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Autore: Peach_93    10/11/2009    3 recensioni
-aggiunti ringraziamenti per questa ff!!- Una sera, verso la fine dell'ultimo anno di Hogwartz, Draco Malfoy si ritrova a riflettere sul suo futuro, un arrivo inaspettato gli farà prendere la decisione di provare ad essere felice.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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HO AGGIUNTO I RINGRAZIAMENTI VARI PER QUESTA FF ALLA FINE

 

PEACH CORNER:

Ciao a tutti! Eccomi qui con una one shot!
Ieri sera mi sentivo ispirata, così mi sono messa al computer ed è nato questo piccolo sclero, spero che vi piaccia!
Dedico questa ff alla mia migliore amica che mi sostiene sempre e a cui voglio un mondo di bene, e a tutti i miei lettori affezionati ^___^.
Ne approfitto per ringraziare Red_93 che mi ha inserito tra gli autori preferiti! Sono davvero contenta di questo!
Tra una settimana (o quando ci saranno recensioni sufficienti) posterò un capitolo dove ci saranno le risposte ai vostri commenti, che dite, me ne lasciate qualcuno?
Baci a tutti! Peach

 

Il destino di Draco Malfoy –HOMO FABER SUAE FORTUNAE-

Era una notte come tutte le altre nella scuola di magia di Hogwarts.
La luna rischiarava il cielo con il suo candido pallore, riflettendosi in un gioco di luci argentate sulle acque del lago nero.
Draco Malfoy aveva appena finito il suo turno di ronda da caposcuola, avrebbe dovuto tornarsene nel suo dormitorio ma non aveva affatto sonno.
Mille pensieri affollavano la testa bionda del serpeverde, ed il ragazzo sentiva che aveva bisogno di un po’ di pace per riflettere, pace che solo il lago nero, con la sua mistica atmosfera, riusciva a donargli.
Camminò per i giardini della scuola di magia che lo aveva visto crescere e maturare, che aveva costituito per lui una famiglia e una seconda casa, e si sedette sotto le fronde di un albero dei tanti che costeggiava quel posto magico iniziando a meditare.
Capitano a tutti quei momenti in cui ci si ferma a pensare e a riflettere sulla propria vita, momenti malinconici in cui si viene assaliti da ricordi più o meno felici che lasciano un po’ di amarezza nell’animo, momenti in cui si pensa a come sarebbe la propria vita se soltanto si avesse il coraggio di prendere in mano la situazione e decidere del proprio destino.
Homo faber suae fortunae dicevano i latini, l’uomo è l’artefice della sua sorte.

Magari fosse vero pensò Draco Malfoy.
Lui non lo era mai stato, non aveva mai avuto il potere di scegliere della sua vita, e quel marchio che si ritrovava sul braccio ne era la prova.
Il ragazzo si ricordava benissimo del giorno in cui suo padre entrò nella sua stanza annunciandogli che sarebbe dovuto diventare un mangiamorte, ricordava altrettanto bene le parole con cui l’aveva convinto ad accettare quella condanna:“Se non ti farai quel marchio, puoi dire addio a tua madre”.
A quanto può arrivare la crudeltà di un uomo?
Sino a costringere il suo stesso figlio a ricevere un marchio per degli ideali a cui non crede, che potrebbero portarlo alla morte?
Evidentemente si, e suo padre ne era la riprova.
Draco sospirò, e cercando di tirarsi su di morale iniziò a pensare agli aspetti positivi (o perlomeno a quelli che avrebbero dovuto esserlo) del suo futuro fuori da Hogwarts, ormai prossimo.
Dopotutto non aveva motivo di essere così triste… presto sarebbe diventato un uomo ricco e potente e si sarebbe sposato con Pansy Parkinson, una purosangue bellissima a cui era molto affezionato.

