- Prologo -
Non
è una novità per noi cambiare città. Rimanendo troppo a lungo nello stesso
posto, non cambiando mai aspetto dopo anni e anni, la gente si farebbe strani
pensieri, inizierebbe a parlare, ed questo è assolutamente da evitare. Ma qui
in Alaska ci siamo trasferiti da qualche anno, e non avrei mai, mai pensato
che, dopo ottant’anni di convivenza, una bella mattina la nostra bella, cara,
dolce Esme, durante una riunione di famiglia ne
uscisse con una frase simile << Ragazzi , ed ora che ve ne andiate di
casa >> noi tutti rimasimo un attimo perplessi
da quell’affermazione << è ora che vi facciate le ossa. Vi conviene
trovarvi lavoro e casa, perché da domani siete sfrattati >>
Dopo
una serie di discussioni a vuoto, alla fine, abbiamo cercato a malincuore un’altra
cittadina, un piccola, dove le nubi erano perenni, dove potevamo uscire
tranquillamente alla luce del sole. Così trovammo un piccolo punto nella mappa,
una cittadina che contava il più alto tasso di giorni piovosi dell’America : Forks. Purtroppo per noi ci trovavamo senza un briciolo
soldi, totalmente al verde, così, non ci pensammo due volte quando vidimo
l’articolo : una casa, precisamente una fantastica villa nella foresta, con
affitto totalmente gratuito. Ma niente è gratis a questo mondo, così vennimo a sapere della condizione : la padrona di casa
aveva una nipote che non era propriamente femminile. Se saremo riusciti ad
renderla una bella ragazza, avremmo avuto la casa per tutto il tempo necessario
ed assolutamente gratis.
<<
Fantastico! >> trillò Alice dalla Porche mentre parcheggiava . Scese
rapidamente dalla macchina ed si mise ad ammirare la villa risalente ai primi
dell’ottocento << ahh! penso proprio che mi
divertirò! insomma, anche se la ragazza è un po’ maschiaccio riuscirò
sicuramente ad attrarla con i miei vestiti! >>
“
come no!” pensai chiudendo lo sportello della Volvo
<<
appunto! >> le diede manforte Rosalie.
<<
Forza, andiamo ! >> c’intimò Emmett con una
valigia sottobraccio, aprendo il cancello principale che dava sul giardino. Anche
questo era stupendo, ben curato, con al centro un gazebo bianco.
<<
bello >> ammise infine Jasper.
Io
ero l’unico silenzioso, mi limitavo a seguirli mentre questi ammiravano il
giardino. Come se non c’è ne fossero di più belli al mondo! ridicolo! quando
fui catturato da un brusio di foglie. E non solo io, anche i miei fratelli si
voltarono contemporaneamente verso un cespuglio << ma che … >> feci
avvicinandomi
<<
ahh! >> urlò una voce femminile. Ed da dietro
il cespuglio né uscì la ragazza meno femminile di tutto il pianeta : aveva dei
capelli che in teoria dovrebbero essere castani, ma in pratica erano un ammasso
nero , scompigliato ed oleoso attaccato al cranio. La lunga frangia le cadeva
fino a coprirli gli occhi, e mentalmente mi chiesi se ci vedesse dietro tutta
quella massa. Portava un maglione smesso, troppo grande e scucito in certi
punti, ed una gonna tutta rassettata,lercia, che probabilmente non cambiava da
troppo tempo. Ci scruttava, questo era certo, ma
leggere l’espressione di quella …. ragazza era impossibile. Ma la prima cosa
che notai, al di la dell’aspetto, e che per me non era solo impossibile
leggerli l’espressione … ma anche i pensieri. Inclinai il capo, cercando di
capire da che pianeta provenisse.
<<
Sadako! >> urlò Alice, parandosi dietro Jasper
<< quella di The Ring! >>
Io
risi e mi avvicinai alla ragazza , che indietreggiò inciampando sul cespuglio.
Le porsi una mano << stai bene? >> mi guardò un attimo e … svenne.
Commenti Dell’ Autore :
Come potete notare mi sono dedicato a un
nuovo genere, (ispirato solamente nell’introduzione a Perfect
Girl Evolution )
Se vi piace e volete darmi qualche
consiglio, o vi ho incuriosito
Commentate
Questo è solo il Prologo …