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Autore: Kuji13_musicaddict    03/11/2009    1 recensioni
Una collaborazione inusuale fra tre artisti diversissimi tra loro, un video e la preparazione di un festival metal...cosa attende Ville Valo, Alexi Laiho e Tuomas Holopainen? A voi scoprirlo!
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Ville Valo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 29: CHIARIMENTI E OPINIONI

 

-Thabita fermati!- disse Ville camminando velocemente dietro alla Vj, che procedeva spedita sul marciapiede, riuscì ad afferrarla per un braccio e a bloccarla -Adesso se non sbaglio è il mio turno, no?-

-Infatti sbagli.- replicò lei –Lasciami.-

-No, senti… Mi dispiace, davvero. Probabilmente non basta ma… Ti chiedo scusa.-

-Pensi di cavartela così?-

-No, però… Lo hai detto tu, ero un cazzone. Non mi sono davvero reso conto di quello che facevo, ma tu avresti anche potuto dirmelo!-

-E come, se non avevi mai tempo per me?-

-Thabita, abbiamo trent’anni, ne sono passati undici… Il tempo c’era, no? Eri la mia migliore amica, perché non me lo hai detto?-

-Perché tanto per te non ero così importante.- la Vj divincolò il braccio dalla stretta, Ville si accese una sigaretta. Rimasero qualche minuto in silenzio.

-Mi dispiace.- disse ancora Valo –E’ che non pensavo di aver fatto una cazzata così grande. Almeno accetti le mie scuse più sincere?-

-Potrei anche…-

-Basta che la smetti di sputarmi in faccia tutta ‘sta merda e, soprattutto, che lasci fuori Psyche.-

-Lo stesso vale per te.- rispose secca Thabita, fulminandolo con lo sguardo, Ville annuì e le tese una mano.

-Allora pace?-

-Pace, ma non pensare che le cose possano tornare come prima!- la donna quasi gli stritolò la mano in una stretta pazzesca, poi si voltò e riprese a camminare velocemente lungo il marciapiede. Due secondi dopo, Alexi sorpassò Valo correndo e si Affrettò dietro alla Vj.

Dentro, l’atmosfera era davvero surreale: nel Tavastia regnava il caos più totale e la musica era sparata al massimo, ma al tavolo di Bam, Psyche, Meredith e Tuomas c’era un silenzio assoluto e glaciale. Bam si guardava attorno, bevendo birra e cercando di capire effettivamente cos’era accaduto, vicino a lui Psyche fissava il punto dove Ville e Thabita erano spariti.

Era assurdo! Ville e Thabita amici! La sola idea secondo la cameraman era incredibile… Eppure aveva già notato una certa confidenza tra i due che andava ben al di là della semplice condivisione della classe al liceo. Finalmente la verità era venuta fuori, anche se Thabita continuava a non piacerle affatto. Aveva sempre un’aria superiore che lei proprio non sopportava.

-Forse dovresti andare da Ville.- suggerì Meredith, comodamente seduta sulle ginocchia di Tuomas.

-Si, sono d’accordo.- convenne Bam -Comunque questa storia è pazzesca… Non l’avrei mai detto!-

-Nemmeno io.- disse Psyche -Ma io non c’entro, non vedo cosa potrei fare.-

-Sai, non penso che Ville stia benissimo adesso- disse ancora la fotografa -Quindi va da lui e parlaci un po’, o coccolalo, come ti pare… Anche se non c’entri penso gli farà piacere sapere che gli sei vicina, ha appena capito di aver mandato a cagare la sua migliore amica. Io mi sentirei una merda.- la cameraman guardò la rossa e si alzò.

-Sì, ok.-

Psyche trovò Ville che fumava una sigaretta dietro l’altra, fuori dal Tavastia, lo raggiunse e il cantante si mise a imprecare e gesticolare come un matto, inveendo su qualsiasi cosa e calciando le numerose lattine sparse a terra.

-Ville…-

-Undici anni! Ma non poteva svegliarsi prima?-

-Ville?- tentò ancora la cameraman, del tutto ignorata, anche stavolta. Spazientita, Psyche lo afferrò per le braccia -Mi ascolti?-

-Scusa se Thabita ti ha tirato in mezzo.-

-Non mi importa niente di quello che dice!- disse lei abbracciandolo -Senti, è vero, forse hai fatto qualche errore di calcolo… forse l’hai trascurata un po’… ma fare la stronza come ha fatto lei in tutti questi anni non è un comportamento corretto. Non sono disposta a credere che tu l’abbia disprezzata così tanto, non ci riesco e comunque la gente cresce e tu stesso hai detto di essere cambiato. E’ questo che conta. Non ha senso aggrapparsi a cose vecchie di anni e anni.-

-Si, lo so ma…-

-Niente ma!- lo interruppe lei -Thabita si è messa su un piedistallo e ha cominciato a sputare sentenze non richieste con tutti, il suo comportamento non è giustificabile.- Ville annuì, ricambiando l’abbraccio della ragazza. Lei aveva perfettamente ragione, in ogni caso lui aveva chiesto scusa, la faccenda era conclusa. Inoltre la Vj avrebbe smesso di comportarsi da stronza e avrebbe lasciato stare Psyche, gli andava più che bene così.