Affezionato, non innamorato… pensò il biondo.
La ragazza mora era come una sorella per lui, si conoscevano sin da quando erano in fasce e si volevano davvero bene, ma il loro non era amore, bensì un matrimonio combinato.
La scelta di sposarsi era stata presa dalle loro famiglie e i due ragazzi avevano dovuto accettarla, si erano quindi fidanzati fingendo di essere felici e che tutto andasse bene, ma per lui era molto difficile portare avanti questa farsa, nonostante fosse abituato a mentire e a mascherare i suoi sentimenti, perchè il suo cuore batteva per un'altra.
Purtroppo per lui però quell’altra era la ragazza sbagliata.
Perché? Semplice, era mezzosangue, grifondoro e per di più amica di Harry Potter.
Ebbene si, lui era innamorato di Hermione Granger.
Sapeva benissimo che il suo era un amore impossibile, non tanto perché contro tutti gli ideali che gli erano stati insegnati, oramai lui non ci credeva neanche più, sarebbe stato pronto a rinnegarli tutti per lei se solo glie lo avesse chiesto.
Il problema era che una ragazza come lei, dolce, sensibile, fiera, leale e orgogliosa, non avrebbe mai potuto amare uno come lui, arrogante, freddo, opportunista e futuro mangiamorte.
Immerso nei suoi pensieri Draco non si accorse che un’esile figura si stava avvicinando a lui, probabilmente non avendo notato la sua presenza a causa del buio.
Quando la ragazza si sedette di fianco a lui e si accorse della sua presenza sussultò.
“M-Malfoy… che ci fai in giro?”.
Draco si riscosse dai suoi pensieri e guardò la ragazza seduta di fianco a lui e il suo cuore ebbe un sussulto.
“Granger… potrei farti la stessa domanda” rispose lui senza scomporsi.
Hermione rimase immobile a fissarlo.
Il pallido viso illuminato dai deboli raggi lunari, il grigio dei suoi occhi che sembrava risplendere di luce propria, il biondo di quei capelli scomposti che gli incorniciavano il viso, non c’è che dire, sembrava un angelo.
“Non riuscivo a dormire, continuavo a rigirarmi nel letto senza prendere sonno e così ho pensato di venire qui, a respirare l’aria fresca del lago nero” disse Hermione con un filo di voce.
“A me capita spesso di venire qui dopo i miei turni di ronda, è un posto che mi rilassa ed è ottimo per riflettere” disse Draco Malfoy in un sussurro come se avesse paura di spezzare l’atmosfera mistica che regnava in quel momento.
La grifona annuì concordante con i pensieri del biondo.
Draco prese a fissare il panorama davanti a lui ricominciando a pensare, inutile dire che la protagonista dei suoi pensieri era la ragazza al suo fianco.
Perché era costretto a sposare Pansy se era lei che amava?
Perché doveva permettere alla sua famiglia di decidere del suo futuro?
E fu allora che una frase, ancora una volta, gli attraversò la mente.
Homo faber suae fortunae.
E lui voleva provarci davvero ad essere l’artefice del suo destino, voleva capire se la grifona al suo fianco ricambiava i suoi sentimenti.
Voleva provare a fuggire dal matrimonio combinato che gli avevano imposto i suoi genitori.
Infondo cosa aveva da perdere? Al peggio lei lo avrebbe rifiutato e lui avrebbe sposato Pansy. Avrebbe però potuto dire di averci provato ad essere felice, e non avrebbe rimpianto il contrario.
Draco prese coraggio e lentamente si avvicinò al viso della ragazza al suo fianco, che immersa com’era nei suoi pensieri quasi non si accorse che il biondo aveva posato le labbra sulle sue.
Non seppe nemmeno il perché, ma dopo un momento di iniziale sgomento Hermione si ritrovò a rispondere al bacio, che da casto e delicato diventò sempre più profondo e passionale.
La grifona non riusciva a sottrarsi al ritmo ipnotico che le imponeva il ragazzo e scoprì che non voleva sottrarvisi, ma un pensiero improvviso la fece scostare improvvisamente.
Draco la guardò confuso dalla sua improvvisa reazione, ma prima che potesse parlare la ragazza lo precedette.
“Perché? Perché mi hai baciato?” disse senza aver il coraggio di guardarlo negli occhi.
“Perché volevo Granger, mi sembra evidente” rispose lui con tono di ovvietà.
“Ma Malfoy, tu non puoi volere questo! io sono mezzosangue e tu… tu sei fidanzato con la Parkinson e… sei prossimo al matrimonio e…”.
“E non la amo, e neanche lei ama me” affermò con sicurezza Draco interrompendo il flusso di parole di Hermione.
La grifona lo guardò confusa da quella rivelazione, e Draco le raccontò del giorno in cui a lui e Pansy venne comunicato che avrebbero dovuto sposarsi.
 

