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Autore: H1Corona213    10/11/2009    6 recensioni
Questa è la mia prima fanfic, quindi ho deciso di ambientarla nel mio anime preferito, i Pokémon. La storia si svolge principalmente nella regione di Sinnoh, ma ci saranno molte novità per i nostri amici: cosa succederebbe se Brock e Lucinda decidessero di fare una sorpresa ad Ash per festeggiare il suo anniversario più importante? Principalmente una Ash x Misty, ma ci saranno anche molte parti Vera x Drew, Lucinda x Gary, Tracy x Daisy e Jessie x James. Vi prego, recensite, anche in negativo, ma soprattutto: GOTTA CATCH'EM ALL!
Genere: Romantico, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Ash/Misty, Drew/Vera
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Pikachu, che cupido!!! Capitolo 6:Pikachu, che cupido!!!

 

 

Mentre Ash veniva svegliato ancora una volta in modo piuttosto brusco dai suoi amici (Gary e Lucinda lo avevano buttato ancora addormentato nella vasca da bagno piena di acqua GELIDA!!!), l’aereo che trasportava Tracy e Misty era finalmente atterrato nella regione di Sinnoh.

-         Finalmente siamo arrivati! Non vedo l’ora di arrivare al raduno. E tu Tracy?-

Ma il ragazzo, che stava pensando ad un modo per salvarsi dalle ire della ragazza, che SICURAMENTE lo avrebbe ammazzato quando avrebbe scoperto che in realtà era tutta una messinscena organizzata da Brock, non le aveva minimamente fatto caso, rischiando di rendere la sua fine ancora più prematura.

-         Tracy? Mi stai ascoltando?-

-         Eh, come, cosa? Oh, sì,sì, certo Misty!-

-         Uff…Se volevi restare con Daisy dovevi solo dirmelo, invece di accompagnarmi qui a Sinnoh!!!- esclamò la giovane un po’ scocciata.

-         Ma no, non stavo pensando a lei!- urlò lui diventando tutto rosso.

-         Uhm…Chissà perché, ma tutta questa faccenda non mi convince per niente, ho come la sensazione che ci sia qualcosa sotto-

-         Ma figurati! Cosa vai a pensare!-

Intanto il ragazzo si dava mentalmente dell’idiota. Sapeva che ormai era questione di poche ore, prima che la verità saltasse fuori, ma voleva vivere lo stesso più che poteva prima del linciaggio.

-         Senti Tracy…Io vado un attimo in bagno, tu aspettami qui-

-         Ok, vado a fare un telefonata intanto…-

-         A Daisy?-

-         Quante altre ragazze pensi abbia?- le domandò lui con faccia finto - imbronciata.

-         Spero per te nessuna…Non ti perdonerei se facessi soffrire mia sorella, te la farei pagare MOLTO cara!-

-         Ecco, a tal proposito…-

-         Senti, ne parliamo dopo ok? Aspettami davanti ai videotelefoni- disse la ragazza avviandosi.

-         FIU! Se ne è andata… Via di corsa ai telefoni!-

Nonostante quello che aveva detto a Misty, il suo primo pensiero non fu per Daisy, ma per gli amici che li aspettavano ignari del pericolo a cui andavano incontro…

Così corse verso il primo apparecchio libero che trovò, e si affrettò a fare il numero del centro medico dove alloggiavano Ash e co.

-         Dai, dai, dai rispondi tu Brock!!! Ti prego non Ash, ti prego non Ash!!!-

-         Pronto? Qui centro pokémon, sono l’infermiera Joy. Con chi desidera parlare?-

-         Buongiorno infermiera, mi chiamo Tracy… Per caso nel suo centro alloggia un certo Brock? È un allevatore di pokémon, e viaggia con un gruppo di amici-

-         Brock hai detto? Si, è qui, aspetta che te lo chiamo…-

-         Grazie infermiera Joy- disse il ragazzo mentre la sua agitazione andava scemando... Era riuscito a trovare l’amico e Misty non era ancora tornata, magari dopo avrebbe fatto davvero in tempo a fare una telefonatina alla sua Daisy.

