è stata bravissima... >> disse Clare, che sedeva al mio fianco.
<< Vi somiglia molto... >> disse Lizzy, osservando il bellissimo bambino che riposava tra le mie braccia.
<< Io penso, che abbia preso più da Robert... >> dissi, guardando mio figlio.
In quel momento, il mio miracolo aprì gli occhi e mi fissò, curioso...
<< Il colore dei capelli ed i lieneamenti li ha presi dal padre, ma, su questo siamo tutte d’accordo, il colore degli occhi è quello dalla madre! >> esclamò Victoria, sorridendo.
Sorrisi a mia volta, concordando con lei...
<< La prossima volta, però, verrò io con te! >> esclamò Lizzy.
<< Vedremo, comunque, dovrai aspettare un po’ prima di avere quel piacere... >> dissi, ridacchiando.
Clare, Victoria e Lizzy risero con me e, in quel momento, la porta della stanza si aprì, facendo entrare Richard e Robert, entrambi col fiatone...
<< Amore, stai...? >> iniziò Robert, ma s’interruppe, vedendo ciò che tenevo tra le braccia.
<< Accidenti! Siamo arrivati tardi! >> esclamò Richard, sorridendo ed avvicinandosi a suo nipote.
<< L’importante è che ora siate qui >> disse Clare.
<< L’aereo di Robert era in ritardo... saremmo arrivati molto prima se non ci fosse stato quel contrattempo... >> si giustificò Richard.
<< Non importa, adesso siete qui... >> dissi, guardando mio marito che stava ancora sulla soglia, in uno stato di shock.
<< Forse volete rimanere un po’ da soli... >> dissero Victoria e Lizzy.
<< Noi aspettiamo qui fuori... >> disse Clare, dandomi un bacio sulla fronte.
<< Okay, grazie >> dissi, osservandoli mentre uscivano dalla stanza.
Quando Lizzy si fu chiusa la porta alle spalle, guardai Robert...
<< Hai intenzione di rimanere sulla soglia ancora per molto? >> gli chiesi, divertita.
Lui si riscosse e si sedette al mio fianco, posando lo sguardo sul bellissimo bambino tra le mie braccia.
<< Un bel maschietto... >> dissi.
<< Potevi cercare di aspettare ancora un po’! >> scherzò Robert.
<< Ehi, non è mica colpa mia... >> gli feci notare.
Lui mi baciò e, dopo, tornò a guardare nostro figlio...
<< Alla fine, come l’hai chiamato? >> chiese il mio amore.
<< Ti sembrerà stupido, ma... visto che è grazie a lui che ci siamo incontrati, ho pensato che fosse il nome più appropriato... >> risposi.
<< Grazie a lui, chi? >> mi chiese, curioso.
<< Edward Cullen >> risposi, alzando lo sguardo su mio marito.
Mi sorrise e mi baciò di nuovo...
<< Edward, è perfetto! >> esclamò.
<< Sono contenta che ti piaccia... è identico a te, a parte gli occhi verdi... >> dissi.
Nostro figlio gemette debolmente e capii che dovesse aver fame...
<< Non ha ancora mangiato? >> mi chiese Robert.
<< No, ma ora rimediamo... >> risposi.
Robert prese il piccolo tra le braccia, per permettermi di sbottonarmi la veste, poi osservò attentamente la scena...
<< E’ uno spettacolo unico >> disse Robert, guardando suo figlio mangiare.
Io sorrisi e continuai ad osservare il mio piccolino nutrirsi da me...
<< La prossima volta, sarò io ad accompagnarti in sala parto... >> mi disse, sorridendo, Robert.
<< Ehi, lascia passare un po’ di tempo... non è una passeggiata! >> esclamai, divertita.
<< Forse un anno o due te li posso anche concedere... >> mi disse, con sguardo malizioso.
Ridacchiai e baciai il mio amore...
<< Credo che abbia finito >> mi disse Robert, osservando Edward sbadigliare e chiudere i suo fantastici occhi verdi.
Lo posai tra le braccia del padre e mi riabbottonai la veste, distendendomi un po’ sul lettino...
<< Che bel quadretto >> dissi, con un sorrisetto, guardando padre e figlio insieme.
<< Dici? Manca la mamma per essere un quadretto perfetto... >> mi fece notare Robert, sorridendo.
