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Autore: Tersicore    14/06/2005    6 recensioni
Irene la pazza avanzava danzando, lungo il viale del centro, ogni giorno, cantando. Portava addosso una lunga sottana e stringeva nel pugno un filo di lana. C’era legato un campanello dorato, che faceva suonare ad ogni suo fiato.
Genere: Poesia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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IRENE LA PAZZA

 

 

Irene la pazza avanzava danzando,

lungo il viale del centro, ogni giorno, cantando.

Portava addosso una lunga sottana

e stringeva nel pugno un filo di lana.

C’era legato un campanello dorato,

che faceva suonare ad ogni suo fiato.

I suoi occhi vedevano mondi lontani,

fatti di sogni senza domani.

Sorda agli insulti e alle risate,

ballava gioiosa su immaginarie note.

Narrava di elfi e magiche fate,

di unicorni, folletti e di streghe spietate.

Ma nessuno ascoltava le sue fantastiche storie,

presi come erano dalle loro borie.

Un giorno un bambino vicino le andò,

e sorpreso nel suo sguardo i sogni ritrovò.

Si mise ad ascoltare con occhi lucenti,

di quei viaggi lontani in mondi distanti.

Di tempi perduti, di giochi passati,

di mondi fatati e di amori dannati.

Tornando così anche i giorni seguenti,

a cercare la pazza con i suoi vaneggiamenti.

Finché i bambini dell’intero paese,

ascoltare vollero le sue imprese.

Snobbando gli adulti e le loro manie,

preferendo della pazza, le sue follie.

Irene la pazza avanzava danzando,

lungo il viale del centro, ogni giorno, cantando.

Portava addosso una lunga sottana

e stringeva nel pugno un filo di lana.

C’era legato un campanello dorato,

che faceva suonare ad ogni suo fiato.

  
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