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Autore: Nausicaa212    13/11/2009    1 recensioni
Da tempo immemorabile relazioni come quella erano considerate pericolose.
Lo sapeva, eppure, in quel momento, era l'ultima cosa di cui le importava.
La prima era decisamente l'ora del tramonto.
Genere: Dark, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Les Liasons Dangereuse

By Nausicaa212



La stanza era brutta e sporca, scarsamente arredata, eppure parlava di sé; un tempo doveva essere stata, se non sfarzosa, alquanto confortevole: c'era un camino coi mattoni anneriti dal tempo, che costituiva l'unica fonte di luce; al centro vi era un tavolo squadrato e pieno di tarli, e null'altro. I muri erano crepati e chiazzati d'umidità in molti punti, e la luce che gettava il camino su di essi contribuiva a creare un'atmosfera spettrale.
La ragazza era accasciata nell'angolo più lontano dalla luce, ormai priva di sensi. Il vampiro la guardava, in piedi a circa un metro e mezzo da lei; in mano reggeva un portacandele, ma la candela al suo interno era irrimediabilmente spenta.
Il vampiro sembrò sospirare, poi posò il portacandele sul tavolo, e tirò fuori una boccetta dalla tasca. La stappò e la mise sotto il naso della ragazza, che spalancò gli occhi e si portò, terrorizzata, una mano sul collo, tastandosi freneticamente la giugulare per controllare se ci fossero eventuali tracce di fori.
Il vampiro si era alzato e la lasciava fare, guardandola con un sorriso di superiorità sul volto, contribuendo così all'atmosfera del famoso
Studio in Rosso, descritto da Conan Doyle un centinaio d'anni prima, o poco di più.
La ragazza non aveva scampo; se il vampiro avesse voluto ucciderla avrebbe potuto farlo da tempo, ma per qualche assurdo motivo la voleva
viva... Respirò profondamente; doveva provare a mettersi dritta.
Il vampiro, che sembrava perso nei suoi pensieri, si riscosse non appena la vide muoversi, ed iniziò ad avvicinarsi lentamente.
La ragazza si bloccò subito, fissandolo, ma al vampiro sembrava non importare. Si muoveva ancora, piano, probabilmente per non spaventarla. Allora, rassegnata, abbassò le braccia e si fece avvicinare.
La prese tra le braccia con delicatezza, quasi avesse paura di romperla. La ragazza gli si aggrappò al collo istintivamente, e lo vide sorridere. Poi uscirono.


La stanza era abbastanza grande, e piena di umidità: sulle pareti si vedevano ancora dei pezzi della carta da parati che un tempo doveva essere stata lì, ma adesso c'erano quasi solo crepe e chiazze di muffa.
Addossato ad un muro vi era un letto a due piazze, con una testiera in ferro, arrugginita per tre quarti. Di fronte al letto, un vecchio armadio di legno, tutto tarlato, e vicino ad esso un comodino di ferro battuto, arrugginito.
Sul comodino, un candelabro a cinque candele. Tutte accese, con la loro luce allungavano e facevano tremolare le ombre.
Il vampiro adagiò la ragazza sul letto, e le si sedette accanto, accarezzandole adagio i capelli.
La ragazza sapeva quello che voleva fare. Il terrore che aveva mostrato nell'altra stanza, però, andava scemando; semplicemente, girò la testa in modo da mettere bene in mostra il collo, e chiuse gli occhi.
Il vampiro non perse tempo.
Il morso non lo sentì quasi, era come una puntura di zanzara.



ANGOLO AUTRICE
Ebbene, ho pensato che venerdì 13 era un buon momento per postare il prologo di questa storia.
Lo so lo so lo so, ho un'altra fanfiction da finire, e troverò il modo di aggiornare tutt' e due periodicamente.
Intanto, spero che il prologo vi abbia... Intrigato ^^ alla prossima!
Nausicaa212

  
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