Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: memi    08/11/2009    9 recensioni
“McLaggen è in infermeria, perciò tu Rose farai la ronda con...
...Scorpius Malfoy.”
Merda.

Può una serata prospettatasi già difficile, diventare un incubo? E se ci si aggiunge un certo Serpeverde a peggiorarla? Tra cugini scapestrati, rospi da cercare e baci rubati con l'inganno, Rose Weasley si ritroverà a vivere la notte più lunga della sua vita.
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Severus Potter, Hugo Weasley, James Sirius Potter, Rose Weasley, Scorpius Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

IX ~ The Day After Night

 

 

“Avrei dovuto immaginarlo.” Sentenziò Rose quella mattina quando, uscendo fuori dalla Sala Comune, si ritrovò dinanzi suo cugino Albus che invocava pietà con gli occhi più verdi che avesse mai incontrato in vita sua.

Nonostante l’arrabbiatura le fosse passata già dalla sera prima, miracolosamente per merito di suo fratello Hugo, era intenzionata a non fargliela passare tanto liscia e tanto subito lo stesso. Che dietro ci fosse stata o meno una valida spiegazione, non precludeva il fatto che comunque l’avevano raggirata e, pertanto, Albus meritava la giusta dose di penitenza e lei era più che propensa a dargliela. Per quanto riguardava quel tinto di un Malfoy, invece, la faccenda diveniva molto più complessa e spinosa da gestire.

“E cosa avresti fatto? Saresti rimasta in camera per il resto dell’anno?” Stava nel frattempo dicendo Albus, un sopracciglio inarcato in segno di sfida.

Ecco, non riusciva proprio a farne a meno: era in difetto e continuava a mostrarsi sfrontato! Lo faceva impazzire quando si comportava a quel modo. Sì, ma di piacere, perché era semplicemente adorabile quando si atteggiava a gran sbruffone solo per prendersi gioco dei veri e numerosi gran pavoni.

“Sì, era un’idea.” Concesse Rose con uno sguardo altezzoso, prima di superarlo impettita come se non l’avesse visto neppure.

“Rosie, eddai!” La pregò subito Al, seguendola, che non si era minimamente accorto del sorrisino apparso sulle labbra della cugina.

I ragazzi sapevano essere davvero molto ingenui alle volte, si ritrovò a considerare mentre marciava verso la Sala Grande. Beh, almeno i maschi di casa Weasley e Potter, perlomeno. Possibile che non avesse ancora capito che era rientrato nelle sue grazie?!

“Non vorrai lasciarmi giocare sapendo che tu sei arrabbiata con me!” Si lamentò il moro, accennando alla partita che si sarebbe disputata quel dì tra Serpeverde e Tassorosso.

Rose fece una smorfia, mentre dentro se la rideva di gusto. Se quel tonto non aveva ancora capito di essere stato perdonato, non era suo intento rivelarglielo. Non subito comunque, prima doveva prendersi una piccola rivincita personale.

“Se tu non avessi architettato alle mie spalle, adesso staresti con la coscienza pulita, Albus Severus.”

“Oh no.” Inorridì all’istante il ragazzo, bloccandosi a metà del corridoio con espressione traumatizzata. “Ti prego tutto, ma questo no. Rosie, davvero! Picchiami, cruciami, schiantami...quello che vuoi! Ma il mio nome per intero mai!”

Rose sghignazzò.

E la Pluffa andava a...Grifondoro, che rischiava di stendere duramente la dignità dei Serpeverde a quel punto.

“Rosie, sul serio.” Albus la acciuffò per un polso, bloccandola, ad un tratto tremendamente serio. “Non volevo offenderti e non era neanche per prenderti in giro. Lo sai, non potrei mai fare una cosa del genere, specie alla mia cugina preferita. Volevo solo...”

“Aiutare un amico?” Concluse lei per lui.

“Già.”

