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Autore: beesp    13/11/2009    2 recensioni
“Non ci si basta neanche tra amici”.
Regalo di compleanno per L i a r
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un giorno senza sorrisi è un giorno sprecato

Un giorno senza sorrisi è un giorno sprecato

“Buon compleanno, Neni”.
Lo dico quasi fosse una preghiera, lo urlo al cielo, così che mi permettano di essere stasera ciò che sono, di dimostrarti che so ancora lasciar illuminare gli occhi.
Hai smesso di fidarti del mio sorriso di plastica tempo fa, hai lasciato che si infilasse tra di noi un enorme telo nero trasparente; possiamo guardare Neni, ma non vediamo.
“Grazie, Nani”.
E’ una voce che trema; stai sperando con me?
Ci siamo ripromesse, nell’esatto istante in cui ci siamo abbandonate al mondo attorno a noi, che mai avremmo ricominciato a sognare oltre che nella notte, quando possiamo affermare la nostra esistenza. Leggo nelle tue espressioni che ancora una volta mi donerai il tuo cuore, di nuovo mi insegnerai ad amare.
Alziamo il sipario, Neni, te ne prego.

Quando qualcosa in noi nasceva, conoscevamo già il suo destino: sarebbe morto, poi.
E, con lui, un sigillo della nostra amicizia si sarebbe aperto; racchiudiamo la nostra solitudine con potenti incantesimi che le permettono di rimanere alla larga, di essere sprigionata soltanto quando perdiamo il controllo e, ogni volta che qualcosa si distrugge, un piccolo nodo viene sciolto. Così si libera, pian piano, inondando le nostre stagioni di polvere e grigio. Diventiamo fantasmi.

Come montagne. Ciò che ci circonda ci ha modificate, più alte, basse, meno boscose, deserte, aride o rigogliose.
Così è evoluto ciò che possedevamo: ci dicevano fosse speciale, come nient’altro mai; potevamo conquistare il mondo con un solo balzo, se solo avessimo proseguito a stringerci la mano.
Fui io a lasciarla, Neni. Avevo paura di stringerla troppo, o di ignorarne il calore.

Non ci si basta neanche quando si è amici; tu mi insegnavi ad amare gli altri, io ad amare te stessa.
Avremmo dovuto imparare a vivere, prima.

Sogna ora, Neni, mentre danziamo sotto la pioggia.
Non importa che si bagni il pantalone nuovo, o le scarpe quelle per le occasioni importanti; balla mentre sai che c’è sempre un fine, e questo è il nostro.
In questo giorno in cui le iridi sono di nuovo a contatto con l’aria possiamo assaporare la realtà. Anche se ricopre lo stomaco e la bocca del suo sapore contorto. Non si sa mai se la si vuole possedere…

“Non ci si basta neanche tra amici”.
“In che senso…?”
“Pensaci: io ora vorrei dirti tante di quelle cose, quanto sei importante, perché ti voglio bene. Vorrei poter spiegare l’affetto che provo, perché lo so che questo lo è. Non ci riesco. E me ne dispiaccio, non è giusto. Non riesco a stringerlo, per quanto lo senta”.
“Ma a volte non c’è bisogno di spiegare né di stringere”.

“Non si è modificato nulla, Nani. Ci allontaniamo, questo è un dato di fatto, ma quando vorremo, quando saremo pronte a lasciarci alle spalle quest’enorme muro, quando vorremo essere di nuovo vive, ci stringeremo la mano e cammineremo, anche a costo di strapparlo questo maledetto velo”.


 

 

 

 

 

Buon compleanno, Arianna.

> I Tokio Hotel, con "The world behind my wall", mi hanno dato un ottimo supporto.
Questo non è altro che un regalo di compleanno. Nemmeno un granché.
Però, boh, è un po' che ci penso. A quanto sia difficile comprendere appieno i sentimenti, a sentirli e non nasconderli semplicemente.
Com'è facile dire "ti voglio bene", ma quando si tratta soltanto di semplice affetto?
Ci sono cose che davvero sono impossibili da dire, soprattutto per qualcuno che non ha mai provato a spiegarli.
Io con questo voglio solo augurare un buon sedicesimo compleanno a una delle persone più importanti della mia vita, che forse, come ho tentato di dirle in un messaggio che non le ho inviato, è stata l'unica che si sia stancata per cercare di comprendermi, che non sia stata sicura di conoscermi anche dopo un anno, ma che ha accettato di comprendermi minuto dopo minuto.
C'è tanto che vorrei saper dire e spiegare, ma non ci riesco.
Buon compleanno, Arianna.
_______
La citazione (il titolo) è di Charles Chaplin e l'ho messa perché quando ho chiesto ad Arianna cosa fosse per lei una parola o una frase che fosse sinonimo dell'amicizia, che la identificasse, mi ha detto questo. E credo che, dopotutto, ne sia l'essenza.
Inoltre, il secondo titolo, anche se non c'è scritto è "Vaffanculo" perché "ho mandato affanculo te più volte nella mia vita che qualsiasi altra persona".

   
 
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