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Autore: ste13    09/11/2009    0 recensioni
salve a tutti! questa storia anche parla di una giovane giornalista spagnola. la perdita di una lontana zia sarà l'innesco di una serie di eventi (casuali?) che cambieranno il corso della sua vita. spero vi piaccia. ogni critica è ben accetta. ciau
Genere: Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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I funerali sono stati insoliti. C’erano pochi familiari presenti, ma a onor del vero nessuno si sentiva partecipe a quell’ingombrante, più che triste, cerimonia. C’era un sole fastidioso e la gente badava più a sventolarsi che alle parole sacre del parroco. Anche io, ad essere sincera, non ho seguito il sermone poiché ero irritata dalla presenza di tutti quei parenti che ho voluto tanto allontanare. A distogliere ulteriormente la mia attenzione è stata una strana presenza, una donna che dall’altra parte della chiesa mi guardava in modo insistente,quasi di sfida. Inizialmente,presa dal disagio,ho preferito ignorare la situazione. Ma poi,incuriosita, ho accettato le sue provocazioni e ho sorretto quello sguardo indagatore. I suoi occhi erano di un grigio anonimo, una tonalità intensa e fredda. Il viso era animato da gote rosa e rughe accennate. Le lunghe ciocche argentee incorniciavano dei lineamenti smussati. A parer mio, quella donna poteva aver vissuto sessanta primavere o poche di più. Non l’avevo mai vista fino a quel momento, ma non so come mi sembrava di conoscerla già. Avevo l’insolita sensazione che quella figura sarebbe irrotta nella mia quotidianità una seconda volta … e ciò mi turbò molto.
Il resto della cerimonia funebre si è svolta al cimitero di Leòn,illuminato dagli intensi raggi solari tipici di Giugno. Le lapidi riflettevano la luce gialla facendo sembrare quel luogo innaturale. I fiori variopinti spruzzati qua e là in quel paesaggio non facevano che accentuare la sacralità della vita dopo la morte. Camminavamo tra le tombe come uno stormo di corvi,col viso teso e imperlato di sudore. Oltre ai vestiti neri,eravamo accomunati dalla voglia di ritornare presto a casa. Nessuno sembrava rattristito dalla scomparsa di zia Giulie,bensì vidi su alcuni volti un sogghigno malizioso. Non rammento alcuna motivazione che potesse far nascere un astio verso di lei, ma magari è perché non la conoscevo affatto. Mia madre ha sempre evitato questo argomento, come se l’irritasse. Nonostante ciò mi accennò di essere molto diversa da sua sorella, quasi compiacendosene. Non amava affatto la compagnia di zia Giulie perché si sentiva soffocare dai suoi modi autoritari; più volte hanno avuto discussioni a causa,secondo mia madre, dell’ipocrisia di zia. Ciò sarebbe stato il fulcro del loro allontanamento. E magari è stato proprio il brutto carattere di zia Giulie a far riaffiorare una soddisfazione generale dopo la sua morte. Il clima che galleggiava sotto i nostri sguardi era pesante e inopportuno al cospetto di un defunto, tant’è che dopo la cerimonia il gruppo dei miei parenti,me compresa, si è dileguato adagio e ammutolito,ma comunque sollevato.
  
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