Sembrava sinceramente dispiaciuto per l’andamento della serata precedente e continuava a fissarsi con insistenza le scarpe, atterrito. Rose sospirò. Sapeva che avrebbe dovuto tenerlo sulle spine ancora per un po’, ma era il suo migliore amico oltre che cugino e non ce la faceva a stare litigata con lui.

“Sei una palla al piede, Al.” Lo ammonì e da quelle parole il ragazzo capì di essere stato perdonato.

“Oh, ma sentitela la secchiona!” Si aprì in un ampio sorriso.

“Bada a come parli, Potter! Potrei sempre ripensarci.” Lo avvisò Rose, altezzosa.

“No, no, piuttosto mi cucio la bocca!” E mimò il gesto di cucirsela per davvero, facendola ridacchiare.

“Sei fortunato.” Dichiarò ad un tratto, quando le risate furono abbastanza domate da permetterle di parlare.

“Perché sono bello e intelligente?”

Rose alzò gli occhi al cielo. “No, stupido. Sei fortunato perché purtroppo ti voglio bene e non riesco a stare litigata con te troppo a lungo, anche se dovrei.”

“Sì.” Concordò Al a sua volta, dopo un’attenta analisi. “Mi sa che hai ragione.”

“Scemo!” Lo spintonò appena la cugina, prima di riprendere la marcia verso la Sala Grande.

Lui sorrise, sollevato, e la raggiunse in poche falcate. Rose aveva reagito bene, giusto? Perciò forse poteva anche...

“No, non lo perdonerò.”

“Cosa? Se non ho detto niente!” Albus era basito.

“Ma so quello che stavi pensando e la risposta è che non lo perdonerò.” Ripeté risoluta Rose, senza neppure fermarsi a guardarlo, decisa solo a raggiungere la Sala Grande e porre inizio a quella nuova giornata.

“Ma...perché? Insomma, hai perdonato me, e con questo non voglio dire che hai sbagliato sia chiaro! Perché con lui dovrebbe essere diverso?”

“Perché non è mio cugino, innanzitutto.”

-E perché mi ha distrutto il cuore.- Avrebbe voluto aggiungere, però finì per tenere il pensiero solo per sé. Bruciava ancora sapere che molto probabilmente lui non era così innamorato di lei come lei lo era di lui, soprattutto perché l’aveva portata a scoperchiare tutti i suoi sentimenti prima di disilluderla. Si sentiva usata e tradita, ma più di tutto si sentiva stupida e vuota. Non avrebbe dovuto permettergli di entrarle tanto dentro, infilandosi nel suo petto e nella sua testa per mettere su radici irremovibili, eppure sapeva anche che non era già troppo tardi, che il danno era fatto e che doveva solo sperare che un giorno le passasse, per quanto la vedesse dura e inverosimile al momento.

“Dagli almeno la possibilità di spiegarsi!” Stava nel frattempo dicendo Albus, accalorato. “Te lo giuro Rose, se ha fatto quello che ha fatto è perché aveva le sue buone ragioni.”

“E non puoi dirmele tu?”

“No. Dai... Fallo per me, Rosie. Lascialo solo spiegarsi e poi potrai decidere di non vederlo mai più, se lo vorrai.”

Maledizione, Albus sapeva essere terribilmente convincente quando voleva!

Sbuffò. “E va bene. Se capiterà l’occasione, lo lascerò parlare prima di affatturarlo, d’accordo?”

“Mi sembra un valido compromesso.” Capitolò Albus, sorridendo stranamente sibillino. “Perciò se ti dico che c’è un tipo biondo a pochi metri da noi con il bisogno urgente di parlarti, tu...”

Rose si fermò di scatto a quelle parole, alzò la testa e sgranò gli occhi. Davanti a lei, poggiato con le spalle contro il muro a braccia conserte, se ne stava Scorpius Hyperion Malfoy e la sua incredibile faccia tosta. Non poteva crederci, c’era cascata di nuovo!

“Mi hai incastrata!” Si lamentò, mandando occhiate di fuoco all’indirizzo del cugino, il quale tuttavia non fece una piaga.

“Me l’hai promesso.” Si limitò piuttosto a ricordarle, mordace.

