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Un enorme grazie a elisa86 e brokendream per i vostri continui commenti, mi fanno davvero tantissimo piacere!
Un grazie anche a neremir per aver messo la ff tra le seguite e a tutti gli altri lettori, anche se non so chi siete.
Purtroppo non potrò aggiornare prima del 20 novembre visto che ho un esame e non avrò tempo di trascrivere la mia storia dal quaderno al pc, però questo capitolo è tra i più lunghi tra quelli che ho scritto e quindi spero vi basterà fino ad allora. Un bacione a tutti. Aspetto i vostri commenti!!! ;)
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“Ciao Dean” disse Faith entrando in macchina. Dean si girò a guardarla, aveva già una battuta pronta per il suo ritardo, ma vedendo il volto triste della ragazza decise risparmiargliela. “Ciao” rispose strizzando gli occhi per un attimo come se cercasse di capire con uno sguardo quale fosse il problema.
Guardò il fratello chiudere lo sportello, era pensieroso sicuramente era successo qualcosa “Tutto ok Sam?” chiese serio
“Si abbiamo avuto solo una piccola discussione con Peter..” rispose lui ancora perso dai suoi pensieri.
Dean intanto era già partito
“L’hai steso?!” esclamò Dean esaltato
Sam lo guardò contrariato, lui non andava mica in giro a prendere a pugni la gente!
“Oh no, non dirmi che gli hai fatto uno dei tuoi discorsi sull’amore universale!” disse Dean sdegnato aggrottando le sopracciglia
Sam scosse leggermente la testa “Ci ho provato, ma non è andata troppo bene” disse con un mezzo sorriso
“Le hai prese?!” esclamò Dean sempre più deluso
“Ti rendi conto che ogni tua possibile ipotesi ha a che fare con la violenza vero?” lo rimproverò Faith contrariata
“Di solito funziona benissimo” asserì fiero Dean
Faith invece non sembrava per niente compiaciuta, anzi quell’affermazione l’aveva messa proprio di cattivo umore. Si appoggiò allo schienale posteriore e si rese piacevolmente conto che era più morbido di quanto poteva sembrare all’apparenza. Si afflosciò lentamente portandosi la gamba destra vicino al busto. Fuori il cielo stava lentamente schiarendo
“Hey, hey!!!Giù quel piede dal sedile!!!” le disse Dean agitato guardando più lo stivale che la strada.
Faith inarcò le sopracciglia “Avanti Dean!Questa macchina avrà vent’anni!” Sam la guardò compiaciuto, nello stesso modo in cui si guarda la sorellina che sta per essere sgridata
“Infatti!Ed è sempre stata trattata come si merita finché non sei arrivata tu!” ribatté Dean irritato
“Se mi levo le scarpe va bene?!” disse lei annoiata
Sam sembrava sempre più divertito.
“No che non va bene!Basta che ti siedi come tutte le persone normali!” gridò Dean infuriato “E già che ci siamo chiariamo alcune cose: non si sporca, non si mangia e non si sbattono gli sportelli!”disse irritato alzando un dito per ogni regola che elencava
“Ok, ok non ti scaldare” disse lei sedendosi di nuovo in modo composto “Uff... parli come un vecchio pappone...” sbuffò tra sé e sé
“Un .. un cosa?” disse Dean sconcertato
Sam intanto era scoppiato a ridere
“Dai non te la prendere era solo una battuta” disse lei ridendo “Hai qualche altra regola da dirmi?” chiese ammiccante
“Si veramente!” esclamò Dean offeso “qui dentro ascoltiamo solo la musica che piace a me e a Sam!” disse accendendo lo stereo “e non voglio sentire obbiezioni!!”
“Veramente di solito ascoltiamo solo la musica che piace a te...” si lamentò Sam
Dean fulminò il fratello con gli occhi “Sam, .... ZITTO” lo ammonì nervoso
Passarono un paio di canzoni prima che il sole sorgesse.
Faith si sentiva forte e piena di buoni propositi anche se sapeva bene che il suo viaggio era solo all’inizio e quel che aveva fatto non era niente in confronto a quello che l’aspettava. Non riusciva ancora a credere di essere partita, nella testa le vorticavano decine di domande che avrebbe voluto fare ai due fratelli, ma doveva stare attenta a ciò che diceva, avrebbe dovuto ponderare ogni parola ed essere più prudente che mai.