<< La mamma adesso è un po’ stanca... >> scherzai.
<< Riposati amore mio, ora sono qui con voi... >> mi disse mio marito.
<< Ma io stavo scherzando... >> gli dissi.
<< Io no... devi riprenderti dallo sforzo di mettere al mondo questo piccolo miracolo... >> mi disse, serio.
<< Va bene, ma non scappare... >> gli dissi, sorridendo.
<< Non potrei mai allontanarmi dalla mia ragione di vita... >> mi rispose, sporgendosi e baciandomi dolcemente.
<< Ti amo >> riuscii a dirgli, prima di addormentarmi.
Era mezzanotte passata, ero nella camera da letto di casa mia, tra le braccia di mio marito... era passato un mese dalla nascita di Edward ed il piccolo non creava nessun problema... era un angioletto e, a mio parere, stava già iniziando ad essere viziato dai nonni e dagli zii...
<< Amore, non dovresti biasimarli... erano tutti al settimo cielo, quando gli abbiamo annunciato della tua gravidanza... non potevamo aspettarci di meno da loro... >> mi disse, sorridendo, Robert.
<< Lo so amore, ma Edward ha solo un mese... non possono iniziare a sommergerlo di doni ogni volta che usciamo a fare un giro! >> esclamai.
Lui ridacchiò e mi diede un bacio sui capelli...
<< Calma amore mio, nostro figlio imparerà a non usufruire troppo della generosità dei nonni e degli zii >> mi rassicurò.
Borbottai tra me e me e questo fece ridere nuovamente il mio angelo...
<< Tesoro, se non la smetti di brontolare, ti zittisco io... >> mi minacciò, con un sorriso malizioso.
<< E come faresti? Sentiamo, sono curiosa... >> lo sfidai, ricambiando il sorriso.
Con un rapido movimento, lo ritrovai sdraiato sopra di me... il suo petto nudo era illuminato dalla fioca luce della luna ed i suoi occhi brillarono di malizia e desiderio...
<< Così riesco a rendere l’idea? >> mi chiese, con voce maledettamente accattivante.
<< Mmmh... non saprei, forse dovresti approfondire un po’ più il concetto, tanto per non lasciare alcun dubbio... >> risposi, passandogli le braccia intorno al collo ed una mano andò a scompigliargli ancor di più i capelli, già ribelli di loro.
<< Attenta, potrei esaudire con un po’ troppo entusiasmo la tua richiesta... >> mi disse, a fior di labbra.
Io lo bacia con amore e, dopo essermi scostata un po’ da lui, gli sorrisi...
<< Al momento, faremo attenzione, ma sono stata troppo tempo senza di te... >> gli dissi, maliziosa.
Lui ridacchiò e mi baciò di nuovo...
<< Abbiamo un po’ di mesi in arretrato, ora che me l’hai fatto notare... in questo momento, non vorrei altro che essere parte di te, dimostrarti quanto ti amo con quel semplice gesto d’amore... >> mi confessò.
<< E allora cosa stai aspettando? Un invito alla festa? >> gli chiesi, scherzando.
<< Mmmh... il biglietto d’invito? >> mi domandò, sorridendo.
Io lo attirai a me, baciandolo con passione ed avvolgendogli le gambe intorno alla vita...
<< Quest’invito è abbastanza chiaro? >> gli chiesi, con voce accattivante.
<< Oh si, più che chiaro... >> mi rispose, con voce roca e seducente.
Mi baciò con ardore e, dopo tanto tempo, fummo di nuovo un’unica persona...



Piccolo angoletto ^_^
Queste sono delle altre ff che sto scrivendo, magari, se ne avete voglia, potreste passare a darci un'occhiatina ^_^

The Dragons of Natural Elements
Destiny
La Guerriera di Narnia
Aria, terra, acqua e fuoco
I Gemelli Potter
You are my life

Questa è una ff che ha scritto un MIO AMICO e che mi ha dato il permesso di postare ^_^

Kyrian

Questa, invece, è una mia One-shot ^_^

Dimmi cos'hai desiderato... Te...
   
 
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