Non aveva rischiato certo il linciaggio per vederli separati ancora più di prima!

Rose grugnì, si morsicò un labbro e roteò gli occhi al cielo. “Giuro, sei una palla al piede, Albus!” E così dicendo si avvicinò al biondo e, senza una parola, si infilò nell’aula alla sua destra, segno che doveva raggiungerla lì nel più breve tempo possibile se aveva qualcosa da dirle.

Sentì la porta richiudersi con calma alle sue spalle e, voltandosi, avvampò seduta stante di fronte all’espressione ostinatamente noncurante del Serpeverde.

“Allora? Ti conviene spiegarti nel giro di pochi istanti se hai qualcosa da dirmi!” Lo aggredì quasi, furente per quella sua finta indifferenza.

Ad un tratto si sentiva tremendamente delusa. Ma d’altro canto, che si era aspettata? Di vederlo soffrire come stava soffrendo lei? Era Scorpius Malfoy, quello. Chissà perché ultimamente tendeva spesso a dimenticarlo...

“Sei assurda Weasley. Riesci sempre a saltare alle conclusioni più sbagliate e non sei neanche disposta ad ascoltare.” Sbuffò contrariato lui, la voce melliflua di sempre e il tono di chi ti sta facendo un favore immane a parlarti.

Rose assottigliò le palpebre, imbufalita. “Perciò adesso sarebbe colpa mia? Mi sembra che io sia qui per ascoltarti adesso! Ma forse non hai nulla da dirmi, a parte offendermi, perciò...”

Fece per andarsene, salvo venire bloccata dalla presa del ragazzo attorno al suo polso. Per un istinto involontario si voltò per riversargli addosso tutto il proprio sdegno per quel gesto inappropriato, ma le parole le morirono in gola nello scontrarsi con i suoi assurdi occhi grigi. Scorpius la fissava con una tale profondità che Rose poteva quasi sentirlo dentro di sé e il cuore non poté fare a meno di battere più forte per questo, nonostante lei gli ordinasse di smetterla.

“Hai frainteso ogni cosa.” Esordì all’improvviso lui, senza sciogliere la presa dal suo polso, né quella sui suoi occhi.

Oh, fantastico! Perché continuavano a ripeterglielo? Che c’era da fraintendere poi, visto che era tutto così palese?!

“Perciò cosa? Non hai chiesto aiuto ad Albus e a mio fratello per sbeffeggiarti di me?” Lo guardò in cagnesco lei, per nulla propensa a perdonarlo.

Scorpius sospirò, paziente, il che gli stava richiedendo un enorme sforzo tra l’altro. “Non intendevo questo. È vero, ho chiesto aiuto ad Al e successivamente anche a tuo fratello. Ma non per quello che pensi. Sapevo che non sarei mai riuscito a convincerti da solo, per questo mi sono rivolto a loro.”

“A convincermi di cosa? Che sei un bastardo approfittatore? Bene, adesso lo so, grazie tante!” Sbottò irritata Rose, svincolando il suo polso dalla stretta in malo modo e seriamente intenzionata ad andarsene a quel punto.

-Beh, che volevi? Una dichiarazione a cielo aperto? Sei proprio una stupida!- Si disse tra sé e sé, accorgendosi in un moto di stizza di avere gli occhi ricolmi di lacrime. Ci mancava solo che scoppiasse a piangere davanti a lui e poi l’umiliazione era al completo!

“Ma perché devi essere sempre così impossibile!” Dal canto suo Scorpius adesso sembrava davvero irritato. “Se mi facessi parlare...”

“Per farti dire cosa? Merlino, hai organizzato tutto! Ti sei preso gioco di me, mi hai mandato nella Foresta Proibita e-”

“Ti sbagli, io non c’entro niente con questa storia.” La corresse stanco lui. “Non ne sapevo niente dello scherzo di Bradley e gli altri. Perlomeno non che l’avrebbero fatto davvero!”

“Perciò questo ti rende meno colpevole di prima?” Lo scrutò scettica Rose.