“Anche Bobby è un cacciatore?” disse a voce alta per sovrastare le schitarrate che uscivano dalle casse
“Si” rispose Sam sorridendo
“Conoscete molti altri cacciatori?” chiese ancora la ragazza
“Non è gente molto socievole” spiegò ironico Dean che intanto aveva leggermente abbassato il volume dello stereo
“Quindi Sam è un eccezione alla regola” disse lei rivolgendo a Sam un sorriso dolce, che venne subito ricambiato
“Guarda che anche io sono un tipo socievole!” si lamentò Dean risentito
“Tu!?” disse Faith con aria incredula
“Certo, io! Diglielo Sam!” disse fiducioso rivolto al fratello
“Beh, non so se le ragazze che incontriamo nei bar contano come tentativo di socializzazione...” lo canzonò Sam
“Non è colpa mia se le ragazze mi cascano ai piedi!” si difese Dean mentre gli altri due passeggeri continuavano a ridere
Faith sospirò “Non posso crederci ragazzi riuscite anche a farmi ridere...” disse appoggiandosi al seggiolino “vi sarò debitrice a vita...”
“Avanti, non dire così...” disse Sam gentile
“Voi non avete idea di quanto siete stati importanti. Quando siete arrivati io e Peter avevamo perso ogni speranza di ritrovare Kate. Mi sentivo precipitare sempre più a fondo, non ho idea di cosa sarebbe successo” disse Faith guardando torva nel vuoto
“Non ti sembra di esagerare” esordì Dean contrariato
“Non sto affatto esagerando” rispose lei scuotendo il capo
“Ma la conoscevi solo da 5 mesi...” spiegò Sam che adesso si era girato e la fissava perplesso
“Tu non puoi capire” disse aggrottando la fronte “lei ha ridato un senso alla mia vita, ha creduto in me quando io stessa non ci credevo. È una bambina davvero speciale”
“Comunque se anche fosse morta dovresti accettarlo ed andare avanti” disse Dean freddo
“Dean...” Sam voleva indurlo a cambiare discorso, ma Faith lo interruppe prima che potesse finire la sua frase
“Kate non è morta, ne sono sicura”
Dean scosse la testa “E se ti sbagliassi”
“Dean non mi sembra il caso di discuterne adesso, ne parleremo quando sapremo qualcosa di più” disse Sam che temeva che l’irruenza del fratello potesse ferire Faith.
“Beh, non può mica suicidarsi perché è morta. Dovrebbe andare avanti” disse lui irremovibile
“Kate non è morta” ribatté Faith convinta
“È così che funziona” continuò lui incurante “ le persone muoiono, anche quelle a cui vuoi bene, e tu non ci puoi fare niente!Ti lasciano con milioni di dubbi e sensi di colpa, ma ti tocca comunque restare dove sei e continuare a fare quello che hai sempre fatto”
Sam sentì crescere la rabbia nella voce di Dean. Non stava più parlando a Faith, stava parlando a sé stesso. Si sentiva ancora in colpa perché infondo sia lui che Sam sapevano che la sua miracolosa guarigione aveva a che fare con la morte del padre. Ne avevano già parlato ma non era servito, Sam non era riuscito a dire niente per alleviare le pene del fratello, era rimasto interdetto di fronte a quello che gli aveva detto Dean, il padre gli mancava così tanto, la ferita era ancora aperta e loro si erano ritrovati con le lacrime agli occhi ed un enorme nodo alla gola.
“Parli di Kate o di papà?!” chiese Sam triste
“KATE NON È MORTA!” gridò Faith con la voce spezzata dalla rabbia e dal dolore. Sentendola Sam ebbe l’impressione che fosse sul punto di piangere.
Rimasero tutti in silenzio, dando spazio alla musica di sottofondo.
Sam era così imbarazzato per quella conversazione che non sapeva più che dire. Dean invece era solo dispiaciuto per il modo in cui aveva reagito la ragazza. Lanciò un occhiata veloce al fratello e alzò di nuovo il volume dello stereo che proponeva un altra volta i Led Zeppelin. ‘ Fantastico ‘ pensò Sam portandosi una mano alla tempia, ma non disse niente e la stessa cosa fece Faith; i suoi grandi occhi scuri rimasero fissi sul finestrino per quasi un ora, dopodiché tirò fuori dalla borsa un paio di occhiali da sole, se li mise e appoggiò la testa al sedile.
