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Autore: KikiWhiteFly    14/11/2009    3 recensioni
[ShikamaruIno. One-shot] "È il giorno più bello della sua vita, è il giorno in cui l'amore incontra la felicità.
E ne diventa l'ancella"
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ino Yamanaka, Shikamaru Nara
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Stupidamente, ti amo.



Alle sorelle biancheH di Lucca.

Vi AmoH <3



Ino volta il capo da una parte e dall'altra, frustando gentilmente la propria schiena con lunghi fili di grano. La sua espressione è serena, felice, quasi euforica. Shikamaru, dietro lei, non manca di ricordarle quanto dev'essere prudente, viste le sue condizioni fisiche.

È malata, Ino: potrebbe morire in un attimo, un millesimo di secondo... Potrebbe inclinarsi come uno stelo d'erba e non ritornare più nella posizione iniziale. È triste, quel pensiero.

Cancella una lacrima. Non dovrebbe farsi condizionare dagli altri. Non l'ha mai fatto, perché iniziare adesso?

Fin da quando seppe della malattia che si stava mangiando i suoi polmoni, Ino non aveva mai smesso di sorridere... Odiava risultare penosa, suscitare una certa c ommiserazione agli occhi dei suoi conoscenti.

Così aveva sempre camminato a testa alta, ancheggiando il fondo schiena – piuttosto invidiabile – e prestando occhiate di sufficienza a coloro che non rientravano nella sua cerchia di amici intimi. Molto più semplicemente: estranei.

Poi c'era stato lui. Lui, che le aveva pompato improvvisamente il cuore, i polmoni, la carne, le ossa... Lui aveva rigenerato il suo apparato, le sue cellule, aveva moltiplicato i suoi neuroni e aveva fatto pulsare il suo cuore – allora non era un'impressione: aveva davvero un cuore.


«Non essere seccante, Shikamaru!»

Esclama, scimmiottando il suo tono. Il ragazzo rinnega placidamente col capo, camminando lesto tra i cespugli, assieme a lei.

«Diamine!»

Corre. È fiatone in due passi, mentre vede una macchia di sangue – scarlatta, mai visto un rosso così vivo – sulla sua caviglia e, quando l'osserva agonizzante, premendo la parte lesa, è terrore nel suo sguardo. «Cosa ti avevo detto?»

La rimbecca, austero. Ino annaspa un po', poi si riprende, cacciando fuori dal nulla una piccola scheggia che si era insinuata nella sua pelle. «Ecco perché avevo bisogno di un paio di jeans e scarpe da tennis»

Ironizza, rialzandosi piano. Shikamaru l'aiuta, la sorregge, avvicina un po' il suo viso al proprio, in modo da sentire la pallida – gelida – guancia della ragazza premuta sulla sua, più calda. «Non sei pronto, Shikamaru»

Afferma improvvisamente, intimandogli di fermarsi e di guardarla per un solo istante. Legge nei suoi occhi il tormento, la rabbia repressa, il comprensibile sgomento.

«Cosa stai blaterando?»

Certo, lui è l'uomo e vuole fare il gradasso, mostrandosi di un gradino superiore – e forse anche più – a lei, una ragazzina sprovveduta che non sa nemmeno ergersi sulle proprie gambe e non si è nemmeno messa quel paio di jeans che lui le aveva ricordato di mettersi, abbinato a delle scarpe sportive. Ma la natura dev'essere vissuta sulla pelle! – aveva detto lei, alzando gloriosamente un pugno in alto e inneggiando un motivetto assai astruso.

«Hai paura. Non c'è nulla di male: ho paura anch'io... ogni momento, ogni secondo della mia vita, la paura è una costante. L'ultimo momento potrebbe essere oggi, domani. E poi ho paura di... di...»

Arcua un sopracciglio il ragazzo, il ché la esorta a continuare, seppure il nodo alla gola non preannunci nulla di buono. «Di te» confessa, lasciando il diretto interessato di stucco. «Di te, che un giorno di stancherai di questa malaticcia e magari amerai qualcun'altra.»

«Stupida.» Esordisce lui, alzando il tono di voce di un'ottava. «Stupida e seccante.»

E le bacia il dorso della mano, timbrando sopra la sua pelle il segno inciso delle sue labbra, vogliose del suo corpo e della sua anima.

«Stupidamente, ti amo»

Dice lei, in una mattinata soleggiata, mentre fili d'erba pizzicano con audacia la loro epidermide. Sono parole che volano nel vento, arrivano in cielo e nel firmamento permeano – continueranno a vivere lì, per l'eternità.

Scritte con il cuore, proferite con l'anima. Ino non sa di aver appena vissuto totalmente la sua vita: il giorno in cui rende poesia parole più grandi di lei, il giorno in cui ogni frase acquista un nuovo senso. È il giorno più bello della sua vita, è il giorno in cui l'amore incontra la felicità.

E ne diventa l'ancella.


[658 Parole]

*****



Nd/A:

Questa è una One-Shot, pensavo di farne una drabble ma l'ispirazione ha avuto la meglio su di me e tagliarla mi sembrava un omicidio. L'ho lasciata un po' in sospeso, sta al lettore vederci un ipotetico happy ending o meno... Inoltre: la malattia di Ino non è specificata, quindi sempre a vostra immaginazione. 

Ricordate, moschelle:  nessuna causa è persa fino a che ci sarà un folle a combattere per essa (*___*) (Motto del forum *-*)

*Kiki osserva estasiata il suo mega-poster-cartellone ShikaIno che ha portato a Lucca proprio davanti a lei <3*

Alla mia prossima  fic - rigorosamente biancaH.

Kiki.

   
 
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