“Lo vedi? Devi sempre mettermi parole in bocca che non sono mie!” Si lagnò Scorpius a quel punto, seriamente sfibrato da quella conversazione.

“D’accordo, Malfoy, allora dimmi perché l’hai fatto, sentiamo! Sono proprio curiosa di saperlo adesso.” S’impuntò a quel punto lei, incrociando le braccia sotto al petto e alzando un sopracciglio con aria interrogativa.

Al voleva che lo ascoltasse? Bene. Ma gli conveniva sputare fuori il rospo subito, se voleva convincerla a rimanere un secondo di più.

“Io...” Scorpius sospirò pesantemente. “Ecco, io...” E di nuovo si ritrovò a bocca asciutta, con le parole che non volevano proprio saperne di uscire e il fiato corto per lo sforzo di combattere contro la sua stessa natura.

Rose annuì. “Bene.” Biascicò solo, prima di girare i tacchi ed andarsene, ringraziando il cielo che lui non l’avesse seguita visto come aveva iniziato a piangere appena fuori dall’aula.

Ma Rose era pur sempre Rose e un’invertibile testarda, perciò così come apparvero, con la manica della maglia dai colori rosso e oro scacciò via quelle stille di sale. Non avrebbe pianto per un ragazzo – si disse in un moto di stizza – soprattutto se rispondeva al nome di Scorpius Malfoy. Perciò via le lacrime, petto in fuori e-

“Rosie carissima!” Suo cugino James quasi non la fece inciampare su se stessa per la foga con cui la stritolò nel suo abbraccio. “Quale gioia rivederti, luce dei miei occhi!”

“Sei incorreggibile.” Sospirò di rimando lei, ritrovandosi però a sorridere lievemente nonostante la disfatta saggiata. “Come va con la guancia?” Domandò poi, ricordandosi dei tre ceffoni che il ragazzo aveva ricevuto la sera prima.

“Perfettamente!” Gli occhi gli brillarono. “Sta a vedere.” Aggiunse quindi, sciogliendo la stretta attorno alle sue spalle per raggiungere, appena poco più in là, le tre ragazze protagoniste del simpatico siparietto recitato a suon di sberle.

Rose, ferma sul posto, vide il cugino assumere un’espressione terribilmente mortificata, prima di prodigarsi in un inchino rispettoso.

“Sono enormemente dispiaciuto per quello che è successo, ragazze, ma lasciatemi dire che avete equivocato le mie buone intenzioni.” Lo sentì dire, con due occhioni da cane bastonato irresistibili.

“Vuoi farci credere che non sei uscito con ognuna di noi tre contemporaneamente?” Domandò la Corvonero, brillante come al solito, con le braccia conserte e un broncio invidiabile.

Le altre due, al suo fianco, annuirono concordi alla sua obiezione ma James non parve intimorito, né meno sicuro di prima.

“Certo che no! Lo ammetto, è vero, sono uscito con tutte e tre voi contemporaneamente.”

Rose era senza parole. Ma che stava facendo? Voleva prenderle sul serio? Non gli erano bastati gli schiaffi della sera precedente? Ne voleva degli altri?!

“Tuttavia se l’ho fatto è perché, prima di prendermi un impegno sincero con una di voi, volevo essere sicuro di essere abbastanza adeguato per trattarvi come meritate.”

“E quindi?”

Era una sua impressione, o la Corvonero si era addolcita?

“E quindi sono giunto alla conclusione di non poter scegliere tra voi tre.” James, a quella confessione spudorata, si beccò tre paia di sguardi di fuoco che ignorò bellamente. “Siete tutte troppo perfette e io non me la sento proprio di fare preferenze.”

A quel punto Rose era piuttosto certa che le tre si sarebbero prolungate in un’altra cascata di schiaffi sul viso impertinente del cugino e, pertanto, la mascella rischiò di staccarsi per toccare terra quando invece le scorse scambiarsi occhiati partecipi prima di stringersi a James. Tutte e tre, due da un lato e la Serpeverde dall’altro. Tutte e tre che lo fissavano con una dolcezza disarmante, in netto contrasto con gli sguardi omicidi di poco prima, pendendo letteralmente dalle sue labbra.