Erano le due, il sole era alto nel cielo, ma le nuvole lasciavano intravedere solo qualche spicchio di cielo qua e là. Sam guardò Faith, non riusciva a vedere i suoi occhi, ma gli sembrò che stesse dormendo e fece cenno a Dean di spengere lo stereo.
Calò il silenzio nella Chevrolet Impala.
Poco dopo passarono di fronte ad una piccola tavola calda e Dean accostò. “Io ho fame... tu?” chiese al fratello. Sam si girò a guardare Faith “Anche io... che facciamo la svegliamo?”
“Faith” la chiamò Dean alzando la voce. La ragazza si svegliò e si guardò intorno, erano fermi.
“Che succede?” chiese confusa
“Andiamo a mangiare un boccone” le disse Sam “vieni anche tu?”
“Non ho molta fame, se non vi dispiace rimango qui...” disse lei ancora assonnata.
“Fai come ti pare!” disse Dean scocciato scendendo dalla macchina
“Sei sicura? Vuoi che ti portiamo qualcosa?” le chiese Sam. A Faith sembrò ancora più premuroso del solito e pensò che volesse rimediare alla maleducazione di Dean, gli sorrise e scosse la testa “No, stai tranquillo. Grazie Sammy” Sam ricambiò il sorriso “ok, se cambi idea siamo dentro” le disse prima di scendere dalla macchina.
Quando Sam entrò Dean si era già seduto. Sembrava di cattivo umore finché non si avvicinò una giovane cameriera a prendere le ordinazioni.
"Basta poco per farti tornare il sorriso" scherzò Sam.
“Non me la fai la tua solita predica?” chiese Dean sorpreso
“Non credo che ce ne sia bisogno...” disse Sam compiaciuto guardandolo fisso. Sam già sapeva che Dean era dispiaciuto per quello che era successo e soprattutto non poteva biasimarlo per come si sentiva, anche lui si sarebbe sentito frustrato se avesse sospettato di essere la causa della morte del padre.
“Dean non devi sentirti in colpa, qualsiasi cosa abbia fatto papà è stata una sua scelta” disse Sam aggrottando la fronte.
Dean si sforzò di sorridere, ma non gli riuscì “Senti Sam è un discorso che abbiamo già affrontato una volta e non voglio tornarci sopra, ok?” disse triste
Aveva un altra volta alzato un muro davanti a sé chiudendo ogni possibile conversazione. La realtà è che non gli piaceva manifestare il suo dolore, non voleva ammettere che pensava al padre ogni maledetto giorno. Per essere un bravo cacciatore doveva essere forte e doveva riuscire a controllare i suoi sentimenti, inoltre in certi momenti questo far finta di star bene gli dava l’impressione di stare veramente meglio, anche se era solo una sensazione effimera.
La cameriera li servì e cominciarono a mangiare.
“Dovresti farle qualche domanda quando si sveglia .... finora l’unica a fare domande è stata lei” disse Dean con il boccone tra i denti
Sam lo guardò divertito “Perché lo dici a me, puoi farle anche tu qualche domanda?”
“ Come hai potuto notare non andiamo molto d’accordo, sei più bravo tu in queste cose...” ribatté Dean con nonchalance
“Ok, come vuoi tu.. ” disse Sam versandosi della birra nel bicchiere “comunque credo che dovresti essere un po’ meno scontroso ed un po’ più gentile...” lo punzecchiò Sam
Dean non rispose alla provocazione del fratello, era concentrato sul suo pranzo ed aveva lo sguardo perso nel vuoto
“A cosa stai pensando?” gli chiese Sam incuriosito
"Credi sia sicuro lasciarla da sola in macchina?" esordì Dean ansioso
Sam si mise a ridere “Cosa vuoi che faccia, al massimo mette le scarpe sui seggiolini”
Dean lo guardò sgomento “No! le ho detto che non deve farlo...”
“Lo so, Dean... stavo solo scherzando” disse Sam continuando a ridere
Dean intanto aveva cominciato a mangiare ancora più veloce del solito“Sbrighiamoci a finire” disse con la bocca piena “non sono per niente tranquillo...”
