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Autore: Cybele Adam    15/06/2005    11 recensioni
Remus e Sirius a 17 anni. Primo bacio, pensieri pieni d'incertezza... Insomma, storia "semplicemente romantica", per le persone a cui piace vederli insieme.
Genere: Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Coppie: Remus/Sirius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ecris l'histoire (Scrivi tu la storia)

Ecris l'histoire (Scrivi tu la storia)

 

di Cybèle Adam

 

 

Disclaimer:

I personaggi appartengono alla Signora J.K. Rowling, creatrice del mondo magico di Harry Potter.
Le ho solo presi in prestito, e ovviamente nessuno mi pagherà per questo.


La canzone di cui uso le parole è il primo single del cantante francese Grégory Lemarchal.
 Autori: Paul Manners, Davide Esposito, Francesco De Benedittis, Katia Landreas
Edizioni Peermusic France & Paul Manners Music

Ringraziamenti:


Tante grazie a Akari per aver accettato di fare la beta reader.
Consiglio a tutte le fan di Sirius e Remus di leggere le sue meravigliose fic (sul suo sito Akari's World).


E poi devo anche ringraziare gli autori dei dizionari
Larousse français-italien, De Mauro Paravia on-line e Word Reference,
quelli della guida Bescherelle "8000 verbes italiens"
e
quelli del sito di ricerca Yahoo Italia,
che hanno risparmiato a Akari molte correzioni di vocabolario, ortografia, coniugazione e grammatica !
^^;


 Dediche:

Dedico questa fic a Slanif per farmi perdonare di scrivere le altre in inglese
(anche lei scrive alcune belle Sirius/Remus, sotto i nickname Slanif e Mizar Alexander Black).

E faccio una seconda dedica per Akari, semplicemente perché non posso scrivere
una Sirius/Remus senza pensare a lei e sperare che possa piacerle.

Altre note dell'autrice:


Se volete sentire la canzone, potete andare a guardare il videoclip sul sito di TF1
(cliccate su "Vidéos" poi digitate "Grégory Lemarchal" in "Recherchez une vidéo" e selezionate "Ecris l'histoire").


Per le persone che non capiscono il francese,
ho messo una traduzione tra parentesi sotto ogni citazione del testo originale.

* * *

Remus non si era mai sentito tanto confuso in vita sua. Non riusciva a capire cosa fosse passato per la testa di Sirius. Ovviamente, questa non era la prima volta che l'amico lo sconcertava... Durante il loro primo anno a Hogwarts, era successo persino ben tre volte al giorno. Ma poi, durante i cinque anni successivi, si era abituato alle eccentricità di quel ragazzo per altro estremamente simpatico, fino a non farci più caso, o quasi. Questa volta, però...

Questa volta Sirius aveva fatto una cosa che non solo Remus non capiva ma soprattutto che lo turbava profondamente: l'aveva baciato ! Oh, solo un piccolo bacio - poco più di uno sfioramento di labbra - ma comunque... Un amico non farebbe mai una cosa simile, vero ? Neanche un amico "strano" ed imprevidibile come Sirius. E nemmeno se fosse stato ubriaco o sotto l'influenza di una qualunque pozione allucinogena avrebbe potuto confondere Remus con una ragazza ! Del resto era perfettamente lucido. Sembrava persino serio, per una volta...

Un istante prima si trovava ancora dall'altra parte del divano, chiacchierando come al solito (ma almeno aveva finalmente smesso di chiedersi cosa James e Lily stessero facendo durante quegli appuntamenti che duravano sempre più a lungo) e adesso era così vicino...

Troppo stupito per parlare o muoversi, Remus si limitava a fissare l'amico con aria sbalordita, il cuore che gli martellava in petto, e nella testa mille domande a cui non trovava risposta.

Avrebbe voluto parlargli, ma non sapeva cosa dire. Insomma, sapeva una cosa sola, e quella cosa lo spaventava: aveva voglia di chiedergli un altro bacio.

Ma cosa voleva Sirius ? Di questo Remus non aveva la più pallida idea. Quindi non avrebbe detto niente. Avrebbe aspettato che Sirius si decidesse a dargli una spiegazione.

Voudrais-tu me voir ?
M'oublier ? M'approcher ? Me croire ?
M'inviter ? Ou ne pas savoir
Quand viendra la fin ?

(Vorresti vedermi ? Dimenticarmi ? Avvicinarti a me ? Credermi ? Invitarmi ? O non sapere quando verrà la fine ?)

C'est toi qui choisis
De rester, me laisser ici
En douter... C'est toi aussi
Qui sait - et c'est bien !

(Sei tu a scegliere di restare, di lasciarmi qui, di dubitarne... Sei anche tu a sapere, ed è bene così.)