“Scusaci per averti schiaffeggiato.” Celiò la Tassorosso, rossa per la vergogna adesso.

“Non fa niente, posso capirvi.” Le concesse di rimando James, quasi stesse facendo uno sforzo eccessivo per perdonarle.

Rose era semplicemente esterrefatta e la situazione non migliorò neppure quando il cugino, approfittando di un momento di distrazione delle tre ragazze, si voltò per rivolgerle un occhiolino significativo. Possibile che in quella scuola fossero tutti matti? Per mille folletti della Cornovaglia, ma dov’era finita la giustizia a questo mondo?!

Continuò a chiederselo anche mentre faceva colazione, stretta tra il corpo flessuoso di Lily e quello da modella di Dominique, evitando nel frattempo con ogni mezzo di incrociare due pozze grigi che non avevano perso un solo istante senza fissarla. E di certo tali pensieri non l’abbandonarono neppure quando, con le cugini, si avviò verso il campo da Quidditch per veder disputare il match tra Serpeverde e Tassorosso. Tanto più che James aveva avuto la balzana idea di sedersi a qualche sediolino di distanza da loro, cosicché poteva benissimo sentire le risatine stridule che le tre nuove conquiste facevano ad ogni sua battuta, anche a quelle meno spiritose.

“Speriamo che questo schifo di partita finisca presto.” Protestò Roxanne poco più in là, particolarmente scocciata quella mattina, mentre Lysander, Cacciatore dei Tassorosso e fratello gemello di Lorcan Scamander, faceva il suo trionfale ingresso assieme al resto della sua squadra.

“Nervosetta?” Alzò un sopracciglio Molly, incuriosita, ricevendo in risposta solo uno sbuffo e nulla più. “A proposito, avete saputo? Pare che Marcus Smith avesse perso il suo rospo...”

Rose voleva morire. Poteva morire? Perché non c’era nessuno disposto ad ucciderla, umpf?

“...ma stamattina gliel’hanno ridato.”

“Chi?”

“Scorpius Malfoy. Pare l’abbia trovato che vagava da solo fuori il cortile.”

Rose a quel punto avrebbe voluto sotterrarsi (per Morgana, si era infilata nella Foresta Proibita quando quello stupido rospo se ne stava tranquillo giù nel cortile?!), o anche solo chiederle se ne fosse assolutamente certa, ma le parole le morirono in gola assieme al fiato perché proprio in quel momento un certo Serpeverde aveva deciso di farsi vedere per il campo, causando come al solito un’ondata di fischi e cori di ammirazione da parte delle sue numerosissime fan. Anche Albus, che lo tallonava, aveva la sua bella parte di ammiratrici, comunque. Qualcuno invocò a gran voce il suo nome, facendo ridacchiare i presenti e borbottare James.

“Che sbruffoncello...!” Si lamentò, abbastanza credibile se non fosse stato per il sorrisino inorgoglito apertosi sulle sue labbra.

Non molto tempo dopo, la partita era nel pieno dello spettacolo, con i Tassorosso incredibilmente più avanti dei Serpeverde a spadroneggiare. Anche da lì, tuttavia, Rose poteva vedere che c’era qualcosa che non andava nella squadra verde-argento. I ragazzi continuavano ad urlarsi l’un l’altro e Albus, che stava facendo i salti mortali per allontanare i Bolidi dai suoi compagni, non smetteva di prendersela con il suo migliore amico. A quel punto, per quanto si fosse giurata di fingere che non esistesse, Rose si vide costretta a cercare il ragazzo tra le fila di Serpeverde e il cuore per poco non le rimbalzò nel petto quando si accorse che Scorpius Malfoy se ne stava tranquillamente seduto sulla sua scopa a qualche metro di distanza da lei senza smettere di fissarla, del tutto incurante del match in corso.