INIZIO FLASH BACK

Draco e Pansy uscirono a testa bassa da Malfoy Mannor dirigendosi nei giardini di quell’immenso maniero, ognuno immerso nei suoi pensieri.
La famiglia Parkinson e la famiglia Malfoy si erano riunite quel pomeriggio ed avevano deciso di unirsi definitivamente attraverso il matrimonio dei due rampolli delle famiglie.
Draco e Pansy da quando avevano ricevuto la notizia non avevano ancora fiatato.
“Pansy, tutto bene?” chiese il biondo volendo rompere il silenzio imbarazzante che si era creato.
“Si… è solo che… insomma… non mi aspettavo la notizia del nostro matrimonio”.
“Lo so Pan, neanch’io me lo aspettavo…” disse il ragazzo con voce atona.
“Il fatto è che… avrei voluto  un matrimonio di…” disse la ragazza non riuscendo ad esprimersi.
“Di amore, lo so, anche io, però le nostre famiglie hanno deciso così…” concluse per lei il ragazzo.
“Già…” disse la ragazza rimasta senza parole.
“Ascoltami Pan, purtroppo questo è il nostro destino e non possiamo farci nulla, però ti prometto che anche se non ti amo cercherò di renderti felice, e ti rispetterò sempre e comunque” disse Draco in tono serio.
“Grazie Draco, sei un vero amico” disse la ragazza sorridendo sincera, e lo abbracciò affettuosamente.

FINE FLASH BACK

 

Hermione ascoltò in silenzio il racconto del ragazzo, colpita da come si fosse comportato con la Parkinson, ma ancora non capiva perché lui l’avesse baciata.
“Mi dispiace… nessuno dovrebbe essere costretto a sposare qualcuno che non ama… però continuo a non capire il perché del tuo bacio…” disse la grifondoro in tono calmo.
Draco trasse un respiro profondo e decise di giocarsi il tutto per tutto, voleva andare fino in fondo rivelandole i suoi sentimenti; anche se per lui non era facile, essendo abituato a nasconderli, voleva provarci.
“Vedi, la mia famiglia ha sempre preso tutte le decisioni al posto mio, da quelle più banali a quelle più importanti, come quella del mio matrimonio con Pansy, ed io ho sempre accettato tutto in silenzio, ma quest’ultima scelta di mio padre è troppo importante per la mia vita, c’è in ballo la mia felicità. Io non voglio sposare Pansy perché…sono innamorato di te Hermione, lo sono da tempo. Poco fa ti ho baciata perchè prima di prendere in moglie una ragazza che non amo voglio sapere se tu ricambi il mio sentimento e se ho una speranza per essere felice, perché se tu provi lo stesso per me io sono disposto a disubbidire alla mia famiglia”.
Hermione rimase colpita da quelle parole inaspettate, quasi stentava a crederci.
Com’era possibile che il nobile purosangue, nonché il principe delle serpi, fosse innamorato realmente di una mezzosangue grifondoro come lei?
Il biondo vedendo che la ragazza non palava si alzò, interpretando il suo silenzio come un rifiuto, e fece per andarsene, ma Hermione lo fermò istintivamente e lo trasse a sé baciandolo timidamente.
Draco a quel gesto la strinse a sé per la vita rispondendo con intensità a quello scambio di emozioni.
Quando si staccarono, entrambi col fiato corto, si presero per mano e tornarono insieme al castello incuranti del loro sangue, della loro casata, delle loro famiglie, del loro futuro e del loro passato.
In quel momento a nessuno dei due importava nulla se non quel forte sentimento che li legava.

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Ringraziamenti:

 Ciao a tutti eccomi qui coi ringraziamenti!
Un grazie a

1 - BabyFairy 
2 -
 bribry85 
3 -
 julietta22 
4 -
 Samirina 

Per aver messo la storia tra i preferiti.

E grazie anche a

1 - Haley_James 
2 - hermionegranger95
3 - illyria93

Per aver messo la storia tra le seguite

 
AliH: Grazie mille per aver recensito!! E sono contenta che la mia storia ti piaccia! Per quanto riguarda la tua considerazione hai fatto benissimo ad esprimerla e rispetto la tua opinione, e sono contenta che tu l’abbia espressa =) Ti ringrazio ancora! Baci Peach

Ainel: Ti ringrazio molto per aver recensito la mia storia, e il fatto che ti piaccia mi rende felice! Lo so che è strano vedere Draco che si dichiara così apertamente dicendosi disposto a rinnegare la sua famiglia e il suo passato, e non so se lo farebbe per davvero, spero comunque di aver spiegato bene il motivo per cui lo ha fatto, che è quello di sfuggire alla vita infelice e scelta da terzi che lo attendeva per costruirsi un futuro con la donna che ama.
Passando all’altro punto della tua recensione, forse hai ragione, avrei dovuto rendere la storia più introspettiva, ma questo genere non è il mio forte ^^’’ comunque ti ringrazio per avermelo detto, mi piace sapere le opinioni altrui su ciò che scrivo perché mi fa riflettere sul mio modo di scrivere. Bene, dopo questo mini-poema ti lascio XD Baci! Peach

  
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