In meno di cinque minuti aveva spolverato il suo piatto e si era alzato per pagare il conto.
Sam si pulì la bocca con il tovagliolo e raggiunse Dean che intanto si era fatto incartare un hot dog da portare via
“Non posso crederci, hai ancora fame!?” osservò Sam sorridendo
Dean gli portò il panino al petto in modo che lo prendesse “Non è per me, è per Faith”
Sam inarcò le sopracciglia piacevolmente sorpreso, ma non poté commentare in alcun modo visto che il fratello era già all’uscita. Faith si svegliò al suono della portiera che si apriva, portava ancora i suoi occhiali da sole, nonostante la giornata fuori fosse abbastanza grigia.
“Se hai fame Dean ti ha comprato un hot dog” le disse Sam porgendole il sacchetto di carta. Dean tirò un occhiataccia al fratello, doveva proprio dirlo che era stato lui?
Faith sorrise stranita “E che ne è della famosa regola non si mangia in macchina ?” chiese divertita
“Basta che stai attenta a non sbriciolare!” brontolò Dean
Faith rise “Grazie, è un pensiero davvero molto carino, ma non posso mangiarlo...”
“Che vuol dire non puoi?” chiese Dean girandosi verso la ragazza
“Beh, io... sono vegetariana” disse timidamente Faith mordendosi il labbro inferiore
Dean la guardo stranito “Vegetariana...” ripeté tra sé e sé “tanto meglio per me!” borbottò togliendo di mano il panino a Sam che lo stava ancora porgendo a Faith
Sam sorrise “È una scelta molto bella” commentò interessato mentre il fratello sistemava il panino nel cruscotto.
Faith accennò un sorriso gentile e si girò nuovamente verso il finestrino, la strada scorreva veloce davanti ai suoi occhi.
Ogni tanto Sam le chiedeva se non avesse fame e lei lo tranquillizzò assicurandogli che aveva fatto una colazione abbonante. Con la scusa di fare due chiacchiere Sam riuscì a scoprire qualcosa di più su di lei; era di Philadelphia ed è proprio lì che studiava storia all’università prima di lasciare la città. Sam cercò di non essere troppo invadente con le sue domande dopotutto avevano ancora tempo, e poi non riusciva proprio a vederla come un indiziata. Ogni volta che accennava al suo passato diventava triste, malinconica e soprattutto sfuggente. Dean rimase in silenzio per gran parte del viaggio, cosa abbastanza strana per lui, era pensieroso e concentrato sulla strada.
Si fece sera velocemente, erano praticamente a metà del viaggio e decisero di fermarsi a mangiare nella prima cittadina che trovavano.
Questa volta entrò anche Faith con loro, ordinò un insalata di mais ma non sembrava avesse molta fame.
“Ma mangi sempre così poco?” osservò Dean stupito
“Mi sembra che ci sei già tu che mangi per tutti” disse lei accennando un sorriso
“Non sorprenderti Dean è capace di trangugiare qualsiasi cosa!” scherzò Sam
“No, no, ti sbagli, quella roba non potrei mai mangiarla” rispose Dean indicando il piatto della ragazza
Faith si mise a ridere “Guarda che qualcosa di salutare una volta ogni tanto ti potrebbe anche far bene, se vuoi arrivare sano alla vecchiaia”
Dean si mise a ridere “Faith guardaci” disse indicando prima sé stesso e poi il fratello con la forchetta che aveva in mano “noi non ci arriveremo mai alla vecchiaia!” continuò
Faith lo guardò incuriosita “Sembra quasi che tu ne sia contento ...”
