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Autore: Rinalamisteriosa    12/11/2009    5 recensioni
- Dedicata a _BellaBlack_ -
Figlia della notte immortale, creatura solitaria e affamata: appare come una giovane donna appena uscita dalla fase adolescenziale, dai lunghi e fluenti capelli bruni, dagli occhi di un azzurro così chiaro e cristallino da sembrare opaco, dalla pelle diafana e liscia al tatto, dal corpo slanciato e sensuale.
[...]
E' anonima, preferisce non avere identità anche se nella passata vita mortale la chiamavano Dorothy Butler - che schifo di nome, aveva sempre pensato, e il solo ricordo bastava a farle sputare a terra per il disgusto.
E' fredda e vuota come una statua dura e inconsistente insieme, non è come lui...

- Partecipante al "Contest of Vampires" indetto da My Pride e valerya90 -
Genere: Drammatico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Alla mia Bella, perché una promessa è una promessa.

Alla mia gemi, per avermi pazientemente spiegato come avviene la trasformazione in vampiro.

 

 

Autore: Rinalamisteriosa

Titolo: Sanguis vitam est

Rating: verde

Genere: drammatico (non-sense), introspettivo, sentimentale

Numero frase scelta: 3

Avvertimenti: One-shot

Introduzione: Figlia della notte immortale, creatura solitaria e affamata: appare come una giovane donna appena uscita dalla fase adolescenziale, dai lunghi e fluenti capelli bruni, dagli occhi di un azzurro così chiaro e cristallino da sembrare opaco, dalla pelle diafana e liscia al tatto, dal corpo slanciato e sensuale. [...] E' anonima, preferisce non avere identità anche se nella passata vita mortale la chiamavano Dorothy Butler - che schifo di nome, aveva sempre pensato, e il solo ricordo bastava a farle sputare a terra per il disgusto.

E' fredda e vuota come una statua dura e inconsistente insieme, non è come lui...

Note dell'autore: Primo tentativo di fic originale sui vampiri, anche se non ho in programma di farne altri. (XD Ammetto che per essere la prima volta il risultato mi soddisfa ^^)

In genere non scrivo al presente, però ho usato soprattutto questo tempo per immedesimarmi meglio nella storia, mentre nel piccolo flashback che trovate ho utilizzato imperfetto e passato.

I personaggi li ho inventati io, perciò mi appartengono: qualsiasi riferimento a persone o a luoghi reali è puramente casuale.

Il finale è aperto ed enigmatico. Buona lettura! ^_^

 

 

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Il sangue è la vita.

[Dracula]

 

 

Figlia della notte immortale, creatura solitaria e affamata: appare come una giovane donna appena uscita dalla fase adolescenziale, dai lunghi e fluenti capelli bruni, dagli occhi di un azzurro così chiaro e cristallino da sembrare opaco, dalla pelle diafana e liscia al tatto, dal corpo slanciato e sensuale.

In realtà era trascorso circa un secolo dall'iniziazione, da quella che potrebbe definirsi una maledizione e una benedizione insieme.

Era stato un vampiro, del quale ha scordato nome e connotati, a renderla così: l'aveva sorpresa per strada, stordita un po' e trascinata in un vicolo cieco e oscuro; dopo l'ingiusto abuso dell'inerme corpo di cui purtroppo disponeva, si era sentita mordere il collo e un dolore lancinante si era impadronito dei suoi sensi, debilitandola totalmente fino a quando il misterioso aggressore ormai sazio non le aveva fatto la grazia di assaggiare il sangue - sangue di un vampiro - da un taglio del polso.

Così egli era scomparso nel nulla, lasciandola in preda alle convulsioni e al freddo del terreno in cui giaceva semi-svestita e impunemente profanata.

Questi i ricordi confusi della lenta e dolorosa trasformazione che, se solo ci ripensava, le sembrarono una vera tortura: da quel giorno, al suo risveglio, la ricerca del sangue era diventata l'obiettivo primario della propria esistenza.

