La mattina seguente si alzarono di buon’ora, avevano appuntamento con Faith alle 6 e arrivarono puntuali, ma lei ancora non c’era.
“Non è ancora arrivata... potremmo approfittarne e lasciarla qui ” scherzò Dean. Si voltò verso il fratello in cerca di una sua reazione, ma si rese conto che Sam era perso nei suoi pensieri, probabilmente non l’aveva nemmeno sentito.
“Adesso ti fai venire dei dubbi?”gli chiese Dean
“Come?” disse Sam sorpreso da quella domanda
“Non ti fidi neppure tu di lei vero?”
Sam guardò Dean stupito “Credevo che a questo punto ci fidassimo di Faith, insomma abbiamo accettato di portarla con noi...” disse rivolto al fratello
“Ma sei impazzito Sam?!” esclamò Dean “non sappiamo niente di lei, ha troppi punti oscuri da chiarire!”
“Già...” rifletté Sam “ma durante il viaggio avremo sicuramente modo di parlare...” continuò guardando complice Dean
“Esatto fratellino!Vedo che capisci perfettamente il mio punto di vista!” concordò soddisfatto Dean appoggiando le mani sul volante con un sorriso scaltro in faccia.
Sam sorrise, ora che aveva parlato con Dean dei suoi dubbi si sentiva sollevato, doveva saperlo che suo fratello non avrebbe mai abbassato la guardia, è così che erano stati cresciuti.
Dean guardò l’orologio
“Più di un quarto d’ora di ritardo, proviamo a telefonarle?” chiese al fratello
Sam accennò un sì con la testa e tirò fuori il cellulare dalla tasca del suo enorme giubbotto marrone
“Ha il cellulare spento” disse preoccupato
“Credi che il ritardo dipenda da Peter?” chiese Dean serio.
Sam alla frase del fratello sentì crescere l’ansia d’improvviso. Faith gli aveva assicurato che Wistle non le avrebbe fatto niente, ma a Sam quell’uomo era sembrato così scontroso, forse l’aveva già costretta a tornare a casa con lui.
“Vado a vedere se è ancora in camera!” disse a Dean poco prima di scendere dalla macchina.
Entrò nel motel e si guardò intorno, non c’era nessuno, probabilmente dormivano tutti.
Salì le scale che portavano al piano di sopra, ma ancora prima di arrivare in cima sentì la voce di Faith “Hai sempre pensato tu a tutto, ora devi solo farti da parte e lasciare che sia io a sistemare le cose”
Alla voce calma di Faith si frappose quella rabbiosa di Peter “Ma che diavolo ti sei messa in testa! Hai la minima idea di quanto sia pericoloso quello che stai facendo!Credi davvero che sarebbero così gentili con te se sapessero la verità!”
A questa frase seguì un attimo di silenzio
“Posso riuscirci Peter, devi solo fidarti di me!” disse Faith suadente
“Non è necessario che tu vada con loro. Lo sai bene che succederebbe se ...”
“Non succederà” disse Faith convinta prima che Peter potesse finire la frase
“No! No!Non te lo permetterò” gridò l’uomo
“Peter smettila, lascia la borsa!” urlò Faith esasperata
Sam sentì un colpo e decise che era il momento di intervenire, voltò svelto l’angolo e vide Peter in piedi di fronte a Faith, la borsa in terra aveva uno dei manici rotti .
“Faith, stavo giusto venendo a chiamarti” disse guardando ostile Peter
L’uomo si diresse verso Sam veloce come un animale selvatico e lo prese per la maglietta
“Ti avverto ragazzo, se anche solo provi a farle del male ti uccido con le mie mani! Tu ed il tuo amico arrogante!” disse minaccioso
Sam avrebbe potuto metterlo K.O. in meno di due secondi, ma non rispose alla provocazione
“Non si deve preoccupare, non le faremmo mai del male, non le succederà niente” provò a spiegare Sam impacciato.
Peter lo sbatté al muro con forza “Pensi davvero che ti creda! Siete tutti uguali” disse pieno di disprezzo
“Peter basta! Basta!” gli gridò Faith trascinandolo per un braccio lontano da Sam
“Stai complicando tutto non lo capisci?!” questa volta Faith era veramente arrabbiata. Prese la borsa da terra e si diresse verso le scale “Andiamo Sam”
Peter non mosse un passo “tanto dovrai tornare da me” disse sicuro di sé.
Faith non si girò nemmeno, aveva già cominciato a scendere le scale seguita da Sam
“Scusa, mi dispiace tantissimo, ti ha fatto male?” chiese premurosa a Sam
“No, non preoccuparti” la rassicurò lui
“Grazie per non aver reagito, l’ho apprezzato davvero molto” disse con lo sguardo pieno di riconoscenza
“Si vede che ti vuole bene, è naturale che abbia paura di perdere anche te dopo quello che gli è successo...” disse lui comprensivo
“Lo so... ma non posso tirarmi indietro” affermò Faith decisa
Sam la guardò dritta negli occhi cercando la cosa più giusta da dire, ma Faith abbassò lo sguardo verso la maniglia ed entrò in macchina rapida, prima che Sam potesse chiederle qualcosa.
Sam camminò lentamente per arrivare al suo sportello, la discussione che aveva sentito in motel gli aveva riempito la testa di domande. Qual’era la verità che avrebbe dovuto cambiare i rapporti tra loro e Faith? La scomparsa dei bambini c’entrava qualcosa con quella discussione oppure no? E poi perché Faith era così affezionata a Kate? Dopotutto si conoscevano solo da pochi mesi. I suoi dubbi si erano moltiplicati e sentiva un gran bisogno di mettere un po’ d’ordine nei suoi pensieri.