“Sono i rischi del mestiere, io cerco solo di conviverci...” rispose lui cinico
Faith si schiarì la voce “Bene, quindi vedo che siete avvezzi ai discorsi allegri” disse con un sorriso amareggiato
“Avvezzi?? Ma come parli?!!” la canzonò Dean
“Uff, è possibile che devi sempre criticare tutto!!” si lamentò lei in tono scherzoso tirandogli il tovagliolo dritto in faccia. Dean si mise a ridere divertito seguito a ruota da Sam e da Faith
Ormai avevano finito tutti e tre di mangiare e si stavano preparando a tornare in macchina
“Cosa facciamo ci fermiamo in un motel per la notte?” chiese Faith
“Beh, per quanto ci riguarda possiamo anche fare una tirata unica e dormire in macchina” propose sicuro Dean
“Se per te va bene” si affrettò a precisare Sam rivolto alla ragazza
“Certo che le va bene, è voluta venire ed ora si adatta!Non abbiamo tempo da perdere.” disse Dean alterato da tutte le smancerie del fratello
“Dean...” lo riprese subito Sam
“Sam, non ti preoccupare va benissimo, ho dormito in posti peggiori” disse lei divertita dai battibecchi dei due fratelli
“Volete che guidiamo a turno?” chiese cortese
Dean scoppiò a ridere ancora prima che la ragazza finisse la frase, mentre Sam cercò di trattenersi
“Pensi davvero che ti farei guidare la mia macchina?” disse ridendo
“Guarda che so guidare anche io!” asserì lei offesa
“Si, si lo so benissimo, ci hanno fatto anche un film.... ‘ il maggiolino tutto matto ’ giusto?” continuò Dean con le lacrime agli occhi
“Non prendertela, devi sapere che di solito non la fa guidare neppure a me, ama l’impala più di sé stesso” disse Sam mentre uscivano dalla taverna
“Cavolo Dean la ami veramente molto allora” disse lei sarcastica incrociando le braccia e guardando la macchina dall’alto al basso
“hey hey fatela finita, non mi piace quando vi alleate contro di me. Sam tu dovresti stare dalla mia parte!” scherzò Dean rimettendo in moto la macchina
Con la macchina ripartì anche lo stereo
“No, ti prego un altra volta questa cassetta no!” scongiurò Faith con aria disperata
“Qual’era l’ultima regola....?” le chiese Dean compiaciuto
“Hai detto la musica che piace a te e a Sam, quindi facciamo che sceglie lui stavolta” disse lei aggrappata al seggiolino di Sam
“Si fai scegliere a me” disse lui divertito
“Dammi retta Faith se non metto la musica che piace a lui lo faccio solo per il tuo bene. L’ultima volta che l’ho visto con l’Ipod ascoltava Jason Manns ”
“Guarda che la musica folk piace a molte persone!” si lamentò Sam offeso sia dall’affermazione del fratello che dallo sguardo turbato di Faith
“Mamma mia ragazzi in quanto a musica siete un vero disastro!”scherzò la ragazza “almeno puoi cambiare album?” chiese rivolta a Dean
“L’ho cambiato...” disse Dean sorpreso del fatto che non se ne fosse accorta
“Già, è che queste canzoni sembrano tutte uguali” lo derise Sam
“Voi non sapete apprezzare la vera musica” affermò Dean alzando il volume dello stereo
Sam si girò a guardare Faith che gli fece una smorfia orripilata tappandosi le orecchie e mimando con la bocca “ C H E T O R T U R A ! ”.
L’atmosfera che c’era adesso in macchina era molto allegra. Andarono avanti a scherzare per tutta la sera, era tanto che Dean e Sam non si divertivano così, poi piano piano il sonno cominciò a farsi sentire e le risate si spensero. Dopo tante lamentele Dean era stato costretto a cambiare cassetta ed adesso era la musica dei Guns N' Roses a fargli compagnia. Sam si era addormentato già da un po’. Dean guardò dallo specchietto e vide che Faith era ancora sveglia. Appena la ragazza si accorse che la stava guardando, lui puntò lo sguardo fisso sulla strada e si schiarì la voce
“Dean?” lo chiamò Faith
Dean sgranò gli occhi sentendosi chiamare “che c’è?” chiese cercando di sembrare il più disinvolto possibile
“Sam si è già addormentato?” gli chiese lei sottovoce
Dean dette un altra occhiata al fratello “Si” rispose secco
Faith si avvicinò al suo seggiolino tanto che Dean riuscì a sentire il suo respiro nell’orecchio. Il cuore cominciò a battergli più forte, passò qualche secondo prima che Faith parlasse, ma a lui sembrò un tempo interminabile.
“Sei sicuro di farcela a guidare?” gli chiese sottovoce
Dean rise scaricando tutta la tensione “Ti ho già detto che l’Impala non te la faccio guidare”
Faith si avvicinò ancora “Ti prometto che Sam non lo saprà mai...” gli disse divertita all’orecchio
“Niente da fare” disse lui scuotendo la testa
“Sono sicura che un modo per convincerti sarei capace di trovarlo” continuò lei suadente.