Perso nei suoi pensieri, non si accorse che un ragazzo era apparso nello schermo del videotelefono.

-         Pronto Tracy? Tracy mi senti? TRACY!!!-

-         Eh? Chi, come, cosa? Oh, sei tu Brock…-

-         Già… Ti eri incantato per caso?-

-         Volevo dirti che siamo all’aeroporto- disse l’osservatore di pokémon, cercando ci fuorviare il discorso.

-         Davvero? Bene, molto bene… Siamo nei limiti di tempo previsti. Fra quanto contate di essere qui?-

-         Per l’ora di pranzo, se tutto va bene-

-         Ti raccomando di rispettare il piano. Vera e Pikachu non vedono l’ora di mettere in atto la loro strategia segreta…-

Dalla faccia del ragazzo sembrava che quel piano non gli andasse molto a genio, ma evidentemente non erano riusciti a pensare a niente di meglio.

-         Brock, non farmi quella faccia, che se no mi preoccupo ancora di più…Già adesso…-

-         Perché dovresti essere preoccupato Tracy?-

    Il poverino piantò un salto da guinness dei primati, tanto grande era lo spavento che si era preso.

-         M-Misty! Co-come mai sei già qui?-

-         Veramente è già un quarto d’ora che ti cerco, ma che stai facendo? Tu e mia sorella non vi vedete da qualche ora, mica da mesi? Quante cose avete da dirvi?-

-         T-tua sorella?- domandò il giovane, totalmente nel pallone.

-         Sì, mia sorella! Mi hai detto che chiamavi lei… Perché, mi hai mentito per caso?- minacciò, mentre gli occhi le si riducevano a due fessure.

-         Sì, sì! Daisy! Ciao Daisy come stai?-

Nel tentativo di salvare la situazione, Tracy finse di essere impegnato in una conversazione telefonica, ma purtroppo per lui si era dimenticato che quello era un videotelefono…

-         Scusa Tracy, ma dov’è mia sorella? Non la vedo nello schermo-

Ecco, era morto. Non aveva nessuna possibilità di salvarsi quella volta… Ma, un momento! Lo schermo era vuoto! Brock, da persona intelligente qual’era, aveva pensato bene di filarsela alla chetichella, lasciandolo però in una situazione leggermente complicata…

-         Ciao sorellina!- esclamò una voce attraverso la cornetta.

Tracy si sentì gelare il sangue nelle vene. Cavolo! Brock stava imitando la voce della sorella di Misty!

-         Ciao sorellona, ma dove sei? Non ti vedo…-

-         Scusa, ma mi è caduto l’orecchino per terra, sotto il telefono! Lo sto cercando!- disse Brock con la voce camuffata.

-         Eh, sei senza speranza- sospirò Misty.

-         D-dai Misty, sarebbe meglio mettersi in viaggio, la strada è lunga!-

Tracy stava cercando di salvare il salvabile, e concludere in fretta quella scomodissima conversazione.

-         Uff… Prima perdi tempo con la tua fidanzata, restando mezz’ora al telefono, poi mi dici di sbrigarmi? Ah… L’amore è troppo complicato!-

-         Allora Misty, ci sentiamo più tardi! Ciao Amore!!!-

Evidentemente Brock ci aveva preso gusto, oppure semplicemente voleva infierire sul povero Tracy, per fargliela pagare della maledettissima situazione in cui lo aveva cacciato.

Sentendo quelle parole, il ragazzo arrossì, furiosamente, ma riuscì a trattenere la lingua e a biascicare a denti stretti un – ciao amore- prima di chiudere la conversazione.

-         Anche questa è andata- pensò, prima di uscire dall’aeroporto ed andare incontro al sanguinoso destino che SICURAMENTE lo attendeva per mano della sua compagna di viaggio.

 

Alcune ore dopo…

-         Insomma Tracy!!! Si può sapere perché mi hai trascinato in questo bosco!?! Sai che li odio!-

Il motivo era semplice. Perché i boschi erano pieni di insetti!!!