-Grazie.-

-Di che? Sto solo dicendo la verità.- sorrise la cameraman baciandolo, Ville strinse l’abbraccio e approfondì il bacio -Più tardi vieni a casa mia?-

-Ci verrei anche adesso…-

-Ville, gli altri sono preoccupati, specialmente Bam, e questa serata era per stare un po’ tutti insieme. Casa mia non scappa mica!- il darkman sbuffò fingendosi spazientito, ma sorrise.

-Come vuoi tu.-

Mentre Ville rientrava nel Tavastia per mano con Psyche, pronto a dare spiegazioni ai propri amici di quanto avvenuto fuori, Thabita continuava a camminare seguita da Alexi.

-Che cosa vuoi ancora?- sbottò la Vj bloccandosi di colpo, pensando di trovare ancora Ville dietro di sé, rimase un po’ stupita nel vedere il leader dei Bodom -Pensavo fossi…- agitò una mano -Che cosa vuoi?- Alexi fece spallucce prendendo le chiavi dalla tasca dei jeans consumati.

-Ti porto a casa.- disse. Thabita ci pensò un po’, effettivamente a piedi ci avrebbe impiegato delle ore, quindi annuì e seguì Alexi, tornando al parcheggio dove nemmeno mezz’ora prima avevano lasciato la macchina.

Salirono in silenzio, Alexi mise in moto e, sempre senza una parola, si diresse a casa della Vj. Thabita era arrabbiata ma con se stessa per essersi lasciata andare in quel modo. Lei non faceva mai piazzate come quelle, non arrivava mai al punto di urlare e strepitare in quel modo assurdo… Eppure l’aveva fatto. A suo tempo Ville l’aveva ferita parecchio, era stato difficile essere piantate così da un giorno all’altro dall’unico amico che avesse mai avuto.

-Avanti, se devi fare qualche domanda, falla.- disse la donna mentre scendeva dall’auto, giunta a casa.

-Veramente no.-

-Come no? Da uno insistente come te mi aspettavo almeno mille domande, ti ascolto anche se non è detto che ti risponda.-

-Se sono insistente con te è perché mi piaci, ma guarda che non sono deficiente. E poi, sta cosa tra te e Valo non mi riguarda.- rispose Alexi tranquillamente -Non ne vuoi parlare, ok.- Thabita prese le chiavi di casa e aprì la porta, mentre Alexi era rimasto a metà del vialetto, mani in tasca e sigaretta appena accesa che pendeva dalle labbra. Forse un altro uomo le sarebbe saltato addosso o avrebbe fatto pressioni per riuscire ad entrare in casa, ma lui no.

-Cosa fai lì impalato?- fece lei togliendosi le scarpe e gettandole in là.

-Aspetto.-

-Che cosa?-

-Che tu mi dia il bacino della buonanotte o mi faccia entrare o mi sbatta la porta in faccia.- lei lo guardò perplessa, poi sorrise. Un sorriso vero.

-Entra.- disse aprendo ulteriormente la porta -Ma se pensi di approfittarne hai capito male, sono stanca, arrabbiata e ho sonno.-

-Mi fai dormire con te?- fece Alexi entrando nuovamente in casa della Vj.

-Le alternative sono il pavimento o il divano. A te la scelta.- detto ciò Thabita se ne andò su per le scale, a cambiarsi. Alexi le lasciò il tempo di sistemarsi e finì la sigaretta, poi la raggiunse. Avrebbe volentieri impiegato il tempo in altro modo, ma la Vj era stata categorica e, comunque, l’aveva invitato a casa sua, di sua iniziativa. Thabita si stava un pochino sciogliendo, anche se fondamentalmente rimaneva la solita donna dal carattere freddo e stronzo. Il leader dei Bodom spense le luci e si infilò sotto le coperte, supino con le braccia incrociate sotto la testa. Pochi istanti dopo Thabita si girò, appoggiando la testa sul suo petto.

-La prossima volta che facciamo sesso voglio stare sopra.- disse lui.

-Puoi scordartelo!-

-Thabita…-

-Ho sonno… che vuoi ancora?-

-Io ti piaccio?- nel buio la Vj sorrise ancora, mentre il braccio nudo di Alexi le circondava le spalle.

-Diciamo che non mi dispiaci.-

 

 

Ecco un altro capitolo, gente! Ok, sempre il solito problema del "ci mettiamo troppo a postare", ma non posso velocizzare i tempi più di così, mi dispiace. Nel frattempo, keep on enjoying us! musicaddict & Kuji13

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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