Le piaceva stuzzicarlo, le era sempre piaciuto provocare gli uomini, fargli credere chissà cosa e farli rimanere con un niente; la faceva sentire potente il fatto di esercitare un certo controllo su di loro, ma Dean non si faceva influenzare così facilmente.
“Mmm.. sì, mi tornano alla mente un paio di scene di Basic Instinct che potrebbero farmi riflettere...” disse imbronciando la bocca pensieroso
Faith scoppiò a ridere “Che cretino che sei!”. Anche Dean stava sorridendo
“Ok, mi arrendo...” continuò la ragazza riadagiandosi sul seggiolino posteriore.
Dean la guardò di nuovo attraverso lo specchietto della macchina, non aveva un filo di trucco sulla faccia, ma la trovava comunque così carina, così dolce nei modi di fare.
‘ Smettila di fare il liceale con la cotta! Che diavolo ti prende! ‘ pensò ‘ quel genere di ragazza non ti è mai nemmeno piaciuto, è una di quelle che piacciono a Sam, una di quelle da cui ti sei sempre tenuto cautamente alla larga e soprattutto è una sospettata... ‘ era così disorientato, poi tutto gli sembrò chiaro ‘ È questo! Sono attratto da lei ma devo tenermi a debita distanza.... è per questo che mi sento così, mi passerà appena troverò un altra bella ragazza con cui posso divertirmi ‘
“Scusa Dean... ” disse Faith interrompendo i suoi pensieri
“Scusa?” disse Dean confuso aggrottando le sopracciglia
“Mi dispiace...” continuò la ragazza
“Non preoccuparti, prima o poi mi saltano tutte addosso, ci sono abituato” si vantò Dean
“Cosa!? Io non ti sono saltata addosso! Stavo solo scherzando!” puntualizzò lei agitata
“E allora perché mi hai chiesto scusa?” continuò Dean divertito
“Per stamattina...” disse lei con lo sguardo basso “ non dovevo reagire in quel modo, mi dispiace...” la sua espressione non era più così allegra ed anche Dean si era fatto serio.
“Non devi scusarti, è colpa mia. Certe volte sono troppo...” Dean si bloccò per cercare la parola giusta
“Brusco?” suggerì Faith con un sorriso
Dean gli lanciò uno sguardo divertito “ Brusco? Ma come parli?” la punzecchiò
Faith si morse il labbro inferiore per non ridere “La smetti!!!” si lamentò tirandogli una botta sulla spalla “brusco è una parola comunissima!”
Dean si divertiva troppo a prenderla in giro. Risero entrambi, ma il sorriso di Faith si spense lentamente “Dimmi la verità Dean, tu credi che sia morta?” disse dopo qualche istante di silenzio
Dean non sapeva proprio come rispondere alla sua domanda, strinse i denti e continuò a guardare dritto davanti a sé, poi lanciò un occhiata veloce dallo specchietto; gli occhi della ragazza erano lucidi. Dean sentì salire una gran rabbia, avrebbe tanto voluto fare qualcosa. Strinse forte il volante tra le mani “Ti prometto che la ritroveremo” disse deciso.
Faith lo guardò sorpresa, sembrava così sicuro della sua affermazione, allungò la bocca in un mezzo sorriso ed accennò un si commosso con la testa.
Passò quasi un’ora, Faith era ancora sveglia con lo sguardo fisso nel vuoto, non sembrava avesse voglia di parlare. Dean sentì il bisogno di dormire che diventava sempre più pressante, le palpebre si facevano pesanti. Verso le tre decise che era l’ora di accostare e riposarsi
“Resto sveglia io mentre voi dormite” aveva insistito Faith nonostante Dean le avesse assicurato che non ce n’era bisogno “Non si può mai sapere, meglio stare in guardia...”
“Noi stiamo sempre in guardia, anche mentre dormiamo” aveva controbattuto Dean, ma lei non aveva sentito ragioni
“Fai come ti pare...” aveva infine ceduto Dean ‘ tanto verrà sonno anche a te ’ aveva pensato stizzito poco prima di chiudere gli occhi e sprofondare in un piacevole e riposantissimo sonno.