“Che cavolo stai facendo?” Tuonò, avvicinandosi alla balaustra prima ancora di rendersene conto.

Mille domande le vorticavano la mente, eppure erano solo le più stupide a prevalere. Da quanto era lì? Come aveva fatto a non vederlo prima?

“Ho deciso una cosa.” La informò in risposta Scorpius, selvaggiamente calmo nonostante i richiami sempre più indiavolati di Al alle sue spalle. “Non mi muoverò da qui se prima non mi starai a sentire.”

Rose era allibita. “Ti sei rincoglionito del tutto Malfoy? Se non te ne fossi accorto c’è una partita dietro di te!”

Ma lui per tutta risposta scrollò le spalle, con noncuranza, e assunse un cipiglio come a dire sarà, ma non me ne frega niente comunque. A quel punto c’era una sola cosa da pensare: era impazzito. Senza contare che la maggior parte degli studenti li stavano fissando incuriositi e almeno la metà, soprattutto i Serpeverde, la scrutavano come se avessero voluto incenerirla seduta stante. Sicuramente dovevano aver pensato che era tutta colpa sua se quello stupido aveva deciso di rimandare a data da destinarsi la cattura del Boccino d’Oro. Oh, Morgana, l’avrebbero trucidata...!

“Okay, avanti, parla! Ti ascolto!” Capitolò infine, disperata, nell’estremo tentativo di convincere quel capriccioso sedicenne a ritornare ai suoi doveri.

“Scorpius, porta il tuo sedere qui all’istante se non vuoi morire giovane!” Stava nel frattempo dicendo Albus poco lontano, sempre più imbufalito con lui, facendo avvampare di vergogna la cugina piuttosto che il diretto interessato delle sue scomuniche.

“Ho convinto Al ad aiutarmi, ho corrotto tuo fratello e ho costretto Lorcan Scamander a farmi fare la ronda con te.” Ammise inaspettatamente Scorpius, quasi che non esistessero altri che loro due in quel momento. “Ma non si è mai trattato di un gioco, Weasley. Neanche adesso.”

Il cuore le batteva così forte da scoppiarle e le orecchie le fischiavano, eppure sapeva che c’era ancora qualcosa che doveva sapere. “Se non è per questo, allora perché...?”

“Non l’hai ancora capito?” La canzonò alzando gli occhi al cielo lui. “Perché malauguratamente si dà il caso che io mi sia innamorato di te, Rose Weasley. E giuro che non mi muoverò da qui fino a quando non accetterai di uscire con me.”

Rose era come paralizzata. Era abbastanza certa, dai sospiri emozionati uditi, che mezza scuola aveva sentito la dichiarazione che Scorpius non si era premurato di fare a bassa voce e non poté non sentirsi stranamente inorgoglita per questo. Il ragazzo più bello che le dichiarava amore davanti a tutti...beh, chi non lo sarebbe stato?

Scorpius‼” L’urlo quasi isterico di Albus, comunque, scansò via ogni traccia di romanticismo, riportandola bruscamente alla realtà e alla partita che, poco più in là, vedeva i Serpeverde sotto di svariati punti contro i Tassorosso.

“Scorpius, la partita! Devi andare!” Strillò quasi, rendendosi conto di ciò che stava succedendo e, soprattutto, delle invettive che parecchi le stavano rivolgendo contro.

“Non mi hai sentito? Non mi muovo fino a che non accetterai di uscire con me.” Ripeté con una tranquillità disarmante Scorpius, mentre il Boccino si fermava per qualche secondo sulla sua testa, così vicino che sarebbe bastato alzare la mano per acciuffarlo.

Trattenne il fiato e, per la prima volta in vita sua, si ritrovò a sperare che lo prendesse. Chiaramente lui non riusciva a percepire il rischio enorme in cui stava incorrendo continuando di quel passo. Certo che no, si ritrovò a rispondersi appena poco dopo quando il Boccino si librò libero nell’aria, saettando via dalla portata del ragazzo senza che questo avesse fatto nulla o ne mostrasse l’intenzione per acciuffarlo.