Eccetto che... Sì, molto probabilmente Sirius stava aspettando un segno da parte sua. Forse il bacio era stato uno scherzo ancora più stupido di quelli abituali e lui non capiva perché Remus non avesse ancora esclamato "Ma sei impazzito ?!" o qualcosa del genere. Oppure... Oppure era stato tutt'altro che uno scherzo ! E in quel caso Remus avrebbe dovuto fargli sapere che, nonostante lo stupore e l'imbarazzo, quell'improvviso segno di (grande) affetto non gli era per niente dispiaciuto.

Solamente... Come sapere ? Come interpretare l'espressione indecisa e piuttosto inquieta che gli sembrava di vedere in quegli occhi grigi fissati sui suoi ? Come essere sicuro di non sbagliare ?

Que veux-tu que je fasse ?
M'effacer ou m'avancer
Pour être dans ta trace ?
Tout te dire ou bien me taire ?
Que veux-tu que je fasse ?

(Cosa vuoi che io faccia ? Tirarmi indietro o fare un passo avanti per seguirti ? Dirti tutto o tacere ? Cosa vuoi che io faccia ?)

Ti prego, Sirius, pensò. Di' qualcosa. Cosa vuoi ? Decidi tu che io non ci riesco !

Écris l'histoire
Tout ce que tu voudras entre mes lignes
Ton territoire
Étendu si loin sur le mien

Écris l'histoire
Dans ma mémoire
Mais n'écris jamais la fin

(Scrivi tu la storia - tutto quello che vorrai - tra le mie righe, con il tuo territorio steso tanto avanti sul mio.
Scrivi la storia nella mia memoria... ma non scrivere mai la fine.)

~ * ~

Sirius esaminava con attenzione il viso di Remus, cercando qualche indizio che potesse indicargli come comportarsi.

Sapeva che baciarlo era stata una pazzia, ma l'aveva fatto lo stesso, come molte altre cose anche più stupide, perché non era tipo da esitare quando gli veniva un'idea.

Remus non si accorgeva nemmeno di essere tanto carino... tanto affascinante... Non sembrava mai pensare ad altro che ai suoi cari libri. Era persino riuscito a convincere Sirius a leggerne uno - e sicuramente se ne era pentito dopo meno di cinque minuti perché, invece del silenzio aspettato, aveva raccolto un flusso quasi ininterrotto di commenti, domande, scoppi di risa ed esclamazioni varie.

La storia piaceva a Sirius. Si vedeva perfettamente al posto del personaggio principale, con cui aveva tanti punti in comune: capelli scuri ed occhi chiari, aria noncurante ed un po' ribelle, famiglia nobile di cui non divideva le idee ristrette, numerose ammiratrici... Più procedeva nella lettura, più sospettava che Remus gli avesse dato quel libro proprio per questa ragione. C'era solo un guaio: la giovane donna bionda di cui il baldo eroe s'innamorava. A Sirius la descrizione rammentava troppo sua cugina Narcissa, che lui odiava. Quindi aveva deciso di cambiare mentalmente almeno il colore dei capelli della bella... e dopo un po' si era accorto di aver preso ad immaginarla come una versione femminile di Remus: capelli castani, occhi nocciola dai riflessi ambrati, e quell'espressione così dolce...

A questo punto aveva interotto la lettura per osservare l'altro ragazzo sempre assorto nel proprio libro. L'aveva visto sorridere a se stesso - o meglio, a chissà cosa stava leggendo - e all'improvviso quell'idea pazzesca gli era venuta in mente. Aveva tentato di ignorarla (per almeno tre secondi) poi ci aveva rinunciato e si era avvicinato a Remus.

"Moony ?" aveva chiamato.

Remus aveva alzato il capo (visibilmente a malincuore, come ogni volta che qualcuno lo costringeva a staccarsi da un libro).

"Cosa c'è ?" aveva chiesto, con voce perfettamente calma nonostante il fastidio che sicuramente provava.

Sirius non aveva risposto. Si era solo avvicinato ancora un po' di più e, prima che Remus avesse il tempo di capire le sue intenzioni, aveva posato sulle sue labbra un bacio molto leggero che però gli aveva fatto battere il cuore più forte di tutti gli altri baci, anche meno casti, che gli era capitato di dare a delle ragazze nel corso degli ultimi tre anni.

E solo adesso si rendeva conto di aver corso un rischio enorme: Remus avrebbe potuto arrabbiarsi o fuggire via scandalizzato - insomma, quest'idea assurda avrebbe potuto segnare la fine della loro amicizia.