Non ha altra occupazione se non quella di vagare libera di città in città per placare la sua sete ormai secolare, sfuggendo alla luce del sole.

Lei, come una morta che cammina, animata da una condanna senza età, ricerca qualcosa di indefinito: gli unici sentimenti che riesce a provare sono un odio abissale e una costante indifferenza verso tutti gli altri esseri viventi, umani e non.

E' anonima, preferisce non avere identità anche se nella passata vita mortale la chiamavano Dorothy Butler - che schifo di nome, aveva sempre pensato, e il solo ricordo bastava a farle sputare a terra per il disgusto.

E' fredda e vuota come una statua dura e inconsistente insieme, non è come lui...

 

 

Mortale dall'aspetto smunto e trasandato, trentenne, un provinciale commissario di polizia dalla discreta fama che da circa tre anni è stato incaricato di dare la caccia all'ignota assassina della notte.

Ha capelli scuri e corti, costantemente celati da un largo cappello; occhi verdi come rubini; naso aquilino, è alto e magro di costituzione.

Il suo nome, Kevin Matt Adams, non è altisonante né difficile da pronunciare: lui è cordiale, gentile, ingenuo, dal forte senso della giustizia, del dovere e quindi ostinato a portare a termine un compito fino alla fine, anche se ciò dovesse richiedere tanto tempo.

Adesso l'ha seguita fino alla famosa e uggiosa Londra.

Appostato davanti ad un lampione e in parte celato da un cespuglio, il commissario Adams scruta con attenzione la vampira - perché ormai ha capito che quella donna attraente altri non è se non una seguace di Dracula.

La vede attraversare la strada, vestita di stracci e calzari consunti, pacata come quando non si ha alcuna fretta e si temporeggia: è bellissima come una dea mentre incede lenta, sembra ipnotizzare e incantare tutto ciò che la circonda - già, persino l'immateriale.

Gli occhi chiari di lei, ora, vagano in cerca di qualcosa: probabilmente stanno studiando i dintorni della deserta via londinese, stanno captando la presenza e l'odore della prossima vittima dalla quale dissetarsi prima di ucciderla senza pietà.

E' cattiva e spietata, Kevin lo comprende, eppure...

Eppure c'è qualcosa in lei che lo attrae, anche se non riesce a spiegare come ha potuto innamorarsi di una nemica della giustizia che lui serve assiduamente, con passione.

Abbassa un attimo lo sguardo stordito, lo rialza scuotendo la testa, ma scopre - con lieve stupore - di averla persa di vista; probabilmente ha usato la rapida agilità delle gambe per andarsene, non è la prima volta in tre anni che assiste a tale fenomeno.

I vampiri sono imprevedibilmente astuti e dotati di poteri straordinari, poteri con i quali l'uomo comune non può competere.

Kevin, indeciso, esita: che cosa deve fare?

Continuare a rimanere dove si trova oppure uscire allo scoperto, con la sciocca paura che lei sia ancora nei paraggi e possa localizzarlo facilmente?

"Ancora?! Certo che è proprio ostinato, commissario!"

Una voce agghiacciante dietro di lui gli fa voltare di scatto la testa, oltre il lampione che lo nasconde - non più di tanto, dato che la vampira lo ha trovato comunque.

"No. Non sono ostinato." Sospira. "In realtà vorrei solo convincerti che quello che fai è sbagliato e..." segue una pausa voluta e carica di tensione "aiutarti a trovare un compromesso." termina sibillino, sfiorando con il palmo della mano il freddo metallo del lampione e scostandosi da esso per portarsi coraggiosamente di fronte a lei e fronteggiarla con lo sguardo.

"Compromesso?" chiede mormorando la vampira, fingendo di non capire, per poi scoppiare in una risata inquietante e crudele, il bel volto deformato da una smorfia indescrivibile.

"E sentiamo" continua seria, ricomponendosi "quale sarebbe questo astuto compromesso? Dimentica chi sono veramente, giovane commissario!"