Rose stava iniziando ad andare in iperventilazione. Sentiva le incitazioni di Lily e di Molly che le dicevano di darsi una mossa, i richiami dei Serpeverde che le ordinavano di baciarlo prima che fosse troppo tardi e la pressione per la partita che si stava disputando in campo. Era indecisa, insomma, le aveva appena detto di essersi innamorato di lei! E lei? Che voleva lei?

“Per Salazar, vuoi sbrigarti a dire di sì o dobbiamo morire di vecchiaia, Rosie?” Come al solito fu Albus il più saggio della situazione e anche l’unico in grado di scuoterla in un momento come quello.

Prima ancora di rendersene conto, un sorriso le si era allargato sul viso e gli occhi luccicavano tanto si sentiva felice, come se l’ondata di gioia avesse appena deciso di investirla.

“Sì...”

“Come?”

“Sì.”

“Parla più forte!” Le mimò il gesto di non sentire Scorpius, ma sotto sotto se la stava godendo un mondo a vederla più rossa di un pomodoro maturo.

Sì, ho detto di sì miseriaccia!” Fu sufficiente perché subito il Serpeverde, non senza averle rivolto un sorriso talmente raggiante da far innamorare più di qualche cuore, si girò verso il campo e finalmente iniziò a giocare come si doveva.

In piedi come un baccalà, intanto, Rose continuava a fissare il vuoto con l’aria ebete, il viso in fiamme e il cuore a mille. Era successo davvero? Aveva accettato di uscire con Scorpius e lui le aveva detto di essersi innamorato di lei?!

“Che palle, adesso mi toccherà uscire con quell’idiota di Lorcan!”

“Roxanne‼”

“Beh?”

“Accidenti Rosie, ma non potevi aspettare che vincevano i Tassorosso prima di dirglielo?” Fu invece la domanda di uno scocciato James e, riscuotendo, Rose si accorse che rapido Scorpius aveva appena acciuffato il Boccino, aggiudicandosi così la vittoria e facendo perdere i soldi di una qualche scommessa al cugino.

Ciò nonostante, Rose sorrise. In fin dei conti, non aveva di che lamentarsi. Il sole era alto, la notte era passata e stava insieme a Scorpius Malfoy...che altro poteva volere di più?

 

 

The End

 

 

“Sul serio Malfoy, c’era bisogno di mettere in piedi tutta questa sceneggiata per chiedermi di uscire con te? Faccio così paura?”

“Molto più di quanto immagini, Weasley...”

Stupido.

 

 

 

 

 

{Il titolo del capitolo è un adattamento di The Day After Tomorrow, film del 2004 con Dennis Quaid}

 

 

A/N

Ed ecco finalmente l’ultimo capitolo di questa mini-long. L’unico non ambientato nella fatidica notte di Rose, doveva rappresentare una sorta di “risveglio” post-nottataccia e ristabilire l’equilibrio delle cose...beh, più o meno. Come avrete notato, questo capitolo ha segnato anche il ritorno di James, con le sue idee strampalate, ovvio! XD Devo dire che scriverlo mi è piaciuto tantissimo, specie la parte Scorpius/Rose della dichiarazione. ^-^

Bando alle ciance, passiamo ai ringraziamenti più che dovuti.

·         ElseW: eh già, per me Hugo si ostinerà all’infinito a voler eludere la parte di vita sentimentale della sorella, come è giusto che sia d’altro canto. Ma non dimentichiamoci che è un ragazzo, con una sorella, un padre quale Ron Weasley e un mentore quale James...l’onore prima di tutto! XD Grazie mille per i tuoi complimenti, ad ogni modo, sono contenta che il capitolo scorso ti sia piaciuto e spero di cuore che ti piaccia altrettanto anche questo! ^-^

·         katia37: oh dai, non deprimerti! Ti ho già detto che ci sarà un capitolo bonus?! XP In ogni caso, mi fa piacere sapere che la scena tra fratelli ti sia piaciuta e la parte dell’abbraccio...non ho saputo resistere, dovevo inserirla! Hai ragione, però, scriverlo non è stato molto facile, tanto più che noi in famiglia siamo solo sorelle, perciò non ho l’esperienza personale di un rapporto con un fratello. Ma adoro Hugo e non potevo non inserirlo, tanto più che ce lo vedevo troppo combattuto tra l’ignorare la vita sentimentale della sorella ed entrarci a forza per impedire che venisse ferita! ^.- Rose...beh, lei è la solita impulsiva, sì. Ma si è fatta perdonare, no?