-         Te l’ho detto Misty! Questa è una scorciatoia!-

-         Ma se la strada era parallela! Come fai a dire che è più veloce dover arrancare in un umidissimo bosco, senza uno straccio di sentiero, piuttosto che passare sulla strada!-

Tracy finse di non sentirla, ed il motivo era semplice: quando la sera prima aveva telefonato a Brock da Cerulean, si era fatto spiegare bene il piano. E il piano richiedeva che passassero da quel bosco, che guarda caso portava proprio sulla spiaggia dove ogni giorno il gruppo di allenatori si riuniva.

Peccato che la seconda parte non gli piacesse per niente, perché inevitabilmente sarebbe stata la causa scatenante della repressione di Misty nei suoi confronti…

-         Ma chi me lo ha fatto fare!- pensò.

Poi diede il via alla fase uno.

-         Misty? Non so come dirtelo ma… CI SIAMO PERSI!!!-

-         COSA!?!- l’urlo della ragazza era DECISAMENTE acuto, quasi al livello da spaccare i vetri.

-         E tu me lo dici adesso? Ah, lo sapevo, lo sapevo che dovevamo prendere la strada!-

-         Dai non preoccuparti, possiamo mandare Shyter a controllare, magari trova un sentiero-

-         Sì! Per favore! Voglio restare il minor tempo possibile qui!-

Ormai la ragazza era andata in crisi.

-         Ok! Vai Shyter!- esclamò lanciando la sfera-poké.

-         SHYTER!!!-

-         Sai quello che devi fare Shyter… Adesso vai!-

Detto questo, il pokémon scomparve fra gli alberi.

Poco dopo giunse in vista della spiaggia, e cercò di attirare l’attenzione di Brock, come gli aveva chiesto di fare il suo allenatore.

Fortunatamente Gary lo vide, e fece segno al Vera di procedere col piano, mentre lui chiamava Brock e Drew.

Cercando di non farsi vedere dagli altri, Vera lanciò una sfera e fece uscire il suo Beautifly, che si affrettò a seguire il pokémon di Tracy.

-         Ormai ci siamo- mormorò la ragazza, mentre un sorrisino le si disegnava sulle labbra. 

 

-         Insomma, ma quanto ci mette?- domandò Misty per la 100 volta.

-         Lo sai che il mio Shyter è vecchio; ci mette quello che ci mette-

-         Ma io ho paura!- piagnucolò.

-         Ho, guarda! È tornato-

-         Allora, tutto a posto?-

-         SHYTER!-

-         Ok amico, grazie dell’aiuto-

Detto questo fece rientrare il suo pokémon nella sfera, poi riprese a camminare verso la spiaggia.

-         Ehi Tracy! Aspettami!-

Misty corse dietro all’amico, e lo aveva quasi raggiunto quando una grossa farfalla gli si parò davanti al naso: era il Beautifly di Vera!!!.

Ma la giovane era talmente nervosa, ed terrorizzata dalla prospettiva di incontrare degli insetti, che non fece minimamente caso di che pokémon si trattasse: urlò e basta.

E l’urlo questa volta fu ECCEZZIONALMENTE acuto, perché arrivò fino alle orecchie del gruppetto di ragazzi sulla spiaggia.

Tutti lo sentirono, ma a quel punto Pikachu partì di corsa infilandosi nel bosco, costringendo il suo ignaro allenatore e tutti gli altri (compreso il Team Rocket, che però si teneva a distanza) a seguirlo.

Mentre correvano, Ash rifletteva: gli sembrava che quella voce appartenesse ad una persona conosciuta, ma non riusciva a capire a chi.

Dal canto loro glia altri ragazzi si lanciavano sorrisetti e sguardi complici: fino a quel momento il piano era andato egregiamente bene, e Beautifly era stato fantastico.

-         WHAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!-

Misty intanto continuava a urlare, senza essersi resa conto che il pokémon si teneva ad una decina di metri dal lei, per non rischiare di rimanere assordato, cosa che purtroppo il povero Tracy non poteva fare, dato che lei lo aveva letto a seduta stante sue guardia del corpo-insetticida vivente…

-         Ehi Beautifly, ecco dov’eri finito!-

Sentendo quella voce, Misty si paralizzò di colpo: l’aveva riconosciuta!

