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Autore: apple92    11/11/2009    6 recensioni
Il frammento di un’estate a cui siamo costretti a dire addio. Gli occhi di un’inusuale Nabiki Tendo a raccontarcelo.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nabiki Tendo
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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A Polpy affinché l’estate possa sempre vivere in te

A Polpy affinché l’estate possa sempre vivere in te...

 


Never-Ending Summer Vacation



Il dolce tran tran della piccola vettura che si muoveva costante sui binari, le ruote pesanti che scivolavano sul ferro caldo baciato dal sole, una distesa di girasoli in lontananza, sancivano la fine di un’altra stagione. Il odore dei sedili in legno di quella carrozza, nella quale spiccava forte l’aroma dei mandarini, era qualcosa che la giovane non avrebbe mai dimenticato. Un bambino, suo compagno di viaggio, le porse uno di quei frutti succosi che lei, sorridente, accettò. Si era ritrovata in un sogno, un magnifico dipinto dai colori saturi e brillanti, dove il cielo era limpido e il respiro del vento avrebbe sempre mantenuto lontane le nuvole. Più il treno avanzava verso la città più la ragazza vedeva sbiadire i contorni di quella poesia. Le sembrava una storia lontana, con dei protagonisti irreali e inconsistenti, come quelli del libro che stringeva tra le mani. La carta ruvida sotto i suoi polpastrelli era l’unica cosa tangibile di quel racconto che si confondeva tra fantasia e realtà. I fuochi d’artificio, la carezza delle onde sui piedi, le corse in riva al mare. Attimi di vita vissuta o fragili illusioni. Si aggrappava disperatamente alla concretezza di quei fogli, testimoni di una ragazza diversa che stava imparando a condividere con il cuore le piccole cose della vita. In prima pagina erano incise poche parole con una calligrafia sicura ad elegante; la calligrafia di un uomo importante…

“Alla splendida Nabiki Tendo”.

Al solo pensiero, un brivido la scosse e perse la presa sul mandarino che stringeva tra le dita, il quale rotolò lieve al suolo. Rossa in volto, delicatamente, lo raccolse. Le mani le tremavano ancora. Dov’era finita tutta la sua sicurezza e sfacciataggine? Una breve villeggiatura ha davvero avuto il potere di cambiare la cinica ragazza? Assopita dal lungo viaggio e dal sapore dolciastro così intenso di quella prelibatezza si lasciò cullare dai ricordi. Ricordi che non le appartenevano, di una ragazza che non conosceva, memorie di una giovane innamorata. Si riconosceva molti vizi e difetti, ma scordare per lei era impossibile. Avrebbe rinnegato sino alla morte qualunque coinvolgimento sentimentale da parte sua; nessuno avrebbe mai dovuto sapere nulla. È bastato poco a far rindurire il cuore di Nabiki. Si era lasciata andare a quello che era stato un amore impossibile e ora doveva distruggere quell’incantesimo prima di compromettersi. Avrebbe taciuto per sempre quelle carezze, quei baci, quelle risate; tutto ciò che aveva ottenuto in un attimo, con un intenso incrocio di sguardi. Peccato che sta volta non era lei ad avere il coltello dalla parte del manico. Il fato avverso le aveva troppo presto dichiarato proibite quelle cose e lei, anzi loro, deboli ai piaceri della carne e affiatati, più di quanto avrebbero mai ammesso, si erano lasciati travolgere dalla passione per quel legame illecito. Non avrebbe mai pianto per quella rottura, perché non vi era mai stato un inizio, non vi era mai stato niente, assolutamente nulla da raccontare, avrebbe stretto in tasca i suoi pugni e sarebbe andata avanti come sempre, senza pentirsi di nulla e con la consapevolezza di aver conosciuto l’amore. Una piaga le trafisse il cuore. Quel ragionamento faceva male. Aveva spento il cervello troppo a lungo, aveva cominciato a vivere guardandosi con altri occhi, i suoi occhi. Le sfuggì una risata argentina. Stava cambiando, stava abbassando la maschera. Ma questo non era un procedimento irreversibile; aveva bisogno di lui.

Si era disabituata al disordine di Nerima in quell’oasi di tranquillità lontana dalla sua famiglia e ora riprendere i frenetici ritmi della sua vita, le sembrava così monotono e scontato. Si sentiva parte dello sfondo. Dopo il primo giorno di calorosa accoglienza nessuno più badava a lei che si era chiusa in un forziere con il suo tesoro. Un tesoro prezioso più di qualunque conto in banca, il suo segreto e infelice sogno d’amore. La vita scorreva veloce in quel sobborgo di Tokyo e come sempre c’era un gran movimento di vita a casa Tendo. Quella sera un giovane uomo bussò alla porta del dojo con in mano un grande girasole che disse solo:

“Ho rotto il fidanzamento. Nabiki, sono qui per te!”

Forse il sogno di quella vacanza estiva sarebbe diventato qualcosa in più di un meraviglioso ricordo...





Note dell’autrice: la storia che avete appena letto è liberamente ispirata dall’omonima sigla Never-Ending Summer Vacation è eseguita delle DoCo, le cinque doppiatrici dell’anime, come opening del terzo film di Ranma ½ “Ranma contro la leggendaria fenice

   
 
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