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Autore: EtErNaL_DrEaMEr    09/11/2009    3 recensioni
9 Novembre 1989 - 9 Novembre 2009.
Noi non vogliamo quel muro.
Vogliamo essere liberi.
Berlino non è divisa, Berlino è unita.
Berlino è libera.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Wir Sind Das Volk


9 November 1989





«Il giorno della caduta del Muro fu il giorno della felicità, ma anche il giorno della vergogna.
Ma i giovani cancelleranno le ferite del Muro».

Helmut Kohl, 9 Novembre 2004






Abbattete quel muro, buttatelo giù.
Su quei mattoni c'è sangue, c'è disperazione, ci sono più di vent'anni di dolore.
Vivere in un palazzo diviso a metà; conoscere i propri parenti solo attraverso delle fotografie; osservare da lontano un mondo inarrivabile.
Noi gridiamo, noi piangiamo, noi non abbassiamo lo sguardo, non ci arrendiamo. Non rinunciamo ai nostri desideri.
Noi non vogliamo quel muro.
Vogliamo essere liberi.
Berlino non è divisa, Berlino è unita.
Berlino è libera.
Solo voi non l'avete ancora capito, ma pian piano vi accorgerete che lei sta rinascendo. Risorge dalle sue ceneri come una fenice, si rialza dalle lacrime del suo popolo, più forte e più bella di prima.
Ascoltate le urla di chi cammina per le strade, di chi scende nelle piazze e agita in aria quella bandiera che non è solo un pezzo di stoffa, non sono solo tre colori: è un simbolo, è il segno di una Germania unita, di una Berlino che urla anche lei, e scalpita e calcia.
Berlino è viva.
Pensavate di averla uccisa, pensavate di averle tolto il respiro, pensavate di averla ridotta ad un cumulo di case vuote, di piazze grigie, di anime fantasma.
Voi lo pensate, ma vi sbagliate.
Perché noi, siamo noi il suo respiro.
E ora tendete le orecchie, state bene attenti, perché la bomba sta per scoppiare.
Noi, noi siamo i giovani, e noi arriveremo fino a là, fino a là, dove soldati controvoglia sbarrano l'accesso alla Porta di Brandeburgo, là dove i nostri graffiti hanno spazzato via il grigio di quel cemento maledetto, là dove tante lacrime hanno bagnato il terreno, disperate e rassegnate.
Noi ci alziamo.
Noi lottiamo.
Berlino risorge.
Fatevi in là, perché nessuno vi vuole più qui.
Un muro non può più dividere la nostra volontà.
Il nostro spirito è uno solo, forte e orgoglioso come non è mai stato, ma voi ci vedrete a migliaia, insistenti, fino a che non potremo avere il via libera, fino a che quello che c'è oltre non sarà più irraggiungibile, fino a che anche l'ultimo mattone di quel muro non cadrà a terra, esausto e inutile.
Noi combattiamo.
Noi gridiamo.
Noi siamo liberi.
E se piangiamo, lo facciamo per la gioia, per noi, per i nostri padri, per quello che hanno vissuto, per Berlino, perché ora è solo una e non più due.
Potrete fare qualsiasi cosa, cercare di fermarci in ogni modo: non servirà a nulla.
Noi siamo il popolo, noi siamo Berlino.
E Berlino ora ha deciso.
Vola in alto, libera e stupenda, vola lassù dove sembra di volare anche a noi, quassù su questo muro.
Il momento è finalmente arrivato.
Ordinate ai vostri uomini di arrendersi, mette fiori nei vostri fucili, e ammirate quello che doveva succedere.
La notte gelida non ci spaventerà, il buio non esiste più, visi sconosciuti ci fanno compagnia, uniti da un unico sogno, ora diventato realtà.
Non potete fermarci.
Semplicemente non potete, è inutile.
Il buio non è mai stato così luminoso.
La Porta di Brandeburgo non è mai stata così bella.
Tante lacrime non sono mai state così felici.
Guardatela, guardate di cosa è capace Berlino, di cosa siamo capaci noi.
Avreste mai pensato che potesse splendere così tanto?
Così tanto da abbagliare le vostre sciocche convinzioni, le vostre ottuse pretese di dividere un popolo con un muro?
Quella forza che pensavate sconfitta è tornata.
La libertà ha guidato il popolo, Berlino lo ha guidato.
E ora sorridiamo, e ora ci abbracciamo, e ora ci arrampichiamo, e ora gridiamo, e ora camminiamo sopra quelle macerie, testimoni di qualcosa che, finalmente, non c'è più.
Ci avete sentito, alla fine?
Berlino ha parlato.
Noi siamo il popolo.







«Questa città come molte altre conosce il sogno della Libertà.
Le persone del mondo devono guardare Berlino,
dove il muro è caduto e dove la storia
ha provato che non c'è una sfida che non si può
combattere per il mondo unito».

Barack Obama, 24 Luglio 2008




* * * * *







Hallo, Leute! (giusto per rimanere in tema^^)

Dunque, suppongo che questa cosa sia una flash-fic... o una mini-shot... comunque, qualsiasi cosa sia, l'ho semplicemente scritta di getto nel giro di un quarto d'ora (e se fa schifo, vi comprendo-.-”), ma non ho resistito!
Oggi - come si dice ovunque - è il 9 novembre 2009, vent'anni fa il muro di Berlino smetteva finalmente di essere una barriere tra un unico popolo, permettendogli di riunirsi. Due giorni dopo, lo stesso muro è stato abbattuto, da gru, da uomini e, soprattutto, giovani che armati di picconi o solo delle proprie mani, distruggevano quell'orribile segno di divisione.
Non è l'unico muro che andava abbattuto, ce ne sono ancora tanti, oggi, che dovrebbero essere buttati giù, visibili e non. Ma è stato un passo importante, fondamentale.
Berlino, però, è una città a cui io tengo molto – non c'è un motivo particolare, è un ammore che provo già da molto tempoXD!- e il solo vedere le immagini del 9 novembre 1989, vedere tutte quelle persone a ridosso del muro, da una parte e dall'altra, vedere i loro volti e provare solo a immaginare (certe cose non si possono sapere, se non le hai provate) cosa deve aver significato quel momento per Berlino in particolare, ma anche per tutta la Germania, per l'Europa e tutto il mondo, mi lascia spiazzata. E non solo al ventesimo anniversario, ma pensavo che oggi fosse doveroso spendere due parole su questo evento straordinario.
Tutto qui.
E anche se questa cosa qui sopra non vi è piaciuta, spero almeno che vi abbia fatto pensare, riflettere su quel momento.
Vent'anni non sono molti.
Anche per chi nell'89 ancora non c'era – come la sottoscritta^^ -.

*guarda in su*

Oddio! Non volevo, è più lungo il mio intervento della fic... perdono! Comunque, sempre la solita solfa: recensioni ben accette, complimenti ancor di più, insulti un po' meno (ricordate!: è tutta questione di tatto!XD).
Se non state sbavando sulla tastiera, se il vostro cervello non si è licenziato in tronco, se siete ancora vivi, insomma^^... mi fa piacere! (anche alla mia coscienza!XD)

Ah, spero il titolo sia giusto!^^





Tschüß(ormai che ho iniziato^^)
Vale




  
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