-         Vera?-

-         Misty?- esclamò la ragazza, fingendosi sorpresa.

-         Ma cosa ci fai…- Misty sgranò gli occhi vedendo arrivare dietro di lei un folto gruppo di persone – qui…-

Era totalmente senza parole, mentre riconosceva tutti i componenti del gruppo o quasi.

Non riusciva a identificare quella strana ragazza con i capelli blu che si teneva stretta, ma la parola giusta era avvinghiata, al braccio di Gary.

Che fosse la sua fidanzata?

-         Ouch, Pikachu! Ma perché ti sei messo a correre così?-

Il suono di quella voce… Misty lo avrebbe riconosciuto tra un milione.

Si girò di scatto, verso il ragazzo con i capelli neri e il costume da bagno rosso che era appena entrato nella radura, grattando le orecchie ad un piccolo pokémon giallo che teneva sulla spalla.

-         Ash?-

Il suo nome era stato appena mormorato, eppure lui lo sentì.

E riconobbe subito la persona che lo aveva fatto.

- Misty?-

 

Calò il silenzio, sembrava quasi che in mezzo a quel bosco ci fossero solo loro due, due ragazzi che non riuscivano a staccarsi più gli occhi di dosso, ipnotizzati.

Secondi, minuti, ore…

Il tempo non aveva importanza.

E i loro amici, in religioso silenzio, aspettavano, cercando in ogni modo di non spezzare quell’illidio.

Purtroppo però il destino si mise in mezzo, e senza volerlo James ruppe un rametto: lo schiocco sembrò risuonare come un colpo di pistola.

Misty si riscosse all’istante: vide Ash, vide tutti i loro più cari amici, vide Tracy… E capì tutto.

Si girò verso il povero osservatore furente di rabbia.

-         È così dunque? Tutta questa bella messinscena, davvero ben congegnata. Immagino tu non ne sappia niente, vero Tracy? Guarda caso è proprio a Sinnoh, in questa cittadina, che si tiene il raduno annuale di Maestri di pokémon d’acqua, e guarda caso chi incontriamo qui? Tutto il vecchio gruppo al completo, ma bene… E VOI? COSA CI FATE QUI?- ruggì, vedendo il Team Rocket nascosto dietro le spalle di Brock.

-         Noi, ecco, noi… Passavamo di qui per caso!-

-         Già, già stavamo solo cercando un modo per…-

-         Rapire Pikachu!- esclamò James, non sapendo cosa dire.

-         Miao, bravo babbeo, adesso sì che siamo nei guai!- piagnucolò Meowth, pensando a quanto sapessero essere stupidi gli umani.

-         SPARITE!!!- ringhiò la ragazza con i capelli rossi.

-         Agli ordini capo!-

I tre partirono da soli alla velocità della luce.

Ma ahimè, prima di farlo, si tradirono da soli…

-         Mocciosi, cioè, ragazzi! Ci vediamo dopo all’hotel! Fateci sapere come è andata!-

-         Come è andata cosa?- urlarono insieme Ash e Misty, guardando gli altri.

-         Ops, mi sa che siamo fregati- rise imbarazzato Lucinda.

-         Quegli imbecilli del Team Rocket riescono sempre e comunque a rovinare tutto, anche quando si impegnano a non farlo- sospirò Drew, scuotendo la testa sconsolato.

-         QUALCUNO si degna di darci una risposta!?!- parlarono di nuovo insieme Ash e Misty.

Silenzio.

Tutti che guardavano tutti, ma nessuno che parlava…

Un’atmosfera così tesa non si era mai vista, tra poco sarebbero iniziati a cadere i fulmini in mezzo a loro.

Dopo qualche minuto, Vera non resse più.

-         Abbiamorganizzatotuttoiobrockeglialtri!!!- disse senza neanche riprendere fiato fra un parola e l’altra.

-         CHE!?!-

-         Uff…-

Respiro.