Alza il tono della voce, indispettita e crudele. "Dimentica che non posso fare a meno di uccidere se voglio continuare a esistere!"

"Lo so." conferma Kevin Adams, affranto. "Hai bisogno del sangue delle tue vittime per tirare avanti."

"E allora, se è così intelligente, se lo sa bene, perché diavolo cerca di fermarmi? Eh? Perché non si dedica alla cattura e all'arresto di quelli della sua specie: non può assolutamente essere un cacciatore di vampiri ed io non ho mai avuto nulla contro di voi!"

L'ultima frase la urla, decisa, mentre pensa: "No... non è il vostro sangue che mi interessa..."

La piccola e inaspettata rivelazione udita lascia basito l'uomo, che strizza gli occhi dalla sorpresa e sente le gambe tremare.

Fraintende con celere facilità; forse c'è ancora speranza... si dice. Non capisce quanto si sbaglia, così altruista nel voler cercare di cambiare un'anima dannata per l'eternità.

La donna si volta, lentamente: sembra convinta di voler andare via senza aspettare una risposta, poiché invero non ne può più di quel mortale che la spia da tre anni.

Non lo sopporta proprio, è insistente, e spesso ha sentito una voce maligna nella sua testa che le intimava categorica di nutrirsi della linfa vitale di quell'uomo, dato che sembra sordo di fronte ai continui avvertimenti di lasciarla scorazzare in pace.

Il perché non l'abbia fatto fuori subito, resta un mistero tuttora irrisolto.

"Aspetta!" esclama ad alta voce il commissario, riscuotendosi dai propri nobili pensieri; ma lei continua a camminare adagio, come se volesse andarsene, però senza dover rinunciare ad ascoltare le sue parole vane, inutili e ripetitive.

"Devo confessarti una cosa... io..."

No, un momento: non ha mai sentito la parola confessione uscire dalla sue labbra. Che cosa sta per confessarle?

"Io" ripete, un po' più forte, ma insicuro.

Insomma, è naturale, lui sta per compiere un passo importante e non sa che cosa potrà succedere: non gli importa minimamente, vuole solo togliersi un peso dalla coscienza, un macigno che schiaccia il suo razionale buonsenso da ben tre anni.

Provarci.

Sperare.

"Ti amo."

Ingenuo.

Ridicolo.

Ottuso commissario di provincia.

Alla vampira basta un attimo per recepire la parola, parte di un sentimento che non condivide, che detesta con tutta l’anima: gli occhi le si iniettano di sangue, spuntano fuori i canini e si gira, pronta a colpire e ad affondare.

A Kevin non rimane che sperare.

 

 

Per un vero vampiro il sangue è la vita stessa.

 

 

Eppure l'ultimo sorriso soddisfatto è il suo, ha capito tutto...

 

 

FINE

 

 

 

 

 

*-*-*-*-*

Che cosa ci faccio qui?

I percorsi della mente sono davvero strani XD

Volevo misurarmi con un genere a me - quasi - sconosciuto: infatti l'unico libro sui vampiri che ho avuto occasione di leggere è stato "La Regina dei dannati" di Anne Rice.

Un libro inquietante, che mi ha lasciato con il fiato sospeso fino alla fine.

Lo lessi quattro anni fa, grazie a una mia carissima amica alla quale ho regalato l'introvabile (per lei XD) "Armand il Vampiro", per ringraziarla di avermi prestato il suo.

A parte questo, ho provato a partecipare al contest basandomi su un'idea che albergava nella mia testa da un po': la fic si è classificata sesta su sette, però sono contenta del risultato e dei giudizi delle giudici ^^

Le ringrazio nuovamente, mi congratulo con le altre partecipanti e prometto solennemente di leggere le loro fic appena posso >.< (Ho già constatato che, rispetto alla mia, sono lunghissime XD)

 

Un bacione!

Rinalamisteriosa

 

 

  
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