Comunque Remus non sembrava affatto arrabbiato. Solo immensamente sorpreso. E Sirius non sapeva se scusarsi, spiegarsi oppure, forse, baciarlo di nuovo...

Per un istante gli era sembrato che Remus stesse per sorridere, ma poi quel sorriso appena abbozzato si era sciolto e, negli occhi che Sirius stava ancora fissando, una specie di panico si era improvvisamente sostituito alla sorpresa.

Cosa temeva ? Di non trovare le parole per respingere l'amico senza offenderlo ? Sarebbe stato perfettamente da lui, sempre così gentile ed attento a non urtare la gente... Aveva persino scrupoli a tormentare Snivellus, che però non ne aveva affatto a perseguitare lui !

Ma perché aveva (quasi) sorriso, allora ? Cosa stava pensando in quel preciso momento ? E cosa stava pensando ora ? Cosa voleva ?

Dis-moi, tu me préfères
A genoux, parti ou par terre
A tes pieds pour avoir l'air
De ne pas être rien ?

(Dimmi, mi preferisci in ginocchio, partito o per terra, ai tuoi piedi per non avere l'aria di non essere niente ?)

Faut-il que j'arrête ?
Un mot et je n'en fais qu'à ta tête
Je disparais, je change de planète
Sauf si tu me retiens

(Devo fermarmi ? Una parola e faccio della tua testa: sparisco, cambio pianeta... eccetto se mi trattieni.)

Forse Sirius si stava illudendo a proposito del sorriso. Forse non significava niente - o almeno non quel che lui voleva vederci. Forse non c'era speranza... Ma forse sì.

Avrebbe voluto chiedere, ma non sapeva come. Non voleva rischiare di rendere la situazione ancora più delicata. Dopo tutto, Remus poteva anche pensare che la faccenda non fosse altro che uno scherzo senza scopo, magari una scommessa con James, una di quelle sfide idiote che i due amici erano soliti lanciarsi. In quel caso sarebbe stato meglio non disingannarlo. Almeno non avrebbe mai saputo dei sentimenti confusi che lo stesso Sirius stava ora cominciando a capire, e niente sarebbe mai cambiato.

Sì, era molto meglio... Non avrebbe detto niente, almeno fino a che Remus non si fosse deciso a reagire in un modo più chiaro. Sarebbe bastata una parola sola...

Que veux-tu de moi ?
J'attendrai que tu me le dises
Un amour ou pas ?
Quelqu'un qui te demande, à toi
"Voudrais-tu de moi ?"
?

(Cosa vuoi da me ? Aspetterò che tu me lo dica. Un amore o meno ? Qualcuno che chiedesse a te "Vorresti me ?" ?)

Di' qualcosa, Remus, pensò. Cosa vuoi ? Decidi tu e farò come vorrai.

Écris l'histoire
Tout ce que tu voudras entre mes lignes
Ton territoire
Étendu si loin sur le mien

Écris l'histoire
Dans ma mémoire
Mais n'écris jamais la fin

(Scrivi tu la storia - tutto quello che vorrai - tra le mie righe, con il tuo territorio steso tanto avanti sul mio.
Scrivi la storia nella mia memoria... ma non scrivere mai la fine.)

~* ~

"Sirius..." mormorò Remus.

"Remus..." bisbigliò Sirius allo stesso tempo.

"Cosa... ?" cominciarono entrambi, di nuovo con un sincronismo perfetto.

Anche gli scoppi di risa si mescolarono.

"Parla pure", disse Sirius.

"No, parla tu prima !" ribatté Remus.

O forse non c'era niente da dire ?

Perdendo lo sguardo in quello dell’amico, Remus si accorse che il ragazzo non aveva affatto l'aria di una persona che ha appena fatto uno scherzo. Anzi, anche lui sembrava piuttosto confuso. L'istante dopo fu evidente che stavano tutti e due provando più o meno la stessa cosa e, visto che Sirius aveva fatto il primo passo, Remus decise che sarebbe stato giusto che lui facesse il secondo.

Allora, con una dolcezza infinita, ricambiò finalmente il bacio.

Écris l'histoire
Tout ce que tu voudras entre mes lignes
Ton territoire
Étendu si loin sur le mien

Écris l'histoire
Dans ma mémoire
Mais n'écris jamais la fin

Mais n'écris jamais la fin

(Scrivi tu la storia - tutto quello che vorrai - tra le mie righe, con il tuo territorio steso tanto avanti sul mio.
Scrivi la storia nella mia memoria... ma non scrivere mai la fine. Ma non scrivere mai la fine.)

La storia, l'avrebbero scritta insieme.

E naturalmente non avrebbero mai scritto la fine.

* * *

Nota dell'autrice:

Quindi non scrivo "FINE" !  ^_~

 

  
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