-         Abbiamo organizzato tutto io, Brock e gli altri… Era una sorpresa per Ash, per festeggiare l’anniversario del giorno in cui vi siete conosciuti: così abbiamo pensato di fare in modo che voi due poteste rincontrarvi, e nel frattempo abbiamo organizzato una rimpatriata al gran completo-

-         Lo vedo- disse Misty, con voce incolore.

-         Ah- Vera sembrava un po’ preoccupata dal tono di voce dell’amica, perchè non stava più urlando?

-         Comunque l’idea di base è di Brock e Lucinda… Ah, sì. Lei è Lucinda, una nostra nuova amica- specificò, mentre la giovane con i capelli blu le faceva ciao-ciao con la manina, tenendosi però a debita distanza dall’allenatrice con i capelli rossi.

-         Prima che tu mi uccida Misty, sappi solo che l’ho fatto anche per te- iniziò Tracy – eri così apatica ultimamente, così io e le tue sorelle abbiamo pensato che ti avrebbe fatto bene svagarti un po’. Ti prego, perdonami di averti mentito sul raduno, era tutta una finta-

-         Anche Daisy, Lily e Violet hanno partecipato? Nessuno a quanto pare si è salvato, vedo…-

I ragazzi continuavano a fissarla preoccupati, una reazione così non era assolutamente da lei: non è che magari si stava solo preparando per ucciderli in seguito?-

Misty aprì la bocca per parlare, tutti in attesa del suo verdetto finale.

-         A quanto pare è inutile discutere, mi sottometto alla vostra indiscussa superiorità- esclamò, mentre un sorriso le si allargava sulle labbra, lasciando tutti a bocca aperta.

-         Misty?-

Il sorriso le morì sulle labbra.

Sentendo quella voce, la ragazza rimase paralizzata.

Il tono era duro, e Ash la stava guardando in un modo TROPPO serio, non c’era neppure l’ombra di un sorriso sul suo viso così solitamente felice…

Non era da lui essere così…

Perché la fissava in quel modo?

Istintivamente, Misty si allontanò da lui, spaventata, facendo un passo indietro.

Eppure lui la seguiva, e man mano che lei indietreggiava, lui avanzava…

L’allenatrice ora era terrorizzata, senza sapere neppure il perché…

Sentiva solo che aveva una gran paura di lui.

Mise un piede in fallo, rischiando di cadere, e solo all’ultimo riuscì a recuperare l’equilibrio.

Ma nel frattempo il ragazzo si era avvicinato, ormai era di fronte a lei.

-         Ash, ma cosa…-

Non fece in tempo a finire la frase che sentì le parole mozzarglisi in gola.

Sì, perché Ash l’aveva abbracciata.

-         Bentornata Misty- le sussurrò piano nell’orecchio, stringendola forte fra le sue braccia, quasi avesse paura che scomparisse da un momento all’altro.

Allora lei fece l’unica cosa che poteva fare in quel momento: rispose al suo abbraccio.

-         Sì, sono tornata- sussurrò.

 

 

Note dell’autrice:  SCUSATE, SCUSATE, SCUSATE!!! Lo so che il mio ritardo è imperdonabile, sono più di 6 mesi che non aggiorno. Avevo detto che mi fermavo un po’ per le vacanze, ma alla fine ho aspettato decisamente di più. Il fatto è che ero bloccata su questo capitolo, avevo l’idea, ma non ero molto soddisfatta del modo in cui veniva fuori… Nel frattempo però ho già completato i cap 7 e 8, devo solo trovare il tempo di riscriverli al computer. Poi probabilmente seguirà un altro lungo periodo di pausa di riflessione, perché al momento ho 0 idee… Dunque, in questo capitolo finalmente i piano dei nostri geni è andato in porto, anche se non esattamente come si aspettavano, e il nostro Ash ha davvero stupito tutti abbracciando Misty! Che sia un segno che i suoi neuroni ibernati si stiano scongelando? Tranquilli, niente di tutto questo…^^

Salute a tutti, e Arigatou, ci si vede al 7°capitolo!!!
  
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