«Silenzio assordante.»
Non sapevo dove andare. Mi sentivo morire. Ero affaticato e ferito, gli allenamenti erano stati estenuanti. Al posto del sole era salita nel cielo una luna pallida, e un vento freddo mi pungeva le ossa. Stavo rannicchiato nell'erba, sperando e sognando chissą cosa. Di sicuro qualcosa di inutile e stupido. Non riuscivo a pensare, la mia mente era un susseguirsi di immagini insopportabili e senza senso. Non ce la facevo pił. Sbattei le mani a terra, e strappai dei fili d'erba. Digrignai i denti, fino a sentir dolore. Lentamente appoggiai la testa sulle ginocchia e incominciai a piangere silenziosamente. Ero completamente perso. Non capivo, non sentivo pił niente. Tutto intorno a me era sbagliato. Soltanto tu riuscivi a farmi vivere. Con te, vedevo del giusto in ogni cosa. Ma le nostre vite dovevano proseguire parallelamente, silenziosamente. Bella come eri, con quei capelli lunghi e corvini, quel sorriso impacciato e timido e gli occhi lucenti, mi avevi dissestato. Sarei rimasto semplicemente a guardarti, a vederti andare avanti e sorridere al mondo. E ogni volta che avresti avuto bisogno, ti avrei soccorsa.