·         _EpicLoVe_: sono contenta che il “mio” Hugo ti piaccia. Io lo immagino come una sorta di Malandrino, ma con la possessività di Ron ai suoi tempi con Ginny. E poi Hugo è troppo adorabile, è il fratellino che vorrei avere, lo amo! *-* Eh, Rose è una testona, sempre lì a saltare alle conclusioni sbagliate solo per non affrontare la verità, come hai detto tu. Una che preferisce mandare a monte tutto, piuttosto che accettare di avere una cotta ricambiata per il ragazzo che si è da sempre sforzata di odiare... Ma a noi piace proprio per questo, giusto? ^.- Mi farebbe piacere sapere cosa ne pensi anche di questo (ultimo) capitolo, se ti va!

·         musicmylife: raggiante che il dialogo tra Rose e Hugo ti sia piaciuto! Ti dirò, all’inizio ero terrorizzata perché non sapevo bene cosa scrivere, ma alla fine le parole sono venute fuori da sole, forse perché ho bene impressi sia Rose che Hugo, o almeno per come li immagino io. Comunque sì, questo è l’ultimo...eccetto per un capitolo bonus! ^-^ Spero ti piaccia!

·         TittiGranger: mi sono accorta di essere rimasta indietro con i capitoli della tua storia... Una settimana senza internet si è fatta troppo sentire! Comunque non preoccuparti, recupererò! ^.- Venendo al capitolo, sono contenta che lo scorso ti sia piaciuto. Eh sì, i maschietti c’entrano molto più di quanto si poteva intuire all’inizio! XD Perché, come dici tu: mai fidarsi degli uomini! Anche se sono belli, biondi e sexy da paura! *-* Se vuoi saperne di più sul piano dei ragazzi...capitolo bonus! XP

·         Sae: tex mia! *-* Sono troppo contenta che ti piacciano Rose, Scorpius, Hugo e la storia! Troppo, troppo, troppo contenta! Sei la mia best, lo sai, no? Beh, Rose è come me, in parte. Due istintive e insicure croniche, ma ad avercelo uno come Scorpius tra le mani...! Ah, per fortuna che ci sono loro, i maschi di casa, i nostri diabolici James, Al, Hugo e combriccola a sistemare il tutto! XD Ti lovvo anche io tex, tanto tanto! Spdl!

·         Aurora_Cullen: oddio, Hugo è un ricattatore nato, sì! XD Della serie: cosa non si farebbe per una scopa ultimo modello...! Ebbene sì, questo è l’ultimo capitolo, con tanto di dichiarazione finale, come hai potuto ben vedere. Perché per i nostri Scorpius e Rose, niente è mai facile! ^.- A tal proposito, sappi che attendo ancora il seguito della tua storia. Dicevi di aver avuto dei problemi con la trama...beh, spero di cuore che tu li risolva presto, perché non vedo l’ora di sapere cosa succederà alla nostra amata New Generation e a Scorpius e a Rose in particolare, ovviamente!

Come ho già detto più volte, questo è davvero l’ultimo capitolo della storia. Ma, perché c’è un ma, ho buttato giù un ulteriore capitolo, che non è il seguito di questo, anzi piuttosto rappresenta l’inizio di tutto. Il famoso capitolo bonus, per così dire! Vedrò di postarlo il prima possibile, tranquilli. Vi darò una piccola anticipazione: Scorpius, Al e la nascita dei giochi! XD

Alla prossima gente!

Baci.

memi

 

  
Leggi le 9 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: memi